Venezia: boom di uccelli in laguna, +800% in 20 anni

Leggo con interesse questa notizia e non conoscendo la Laguna Veneta chiedo a chi è piu' esperto di me se puo' essere vero cio' che penso cioè che diminuendo laghi , stagni, ecc le anatre vanno ad ammucchiarsi nei posti rimasti disponibili......quindi in certi siti c'è un aumento mentre a livello generale diminuiscono.Questo lo dico perchè dove caccio io ( Liguria, Piemonte e Lombardia) le anatre son in netto calo generale mentre in alcuni laghi son aumentate ma perchè si son radunate tutte quelle dei dintorni. Un discorso a parte per il gabbiano reale che è in netta espansione colonizzando pure l'entroterra.

Ciao,sicuramente da una decina/quindicina di anni le valli private hanno avuto degli incrementi numerici,in fatto di anatre,veramente moooolto importanti.
Sicuramente ,ciò non è dovuto al caso ma all'impegno costante e oneroso( a livello finanziario) da parte dei vallicoltori.....pasturando in maniera molto piu' oculata,con quantitativi maggiori,orari piu' favorevoli alle anatre,lavori di arginature sulle valli,proteggendo i confini con alberi e tamerici,creando laghi con acqua dolce e pochi cm di profondità......creando canali che permettano il riciclo delle acque vallive......ma di questo ne abbiamo già parlato.
Tornando a quanto si chiedeva papero1 ,personalmente penso che queste situazioni non creino danno a noi "cacciatori comuni mortali"....soprattutto se cacciamo ad una certa distanza da codesti ambienti e cerco di spiegarne,secondo me,i motivi.
Da che mondo è mondo le anatre sono abilissime nell'effettuare spostamenti , anche importanti , per procurarsi il cibo e consideriamo che nelle private incominciano a pasturare circa a fine luglio...infatti fino a tale data si notano migliaia e migliaia di anatre che escono dalle private per andarsi ad alimentare nei campi di mais e grano appena battuti.
Guarda caso dal momento che incominciano a pasturare all'interno delle private,in libero se ne vedono sempre meno,fino quasi ad arrivare a zero....consideriamo però che da oltre 2-3 mesi migliaia di anatre si cibavano dei resti delle trebbiature e che questa pastura se non è già "finita" è comunque agli sgoccioli.
Prima,importantissima domanda.....se non ci fossero le private,dove andrebbero a cibarsi tutte queste papere?? nei laghi e/o stagni che cita papero1?? io ne dubito......molto probabilmente nella minor quantità si sparpaglierebbero nel territorio circostante mentre la stragrande maggioranza opterebbe per altri lidi......e da qui parte la migrazione/erratismo (da non confondere con il passo) che di solito effettua l'anatra..... germano in primis....scorazzando tra valli libere,canali,sguazzi,laghi ecc.ecc.
Quindi per dare una risposta a papero1 ( che è sempre oggettiva e da prendere con le pinze) penso che :
Le anatre sono in aumento "in certi posti" e non in altri perchè in "certi posti" esiste tranquillità e cibo.
Per avere un'idea di questo basta prendere in considerazione un semplice sguazzo,di quelli fatti bene..........rispettando la tranquillità delle anatre e pasturando quanto basta , nel giro di pochi giorni avrai la grandissima soddisfazione di avere al suo interno decine e decine di anatre che diventeranno poi centinaia se le cose son state fatte bene.
In primis ho vissuto l'esperienza di avere 300 germani e 150 alzavole nello sguazzo,ogni pomeriggio da luglio a settembre mentre dei colleghi vicini ( non + di 500 metri in linea d'aria) avevano (forse) 15 germani che gli entravano alla sera.........
Dopo un pò parlandone assieme ho anche capito il perchè....SIC.....poca pastura (perchè costa!!??....) e troppo disturbo (perchè le anatre son belle da vedere...anche tre quattro volte al giorno.)
Oggi vengono censiti questi quantitativi perchè i conteggi si possono effettuare all'interno delle private,in luoghi in cui le anatre si va bene a contarle ( al contrario di come si potrebbe farlo in terreno libero ed in ettaraggi mille volte piu' estesi)......magari 30 anni fa c'era lo stesso quantitativo ma non riuscivamo a censirle causa la loro frammentazione nel territorio.
Poi,per dirla tutta , resta sempre un bel punto di domanda il fatto dei tuffatori nei grandi laghi......sicuramente in calo consistente rispetto ad anni addietro e cosa ancor piu' triste è il fatto che di tuffatrici ce ne sono molto poche anche nelle private.
Bon ragassi....saluti,Paolo.
 
