Chi vincera' titolo mondiale moto gp

LA CORSA: da Assen. Voto 9. Grazie a Valentino Rossi “old style”, sul podio più alto torna a sventolare il tricolore e le note dell’inno di Mameli coprono il cielo di Assen. Ciliegine sulla torta di una corsa non stratosferica ma vissuta col … cuore in mano. ROSSI:il ritorno del guerriero. Voto 10. Il campione della Yamaha (voto 10) da “infermiere” ritorna “dottore”: sul gradino più alto del podio dopo 993 giorni di digiuno (Sepang 10 ottobre 2010). Il 9 volte iridato si trova in canna il colpo vincente e non sbaglia. Gara perfetta, una vittoria vera: sarà vera svolta? Quinto in classifica con 85 punti.
LORENZO: leggenda. Voto 10 e lode. Un quinto posto che vale oro dopo una corsa storica a poche ore dall’intervento chirurgico alla clavicola: turni di prove saltati, partito in quarta fila, grande rimonta. E’ il vincitore morale della corsa. Poi ci sono i 127 punti nel carniere iridato!
MARQUEZ: superone. Voto 9+ Il rookie della Honda (voto 9) debutta ad Assen con mignolo e alluce fratturati dopo la (nuova) gran botta in prova. Al limite della temerarietà e anche oltre, ma classe e grinta da vendere: seconda piazza, sesto podio stagionale e terzo in classifica con 113 punti.
CRUTCHLOW: superino. Voto 9- L’inglese della Yamaha “privat” conquista la pole ma la brucia con una partenza no. Poi la gran rimonta non senza sbavature e la lotta per il secondo posto fino al quasi contatto con Marquez. Il manico c’è. Serve tranquillità e la moto ufficiale.
PEDROSA: sciupino. Voto 6- Il leader del campionato non sfrutta l’occasione favorevole offerta dagli infortuni di Lorenzo e Marquez. Si fa… “intimidire” prima da Rossi poi da Marquez accontentandosi della quarta piazza. Solo problemi di gomme? 136 punti, ancora davanti a tutti, in classifica.
ESPARGARO: art…ista. Voto 7+ Il pilota della ART (Voto 8+) si ripete con una prestazione maiuscola. Bel pilota, bella moto. E i risultati non mancano.
BRADL e BAUTISTA: piatti. Voto 5 Molto meno performanti in gara che in prova, chiudono al sesto e settimo posto ma con gap di circa 30 secondi. Almeno senza danni e per Bautista senza fare .. disastri.
DOVIZIOSO E HAYDEN: a pedali. Voto n.c. I due piloti della Rossa sono finiti dietro anche alle CRT con un gap di oltre mezzo minuto dall’ex Rossi. Una sola parola: rivoluzione! Qui e adesso. Altrimenti meglio chiudere baracca e burattini.
 
Si è appena conclusa la seconda scoppiettante sessione di prove libere del Gran Premio d’Italia sul tracciato del Mugello. Prova ravvivata dalle buone condizioni di pista rispetto al mattino, ma sopratutto da un Valentino Rossi che parte subito bene e fa segnare i migliori tempi per quasi tutta la durata della prova e che verrà superato da Lorenzo solo all’ultimo giro disponibile.
Marc Marquez è stato protagonista di un brutto incidente in fondo alla staccata del rettifilo principale. Il pilota Spagnolo forza la staccata per affrontare la San Donato, ma mette la ruota anteriore sull’erba dopo lo scollinamento e perde inevitabilmente il controllo della moto. Il pilota non riporterà fortunatamente conseguenze degne di nota.

- - - Aggiornato - - -

TUTTI I TEMPI DELLA FP2:
1. Jorge Lorenzo ESP Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 1m 48.375s
2. Valentino Rossi ITA Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 1m 48.409s
3. Cal Crutchlow GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 48.672s
4. Nicky Hayden USA Ducati Team (GP13) 1m 49.377s
5. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 49.383s
6. Andrea Iannone ITA Energy T.I. Pramac Racing (GP13) 1m 49.467s
7. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (GP13) 1m 49.543s
8. Stefan Bradl GER LCR Honda MotoGP (RC213V) 1m 49.595s
9. Randy De Puniet FRA Power Electronics Aspar (ART CRT) 1m 49.599s
10. Michele Pirro ITA Ducati Test Team (GP13) 1m 49.649s
11. Alvaro Bautista ESP Go&Fun Honda Gresini (RC213V) 1m 49.733s
12. Aleix Espargaro ESP Power Electronics Aspar (ART CRT) 1m 49.769s
13. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 50.103s
14. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 50.210s
15. Hector Barbera ESP Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 50.400s
16. Ben Spies USA Ignite Pramac Racing (GP13) 1m 51.105s
17. Colin Edwards USA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 51.433s
18. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (ART CRT) 1m 51.528s
19. Yonny Hernandez COL Paul Bird Motorsport (ART CRT) 1m 51.644s
20. Danilo Petrucci ITA Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 1m 51.937s
21. Hiroshi Aoyama JPN Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 52.182s
22. Claudio Corti ITA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 53.314s
23. Michael Laverty GBR Paul Bird Motorsport (PBM-ART CRT)* 1m 53.480s
24. Bryan Staring AUS Go&Fun Honda Gresini (FTR-Honda CRT) 1m 54.231s
25. Lukas Pesek CZE Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 1m 54.829s
ORE 14:50 FP2 conclusa. Lorenzo il più veloce, Rossi 2°. Dominio Yamaha in questa FP2
1 LORENZO J.Yamaha Factory Racing 1:48.375
2 ROSSI V.Yamaha Factory Racing +0.034
3 CRUTCHLOW C.Monster Yamaha Tech 3 +0.297
4 HAYDEN N.Ducati Team +1.002
5 PEDROSA D.Repsol Honda Team +1.008
6 IANNONE A.Energy T.I. Pramac Racing +1.092
7 DOVIZIOSO A.Ducati Team +1.168
8 BRADL S.LCR Honda MotoGP +1.220
9 DE PUNIET R.Power Electronics Aspar +1.224
10 PIRRO M.Ducati Test Team +1.274
11 BAUTISTA A.GO&FUN Honda Gresini +1.358
12 ESPARGARO A.Power Electronics Aspar +1.394
13 SMITH B.Monster Yamaha Tech 3 +1.728
 
