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Mercoledì 24/07/2013
Il presidente della Regione si schiera apertamente contro il piano di abbattimento in Cansiglio.
VITTORIO VENETO. Ancora un no, molto rotondo, di Luca Zaia, governatore del Veneto, alla caccia al cervo in Cansiglio. «Non firmerò mai un atto che comporti l’uccisione anche di un solo bambi, ciò avvenga sull’altopiano del Cansiglio o altrove». Il presidente della Regione è molto determinato nella sua posizione, che ribadisce sul ponte degli alpini di Bassano, simbolo della pace, a tutti i livelli. «Non consentirò la caccia al cervo n oggi, né domani. E inutile che qualcuno insista, siano essi gli allevatori, i loro sindaci, i cacciatori. Il problema degli eventuali danni provocati da questi animali lo si risolve attraverso il risarcimento, ma senza dare la **** anche a una sola di queste poverie bestie». Non mancheranno le reazioni. Proprio in questi giorni, infatti, sull’altopiano ci si attendeva il via libera di Zaia al piano di controllo – tradotto: di abbattimento – dei 3 mila ungulati, con la probabile uccisione di un terzo degli ungulati, in tre anni. Domenica sono saliti gli animalisti in Cansiglio per la prima protesta contro la caccia. Zaia precisa di non aver subito nessun condizionamento per esprimere una posizione così decisa. «Io la penso in questo modo non da oggi. Non voglio passare per il presidente della Regione che si è macchiato del sangue di un solo animale, in questo caso di un cervo». Domenica il governatore sarà in Cansiglio per il tradizionale raduno degli emigrati all’estero. Non è esclusa, per l’occasione, la presenza degli allevatori del Cansiglio, che chiederanno conto a Zaia del no alla caccia. «Sono pronto al confronto su questo tema, non temo nessuna contestazione, ma nessuno potrà farmi passare sul corpo di un bambi».
fonte : latribunaditreviso.gelocal.it
Il presidente della Regione si schiera apertamente contro il piano di abbattimento in Cansiglio.
VITTORIO VENETO. Ancora un no, molto rotondo, di Luca Zaia, governatore del Veneto, alla caccia al cervo in Cansiglio. «Non firmerò mai un atto che comporti l’uccisione anche di un solo bambi, ciò avvenga sull’altopiano del Cansiglio o altrove». Il presidente della Regione è molto determinato nella sua posizione, che ribadisce sul ponte degli alpini di Bassano, simbolo della pace, a tutti i livelli. «Non consentirò la caccia al cervo n oggi, né domani. E inutile che qualcuno insista, siano essi gli allevatori, i loro sindaci, i cacciatori. Il problema degli eventuali danni provocati da questi animali lo si risolve attraverso il risarcimento, ma senza dare la **** anche a una sola di queste poverie bestie». Non mancheranno le reazioni. Proprio in questi giorni, infatti, sull’altopiano ci si attendeva il via libera di Zaia al piano di controllo – tradotto: di abbattimento – dei 3 mila ungulati, con la probabile uccisione di un terzo degli ungulati, in tre anni. Domenica sono saliti gli animalisti in Cansiglio per la prima protesta contro la caccia. Zaia precisa di non aver subito nessun condizionamento per esprimere una posizione così decisa. «Io la penso in questo modo non da oggi. Non voglio passare per il presidente della Regione che si è macchiato del sangue di un solo animale, in questo caso di un cervo». Domenica il governatore sarà in Cansiglio per il tradizionale raduno degli emigrati all’estero. Non è esclusa, per l’occasione, la presenza degli allevatori del Cansiglio, che chiederanno conto a Zaia del no alla caccia. «Sono pronto al confronto su questo tema, non temo nessuna contestazione, ma nessuno potrà farmi passare sul corpo di un bambi».
fonte : latribunaditreviso.gelocal.it