questi dati cosi favorevoli,non solo al mondo venatorio,ma a tutti quelli che.....puntano il dito contro i cacciatori,che vedano e leggano,come tutti gli animali migratori,modifichino il loro modo di vivere,o di viaggiare tra un paese all,altro cause che tutti sappiamo e il cambio del clima,e da non sottovalutare,e il cambiamento dell,asse terrestre,cosa che forse pochi credono,il migratore e una bussola,bastano pochissimi gradi di cambio asse terrestre,che si trasformano in km sulla terra,di conseguenza i passi cambiano,non per ultimo e la cementificazione selvaggia,distuggono l,habitat,e quindi i passi migratori,solo chi vive con la natura si accorge dell,cambio della vita non solo x gli uccelli ma anche noi umani.ciao a tutti gli umani e non solo....
 
Ragazzi.....qui si apre una discussione che se viene incominciata,può durare anni.......da circa un decennio le presenze di uccelli ma soprattutto di anatre è in continua,esponenziale crescita (per fortuna non solo di germanoni provenienti da allevamenti) ma anche di ciossi,asià,sarsegne,pignoli....ecc.e per il momento è tutto bene e bello....ma per me che la laguna la "bazzico" abbastanza costantemente non vedo novità "particolari" (appunto forse perchè la seguo in modo continuativo e costante).....però .........incomincio SOLO con questo.......sentendo di numeri che crescono in maniera così alta (riferendosi in questo preciso caso a gabbiani e cormorani) secondo voi dovremmo esserne fieri e contenti???....cinquanta anni fa,le "magoghe" (in italiano Gabbiano reale),predavano pulcini , adulti e mammiferi come lo fanno oggi???....contenimento a gazze e corvi ma non a questi ultimi??....sappiamo che entità di danno procurano questi uccelli in un biotopo come la laguna libera ma soprattutto in valli private o allevamenti ittici intensivi??
Per il momento incominciamo a discutere di questo,che ne dite?....poi ,avanti con idee e pensieri .......la discussione è aperta???

Ciao,Paolo.
 
Attenzione che tutto ciò va a nostro discapito. Conosco chi e come fanno i censimenti e credo che ci siano grosse discrepanze nei numeri, anche se e vero che alcune specie siano molto aumentate (germano).Come vedete da come scrive Bon, sembra che il merito degli aumenti dei numeri degli uccelli siano quasi esclusivamente merito di quell'ambientalismo/protezionismo che stiamo vivendo in questo periodo nella Laguna veneta. La panacea di tutti i mali della Laguna, secondo loro è sempre il Parco. Parco che hanno già fatto in parte, parco che faranno, parco che abbiamo combattuto, parco che non sappiamo ancora come sarà gestito. Se passerà nell'opinione pubblica l'equazione che proteggere in forma indiscriminata (quello che vorrebbero loro) è uguale ad avere il Paradiso, dovremmo scordarci l'esercizio della nostra passione.
Masorin

Ciao Diego....beh.....il fatto che le anatre,essendo in incremento numerico ci possa creare problemi e/o addirittura vada a nostro discapito, proprio mi suona male.
Il fatto che "l'amico Bon" faccia capire tra le righe (o meglio,TENTI di far capire) che l'incremento sia merito degli immancabili ABBRACCIACONIGLI mi sembra logico........lui ci tiene a pubblicizzare ciò che gli interessa.
Spetterebbe però a tutti noi cacciatori,vallicoltori,e soprattutto le nostre associazioni far sapere al mondo intero che non è proprio così.....che l'incremento si è avuto sebbene noi siamo andati a caccia lo stesso ,incarnierando ogni anno sempre piu' anatre, divertendoci come pazzi....si è avuto perchè qualche privata ci ha messo qualche milionata......si è avuto perchè i cacciatori hanno rispettato quote e orari.....si è avuto perchè ...perchè.....perchè....
Ecco Diego,tutti questi perchè,all'opinione pubblica dobbiamo spiegarli noi cacciatori e le nostre associazioni............come ha scritto ozannagh.....possibile che queste cose le vediamo solo noi????? o come dicevo prima,gli altri "fingono" di non vederle???
Un abbraccio,Paolo.
 