WARM UP MOTO GP JEREZ


POS
PILOTA
NAZ
SQUADRA
GIRO
MIGLIORE
ULTIMO
GIRO
GAP
1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team 1:39.231 1:42.449 0.000 0.000
2 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing 1:39.469 1:39.757 0.238 0.238
3 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team 1:39.609 1:39.995 0.378 0.140
4 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 1:39.726 1:39.787 0.495 0.117
5 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team 1:40.125 1:40.890 0.894 0.399
6 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar 1:40.135 1:40.879 0.904 0.010
7 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP 1:40.181 1:40.345 0.950 0.046
8 46 Valentino ROSSI ITA Yamaha Factory Racing 1:40.382 1:41.562 1.151 0.201
9 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini 1:40.393 1:40.569 1.162 0.011
10 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 1:40.404 1:40.404 1.173 0.011
11 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team 1:40.429 1:41.692 1.198 0.025
12 7 Hiroshi AOYAMA JPN Avintia Blusens 1:40.448 1:45.024 1.217 0.019
13 14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar 1:40.610 1:40.754 1.379 0.162
14 29 Andrea IANNONE ITA Energy T.I. Pramac Racing 1:40.690 1:40.690 1.459 0.080
15 51 Michele PIRRO ITA Ducati Test Team 1:40.841 1:40.900 1.610 0.151
16 8 Hector BARBERA SPA Avintia Blusens 1:41.154 1:41.479 1.923 0.313
17 71 Claudio CORTI ITA NGM Mobile Forward Racing 1:41.666 2:09.284 2.435 0.512
18 52 Lukas PESEK CZE Came IodaRacing Project 1:41.867 1:41.867 2.636 0.201
19 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing 1:41.998 1:41.998 2.767 0.131
20 9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project 1:42.016 1:42.279 2.785 0.018
21 68 Yonny HERNANDEZ COL Paul Bird Motorsport 1:42.030 1:42.030 2.799 0.014
22 67 Bryan STARING AUS GO&FUN Honda Gresini 1:42.105 1:42.337 2.874 0.075
23 70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport 1:42.920 1:45.958 3.689 0.815
 
Ndoma' ol Marquez al mola...........garantito, l'e' zuen amo:

1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 32.915s
2. Jorge Lorenzo ESP Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 1m 33.428s
3. Valentino Rossi ITA Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 1m 33.573s
4. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 33.726s
5. Cal Crutchlow GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 34.014s
6. Aleix Espargaro ESP Power Electronics Aspar (ART CRT) 1m 34.028s
7. Stefan Bradl GER LCR Honda MotoGP (RC213V) 1m 34.098s
8. Alvaro Bautista ESP Go&Fun Honda Gresini (RC213V) 1m 34.230s
9. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (GP13) 1m 34.338s
10. Nicky Hayden USA Ducati Team (GP13) 1m 34.362s
11. Michele Pirro ITA Ignite Pramac Racing (GP13) 1m 34.467s
12. Andrea Iannone ITA Energy T.I. Pramac Racing (GP13) 1m 34.519s
Q1:
13. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 34.869s
14. Colin Edwards USA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 35.174s
15. Hiroshi Aoyama JPN Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 35.534s
16. Randy De Puniet FRA Power Electronics Aspar (ART CRT) 1m 35.596s
17. Hector Barbera ESP Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 35.866s
18. Claudio Corti ITA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 35.885s
19. Danilo Petrucci ITA Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 1m 36.027s
20. Michael Laverty GBR Paul Bird Motorsport (PBM-ART CRT)* 1m 36.788s
21. Yonny Hernandez COL Paul Bird Motorsport (ART CRT) 1m 36.844s
22. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (ART CRT) 1m 36.877s
23. Bryan Staring AUS Go&Fun Honda Gresini (FTR-Honda CRT) 1m 37.283s
24. Lukas Pesek CZE Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 1m 37.886s
 
[h=1]MotoGP Mugello 2013, la storia: 2002-2012 [/h]




mugello_cirvuit.jpg


Il circuito del Mugello è oramai un appuntamento storico per il Motomondiale: l’autodromo venne inaugurato nel lontano 1974, ma solamente dopo i lavori di ristrutturazione che vennero attuati dopo l’acquisto del tracciato da parte della Ferrari nel 1988, il Mugello entrò a far parte stabilmente del calendario del motomondiale. Da sottolineare che il disegno del tracciato non è mai stato modificato ma sono state ammodernato solamente le infrastrutture che facevano da contorno alla pista vera e propria.


