Calendario Venatorio Sicilia -A.V. 2013/2014.

Ma per quanto riguardo l'uso del tesserino venatorio riferito al segnare i capi abbattuti alle ore 13.00 ed eventualmente segnare successivamente quelli abbattuti nel pomeriggio è una novità di quest'anno o c'era già da voi in Sicilia?
 
Quindi anche in questa riunione , non si prova minimamente a gettare le basi per il pfv??....speriamo che quest'anno grillini & co ci pemettano di andare a caccia!!!....la vedo molto duraaaa!!
 
I calendari venatori della Sicilia degli ultimi anni paiono fatti apposti x essere impugnati e respinti dal TAR......
Lo scrissi all'inizio di questo thread...e la sentenza dell'altro giorno lo conferma....
Complimenti al vs assessore....

Nello stesso giorno in cui le maggiore AA.VV hanno avuto un incontro con l'assessore il quale gli ha promesso che avrebbe ritirato il C.V. 2013/2014 per le grave anomalie e restrizioni in esso indicate, le associazione ambientaliste hanno presentato ricorso. Di tutto questo dobbiamo ringraziare quelle piccole AA.VV: che hanno anche formato un sindacato le quali per la loro presunzione che tutto e dovuto al di sopra di ogni cosa senza rispetto alcuno dei pareri e delle precedenti sentenze Tar e Consiglio di stato, hanno suggerito di stilare questo C.V. e il precedente 2012/2013 prontamente censurato dal Tar con relativa condanna per le casse della Regione. Questi signori nei loro comunicati come si sono giustificati """Noi non siamo stati condannati" che bello ne possiamo proporre altri simili. Oggi senza dati scentifici non andiamo da nessuna parte, questi signori la devono smettere di prendere in giro i cacciatori . L'unica cosa che devono fare intimare gli uffici preposti di completare l'iter del P.F.V.
 
per niente..infatti è un'ingiustizia anche secondo me!!!

..

ciao, ma per il discorso che dicevi che cercavano di farlo aprire il 1/9 si è saputo più niente???
il fatto che la cosa stia passando in "sordina" presso chi dovrebbe farsi sentire mi sa che c'è qualche cosa sotto sotto
 
[h=1]Federcaccia - Regione SICILIA[/h]

22 Giugno 2013​

SICILIA​

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21 Giugno 2013 REGIONE SICILIA: UN CALENDARIO DA MODIFICARE
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Egregio Assessore,
alla lettura del Calendario Venatorio 2013-2014 siamo purtroppo costretti a constatare che questo contiene elementi fortemente penalizzanti per i cacciatori siciliani ed extraregionali, che, per prima cosa, non erano presenti nella bozza discussa in Comitato Regionale, e questo di per sé è già qualcosa di contrario alla procedura amministrativa. Inoltre le scelte delle stagioni e delle specie cacciabili, in relazione al parere ISPRA, non rispondono in diversi casi ai criteri tecnico scientifici utilizzati con successo in altre regioni, ovvero i documenti europei ed i dati regionali. Di contro il CV accoglie il parere ISPRA in parti che sarebbero state facilmente superabili con motivazioni oggettive, e dall'altra lo supera in alcune parti senza adeguata motivazione.
Nel dettaglio:

1. Riduzione della mobilità per la migratoria per i cacciatori siciliani: la scelta di ridurre a 2 soli ATC la mobilità, consentendo la caccia al solo colombaccio, è un'invenzione inaspettata ed inaccettabile. Tale provvedimento di fatto limita moltissimi cacciatori ad esercitare al caccia alla migratoria solo nel proprio ATC di residenza anagrafica, poiché, stante la consolidata possibilità di cacciare in 4 ATC in mobilità per la migratoria, moltissimi cacciatori siciliani, non dediti alla caccia alla stanziale, cioè la maggior parte, da anni non richiedevano più ATC di residenza diversi da quello spettante di diritto. La sentenza della Corte Costituzionale del 2000 si riferiva al periodo in cui la mobilità era aperta dopo il 1 novembre su tutto il territorio siciliano senza limitazione di ambiti. Quindi ad oggi l'attuale disposizione
dei 4 ATC non è stata oggetto di nessun rilievo dalla Giurisprudenza. Il ricorso per motivi aggiunti prodotto dalle associazioni ambientaliste nel corso di quest'anno non è ancora stato esitato in sentenza dunque non vi è un solo
motivo per restringere in modo così penalizzante le possibilità di caccia ai cacciatori siciliani. Le facciamo presente che moltissime regioni italiane consentono la mobilità per la caccia alla migratoria sul territorio regionale con vari metodi (es. tele prenotazione in Emilia Romagna, limite di 20 giornate da appostamento temporaneo in Toscana, 10 giornate con preventiva richiesta all'ATC in Lombardia etc. etc.). Non è certo questa la sede per stabilire se la scelta dei 4 ATC fatta a sua tempo dalla Sicilia sia corretta o meno, tuttavia concorderà con FEDERCACCIA che non possono certo essere i cacciatori a pagare dazio adesso per una scelta fatta 12 anni fa dalla regione, ancora mai oggetto di censura da nessun organo giudiziario. Le chiediamo di rivedere questo provvedimento consentendo la mobilità per tutte le specie di avifauna migratoria in almeno 2 ATC diversi da quello di residenza.