Ciao paolo, Hai fatto un'analisi perfetta della situazione valliva. Inutile negare che le private hanno creato un polmone importante e in precedenti discussioni, mi sembra di aver capito che ne abbiano tratto beneficio anche chi caccia in terreno libero...quindi ben venga la gestione privata e dimostrazione ne è il fatto che i territori tolti alle gestioni anche consortili, per fare parchi, ha portato la drastica riduzione di presenze di uccelli a causa l'abbandono di quei servizi necessari al mantenimento dell'habitat eseguito prima dai cacciatori. Riguardo la diminuzione delle tuffatrici, credo che i lavori effettuati nelle private abbiano favorito le anatre di superficie a discapito appunto delle tuffatrici....quindi offrire habita idonei comporta una maggior presenza di uccelli.
p.s.: Sono diversi anni che a fronte di un aumento importante di anatre in veneto c'è ne è una inesorabile diminuzione in altri luoghi. Solo le specie opportunistiche sono ovunque moltiplicate.
 
Non sono un esperto di valle né di anatidi.
Prendo spunto da questo thread per fare una considerazione che...a mio avviso....vale a 360°..x tutte le specie cacciabili e non.
Quando la gestione del territorio e della relativa fauna viene lasciata quasi in esclusiva ai cacciatori i risultati sono ovunque positivi...come questo della laguna veneta.
Non c'è un cacciatore serio che non voglia vedere un ambiente ricco di animali...e solo chi sta sul territorio riesce a capire cosa bisogna fare,in termini di habitat e di controllo delle popolazioni di animali opportunisti....
Purtroppo oggi questo avviene quasi esclusivamente nelle riserve private..altrove troppi vincoli non permettono di fare quello che serve.
Il risultato..come già scritto...sono oasi e parchi vuoti e in degrado ( non tutti ma una buona parte ) e riserve private che proliferano di animali...
Possibile che lo vediamo solo noi????
 
Domenica ho proprio parlato con un cacciatore professionista che sta curando una valle bella grande e mi diceva che i " magoga" quelli col becco arancione di sotto si portano via i piccoli di anatra come niente....sono dei predatori incredibili !!!
 
Allora non e' proprio un buon segno.............come dice Paolo, ok la selezione naturale ci puo' stare, pero' una invasione di queste specie che creano piu' danno che beneficio non e' buona cosa, parlare di un piano di contenimento per gabbiani cormorani etc e' pura utopia giusto??
 
Su questo argomento è emblematico anche il caso di Fucecchio, che forse dimostra che oltre alla semplice "gestione" interagiscono anche ulteriori molteplici variabili di difficile valutazione...

Nel nostro Padule con 2 Riserve piccolissime (200 ha) ed una stagione venatoria molto "pressante" stiamo assistendo nell'ultimo decennio ad un aumento esponenziale in particolare di Germani, Alzavole e Folaghe, ovvero le 3 specie principalmente insidiate...

Nel ripasso primaverile, quello che una volta era il flusso predominante di presenze migratorie, nonostante il Padule apparentemente bellissimo e la disponibilità ben + ampia derivante dall'assenza di attività venatoria, si è assistito ad un progressivo ed inesorabile calo di quasi tutte le specie una volta presenti, e la cosa grave è che tutti gli anni è sempre peggio...

Eppure amici che vivono sul litorale mi segnalavano anche quest'anno un bel passo sul mare della specie principe, la marzaiola, la stessa che solo pochi decenni fa riempiva il nostro padule nel mese di marzo, ed era sempre presente con numeri importanti...

UN saluto

Sandro
 

Alberto 69

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Sono 109 le specie avvistate, nel 2012 hanno svernato 410 mila esemplari