Il circuito Italiano è considerato dai piloti uno dei più tecnici e difficili di tutto il campionato perchè presenta parti molto veloci (basti pensare al rettilineo da 1141 metri dove Dani Pedrosa nel 2006 ha fatto segnare la velocità di 349 km/h) e parti lente, come la San Donato, oltre a parti molto tecniche e impegnative, fondamentali per il tempo sul giro, quali la Casanova-Savelli (un destra-sinistra in discesa da cui le MotoGP escono già attorno ai 200 km/h) e le due Arrabbiate (due curve cieche in salita verso destra da affrontare a oltre 180 km/h dove oramai i piloti della MotoGP arrivano a sfruttare il cordolo esterno in uscita come parte integrante della pista). Un’altra curva importante per il tempo sono le Biondetti che portano i piloti verso un breve allungo prima dell’ultima curva, la Bucine, che reimmette i piloti sul rettilineo principale.
La pista misura complessivamente 5245 metri e presenta nove curve a destra e sei a sinistra, il nastro d’asfalto segue anche le ondulazioni delle colline toscane aggiungendo quindi un’ulteriore difficoltà al già difficile tracciato del Mugello. L’autodromo toscano ha vinto per ben 5 volte il premio come miglior circuito mondiale di motociclismo, nel 1995, 1996, 1997, 2000, 2011 grazie ai continui investimenti da parte della Ferrari per mantenere sempre all’avanguardia tutte le infrastrutture.
 
Pagelle motomondiale fine anno:

Marc Marquez 10

Innumerevoli record frantumati, 6 vittorie stagionali e titolo mondiale all’esordio! Sarà molto difficile assistere nuovamente ad un’impresa del genere all’interno del circo della MotoGP. Honda è indubbiamente la casa costruttrice più imponente all’interno del Motomondiale e Marquez, ha saputo certamente sfruttare questa possibilità che gli è stata concessa. Un podio già all’esordio in Qatar, è stato il primo segnale di una stella, che stava per illuminare l’intero cielo della MotoGP. Così è stato! Un inizio folgorante, seguito da una striscia di risultati positivi invidiabile. In pochi avremmo creduto di poter assistere ad un epilogo così. La Honda è un gran bel cavallo di razza certo, ma dall’altra parte c’è Yamaha che non sta certo a guardare, specialmente se in sella c’è un pilota che si chiama Jorge Lorenzo. Un mondiale meritato, pur con il discutibile comportamento assunto in pista in più di un’occasione. Gli infortuni dei due connazionali, sono stati sicuramente spunti che gli hanno permesso di prendere un buon margine in classifica, ma sfruttare ogni situazione favorevole, è nel DNA di ogni vero campione.


Jorge Lorenzo 10

Inizia la stagione con una netta vittoria in Qatar, poi sembra che le Honda vogliano prendersi l’intera scena, così viene omaggiato con una placca di titanio alla clavicola, per aver provato a contrastarla. Lorenzo però non si arrende, così, al Sachsenring, decide di dare una bella ricalibrata a quella placca, spianando a Marquez la strada verso la vetta della clavic… hemm classifica. Lorenzo non conosce la bandiera bianca (non quella sventolata dai commissari in caso di pioggia) così, dopo il ragionevole “forfait” tedesco, rimonta in sella ad una moto che prende decimi e decimi dalla temibile e cannibale avversaria. Lorenzo dà supporto a Yamaha (dovrebbe essere l’opposto), colmando le lacune di una casa che, con i diapason in questa stagione, non riuscirebbe ad accordare alcun strumento. A Silverstone e a Misano, nonché in Giappone e a Valencia, abbiamo assistito ai veri valori in campo. Un pilota che ha saputo fare la differenza, in sella ad una moto troppo distante dalla casa alata. Mondiale honoris causa.

Dani Pedrosa 7

Un nuovo coinquilino (e che coinquilino) in casa Honda, lo ha forse destabilizzato un po’, ma resta il fatto che questo doveva essere il suo anno. Vince 3 gare stagionali, perciò dimostra di essere ancora veloce e vincente. Dopo un avvio al rallenty in Qatar, esplode intascandosi due GP consecutivi (Jerez e Le Mans). Al Mugello e Barcellona, conquista due pole position da record, ma chiuderà secondo dietro al vice campione del mondo. Da Assen in avanti, arriva il lento declino, che ritroverà un po’ di equilibrio solo a Brno. L’infortunio del Sachsenring è stata una tegola sul casco (e per fortuna che l’aveva) per Dani, che vede una striscia positiva, interrompersi anche un po’ ingiustamente. La stagione scorsa ha combattuto come un leone; in questa annata tutti si sarebbero aspettati una consacrazione, invece…


Cal Crutchlow: 6,5

Una stagione folgorante, illuminata da risultati sorprendenti e gesti eroici solo fino in Germania, poi le lampadine si spengono improvvisamente. Ottiene 4 podi nelle prime 8 gare poi lentamente, anche un quarto posto, comincia a diventare un’utopia. Una stagione a due facce, una da protagonista, l’altra da paracarro. Yamaha non ha certo dato il supporto che serviva al pilota britannico e forse, le parole di troppo nei confronti di Poncharal, hanno dato l’effetto che ci si aspettava. Dopo la firma in triplice copia sul nuovo contratto con la casa di Borgo Panigale, Cal si è “ducatizzato” con largo anticipo. Protagonista straripante fino al Sachsenring, comparsa da B movie a partire da Laguna Seca fino a Valencia.


