Adesso ho intuito cosa volevi dire: "con la pratica (tanta), si spara senza metterci coscienza" Centro, siamo entrati in un percorso minato, anche perché siamo fuori argomento. Quindi seconde te, sparare senza coscienza vuol dire che la coscienza deve diventare incoscienza, nel senso di inconscio? Potrebbe essere anche fattibile mettere d'accordo il conscio con l'inconscio, non è cosa facile e non è da tutti, anche sparando migliaia di colpi all'anno, è difficile andare oltre la tecnica, perché l'inconscio non ti fa pensare neanche alla tecnica appresa. La tecnica appresa diventa inappresa. In poche parole per concretizzare questa tua teoria devi andare oltre la tecnica. Di quale tecnica stiamo parlando? ognuno ha la sua, anche se per me e per te è ritenuta sbagliata, rimane comunque una tecnica e i risultati si possono raggiungere anche nel modo sbagliato, sono i fatti a dirlo. Qualche volta avrò sicuramente scritto che l'ultima cosa di cui preoccuparsi è il bersaglio, qualsiasi tipo di bersaglio. Ho anche scritto che il tiratore deve fare centro su se stesso, questo perché ad un certo livello (non è il mio) il tiratore e il bersaglio non sono due cose separate messe una difronte all'altra, diventano una cosa sola, se sono diventate una sola cosa diventa lui il bersaglio quindi deve fare centro su se stesso. Per ottenere una condizione del genere il tiratore deve essere staccato da se stesso. Parliamo di come fa il cacciatore ad inforcare a luce spenta le ciabatte davanti al letto quando si alza la mattina. Rimaniamo con i piedi per terra nella ciabatte. Già bisogna discute sull'istinto non istinto di chiudere l'occhio, adesso se entriamo nel campo dell'intuizione, ci bannano.