Buongiorno a tutti, domenica è stata una di quelle giornate che rimangono impresse nella memoria, non tanto per il carniere o per un tiro particolarmente difficile ma perché stava nevicando.
Con il terreno bagnato non si è accumulata però ha creato un'atmosfera magica uno strano silenzio avvolgeva il capanno, ma passiamo al resoconto.
Sabato solito giretto, vengo indirizzato da mio nonno (vecchio cacciatore classe '27 con quasi 70 licenze all'attivo prese ancora minorenne con la firma del padre per poi appendere il fucile a causa di problemi articolari alla spalla ma lo spirito non è stato scalfito) mi dice di vederne 25-30 che girano su un colle davanti casa, dove a sua memoria c'è un rudere coperto di edera dove posso mettermi.
Arrivo sul posto in effetti è così, il terreno è stato lavorato con i primi germogli che spuntano, preparo il capanno tra le mura crollate con sopra i rami dell'edera che mi fanno da tetto, fondamentale poi perché mi hanno riparato dalla neve e dalla pioggia.
Domenica arrivati sul posto verso le 6:30 sistemata la stampata posizioniamo questa volta anche la vedetta sopra il capanno sfruttando i rami di un fico nato all'Intero della casa.
Arrivi sempre in gruppo da 2 a 5, qualcuna si posa anche tra gli stampi la maggior parte tutti tiri a volo, visto il periodo ci sta tutto.
Piombo 6 e 5, impiegate con successo anche delle dispersanti pb7 come prima canna perché molto ma molto vicine al capanno.
Chiudiamo con 16 cadute e una dispersa.
Metto anche una foto della vedetta
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