Stefan Bradl: 6,5


Chiude la stagione con una posizione in più in classifica rispetto allo scorso anno; non raccoglie nulla in 4 gare a causa di un forfait o di una caduta. In Germania e California, mette in mostra le sue migliori performance. A Laguna Seca quasi vince, e solo questo può bastare per una stagione sufficientemente appagante. Ottiene risultati migliori del suo compagno di marca Bautista (voto 6), pur avendo un appoggio dalla casa inferiore rispetto allo spagnolo. Se avesse chiuso anche le altre 4 gare, ora sarebbe davanti non solo ad Alvaro.


Bradley Smith: 6

Era un esordiente e si è visto! Essere veloci sin da subito non poteva essere nelle sue corde, ma ha mantenuto una certa costanza per tutto il campionato. Nel finale addirittura ha fatto quasi meglio del compagno ben più esperto. Chiude la sua stagione d’esordio al 10° posto. Il prossimo anno, potremmo vedere cosa ha imparato da questa categoria.

Valentino Rossi 5.5

Non è mai facile dover giudicare la stagione di un pluricampione del mondo, che ha la fortuna di salire nuovamente in sella ad una moto che gli ha regalato ben 4 titoli mondiali, dopo due stagioni fallimentari con Ducati. La notizia del suo ricongiungimento con l’affezionatissima M1, ha dato adito soltanto a questa aspettativa e pronostico: “Vale tornerà a vincere!”. Niente di più sbagliato… In Qatar incanta con un ottimo 2° posto al “riesordio”, ad Austin e fino ad Assen, colleziona risultati molto lontani sia dai suoi standard, che quelli della M1. In Olanda vince una gara che scatena un vespaio e nuove affermazioni: “Vale è tornato! Vale può vincere ancora il mondiale!”. Niente di ancor più sbagliato… Rossi non ce la fa proprio, neanche a girare con tempi non dico vicini, ma almeno non troppo lontani dai tre top rider davanti. Dopo Assen, il livello si è alzato vertiginosamente e Rossi è stato l’unico pilota ufficiale a tossire e parecchio. Chiuderà il campionato con un quarto posto in classifica generale, sbriciolando ogni speranza, di chi lo vedeva come vincente, in una stagione alla fine per lui deludente.

Andrea Dovizioso 5.5

Era la sua prima stagione a bordo della GP13, e il risultato finale ha già messo in evidenza quale futuro aspetta al pilota forlivese. In Qatar sembravano esserci i presupposti per una stagione in miglioramento. A Le Mans addirittura combatte con Pedrosa e Marquez; il resto della stagione è praticamente un incubo da cui non ci si riesce a svegliare. Ore e ore di ritardi, posizioni imbarazzanti e ottimismo più forzato che spontaneo. Ducati ha mostrato una competitività pari (e spesso inferiore, vedesi Espargarò voto 8) ad una CRT. Non c’è molto da aggiungere…


Nicky Hyden 5.5


Era la sua quinta, travagliata stagione in MotoGP in sella alla rossa di Borgo Panigale; durante la pausa estiva, arriva la notizia del suo divorzio, ma le cose non cambiano. Un’annata che non verrà certo ricordata nel palmares del belloccio statunitense. Solo pochi spunti positivi, il resto è stato un calvario vero e proprio. Merita un elogio, perché subire psicologicamente un ambiente così per 5 anni, non è da tutti.
HONDA, VOTO 10: Inarrivabile, incontrastabile sul piano tecnico. Offre ai due piloti ufficiali, una moto velocissima in ogni contesto e su ogni pista. Non lascia nulla agli avversari. Avida, imbattibile.
YAMAHA, VOTO 7,5: distante e non poco dalla casa di Tokyo. Teoricamente dovrebbe essere la casa a supportare il pilota, quest’anno è successo l’inverso. Senza Lorenzo, questa stagione sarebbe quasi a secco di vittorie.
DUCATI, VOTO 0 (ZERO) no comment…
Voto alle gare:
Qatar: 8
Austin: 6
Jerez: 7
Le Mans: 8,5
Mugello: 7
Barcellona: 6,5
Assen: 8,5
Sachsenring: 7,5
Laguna seca: 7-
Indianapolis: 5,5
Brno: 7
Silverstone: 9,5
Misano: 6
Aragon: 6,5
Sepang: 4,5
Phillip Island: 8 (per tutti gli episodi accaduti)
Motegi: 7 (le condizioni meteo non sono un dettaglio!)
Valencia: 8
VOTO ALLA STAGIONE: 9







All' anno prossimo......
 
Griglia di partenza

1) Pedrosa, Repsol Honda
2) Crutchlow, Monster Yamaha
3) Lorenzo, Yamaha Factory
4) Bautista, Honda Gresini
5) Hayden, Ducati Team
6) Marquez, Repsol Honda
7) Rossi, Yamaha Factory
8) Iannone, Pramac Racing
9) Dovizioso, Ducati Team

10) Bradl, Honda MotoGP.

