Calendario Venatorio Sicilia -A.V. 2013/2014.

Condivido la tua idea di non rischiare, ma se posso permettermi di darti un consiglio giorno 7 risparmiati i soldi e stai a casa. Non troverai nè colombacci (già disturbati) nè tortore (quelle residue saranno probabilmente già partite). Tu dirai: ma io vado per il piacere di uscire visto che in Calabria è chiusa. Ti capisco, ma visto che ci hanno sbattuto la porta in faccia (non intendo i cacciatori siciliani, ma chi li rappresenta) sarebbe il caso di far capire quale perdita economica comporta questa scelta, senza qundi riempire le tasche all'azienda di turno.
Se almeno il tutto avesse una valenza scientifica... A meno che le tortore e i colombacci delle aziende siano di voliera (!!!) e quindi così non si incide troppo sul contingente selvatico. Ma per favore....

Condivido pienamente, non serve a nulla venire il 7 per il colombaccio, molti ci faranno la festa prima, ciao
 
Siamo sempre punto e a capo. Questo calendario è ECCEZIONALEEEEE, il problema è che non so se sarà il calendario definitivo dopo ricorsi vari
 
Un modo di dire tutto siculo Andrea: sulla pasta, molliche di mandorla; puoi tradurla come : piove sempre sul bagnato, ma in senso negativo, aggiungere disgrazia a disgrazia, ciliegina sulla torta in senso negativo.[lol.gif]


Grazie Martino....!!!!!!!!!!!!!
 
Ragazzi calmatevi, sembra che di queste anomalie non ne avete viste mai !, la caccia aprirà , e la preapertura si farà, sono tutte cose studiate ad arte, per far sembrare che le av. lavorano per noi, per prendersi tutti i meriti che grazie a loro siamo andati a caccia , ormai tutte ste polemiche a me non fanno ne caldo ne freddo, in questi periodi mi concentro solo al 1°settembre e basta, saluti
 
Non ci sono ancora novità...? nessun AA.VV. sie ribellata a questa oscenita di C.V.?


Ciao Vincenzo.. mettiamoci il cuore in pace ke ricorso non ne presentano..la verità e ke sono tutti d'accordo e poi sinceramente da un amministrazione regionale di sinistra non mi aspettavo niente di buono..e infatti il risultato è questo è già tanto ke ci fanno andare a caccia..
saluti,Alberto
 
Ecco a voi la bozza di calendario venatorio 2013/2014 che sarà discussa dal comitato tecnico faunistico venatorio giorno 23:

Vedi l'allegato 38927


P.S.: buone notizie anche per gli extraregionali!

Un calendario serio finalmente, speriamo che lo approvino......[lol.gif]
 
viva la sincerità micheleeeee...io penso che è come dici tu dato che in azienda ci sono andato pure l'anno scorso senza problemi. E' tutta na cosa per arricchire le aziende....e se ti fermano mostri il permesso rilasciato dall'azienda e sei apposto

mmha?,troppo facile mi pare.......
 
Anche quest'anno vige il divieto agli extraregionali per la PREAPERTURA della caccia e per il periodo dall' 1 al 10 febbraio 2014: la conclusione dei giochi è la netta diminuzione delle domande d'autorizzazione per la caccia in Sicilia e, conseguentemente, l'aumento delle lettere d'invito per le AFV e per le ATV. La conseguenza sarà l'aumento d'importanza delle aziende faunistiche, con diminuzione del territorio libero per la caccia, ed il malcontento dei cacciatori siciliani che vedono limitare sempre di più la loro libertà fisica e territoriale. A chi giova tutto questo? E le AAVV che dicono? che fanno? Supinamente, dormono come al solito.........
 
Scusate avete ragione ho sbagliato io a scrivere sono le zrc che hanno una durata di 5 anni. Come ho già detto sono zrc da più di 10 anni ed ancora propongono la medesima nella stessa zona...