Buone notizie dalla Laguna di Venezia. Le portano gli uccelli i cui numeri si sono impennati, con un incremento impressionante negli ultimi dieci anni. Lo dice il raffronto dei censimenti degli uccelli svernanti tra il 1993 e il 2012, pubblicati dalla Provincia di Venezia. Le anatre sono passate da 26 mila a 219 mila con un incremento del 716%, i cormorani da 2 mila a quasi 7.500 (+268%), i gabbiani da 18 mila a oltre 40 mila (+122%), gli aironi da 2.400 a 3.300 (+36%). E tutte le altre specie nel loro complesso vedono un incremento del 836%. Hanno svernato in laguna nel 2012 410 mila uccelli, oltre il quadruplo di quelli censiti nel 1993. E sono 109 le specie avvistate. Tra queste alzavole, germani reali, cigni reali, moriglioni, folaghe, piovanelli, fenicotteri, cavalieri d’Italia, marangoni, sterne. Il trend di incremento non si ferma. Ne abbiamo chiesto le ragioni a Mauro Bon, uno dei curatori del volume, dell’Associazione faunisti veneti e responsabile del Museo di storia naturale di Venezia.
L’ESPLOSIONE DELLE ANATRE – «Non sempre è facile capirlo e ci sono più ragioni», dice il responsabile del museo. «Il più grande incremento è quello delle anatre. Sono esplose. Sono animali anche di interesse venatorio e negli anni c’è stata una particolare cura da parte di chi opera nelle valli da pesca nel preparare un habitat favorevole, nel mantenerlo e nell’utilizzare un’alimentazione che invoglia gli uccelli a rimanere. Questo non basta a spiegare l’incremento», continua Bon, «ma par di capire che negli ultimi vent’anni, sia le azioni di tutela da parte dei conservazionisti che hanno mirato alla salvaguardia delle specie, ma anche una gestione più oculata del prelievo venatorio, ha portato a questo incremento». Poi va detto che ci sono fenomeni su scale continentale più difficili da valutare. «Ci sono specie che improvvisamente esplodono, perché hanno cicli biologici su un lungo periodo: è il caso dei cormorani e recentemente anche del marangone minore, un piccolo cormorano, che dieci anni fa era particolarmente raro e ora è piuttosto comune».
SEGNO DEI MUTAMENTI CLIMATICI - Anche gli uccelli danno indicazioni del mutamento del clima e gli inverni un po’ più miti modificano i comportamenti dell’avifauna. «Ma è un discorso da prendere con le pinze», continua Bon. «Ci sono stati cambiamenti delle rotte migratorie. C’è qualche indicazione di uccelli che avevano una distribuzione più mediterranea e recentemente la stanno spostando più a nord. È il caso del fenicottero. In laguna non c’era, si trovava solo in Spagna e in Camargue, in Francia, poi negli anni è arrivato in Sardegna, Toscana, negli stagni pugliesi, in Emilia Romagna e infine nel Veneto dove ormai è stanziale e nidifica. Nello scorso inverno ne abbiamo contati quasi 4 mila».

LA SALUTE DELLA LAGUNA
– Molti fanno questa equazione: più uccelli miglior salute della laguna. «Io andrei cauto», dice Bon. «Bisognerebbe incrociare dati biologici e chimici, perché altri indicatori, quali gli invertebrati e i pesci, ci stanno dando indicazioni opposte. Sicuramente negli ultimi vent’anni però è cambiata la cultura rispetto alla natura e c’è maggior attenzione: gli ambienti sono più tutelati, ma non siamo ancora all’ottimale. Quella di Venezia è una delle più belle lagune d’Europa e una delle meno conosciute, perché il centro storico di Venezia le toglie un po’ di luce. Ha molte potenzialità. La Camargue però è un parco, la laguna no, con un sacco di interessi e di padroni. C’è un ambiente straordinario che però valorizziamo poco. Faccio l’esempio delle casse di colmata a sud di Venezia, zone che sono state interrate e si sono inselvatichite, diventate zone di grande importanza per gli uccelli che potrebbero essere sfruttate per un turismo ecologico, ma non se ne fa niente. In laguna c’è un parco naturale un po’ anomalo di interesse locale», conclude Bon, «ma il governo del parco è ancora da decidere».

Massimo Spampani
http://www.corriere.it
 
Attenzione che tutto ciò va a nostro discapito. Conosco chi e come fanno i censimenti e credo che ci siano grosse discrepanze nei numeri, anche se e vero che alcune specie siano molto aumentate (germano).Come vedete da come scrive Bon, sembra che il merito degli aumenti dei numeri degli uccelli siano quasi esclusivamente merito di quell'ambientalismo/protezionismo che stiamo vivendo in questo periodo nella Laguna veneta. La panacea di tutti i mali della Laguna, secondo loro è sempre il Parco. Parco che hanno già fatto in parte, parco che faranno, parco che abbiamo combattuto, parco che non sappiamo ancora come sarà gestito. Se passerà nell'opinione pubblica l'equazione che proteggere in forma indiscriminata (quello che vorrebbero loro) è uguale ad avere il Paradiso, dovremmo scordarci l'esercizio della nostra passione.
Masorin
 
Non sono un esperto di valle né di anatidi.
Prendo spunto da questo thread per fare una considerazione che...a mio avviso....vale a 360°..x tutte le specie cacciabili e non.
Quando la gestione del territorio e della relativa fauna viene lasciata quasi in esclusiva ai cacciatori i risultati sono ovunque positivi...come questo della laguna veneta.
Non c'è un cacciatore serio che non voglia vedere un ambiente ricco di animali...e solo chi sta sul territorio riesce a capire cosa bisogna fare,in termini di habitat e di controllo delle popolazioni di animali opportunisti....
Purtroppo oggi questo avviene quasi esclusivamente nelle riserve private..altrove troppi vincoli non permettono di fare quello che serve.
Il risultato..come già scritto...sono oasi e parchi vuoti e in degrado ( non tutti ma una buona parte ) e riserve private che proliferano di animali...
Possibile che lo vediamo solo noi????