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Vediamo se porta fortuna............... al valeombrellina.jpg
 
TUTTI I TEMPI DELLA FP2:
1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 31.220s (Lap 16/20)
2. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 31.286s (16/22)
3. Jorge Lorenzo ESP Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 1m 31.378s (15/19)
4. Cal Crutchlow GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 31.502s (21/22)
5. Valentino Rossi ITA Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 1m 31.639s (20/24)
6. Stefan Bradl GER LCR Honda MotoGP (RC213V) 1m 31.858s (20/22)
7. Alvaro Bautista ESP Go&Fun Honda Gresini (RC213V) 1m 31.873s (20/22)
8. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 31.984s (21/23)
9. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (GP13) 1m 32.363s (19/21)
10. Nicky Hayden USA Ducati Team (GP13) 1m 32.395s (18/21)
11. Andrea Iannone ITA Energy T.I. Pramac Racing (GP13) 1m 32.596s (21/22)
12. Michele Pirro ITA Ducati Test Team (GP13) 1m 32.756s (15/20)
13. Aleix Espargaro ESP Power Electronics Aspar (ART CRT) 1m 32.809s (9/11)
14. Claudio Corti ITA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 33.172s (8/19)
15. Colin Edwards USA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 33.252s (22/22)
16. Hector Barbera ESP Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 33.270s (18/20)
17. Danilo Petrucci ITA Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 1m 33.304s (18/21)
18. Yonny Hernandez COL Ignite Pramac Racing (GP13) 1m 33.487s (19/21)
19. Randy De Puniet FRA Power Electronics Aspar (ART CRT) 1m 33.727s (13/20)
20. Luca Scassa ITA Cardion AB Motoracing (ART CRT) 1m 34.049s (16/19)
21. Hiroshi Aoyama JPN Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 1m 34.077s (7/14)
22. Michael Laverty GBR Paul Bird Motorsport (ART CRT) 1m 34.132s (19/21)
23. Bryan Staring AUS Go&Fun Honda Gresini (FTR-Honda CRT) 1m 35.478s (19/21)
24. Damian Cudlin AUS Paul Bird Motorsport (PBM-ART CRT)* 1m 35.644s (15/16)
25. Martin Bauer AUT Remus Racing Team (S&B Suter-BMW CRT) 1m 35.832s (17/19)
26. Lukas Pesek CZE Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 1m 36.353s (14/15)
 
Per un giorno Rossi è stato Rossi e non la sua controfigura; anzi direi che Rossi si è trasformato in Lorenzo e cioè in un martello implacabile dal primo all'ultimo giro. Sarà un caso, ma le precarie condizioni di Lorenzo, hanno liberato Rossi da un enorme peso, quello di avere la stessa moto del pilota più forte.
 
Bella gara secondo me con i soliti nelle prime posizioni ma un ottimo Valentino nella seconda parte di gara.
ORDINE DI ARRIVO DEL GP DI INDIANAPOLIS:
1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 44m 52.463s
2. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 44m 55.958s
3. Jorge Lorenzo ESP Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 44m 58.167s
4. Valentino Rossi ITA Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 45m 12.358s
5. Cal Crutchlow GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 45m 12.418s
6. Alvaro Bautista ESP Go&Fun Honda Gresini (RC213V) 45m 12.524s
7. Stefan Bradl GER LCR Honda MotoGP (RC213V) 45m 17.305s
8. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 45m 33.153s
9. Nicky Hayden USA Ducati Team (GP13) 45m 33.164s
10. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (GP13) 45m 33.286s
11. Andrea Iannone ITA Energy T.I. Pramac Racing (GP13) 45m 52.131s
12. Aleix Espargaro ESP Power Electronics Aspar (ART CRT) 45m 59.113s
13. Colin Edwards USA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 46m 1.925s
14. Claudio Corti ITA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 46m 7.670s
15. Hiroshi Aoyama JPN Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 46m 12.622s
16. Hector Barbera ESP Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 46m 18.342s
17. Danilo Petrucci ITA Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 46m 22.079s
18. Michael Laverty GBR Paul Bird Motorsport (PBM-ART CRT)* 46m 28.851s
19. Bryan Staring AUS Go&Fun Honda Gresini (FTR-Honda CRT) +1 lap
Yonny Hernandez COL Paul Bird Motorsport (ART CRT) DNF
Lukas Pesek CZE Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* DNF
Randy De Puniet FRA Power Electronics Aspar (ART CRT) DNF
Blake Young USA Attack Performance Racing (APR-Kawasaki CRT) DNF
 