2. Divieto di caccia ai cacciatori extraregionali in pre apertura: tale limitazione nega un diritto di caccia a cacciatori regolarmente iscritti agli ATC (uno solo senza alcun tipo di mobilità) che abitano fuori regione. Questi cacciatori sono ammessi ad un solo ATC siciliano in una percentuale stabilita in relazione alla densità venatoria, quindi la loro presenza sul territorio risponde pienamente ai criteri del legislatore. Non si comprende quindi la ragione di privare un diritto acquisito. In varie regioni italiane i cacciatori iscritti ad ATC situati in regioni diverse da quella di residenza possono praticare la pre apertura (Lazio, Veneto, Toscana, Piemonte, Umbria, Marche etc.) con l'unico vincolo, e solo in alcune di queste Regioni, di accordi di reciprocità fra le diverse Amministrazioni. Inoltre abbiamo spesso letto le Sue parole in favore della caccia come risorsa economica, e Le garantiamo che tale disposizione di fatto toglie dalle tasche di molti imprenditori siciliani diverse migliaia di euro. Infatti molti cacciatori extraregionali (molti dei quali nativi della Sicilia o originari) si trasferivano in Sicilia giorni prima dell'apertura del 1 settembre alloggiando in agriturismi, frequentando ristoranti etc.. Ovviamente l'attrattiva era la pre apertura alla tortora ed al colombaccio, specie particolarmente presenti in Sicilia. Le chiediamo di rivedere questo provvedimento consentendo ai cacciatori extra regionali regolarmente iscritti all'ATC di poter effettuare la pre apertura.

3. Stagione di caccia specie colombaccio: come abbiamo già avuto modo di farLe presente, la specie oggi sul calendario subisce una sospensione di un mese intero di caccia in gennaio per poi riaprire per la prima decade di febbraio. Tutto questo quando è già stato cacciato anche in pre apertura. Le chiediamo: qual è il senso di questo
provvedimento? Forse far dire a qualcuno che per la prima volta in Sicilia si va a caccia in febbraio? Ci permettiamo di farLe presente che, in rispetto dell'arco temporale, e in rispetto di principi di buona gestione della specie, o si sceglie la caccia in pre apertura e nel mese di settembre, oppure si apre al 1 ottobre e si chiude il 10 febbraio. Data la forte presenza di popolazioni nidificanti e residenti in Sicilia il colombaccio ha assunto negli ultimi anni un sempre maggiore interesse venatorio, in particolare all'inizio della stagione venatoria; quindi la nostra proposta è di cacciarlo in settembre sia in pre apertura che dal giorno 15, senza fare i 10 giorni di febbraio. La specie infatti riveste un interesse venatorio anche in inverno, (periodo in cui diverse specie non sono più cacciabili), quindi la sospensione di un mese intero in gennaio risulta fortemente penalizzante oltre che insensata. Le chiediamo di rivedere questo provvedimento consentendo la caccia in tre o quattro giornate fisse dal 1settembre al 14 settembre, e successivamente dal 15 settembre al 26 dicembre con riapertura dal 1 gennaio al 30 gennaio.

4. Chiusura della caccia alle specie beccaccia e cesena: da alcuni anni questa FEDERAZIONE ha scelto di contrastare le limitazioni alla caccia, proposte dall'ISPRA e dagli ambientalisti, con i dati ed i documenti che regolano la caccia nell'Unione Europea, ovvero documento "ORNIS Key Concepts" e "Guida alla disciplina della caccia nell'ambito della direttiva Uccelli". Per le due specie beccaccia e cesena purtroppo il dato Key Concepts italiano prevede che la migrazione pre nuziale cominci nella seconda decade di gennaio, quindi, utilizzando la decade di sovrapposizione prevista dalla Guida e dall'ISPRA come facoltà delle regioni, si può arrivare al massimo al 20 gennaio. Non sono purtroppo disponibili dati regionali per la Sicilia che dimostrino una differenza nei tempi di migrazione, che potrebbe consentire di discostarsi dal dato Key Concepts nazionale (come invece possibile per il tordo bottaccio). Per questo motivo la data di chiusura per le due specie idonea secondo i documenti UE è il 20 gennaio, ed averla portata al 30 gennaio nel CV da Lei proposto è un'offerta sul piatto d'argento agli ambientalisti per il ricorso, che nel caso della beccaccia, potrebbe portare poi alla chiusura proposta dall'ISPRA al 31 dicembre. Le chiediamo di rivedere questo
provvedimento portando la chiusura delle due specie al 19 gennaio. Siamo a disposizione per fornire ai Suoi uffici le necessarie motivazioni.


