Secondo me una brunitura consumata e macchiata di ruggine (ma solo all'esterno, eh?!) dona carattere ad un fucile. Come "Bandiera vecchia, onor di capitano," "Canne co' ruzza onor de cacciatore!" Un fucile "vissuto" denota che il proprietario non e' uno che va a caccia la Domenica dopo il sorgere del sole in un uliveto ben manicurato, o un prato vellutato in cerca di uccellesimi, ben attento a non sporcarsi gli stivali o strapparsi i pantaloni nei rovi--ma e' come un libro aperto con racconti di albe in palude, intemperie, spine e rovi impenetrabili, ascese su pendii rocciosi, cadute, pernottamenti all'addiaccio sotto uno straccio di tenda, giornate miserabili sotto pioggia e nevischio... Io quando esco con un fucile nuovo, intonso, luccicante di coppale sui legni, dalla bascula brillante come le ghirlande d'alluminio di un albero di Natale e canne di una brunitura a specchio che quasi ti ci puoi fare la barba guardando il tuo riflesso--quasi mi vergogno. Non faccio come quei giovinetti che non indossano un paio di blue jeans nuovi senza averli logorati e strappati artificialmente in un giorno per farli sembrare vecchi di dieci anni, ma a volte sarei tentato di trattare male un fucile appena uscito dalla scatola proprio per non sembrare un "beccamorto," un cacciatorino di citta' con scoppoletta con scritto sopra "Benelli," o "Rizzini," o "TAV Montefiascone," o qualche altra inanita' del genere. E Dio mi guardi dalle giacchette nuove, attillate, con tante tasche, fibbie, bottoni, cerniere lampo, e da magliette con il logo di qualche fabbrica di cartucce... Se non sembro un clochard armato di fucile (che sembra un residuato bellico trovato nel letto del Piave) non mi sento a mio agio. E' vero che i miei stivali sono sempre lucidi di grasso--ma non per bellezza. I piedi bagnati non fanno felice un cacciatore...
Beh, magari ho esagerato un po', ma--veramente--chi se ne frega se un po' di brunitura se ne dovesse andare via!?!?