Il countdown è ormai agli sgoccioli per chi, impaziente, aspetta il via della stagione 2013 della MotoGP che si preannuncia più viva che mai. Gli appassionati dovranno attendere solo qualche giro di lancette prima di poter respirare di nuovo l’aria del motomondiale.
Si parte proprio da Losail in Qatar, nello scenario “scintillante” della gara in notturna, prima tappa abituale, dove le tre classi più prestigiose delle due ruote avranno modo di raccogliere già i primi frutti di quanto seminato durante l’inverno. Le squadre e i piloti sono motivati e per il sesto anno consecutivo saranno le luci del circuito “del deserto” ad illuminare ulteriormente le stelle della MotoGP.
Ci siamo, il buio calato sulle corse durante la pausa invernale sta per essere risucchiato dalla luce del Qatar, si accendano i motori!
E’ stata una lunga e snervante attesa, quella che ci ha separato dal circus mondiale più seguito se si parla delle due ruote. Con la SBK in rapida ascesa nell’indice di gradimento dei telespettatori, quella di quest’anno per quanto riguarda la MotoGP deve necessariamente essere una grande stagione, altrimenti si potrebbe perdere la stessa essenza del campionato. Ma i presupposti ci sono, accidenti se ci sono! Abbiamo un Marquez che non vede l’ora di sverniciare i suoi mostri sacri, un Lorenzo in cerca della conferma, un Rossi nuovamente competitivo e nuovamente sulla moto che lo ha fatto vincere negli ultimi anni e un Pedrosa consistente già dai test. E vi dirò un altra cosa, la Ducati non è indietro come si pensava…

Fino allo scorso anno i piloti MotoGP™ disponevano di una sola sessione di qualifica per trovare la propria posizione sulla griglia. Le 3 sessioni libere di 45 minuti determineranno chi entrerà nella griglia di partecipanti alle Q1 e Q2.
La Q1 includerà tutti coloro che hanno registrato tempi fuori dalla top10 e sarà di 15 minuti. Sarà qui che i due più veloci entreranno di diritto nella Q2, mentre gli altri troveranno spazio a partire dalla 13ª posizione sulla griglia di partenza.
Per ovviare ad improvvisi cambi, ci saranno a disposizione 30 minuti di libere 4 che si terranno appena prima delle due session di qualifica. Queste non conteranno a livello di tempi per l’ingresso in Q1 o Q2.
Con questo nuovo formato ci si attende maggior emozione per i tifosi e maggior sicurezza in pista come spiega il direttore di gara Mike Webb: "Ci sono due ragioni per l'utilizzo di questo nuovo formato di qualifica in MotoGP™. Uno è lo spettacolo e l'altro la sicurezza dei piloti. Ogni gruppo di piloti avrà pista più libera e sarà messo in condizioni di essere più rapido".
Ramon Forcada, capo meccanico di Jorge Lorenzo nel Team Yamaha Racing, ha detto: "Penso che sarà un bene, soprattutto per le persone, gli spettatori, perché saranno 15 minuti di emozione per trovare la miglior posizione in griglia. Utilezzeremo le tre libere per trovare il miglior set-up e per provare qualche long run".

Dividere la qualifica in due gruppi supporrà un unlteriore beneficio per i team più piccoli, che avranno più presenza televisiva.


Terza e ultima sessione libera del Commercial Bank Grand Prix of Qatar per la classe regina, fondamentale perché con il nuovo formato qualifiche è già tempo di fare i conti con promossi e "bocciati" di questo fine settimana. Domani avranno infatti accesso direttamente alla QP2 i primi dieci piloti della classifica combinata FP1-FP2-FP3.

Salvi, o promossi, tutti i piloti Yamaha (Factory e Monster Tech3), tutti i piloti Honda e i due piloti ufficiali Ducati. Bocciati eccellenti, almeno fino alle Q1 di domani, Andrea Iannone e Ben Spies (Pramac Racing), comunque vicinissimi nei tempi della top10.

Il più veloce del fine settimana è Marc Marquez che precede per un solo millesimo Jorge Lorenzo su Yamaha Factory. Il rookie di Repsol Honda ruba la scena al connazionale proprio nell'ultimo giro a disposizione dando ancora una volta prova del suo talento. "Le prove sono andate bene oggi, molto meglio di quanto mi aspettassi. Mi sentivo perfettamente sulla moto e questo è molto importante. Il nostro setting di base è già molto buono, miglioriamo in ogni sessione e stiamo lavorando con la gara in testa. Ci manca ancora un po' di ritmo e dovremo lavorare parecchio nei trenta minuti prima delle qualifiche per migliorare questi aspetti," ha dichiarato il 93.

Bene sia Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech3) che Valentino Rossi (Yamaha Factory Racing), terzo e quarto rispettivamente e lontani pochi decimi dalla vetta. Non sorprende più la quinta posizione di Andrea Dovizioso (Ducati Team), fermo ad un solo millesimo dal tempo del connazionale che lo precede.

Dani Pedrosa (Repsol Honda), Alvaro Bautista (Go&Fun Honda Gresini), Nicky Hayden (Ducati Team), Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) e Stefan Bradl (LCR Team) completano la top ten. Nota positiva la presenza dell'inglese in ottava posizione (a 8 decimi), mentre stonano la sesta piazza del vice campione del mondo e la decima del tedesco di LCR, abituato ad altre posizioni.

In CRT il duello è sempre Espargaro (Power Electronics Aspar) contro Barberá (Avintia Blusens), con il 41 in vantaggio per oltre mezzo secondo.


