Quando si tira in ballo la psicologia, bisogna fare un po' di ricerche per saper usarne i termni correttamente. Non e' colpa mia se non hai sentito mai nominare Skinner.
Non ho mai detto che sono uno psicologo, cerco di spiegare quello che ho capito, e quello che applico per addestrare i miei cani e quelli di qualche amico. Deduco di aver capito almeno al 50% visto i risultati che ho ottenuto e sto ottenendo.
Non ho mica detto che è colpa tua se non ho avuto il piacere di leggere gli studi fatti di Skinner. A me è bastato quello che ho capito da Pavlov. Ho detto che senza Conoscere Skinner i cani vengono addestrati ugualmente. Penso che Skinner come molti altri avrà sperimentato il comportamento dei topi in laboratorio.
Una punizione positiva, se rileggi gli articoli dei quali ti ho fornito i links, o se leggi qualche buon testo di psicologia, e' la punizione che fa pagare il comportamento errato o la disobbedienza con una conseguenza spiacevole: un NO! o uno strattone al guinzaglio, o la tua nemesi, il collare elettrico.
La punizione è positiva per chi? Non certamente per il cane. Il cane non ha comportamenti errati, i comportamenti errati sono Definiti da noi, siamo noi a stabilire quello che è giusto e quello che è sbagliato. Tutto quello che fa il cane lo fa perchè trova convenienza, anche se a volte questa convenienza da noi non è capita.
L'estinzione di un comportamento appreso ritenuto da noi sbagliato, si può ottenere in modi diversi, non c'è solo la punizione. Lo strattone al guinzaglio è un rinforzo negativo, può esse evitato a favore di un rinforzo positivo.
La punizione positiva non e' chiamata cosi' perche' e' "migliore," ma perche' un comportamento errato e' positivamente seguito da un' azione, non un' inazione;
Non una inazione, l'azione è seguita sempre da una reazione. Quindi azione-reazione-ricompensa. Credo che Skinner su questo è d'accordo. Dopo un'azione da noi ritenuta sbagliata, si avverte, si minaccia, e non si premia. Il cane per potersi correggere ha bisogno di pensare, quando i premi scarseggiano incomincia ad aguzzare l'ingegno. Se un cane fa qualcosa di sbagliato, non lo si punisce, gli si interrompe l'azione con un NO secco, se non dovesse bastare si batte il pugno sul tavolo o si grida come pazzi furiosi, al momento esatto che il cane ha interrotto l'azione si chiama con un ordine a bassa voce e con qualche parola suadente e si premia. Mai gridare e punire. Qualsiasi cosa accade il cane non deve mai avere paura della voce del padrone.
Un esempio di punizione negativa nell'addestramento del cane e', se il cane rompe la ferma e frulla il selvatico quando non dovrebbe, evitare di sparare al selvatico, una cosa che il cane vorrebbe perche' a lui piace abboccare la preda abbattuta.
Non premiare, non vuol dire punire, secondo me fa parte del condizionamento classico, non premiando si lascia al cane la possibilità di pensare e decidere cosa per lui è più conveniente fare. Abbiamo già fatto gli esempi dei passeri in giardino che il cucciolo inseguiva e ha capito per tentativi ed errori che non era conveniente inseguirli, ha smesso da solo senza la punizione del padrone.
La punizione negativa e' perche' "nega" a chi la subisce una cosa desiderata. Quando andavo a scuola e prendevo brutti voti, ad una punizione positiva (un paio di sberle) Papa' preferiva usarne una negativa: la Domenica successiva andava a caccia senza di me. Il dolore delle sberle sarebbe durato soltanto qualche miinuto, ma non andare a caccia era un dolore anche peggiore che durava una giornata. Cerchiamo di capirci, come mi hai invitato a fare poco tempo fa. Ed usare la terminologia esatta ci aiuta a capirci.
Anche perchè tuo papà dandoti le due sberle avrebbe dichiarato la sua sconfitta, ti avrebbe detto ho esaurito tutti gli argomenti a mia disposizione e sono costretto a passare alle vie di fatto. Quindi tuo papà persona saggia non ti ha dato la soddisfazione di prenderti due sberle, Ha preferito lasciarti a casa per farti pensare, in modo che la domenica prossima ti avrebbe potuto premiare con lo stesso tuo interesse.
Per avere ragione del cane bisogna combattere ad armi pari e risultare sempre vincitori. Forse credi che non ho i mezzi per tenere al piede un cane non addestrato sul terreno di caccia? Per tenerlo al piede facilmente basterebbe propinarli una punizione adeguata alla forza del cane, dopo al piede non avrei più un cane, avrei qualcosa che mi segue che assomiglia al cane. Per addestrare un cane bisogna farsi il mazzo.