- - - Aggiornato - - -

Per le ZPS si stanno battendo perché molte di queste non sono tabellate e di conseguenza non essendoci un limite naturale quale un fiume largo almeno 5 mt e profondo 1 si potrebbe andare... Visto la mancanza di tabelle... Il fatto é uno ci stanno chiudendo a casa nostra , ci sono troppe cose che non vanno e facendo mi un conto quest'anno se procede come dicono loro senza pre apertura ecc io non rinnoverò il porto d'armi, preferisco farmi una settimana in Tunisia a tordi ecc piuttosto che dare a mangiare ad un pugno di incompetenti e menefreghisti
 
appunto......;
ma forse il Piano Faunistico venatorio è stato fatto......,

ragazzi, chi è al corrente di tale evento?

ciao

Ciao Giuseppe,il piano faunistico non è ancora stato fatto solo k è possibile avere ugualmente un calendario venatorio in deroga come quello dell'anno passato..speriamo k non sia come quello xò! mi dicevano k ci sono delle buone soluzioni anke per risolvere il problema della zps di messina..vediamo cosa esce dalla riunione di oggi..
Alberto
 
Condivido pienamente, non serve a nulla venire il 7 per il colombaccio, molti ci faremo la festa prima, ciao

W la sincerità!
io quasi quasi...... risparmio i soldi, rimango tranquillo non rischiando e, infine, non sarò stato preso per il c..o in questo modo!
che schifo......
 
Michele l'hai scritto tu stesso, non c'è bisogno di aggiungere altro: il CV indica come limitazione la caccia agli extra regionali prima del 15/09,ergo anche le AFV devono rispettarla.

".....obbligo di far osservare i limiti del CV per quanto riguarda i carnieri e i periodi di caccia ammessa a quella specie e per quel periodo......."; i cacciatori, per le AFV, non hanno motivi ostativi per ciò che concerne la nascita o la residenza, l'importante che siano cacciatori in regola col PdA, e che abbiano fatto la prenotazione per andare a cacciare in quell'azienda (pagando, s'intende!!!). Alla provincia e alla regione non interessa chi viene invitato dalle aziende, al limite vuole sapere soltanto il numero totale di cacciatori che frequentano le aziende in quella determinata annata venatoria. Tant'è vero che non c'è bisogno nemmeno del tesserino di caccia!
 
è incredibile... ho appena superato gli esami di abilitazione dopo due anni che aspetto e adesso mi ritrovo a leggere un calendario che tutto sommato poteva anche essere un ottimo calendario anzi forse il migliore degli ultimi anni se non fosse stato per quel maledetto art. 5 che onestamente mi lascia perplesso. Tutto questo è semplicemente assurdo... onestamente adesso non so se spendere questi soldi per il porto d'armi... comunque c'è ancora un mese... credete che potrà cambiare qualcosa?


Le mie talpe dicono ke l'art.5 cambia.. cmq speriamo bene!!!
 
Vi posso assicurare al 100 % che nelle AFV gli extra regionali potranno andare dal 1 settembre. Il calendario è stato fatto ad opera d'arte proprio per far confluire i cacciatori in queste aziende e spennarli come polli............W la legge italiana!!
 