MA COSA CE NE FREGA, MA E' O NON UN SITO DI ARGOMENTI DI ARMI/CACCIA ETC.
SINCERAMENTE VALENTINO ROSSI IN PRIMIS VISTO CHE SIAMO CON LE PEZZE AL DI DIETRO E' UNO DI QUELLO CHE HA EVASO FIOR DI MILIONI DI EURO AL FISCO ITALIANO IL SIGNORINO E LO SAPETE TUTTI. A NOI EQUITALIA CI MASSACRA E ALCUNI POVERACCI SI SONO SUICIDATI. W LA CACCIA
SALUTI
 
Nelle prove libere di oggi il Marquez è sempre il più veloce seguito dagli altri suoi due connazionali e al quarto posto il Vale nazionale...
Non credo di vedere la gara (per ovvi motivi e credo anche Voi)comunque è ancora una gara tra spagnoli....
 
[h=1]Prima caduta della stagione per Marquez[/h]
Sabato 20 Aprile 2013 16:04 di Matteo Aglio

Marc Marquez non ha incominciato nei migliore dei modi il terzo turno di prove libere ad Austin. Dopo avere dominato le prime due sessioni, il pilota della Honda ha perso la moto in entrata della curva 19, probabilmente a causa della gomma fredda. La sua RCV prima si è imbarcata e poi lo ha scaraventato a terra. Lo spagnolo è rimasto in terra per qualche secondo prima di rialzarsi e prendere la strada dei box.
Sicuramente non potrà più usare quella moto nel turno, ma Marc non sembra avere riportato nessuna conseguenza fisica a parte la botta.
Marquez aveva già assaggiato l'asfalto quattro volte nei test invernali, ma questa è la sua prima caduta in un weekend di gara. Prima di finire a terra, comunque, Marc ha avuto il tempo per fare segnare il miglior crono parziale. Pochi minuti di stop ed è risalito in sella per finire il lavoro.
 
E ora si comincia con le solite polemiche sulle scorrettezze. Marc Marquez è un pilota 20enne con la grinta e la voglia di vincere che anno solo i PILOTI
Era da tanti giri che le ha provate di tutte e di più,erba cordoli quasi tamponava e allora ultima possibilità ultima curva e si infila.
Bene le gare sono questo,i piloti sono questo,in tutti gli sport motoristici non devi stare a pensare altrimenti non puoi farlo.
Jorge Lorenzo l'azione che ha fatto di scanzare Marquez sotto al podio quando gli voleva stringere la mano quella si che è scorretta!

..se quelle sono scorrettezze allora le gare di Superbike cosa sono? tentati omicidi?
 
Semplice quelli li investono anche in tempo di crisi e' diventata una risorsa nazionale , quelli che vedi in tv alla domenica sono i piu' forti pensa solo a quanti ce ne sono alla finestra ad aspettare il loro momento, e da noi si qualcosina si sta muovendo piano piano secondo me ci sara da aspettare diversi anni siamo invasi!!!!!!!!!meglio se erano spagnole calienti
 
Insomma il mondiale si e' riaperto:
ORDINE D’ARRIVO DEL GP D’AUSTRALIA:
1. Jorge Lorenzo ESP Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 29m 7.155s
2. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 29m 14.091s
3. Valentino Rossi ITA Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 29m 19.499s
4. Cal Crutchlow GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 29m 19.615s
5. Alvaro Bautista ESP Go&Fun Honda Gresini (RC213V) 29m 19.668s
6. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 29m 35.418s
7. Nicky Hayden USA Ducati Team (GP13) 29m 40.108s
8. Andrea Iannone ITA Energy T.I. Pramac Racing (GP13) 29m 42.217s
9. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (GP13) 29m 42.259s
10. Randy De Puniet FRA Power Electronics Aspar (ART CRT) 29m 44.581s
11. Aleix Espargaro ESP Power Electronics Aspar (ART CRT) 29m 53.254s
12. Colin Edwards USA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 29m 55.304s
13. Yonny Hernandez COL Ignite Pramac Racing (GP13) 29m 57.066s
14. Hector Barbera ESP Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 29m 57.153s
15. Danilo Petrucci ITA Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 30m 5.873s
16. Luca Scassa ITA Cardion AB Motoracing (ART CRT) 30m 5.946s
17. Claudio Corti ITA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 30m 15.260s
18. Michael Laverty GBR Paul Bird Motorsport (ART CRT) 30m 34.385s
19. Lukas Pesek CZE Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 30m 38.248s
20. Hiroshi Aoyama JPN Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 29m 33.585s
21. Damian Cudlin AUS Paul Bird Motorsport (PBM-ART CRT)* 30m 52.751s
PILOTI SQUALIFICATI:
Bryan Staring AUS Go&Fun Honda Gresini (FTR-Honda CRT) DSQ
Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) DSQ
 
Il countdown è ormai agli sgoccioli per chi, impaziente, aspetta il via della stagione 2013 della MotoGP che si preannuncia più viva che mai. Gli appassionati dovranno attendere solo qualche giro di lancette prima di poter respirare di nuovo l’aria del motomondiale.
Si parte proprio da Losail in Qatar, nello scenario “scintillante” della gara in notturna, prima tappa abituale, dove le tre classi più prestigiose delle due ruote avranno modo di raccogliere già i primi frutti di quanto seminato durante l’inverno. Le squadre e i piloti sono motivati e per il sesto anno consecutivo saranno le luci del circuito “del deserto” ad illuminare ulteriormente le stelle della MotoGP.
Ci siamo, il buio calato sulle corse durante la pausa invernale sta per essere risucchiato dalla luce del Qatar, si accendano i motori!
E’ stata una lunga e snervante attesa, quella che ci ha separato dal circus mondiale più seguito se si parla delle due ruote. Con la SBK in rapida ascesa nell’indice di gradimento dei telespettatori, quella di quest’anno per quanto riguarda la MotoGP deve necessariamente essere una grande stagione, altrimenti si potrebbe perdere la stessa essenza del campionato. Ma i presupposti ci sono, accidenti se ci sono! Abbiamo un Marquez che non vede l’ora di sverniciare i suoi mostri sacri, un Lorenzo in cerca della conferma, un Rossi nuovamente competitivo e nuovamente sulla moto che lo ha fatto vincere negli ultimi anni e un Pedrosa consistente già dai test. E vi dirò un altra cosa, la Ducati non è indietro come si pensava…