5. Apertura della caccia alle specie alzavola, codone, fischione, mestolone, marzaiola, germano reale, canapiglia, folaga, gallinella d'acqua, porciglione, beccaccino, frullino, merlo dal 2 ottobre invece che dal 15 settembre: tutte queste specie sono cacciabili secondo la legislazione nazionale e regionale dalla terza domenica di settembre e non dall'inizio di ottobre. L'apertura due settimane più tardi è una penalizzazione ingiustificata per i cacciatori siciliani, poiché molte delle specie elencate sopra sono già presenti in Sicilia conbuone densità, sia perché sono preseti popolazioni residenti o che hanno nidificato in Sicilia (folaga, germano reale, gallinella d'acqua, merlo) sia perché per alcune è già cominciata la migrazione post nuziale (marzaiola, mestolone, codone, beccaccino). La valutazione dell'ISPRA che propone l'apertura al 2 ottobre è facilmente superabile in quanto il presunto disturbo nelle zone umide è ininfluente in Sicilia visto il numero di aree protette (argomentazione presente nelle premesse al calendario), sia perché il periodo riproduttivo di tutte le specie è finito al 15 settembre secondo il documento europeo Key Concepts. In particolare Le facciamo presente che il merlo è consentito addirittura in pre apertura in alcune regioni con parere favorevole dell'ISPRA. Inoltre l'apertura alla terza domenica di settembre è in atto in numerose regioni
italiane, come Calabria, Lombardia, Marche, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Friuli. Le chiediamo di modificare la
data di apertura delle specie sopra elencate spostandola al 15 settembre
. Siamo a disposizione per fornire ai Suoi uffici le necessarie motivazioni.


6. Divieto di caccia al combattente: questa specie risulta cacciabile in Italia per leggi europee, nazionali e regionali. Nella scorsa stagione è stato cacciabile in Calabria, Marche, Toscana, Veneto e Friuli. Esistono argomentazioni forti ed
inoppugnabili per discostarsi dal parere ISPRA, che hanno consentito di superare il vaglio del TAR Veneto che con
sentenza (vedi allegato) ha stabilito nel 2011 che le motivazioni portate dalla regione erano sufficienti per discostarsi dal parere ISPRA. Nel corso di questi 2 anni le evidenze scientifiche a supporto della cacciabilità sono aumentate con altri lavori sulla demografia della specie. Le chiediamo di rivedere questo provvedimento inserendo la specie nel CV dal 15 settembre al 30 ottobre con limitazione di capi giornaliera e stagionale. Siamo a disposizione per fornire nuovamente ai Suoi uffici le necessarie motivazioni.

7. Divieto di caccia all'alzavola negli ATC SR2, RG2 e TP2: la specie alzavola è l'anatide più comune in Sicilia, e per questo è la specie più abbattuta dai cacciatori siciliani fra gli anatidi (vedi dati prelievo regione Sicilia). Il divieto totale di caccia negli ATC sopra citati risulta quindi assolutamente inaccettabile e infondato scientificamente. La proposta ISPRA di divieto si basa sulla possibile confusione con l'anatra marmorizzata. Le facciamo presente che l'anatra marmorizzata si è insediata per la prima volta in Sicilia in zone umide che allora erano aperte alla caccia (pantano Leone nel 2001 e pantani della Sicilia sud orientale nel 2006) ritornandovi in anni successivi, sempre in cui la caccia era aperta. In particolare nel pantano Leone la chiusura della caccia ha coinciso con la scomparsa dell'anatra marmorizzata. Questi dati scientifici fondati sul metodo sperimentale sono già una buona argomentazione per discostarsi dal parere ISPRA, ma si possono aggiungere regolamenti prudenziali che accolgono le istanze di cautela senza divieti totali di caccia. Le chiediamo di rivedere questo provvedimento riammettendo la caccia all'alzavola negli ATC TP2, SR2 e RG2. Siamo a disposizione per fornire ai Suoi uffici le necessarie motivazioni