Via S. Carlo, n. 19 - 95024 Acireale (CT) -
SINDACATO NAZIONALE CACCIATORI
Lettera aperta all'Avv. Nunziello Anastasi.
Ho letto con piacere la lettera che mi hai inviato sotto le vesti del Sindacato
in risposta alla mia critica avanzata nei confronti Tuoi e della Federcaccia &
C. con l'articolo intitolato "Sono proprio masochisti" inviatoVi sotto le stesse
vesti. Ne apprezzo il tono e i riconoscimenti, seppur tardivi.
Prima di commentarTi tengo a precisare due punti: 1) - non conosco i
professionisti che hai richiamato e che insieme a Te hanno difeso la
posizione della P.A. negli anni scorsi innanzi al T.A.R. Palermo. Conosco,
invece, l'Avv. Evola che stimo e rispetto. Non ho assolutamente nulla contro
di loro, ma richiamarli nella Tua missiva non è né corretto, né Ti da forza.
Resta in ogni caso ferma la condanna al risarcimento (scusa: alla refusione,
sono imperdonabile) che hai subito superiore a 30.000 euro: condanna che
certamente non devi tentare di giustificare a me come hai fatto, ma ai Tuoi
assistiti; 2) - no ho assolutamente bisogno di avvisi che nascondono minacce:
quando ritieni che le mie dichiarazioni esorbitano l'area del diritto di critica,
conosci già la strada da percorrere.
Ciò premesso, Ti ricordo un vecchio detto: "chi semina vento, raccoglie
tempesta". E Tu per ben due volte hai seminato vento, e per due volte hai
raccolto tempesta. Siccome non è mia abitudine ripercorrere il passato,
mettiamoci, ancora una volta, ma è l'ultima, una pietra tombale sopra.
Possiamo adesso passare ad una disamina dei problemi che in questo
momento ci attanagliano.
- Comincio dai termini di decadenza. Secondo i Tuoi conteggi Legambiente,
che ci legge con attenzione e costanza, avrebbe 106 giorni utili di tempo per
impugnare il c.v. tenuto conto delle ferie estive che vanno dal primo di
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agosto al 15 di settembre. Mi scrivi che basterebbe fare una ricerca su una
banca dati giuridica per rendermi conto dell'errore.
Bene, senza bisogno di fare alcuna ricerca in alcuna banca dati, Ti ricordo
che il secondo e terzo comma dell'art. 54 del c.p.a. (codice del processo
amministrativo per i non addetti ai lavori) testualmente recitano: "I termini
processuali sono sospesi dal 1° agosto al 15 settembre di ciascun anno. "La
sospensione dei termini prevista dal comma 2 non si applica al procedimento
cautelare". I Tuoi calcoli sono, quindi, incredibilmente errati.
Ora, so bene che la pratica a cui Tu sei avvezzo è cosa diversa dallo studio e
dall'ermeneutica giuridica, ma so altrettanto bene, anzi ne sono certo, che se
non conosci la teoria non potrai mai rendere un buon servigio a chi Ti affida
la sua sorte. Questo mio pensiero, unanimamente condiviso nel mondo
accademico, non è assolutamente rivolto a Te, convinto come sono che non
Ti manchino i ferri del mestiere. Ciò che Ti manca, invece, è quell'umiltà che
non Ti consente di imparare anche dagli altri, e non è cosa da poco.
Tornando solo per un attimo al Tuo errore, ammetterai che per uno che si
occupa di diritto amministrativo non conoscere una norma tanto semplice
quanto importante è gravissimo. Siccome, però, sono convinto, come già
detto, che possiedi i ferri del mestiere, ritengo che quando hai conteggiato i
termini per agire in giudizio avevi una forte emicrania.
Ti renderai conto, però, che ogni nostro errore si riflette negativamente sui
cacciatori siciliani. Significa che se all'Assessore chiedi di modificare adesso
l'art. 5 del C.V. non hai reso un buon servizio a quei seguaci di Diana che
vorremmo tutelare.
- Andiamo al secondo punto. Mi dici che le Associazioni che segui sapevano
già che la mancanza del P.F.V. comportava solo il divieto di caccia nei siti
della Rete, non certo in tutto il territorio. Ecco, qui viene in luce non più il
vizio di assenza di umiltà, ma l'assenza di onestà intellettuale delle Tue
Associazioni.
Ho già scritto un articolo sul punto indirizzato alla Federazione siciliana e