Il fatto è che noi lo vediamo.....tutti gli altri NON LO VOGLIONO VEDERE!!!!!!
Ciao,Paolo.
 
Allora non e' proprio un buon segno.............come dice Paolo, ok la selezione naturale ci puo' stare, pero' una invasione di queste specie che creano piu' danno che beneficio non e' buona cosa, parlare di un piano di contenimento per gabbiani cormorani etc e' pura utopia giusto??

Utopia??...forse....però se esiste un piano di contenimento per i corvidi , per le volpi, per i cinghiali e le nutrie vedrai che in futuro lo attueremo anche per gabbiani e i cormorani........se continuiamo così arriviamo al paradosso.....arriviamo all'invasione.....e come sapete bene , da una barca che sta affondando , l'acqua è meglio buttarla fuori sin dall'inizio......non quando sappiamo già che non ce la faremo mai.......IBAL...
Ciao,Paolo.
 
Qui i gabbiani sono arrivati nell'entroterra e hanno decimato i piccioni che prima erano un problema, ora i gabbiani sono pegio dei piccioni sono aggressivi verso l'uomo soprattutto per chi deve lavorare sui tetti dove hanno il nido.
 
joe ha perfettamente ragione,queste specie stanno avendo un esplosione demografica veramente imponente anche grazie alle ingenti quantità di cibo che possono trovare nelle aree portuali,nelle discariche,nelle città etc...un tempo(nel dopoguerra) i pulli di gabbiano reale erano addirittura ricercati per essere mangiati,(messi sott'olio)e gli adulti venivano cacciati come nocivi,e quindi,limitati nella loro espansione...
nelle nostre zone vallive penso rappresentino un pesante problema di predazione nei confornti di anatroccoli e pesci da acquacoltura molto più di corvidi e aironi..
per i cormorani il discorso è analogo,ormai se ne vedono colonie sempre più numerose,ogni anno aumentano in numero ed espansione areale...
a mio parere sarebbero auspicabili degli interventi di controllo numerico...
si controllano con tanta foga le volpi...perchè non farlo anche per i gabbiani e co?
 
Attenzione che tutto ciò va a nostro discapito. Conosco chi e come fanno i censimenti e credo che ci siano grosse discrepanze nei numeri, anche se e vero che alcune specie siano molto aumentate (germano).Come vedete da come scrive Bon, sembra che il merito degli aumenti dei numeri degli uccelli siano quasi esclusivamente merito di quell'ambientalismo/protezionismo che stiamo vivendo in questo periodo nella Laguna veneta. La panacea di tutti i mali della Laguna, secondo loro è sempre il Parco. Parco che hanno già fatto in parte, parco che faranno, parco che abbiamo combattuto, parco che non sappiamo ancora come sarà gestito. Se passerà nell'opinione pubblica l'equazione che proteggere in forma indiscriminata (quello che vorrebbero loro) è uguale ad avere il Paradiso, dovremmo scordarci l'esercizio della nostra passione.
Masorin

Voglio essere tremendamente esplicito: NON HANNO I SOLDI PER POTERLO FARE !!!!! La verità è che adesso si trovano a dover fare i conti con molti parchi voluti per assumere gente e creare consensi facili. Ma erano tempi di vacche grasse, e ora i criteri di revisione della spesa pubblica saranno la priorità. Se invece provassero lo stesso: referendum contro l'istituzione di nuovi enti inutili. E qui ce ne sarebbe da raccontare......
 
Leggo con interesse questa notizia e non conoscendo la Laguna Veneta chiedo a chi è piu' esperto di me se puo' essere vero cio' che penso cioè che diminuendo laghi , stagni, ecc le anatre vanno ad ammucchiarsi nei posti rimasti disponibili......quindi in certi siti c'è un aumento mentre a livello generale diminuiscono.Questo lo dico perchè dove caccio io ( Liguria, Piemonte e Lombardia) le anatre son in netto calo generale mentre in alcuni laghi son aumentate ma perchè si son radunate tutte quelle dei dintorni. Un discorso a parte per il gabbiano reale che è in netta espansione colonizzando pure l'entroterra.
 
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