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Immagine che vale piu' di mille parole, bellissima.
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Con i prodotti di Mario vai sul sicuro caro mio e una sicurezza
a natale la beccaccia vien di notte e per i piu' cattivi vola via,ma per i bravi l'olio di suzi portera',te piace questaaaa........tu pensa ai test e cio' che hai promesso che al resto ci penso io........buon 25 avril a tout le monde......
di coratina ne ho 220 piante in fusione di altre varieta' sono i cavalli di battaglia cosi' mi e' stato tramandato........un saluto e grazie a tutti.........quest'anno un amico mi ha ''fornito'' un olio ''ibrido'' ovvero olive coratina,cresciute sull'etna.
gia' gli olii della montagna etnea sono ottimi(a differenza di molti altri ,sara' il terreno vulcanicoed il mare vicino,mantengono per anni la fragranza ed il profumo). questo connubbio e' stato veramente indovinato.all'inizio avevo delle perplessita' in quanto appena franto era ''arzente'' poi come mi si disse questa caratteristica,a quaqnto pare caratteristica della coratina, e' scomparsa....ottimo
pap
allora rispondo a paparo l'olio per friggere per eccellenza e senza dubbio l'olio extra vergine d'oliva il problema come hai accennato tu e Il punto di fumo è la temperatura a cui un grasso alimentare riscaldato comincia a decomporsi (idrolizzarsi) alterando la propria struttura molecolare e formando acroleina, una sostanza tossica e cancerogena, come constatato da numerose ricerche. È particolarmente importante nella frittura, sia casalinga, sia industriale o dei ristoratori, e si chiama così in quanto il grasso comincia a sviluppare fumo, fastidioso per inalazione e per gli occhi proprio a causa del contenuto in acroleina. Il punto di fumo può essere generato da un uso eccessivo dello stesso olio consumato nelle fritture. Il punto di fumo è una caratteristica del grasso, che varia con la miscela di acidi grassi contenuti, della percentuale in acqua, e di altri fattori: pertanto può essere stimato solo come media per tipologia di grasso.
Oli per friggere
Oli per friggere
Olio di girasole meno di 130 °C Olio di soia130 °C Olio di mais 160 °C Olio di arachide180 °C Olio extravergine di oliva 210 °C Olio di cocco 177 °C Olio di palma raffinato** 240 °C
Oli per friggere
RACCOMANDAZIONI PER L'USO DEGLI OLI E DEl GRASSI PER FRITTURA
- Utilizzare per la frittura solo gli oli o i grassi alimentari idonei a tale trattamento in quanto più resistenti al calore.
- Curare una adeguata preparazione degli alimenti da friggere, evitando per quanto possibile ha presenza di acqua e l'aggiunta di sale e spezie che accelerano l'alterazione degli oli e dei grassi. Il sale e le spezie dovrebbero essere aggiunti all'alimento, preferibilmente, dopo la frittura.
- Evitare tassativamente che la temperatura dell'olio superi i 180°C. Temperature superiori ai 180 °C accelerano infatti l'alterazione degli oli e dei grassi. È opportuno quindi munire ha friggitrice di un termostato.
- Dopo la frittura è bene agevolare mediante scolatura l'eliminazione dell'eccesso di olio assorbito dall'alimento.
- Provvedere ad una frequente sostituzione degli oli e dei grassi. Vigilare sulla qualità dell'olio durante la frittura, tenendo presente che un olio molto usato si può già riconoscere dall'imbrunimento, dalla viscosità e dalla tendenza a produrre fumo durante la frittura.
- Filtrare l'olio usato, se ancora atto alla frittura, su idonei sistemi e/o sostanze inerti (coadiuvanti di filtrazione); pulire a fondo il filtro e la vasca dell'olio. Le croste carbonizzate, i residui oleosi -viscosi o i resti di un olio vecchio accelerano l'alterazione dell'olio.
- Evitare tassativamente la pratica della ricolmatura (aggiunta di olio fresco all'olio usato). L'olio fresco si altera molto più rapidamente a contatto con l'olio usato.
- Proteggere gli oli ed i grassi dalla luce
non e che non e adatto caro fabrizio e solo un fatto di di pesantezza a frittura finita con l'olio di oliva e piu grassa con con l'olio di girasole e piu leggera
allora per attutire la pesantezza nelle fritture vi spiego come faccio personalmente da quando sono nato quindi parecchi anni orsono ,noi usiamo olio di due anni perche' perde oltre la meta' dell'acidita' iniziale e cominciamo a mangiarlo almeno dopo 6 mesi dalla mulitura questi sono metodi sicuri e consigliati almeno per i nostri oli garganici.Remo la tua e'una risposta da addetto ai lavori e sicuramente hai ragione tu
ma tanto io alla pesantezza non ci penso [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]
e friggo con olio di oliva[marameo.gif] produzione propria naturalmente
Anche se e' tarda ora, oggi a pranzo ci siamo fatti una bella frittura di calamari io e mia moglie con l'olio garganico, ottima ce la siamo gustata veramente....