non voglio qui ripetermi per non annoiare. Cercherò, quindi, di essere
conciso andando a memoria.
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Ricordo che in sede di C.R.F.V. relativo alla trascorsa stagione, la
Federazione siciliana chiedeva attraverso il Barone Mistretta, al quale invio
i miei più sinceri auguri di pronta guarigione, che fosse messa a verbale la
proposta di prevedere in seno al C.V. 2012/13 la restituzione delle tasse di
concessione governativa nell'ipotesi in cui non si sarebbe aperta la stagione
venatoria.
Ricordo, altresì, che il rappresentante della Federazione Italiana della
Caccia, saputo che il C.V. D'Antrassi era stato sostituito dal mio, telefonava
all'allora responsabile della segreteria tecnica dell'Assessorato, in quel
momento in macchina col sottoscritto, informandolo che per l'effetto dello
scambio dei CC.VV. e per l'assenza del Piano non saremmo andati a caccia.
Ti ricordo che il C.V. D'Antrassi 2012/13 era quello che, tra l'altro, non
prevedeva la preapertura della caccia, ma l'apertura il 16 di settembre.
Ad onor del vero, ricordo, infine, delle innumerevoli mail che ci siamo
reciprocamente inviati nel corso di un lieto periodo di scambi intellettuali
dove Tu eri arroccato nella Tua posizione (e nemmeno le bombe Ti hanno da
lì rimosso) secondo la quale in assenza di Piano la caccia era preclusa.
Per onestà nei Tuoi confronti, devo dirTi che ciò che era il Tuo pensiero era
anche quello di illustri Maestri di diritto venatorio, era il pensiero delle
Associazioni che assisti, era il pensiero delle Associazioni ambientaliste (non
ha caso sono rimaste di stucco leggendo il primo decreto del giudice
monocratico, confermato dal Collegio prima e dal C.G.A. dopo), era il
pensiero dell'Amministrazione, era il pensiero di una moltitudine di
Deputati.
Sai perché siamo andati a caccia l'anno scorso ? Ci siamo andati grazie a
quel C.V. che è durato, come Tu ben ricordi, solo tre giorni. Era, infatti, in
quel calendario (rectius: atto di costituzione in giudizio ante causam), che
spiegavo le ragioni, puntualmente supportate dalla giurisprudenza della
cassazione civile e penale, oltre che da quella del C.d.S., per le quali
l'assenza del Piano non determinava, sic et simpliciter, il divieto di caccia.
Ricorderai che quel calendario non era costituito dalle solite quattro o
cinque pagine, ma più di quaranta spese la gran parte in questioni di diritto.
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Sai, ancora, perché siamo andati a caccia l'anno scorso ? Ci siamo andati
grazie a quel C.V. che sul punto richiamava, tra l'altro, quella famosissima
sentenza del C.d.S. n. 2755/11 riferita alla Regione Puglia che né Tu, né
illustri Maestri, avete letto, inizialmente, con la dovuta attenzione.
Eppure, tutto ciò che da tempo affermavo era stato avallato con quella
sentenza. Ma nessuno se ne voleva accorgere nonostante ne gridavo i
contenuti. Se ne sono accorti (e non hanno potuto fare altro) i nostri
GG.AA..
Ora, il fatto che avevo ragione, non mi soddisfa per nulla. Il mio obiettivo
non era quello delle Associazioni a Te vicine, cioè mandare comunque a
caccia i siciliani, era quello di mandarli a caccia in regime di pre-apertura ed
anche nei siti delle Rete senza i limiti che ben conosciamo. Quest'ultimo
obiettivo non l'ho ancora raggiunto, ma Ti assicuro che né io, né il Sindacato
che ho fondato, né le Associazioni che ne fanno parte, deporremo le armi
(giuridiche s'intende).
Certo, se anziché essere innanzi al T.A.R. Palermo ci fossimo trovati in un
qualsiasi Tribunale italiano le cose sarebbero andate in tutt'altro modo.
Pensa che in Puglia sono ancora senza Piano approvato, ma vanno ormai da
due anni, e quello che arriva è il terzo, regolarmente a caccia nei siti della
Rete con l'avallo del C.d.S.. Sarà che i giudici del C.d.S. non conoscono la
VINCA come la conoscono i giudici palermitani.
- Per quanto riguarda i siti delle Rete non è certo questo il luogo per avere
un confronto. Sono sicuro, però, che se riesci a spogliarTi dalle presunzioni,