8. Carnieri giornalieri e stagionali: il CV approvato si adegua in modo pedissequo al parere ISPRA per quanto riguarda i carnieri giornalieri e stagionali consentiti ed in alcuni casi addirittura il Calendario Venatorio introduce limiti di carniere che nemmeno l'ISPRA ha proposto ( Alzavola, Folaga, Germano Reale ed altri). Le facciamo presente che questi quantitativi sono stati modificati in aumento nei calendari di molte regioni italiane, e i ricorsi al TAR proposti contro i provvedimenti sono stati vinti, (Lazio, Veneto) dalle amministrazioni che avevano motivato il discostamento dal parere ISPRA. In particolare per alcune specie di particolare tradizione venatoria in Sicilia, i prelievi consentiti sono ridicoli in relazione all'abbondanza delle specie (tortora 5 capi al giorno, allodola 10 capi al giorno). Per entrambe queste specie sono disponibili motivazioni eccellenti che hanno portato ad esempio in Lazio a raddoppiare il carniere per l'allodola, ed il TAR ha respinto il ricorso. Analogamente in Veneto il CV ha consentito di abbattere 10 tortore invece di 5 al giorno ed il TAR ha respinto il ricorso. Le chiediamo, almeno per queste due specie, di rivedere il provvedimento adottato raddoppiando i carnieri giornalieri e stagionali consentiti. Siamo a disposizione per fornire ai Suoi uffici le necessarie motivazioni.

Il Presidente Regionale FIdC,
Giuseppe La Russa

Il Resp. Naz.le Uff. Avifauna
Dott. Michele Sorrenti











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Pazzesco:

Preapertura
(01/09/2013 – 14/09/2013)

a) dal 01 settembre al 14 settembre 2013incluso:
mammiferi: Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus)

b) nei giorni 1- 7 – 8 settembre 2013,esclusivamente nella forma da appostamento temporaneo:
uccelli: Tortora (Streptopelia turtur);

c) dal 7_settembre 2013 al 14 settembre 2013 per tre giorni a libera scelta del cacciatore, esclusivamente nella forma da appostamento temporaneo:
uccelli: Colombaccio (Columba palumbus)

In accoglimento delle preoccupazioni dell'ISPRA in merito alla mobilità dei cacciatori la caccia
in regime di preapertura può essere esercitata ESCLUSIVAMENTE DAI CACCIATORI RESIDENTI IN SICILIA.
I cacciatori non residenti in Sicilia , in regime di preapertura , possono esercitare la caccia nelle
aziende faunistico venatorie e nelle aziende agro venatorie.
 
Spero che la mia fonte abbia sbagliato...perchè altrimenti vi ritrovereste con un CV che rispecchia alla perfezione quanto richiesto da ISPRA.
 
Caccia: Basilicata, i cacciatori protestano e il Calendario Venatorio migliora; incontro con il presidente della Regione, Vito De Filippo, dopo la protesta di Arci Caccia, Federcaccia ed Enalcaccia.

ARCI Caccia con altre associazioni venatorie incontra il Presidente della Regione Vito De Filippo. Nel “calendario” qualcosa migliora… Dopo la manifestazione di protesta in Regione Basilicata che ha visto la presenza protagonista dell’ARCI Caccia e alla luce di alcuni risultati ottenuti il Vice Presidente nazionale dell’Associazione, Sergio Sorrentino responsabile per le regioni meridionali ha dichiarato: “Sentiamo tutta la responsabilità di dare voce alla rabbia dei cacciatori e di unire le loro associazioni quando le amministrazioni provinciali e i governi regionali si accaniscano strumentalmente contro la caccia”.

“L’ARCI Caccia della Basilicata insieme a Federcaccia ed Enalcaccia ha organizzato il presidio del 1˚ agosto per chiedere un cambio di “passo” all’istituzione per il rispetto della legge sulla caccia e, per porre al centro dell’attenzione dei “governanti” il tema della gestione faunistica e del ruolo degli ATC. La delegazione guidata dal presidente regionale Alfonso D’Amato ha incontrato il Presidente della Regione dott. Vito De Filippo che ha dimostrato interesse ed attenzione alle richieste dei cacciatori”. Forti delle “normative” le richieste hanno trovato almeno in parte accoglienza”.