Fino allo scorso anno i piloti MotoGP™ disponevano di una sola sessione di qualifica per trovare la propria posizione sulla griglia. Le 3 sessioni libere di 45 minuti determineranno chi entrerà nella griglia di partecipanti alle Q1 e Q2.
La Q1 includerà tutti coloro che hanno registrato tempi fuori dalla top10 e sarà di 15 minuti. Sarà qui che i due più veloci entreranno di diritto nella Q2, mentre gli altri troveranno spazio a partire dalla 13ª posizione sulla griglia di partenza.
Per ovviare ad improvvisi cambi, ci saranno a disposizione 30 minuti di libere 4 che si terranno appena prima delle due session di qualifica. Queste non conteranno a livello di tempi per l’ingresso in Q1 o Q2.
Con questo nuovo formato ci si attende maggior emozione per i tifosi e maggior sicurezza in pista come spiega il direttore di gara Mike Webb: "Ci sono due ragioni per l'utilizzo di questo nuovo formato di qualifica in MotoGP™. Uno è lo spettacolo e l'altro la sicurezza dei piloti. Ogni gruppo di piloti avrà pista più libera e sarà messo in condizioni di essere più rapido".
Ramon Forcada, capo meccanico di Jorge Lorenzo nel Team Yamaha Racing, ha detto: "Penso che sarà un bene, soprattutto per le persone, gli spettatori, perché saranno 15 minuti di emozione per trovare la miglior posizione in griglia. Utilezzeremo le tre libere per trovare il miglior set-up e per provare qualche long run".

Dividere la qualifica in due gruppi supporrà un unlteriore beneficio per i team più piccoli, che avranno più presenza televisiva.


Terza e ultima sessione libera del Commercial Bank Grand Prix of Qatar per la classe regina, fondamentale perché con il nuovo formato qualifiche è già tempo di fare i conti con promossi e "bocciati" di questo fine settimana. Domani avranno infatti accesso direttamente alla QP2 i primi dieci piloti della classifica combinata FP1-FP2-FP3.

Salvi, o promossi, tutti i piloti Yamaha (Factory e Monster Tech3), tutti i piloti Honda e i due piloti ufficiali Ducati. Bocciati eccellenti, almeno fino alle Q1 di domani, Andrea Iannone e Ben Spies (Pramac Racing), comunque vicinissimi nei tempi della top10.

Il più veloce del fine settimana è Marc Marquez che precede per un solo millesimo Jorge Lorenzo su Yamaha Factory. Il rookie di Repsol Honda ruba la scena al connazionale proprio nell'ultimo giro a disposizione dando ancora una volta prova del suo talento. "Le prove sono andate bene oggi, molto meglio di quanto mi aspettassi. Mi sentivo perfettamente sulla moto e questo è molto importante. Il nostro setting di base è già molto buono, miglioriamo in ogni sessione e stiamo lavorando con la gara in testa. Ci manca ancora un po' di ritmo e dovremo lavorare parecchio nei trenta minuti prima delle qualifiche per migliorare questi aspetti," ha dichiarato il 93.

Bene sia Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech3) che Valentino Rossi (Yamaha Factory Racing), terzo e quarto rispettivamente e lontani pochi decimi dalla vetta. Non sorprende più la quinta posizione di Andrea Dovizioso (Ducati Team), fermo ad un solo millesimo dal tempo del connazionale che lo precede.

Dani Pedrosa (Repsol Honda), Alvaro Bautista (Go&Fun Honda Gresini), Nicky Hayden (Ducati Team), Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) e Stefan Bradl (LCR Team) completano la top ten. Nota positiva la presenza dell'inglese in ottava posizione (a 8 decimi), mentre stonano la sesta piazza del vice campione del mondo e la decima del tedesco di LCR, abituato ad altre posizioni.

In CRT il duello è sempre Espargaro (Power Electronics Aspar) contro Barberá (Avintia Blusens), con il 41 in vantaggio per oltre mezzo secondo.


MA COSA CE NE FREGA, MA E' O NON UN SITO DI ARGOMENTI DI ARMI/CACCIA ETC.
SINCERAMENTE VALENTINO ROSSI IN PRIMIS VISTO CHE SIAMO CON LE PEZZE AL DI DIETRO E' UNO DI QUELLO CHE HA EVASO FIOR DI MILIONI DI EURO AL FISCO ITALIANO IL SIGNORINO E LO SAPETE TUTTI. A NOI EQUITALIA CI MASSACRA E ALCUNI POVERACCI SI SONO SUICIDATI. W LA CACCIA
SALUTI
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