coprirTi di umiltà, studiarTi a fondo la questione tenendo conto che non
esiste solo il TAR Palermo, sforzarTi di dirigere il pensiero del G.A. e non di
subirlo, ecco, se fai tutto ciò sarai utilissimo a quel mondo che appartiene ad
entrambi.
Un errore sugli effetti giuridici dell'assenza del Piano lo hai già fatto (e la
constatazione in questa sede non vuole essere un'accusa), una mera
dimenticanza, seppur importante, come vedi capita anche a Te, vedi, quindi,
di non sottovalutare ciò che ho già scritto nell'atto d'intervento e nelle
memorie depositate lo scorso anno al T.A.R. Palermo e al C.G.A. e che qui
sinteticamente Ti riporto:
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- la ludica attività di caccia, anche nei siti della Rete, per quanto concerne i
tempi, i modi, i mezzi, i luoghi, le specie, ecc. si governa con le fonti primarie
e sub-primarie di diritto e con le misure di conservazione (eventualmente
ulteriori rispetto alle misure di conservazioni minime ex Decreto Pecoraro
Scanio). Queste misure di conservazione ex primo comma dell'art. 6 della
Direttiva, ulteriori rispetto al citato decreto, vanno poste nei CC.VV. o,
ancor meglio se esistenti, in appositi piani di gestione dei siti: piani che
hanno anche carattere rappresentativo della realtà ambientale del sito stesso,
redatti fondamentalmente (almeno nella volontà della Direttiva) per
regolamentare tutte le attività che GIÀ si svolgono sul sito e tra queste la
caccia. Quindi, misure di conservazione = il presente, l'attuale, dunque la
caccia che già da millenni è praticata in quei luoghi.
Ora, so già che hai letto queste ultime 12 righe con il Tuo solito spirito, cioè
quello di conoscere già tutto. A questo punto Ti consiglio di fare una delle
seguenti due scelte: rileggere un'altra volta quanto sopra, sforzandoTi di
aprire la Tua mente al pensiero altrui; se non vuoi utilizzare tale percorso,
non perdere tempo a leggere quanto in appresso.
- Le misure di salvaguardia ex co. 2 dello stesso art. 6 riguardano, invece, i
rischi che nel presente si osservano essere incombenti sul sito (pensa al
rischio di una possibile frana che deturpi l'ambiente circostante e la
necessaria pre-visione di un muro di contenimento). Già risulta evidente la
differenza tra misure di conservazione che riguardano la VISIONE di ciò
che già accade sul sito, e quelle di salvaguardia che riguardano la PREVISIONE
di ciò che può accadere.
- Infine la VINCA ex co. 3 dell'art. 6 della Direttiva. Questa riguarda tutto
ciò che non è osservabile e salvaguardabile al presente, oggi. Ad evitare che
ignoti Piani futuri (ma non necessariamente devono essere piani) di cui
oggi non è prevedibile né la tipologia, né il contenuto, possano arrecare
nocumento al sito, prima di essere approvati, pena l'annullamento, devono
essere assoggettate ad una specifica valutazione dalla quale scaturiranno le
necessarie misure di prevenzione.Nel linguaggio, anche tecnico, alle tre
specifiche misure sono spesso associati nomi diversi, quindi, per non fare
confusione, è bene riferirsi solo ai tre diversi commi dell'art. 6 che ho citato.
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Ricapitolando, gli effetti dell'attività venatoria sul sito sono assolutamente
valutabili, ora, visto che la caccia si svolge(va) già su di esso, esattamente
come prevedibili, ora, sono gli effetti dell'agricoltura sul sito stesso, tenuto
conto che anch'essa si svolge da millenni (non a caso tutte le misure di
conservazione sulle Z.S.C. contenute nel Decreto Pecoraro, tranne una,
riguardano l'agricoltura). Pertanto, è assolutamente errato che in tema di
attività venatoria debba intervenire la VINCA, strumento pensato per tutto
ciò che oggi non esiste sul sito e che ha, eventualmente, da venire. In tema di
caccia occorre semplicemente che le misure (di conservazione) necessarie
siano apposte in qualsivoglia luogo, meglio nel piano di gestione, sì da
favorire il raggiungimento di uno stato di conservazione soddisfacente del