Il Vice Presidente nazionale, Dott. Sergio Sorrentino prosegue: “quando si cerca intesa e concertazione non possiamo che esprimere apprezzamento per il metodo essendo noi convinti che questo è il migliore percorso per affrontare i temi venatori e avere qualche risultato migliorativo per i cacciatori. In particolare, anche perché interpreti delle migliori tradizioni venatorie delle regioni meridionali, teniamo molto a che sia assicurata ovunque e senza pregiudiziali la “mobilità” programmata dei praticanti l’”ars venandi” senza discrimini economici e nell’interesse di tutti i cacciatori. Per questo apprezziamo se pur non completamente soddisfatti delle scelte fatte, che rispetto a quanto prima previsto, ci sia stata una riduzione dei costi per i permessi di accesso ai cacciatori non residenti. I nuovi costi sono: € 100,00 per i permessi mensili, € 33,00 per i settimanali e € 20,00 per i giornalieri.

Speriamo sia l’inizio di una “riflessione” su questa materia. Noi continueremo a sollecitare affinché la “reciprocità” e la “mobilità” per i cacciatori residenti nelle diverse regioni non siano “balzelli” e ostacoli, ma risorse culturali e occasioni di valorizzazione della fauna selvatica patrimonio dei cittadini italiani tutti”.

10 agosto 2013

quelli che secondo me' hanno preso la fregatura siamo noi extraregionali che gia' abbiamo pagato atc e' possiamo venire solo dal 15
 
tranquillo non c'è lo con te, e per farvi capire che le afv adesso hanno preso la palla al balzo, vedi che quando è uscita il calendario venatorio le afv non venivano menzionare, mentre con l'ultima bozza viene specificato che i fuori regione possono cacciare belle afv............... e tutta questione di soldi
Praticamente stiamo dicendo la stessa cosa..

- - - Aggiornato - - -

Almeno la pre apertura ce l'avete buona direi come date e selvatici, qua in Calabria 1 giorno solo colombaccio e tortora e poi aspettiamo il 15 a sparare non so cosa, quaglie volpi lepri e acquatici a parte visto che cornacchia, gazza, ghiandaia solo da appostamento si possono cacciare, tortore dal 15 al 30 settembre è una presa per il culo (come del resto il combattente) visto che già bisogna vedere se con queste piogge non se ne sono andate già e manco per l'apertura ce l'abbiamo.
noi abbiamo il calendario buono in pre apertura ??? Ma se il colombaccio c'è lo stanno facendo sparare il 7 settembre ... Io giorno 1 vado a tortore e gli altri 5 giorni resto a casa... Non ha senso aprire il colombaccio giorno 7 visto che la popolazione é in continuo aumento..
 
Mha secondo me che una forma di caccia sia consentito all interno delle zps è importsnte, è un passo avantinanche se ingiusto per quelli della mia età


E' ingiusto per i residenti di interi ATC!!ad esempio ke passo avanti è quando in un atc come il nostro(ME2) dove ci sono più di 6000cacciatori,consentono a 294 di esercitare la caccia nella zps?? cos'ha in più uno di Saponara da me ke abito in provincia,mi pare ke entrambi paghiamo stessi versamenti per andare a caccia..xò io mi vedo sottratta una porzione di territorio di 10000 ettari dalla mia mobilità all'interno dell'ambito..nn c'è nessuna legge ke dice ke nelle zps si deve adottare questo criterio per regolare l'attività venatoria!! in tutta italia ci sono dei regolamenti ke nn fanno discriminazione fra cacciatori e nel rispetto delle normative.. xò qui a Messina il nostro incompetente Presidente della Ripartizione Venatoria ha deciso ke si deve fare sto schifo!! t sembra ancora importante aprire la caccia nella ZPS??se dev'essere così meglio ke sia chiusa per tutti!!!!!
 
Per toccare gli atc (accorpamenti, nuovi atc, etc) devono prima essere modificati i relativi Piani Faunistici Provinciali con tutto ciò che ne consegue come tempistiche...personalmente ho grossi dubbi che per l'imminente stagione venatoria. abbiate i tempi tecnici per simili modifiche.
Considerato oltretutto anche il fuoco incrociato in cui versa il vostro PFVR.
 
Non 6 il solo ke non crede pù alle associazioni venatorie..fanno solo i loro interessi della caccia se ne fregano!!!


a mio avviso , senza scadere nel ridicolo, le associazioni dovrebbero fare il pugno duro... tipo non scendiamo a patti e condizioni meschini! Se queste sono le condizioni preferiamo non andare a caccia. Punto!...e chi vi scrive va a caccia dall'età di due anni ..( povero mio padre, sai che rottura di ...).
Il cacciatore di conigli non sarà d'accordo , e posso pure capirlo, tanto per lui i tempi di apertura e chiusura sono relativamente importanti, però bisogna capire che la guerra la vince una nazione, non il singolo individuo.
Saluti
 
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