sito stesso.
Né é possibile immaginare che la stessa attività, come la caccia o
l'agricoltura, siano prima valutate avuto a mente il primo comma dell'art. 6
della Direttiva e poi ri-valutate avuto a mente il terzo comma. A parte il
fatto che la giurisprudenza comunitaria ha chiarito la questione nel senso sin
qui rappresentatoTi, ciò è assolutamente irragionevole. Tale modus operandi,
se ci rifletti bene, nelle Rete siciliana che ha già i Piani di gestione, si traduce
nel sottoporre a VINCA i piani di gestione stessi. Le camicie di forza
dovrebbero mettergli.
Ti dico qual'è la posizione di Legambiente. Secondo loro i Piani di gestione
non fanno altro che rappresentare la situazione ambientale del sito:
rappresentazione che è propedeutica alla VINCA. A parte il fatto che ciò
non è vero, visto che diversi piani oltre che rappresentare dettano puntuali
divieti e prescrizioni di caccia, la domanda che sorge è d'obbligo: se la
situazione ambientale del sito è conosciuta, visto che è rappresentata in circa
500/600 pagine per ogni piano, qual'è l'ostacolo a non individuare
immediatamente un regolamento specifico che disciplini l'attività venatoria ?
I motivi non sono scritti, ma li intuisco.
Ammesso ora che l'attività venatoria sia disciplinata nei principi anche
attraverso il Piano Faunistico (cosa che in giudizio, senza successo, ho
tentato dimostrare non corrispondere al vero), da quanto detto comprendi
che tale assunto non giustifica in alcun modo la ri-valutazione della stessa
attività, l'esercizio venatorio, in sede VINCA del Piano.
6 di 8
Quanto sopra il T.A.R. Palermo, Ti assicuro, l'ha compreso. Viceversa, da
"recidivi", saremmo stati decapitati ancor di più di quanto lo sei stato Tu.
Ecco perché occorre insistere. Ne va di 140.000 ha di territorio di caccia,
equivalente alla s.a.s.p. della provincia di Ragusa; ne va della possibilità di
cacciare sui monti Sicani e nei Pantani della Sicilia sud orientale dove, come
ben sai, tra poco sarà annullato il decreto di istituzione della riserva.
Passando adesso ad altro, approfitto dell'occasione per ripetere ancora una
volta quali sono i mali che affliggono l'associativismo siciliano: avere, salvo
rare eccezioni, una classe di responsabili di associazioni venatorie
assolutamente ignorante nelle materie che governano la nostra passione:
biologia, agricoltura, diritto. Quanto affermo non vuole offendere nessuno,
visto che anch'io, come tutti, ignoro infinite materie. Ma c'è di più, questa
classe è incapace di riconoscere i propri limiti e di intravedere un percorso
comune. Su un solo punto convergono: ostacolare chi tenta di supplire alle
loro carenze. E sai perché succede tutto questo ? Per colpa di quelle
"maledette" tessere di cui non si nutre il Sindacato che ho fondato.
La differenza tra noi due sul punto sai qual'è ? Tu queste cose li pensi, io,
oltre a pensarle, le dico.
Concludo, nella speranza di non aver perso il mio tempo in una mera replica
che interessa pochi. Apprezzando, almeno in parte, il modo in cui Ti sei
posto nella Tua missiva, sappi che quando vorrai, se lo vorrai, la porta mia e
del Sindacato sono aperte. I cacciatori siciliani non potranno che
beneficiarne.
Viagrande, il 27 luglio 2013
Cordialmente
giovanni di giunta
P.s.. Per Legambiente che ci legge. Datemi tempo, ..........
___________________________________________________
ci vorrebbero più persone di questo calibro

e che dire noi extraregionali che da qualche anno a questa parte ci fanno passare le pene dell'inferno,sapendo che c'e' chi paga regolrmente atc,c'e' chi va negli av.afv b.b. portando soldi positivi ,vista la crisi che c'e' in giro fanno tante storie,quando la caccia potrebbe essere una fonte di reddito come succede in altre nazioni forse piu' intelligenti di noi!!!! invece a noi cisono l'ispra le as.amb.,ecc che sene fregano forse anche della crisi,basta che arrivano ai loroscopi,con ricorsi e contro ricorsi.
 
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