RICHIAMI VIVI UTILIZZATI NELLA CACCIA DA APPOSTAMENTO
UNA PRATICA INCOMPATIBILE CON IL BENESSERE E L'ETICA ANIMALE
Sabato 7 luglio 2012 inizia la campagna raccolta firme per il divieto di possesso e di uso di uccelli selvatici, sia derivanti da cattura che da allevamento, utilizzati come richiami vivi nella caccia da appostamento, capanno, agli uccelli migratori.
La petizione è indirizzata alla Commissione Europea, Direzione Ambiente, e al Parlamento Europeo, Commissione Petizioni, per chiedere:
a) un intervento che impedisca il possesso di uccelli selvatici, sia derivanti da cattura che da allevamento, utilizzati come richiami vivi nella caccia agli uccelli migratori, le cui modalità di stabulazione avvengono in condizioni incompatibili con la loro natura e sono produttive di gravi sofferenze;
b) il divieto dell’uso dei richiami vivi nella caccia, inserendoli nell'allegato dei mezzi vietati dalla Direttiva 2009/147/CE;
L’utilizzo di uccelli selvatici come richiami vivi è una pratica inaccettabile che determina sofferenze indicibili per gli uccelli detenuti in cattività e comporta un grave impatto della caccia sull’avifauna migratoria.
Questo il comunicato sul sito della LAC, su un noto giornale locale del Trentino è invece comparso un articolo che riportava quanto sopra e spiegava che gli uccelli "vengono tenuti in locali quasi bui con pochissimo cibo, li vengono strappate alcune penne delle ali del corpo e della coda per indurre la muta, la mortalità di questi uccelli è altissima........."
Ma è possibile che non ci sia mai una risposta da parte delle nostre associazioni venatorie??
UNA PRATICA INCOMPATIBILE CON IL BENESSERE E L'ETICA ANIMALE
Sabato 7 luglio 2012 inizia la campagna raccolta firme per il divieto di possesso e di uso di uccelli selvatici, sia derivanti da cattura che da allevamento, utilizzati come richiami vivi nella caccia da appostamento, capanno, agli uccelli migratori.
La petizione è indirizzata alla Commissione Europea, Direzione Ambiente, e al Parlamento Europeo, Commissione Petizioni, per chiedere:
a) un intervento che impedisca il possesso di uccelli selvatici, sia derivanti da cattura che da allevamento, utilizzati come richiami vivi nella caccia agli uccelli migratori, le cui modalità di stabulazione avvengono in condizioni incompatibili con la loro natura e sono produttive di gravi sofferenze;
b) il divieto dell’uso dei richiami vivi nella caccia, inserendoli nell'allegato dei mezzi vietati dalla Direttiva 2009/147/CE;
L’utilizzo di uccelli selvatici come richiami vivi è una pratica inaccettabile che determina sofferenze indicibili per gli uccelli detenuti in cattività e comporta un grave impatto della caccia sull’avifauna migratoria.
Questo il comunicato sul sito della LAC, su un noto giornale locale del Trentino è invece comparso un articolo che riportava quanto sopra e spiegava che gli uccelli "vengono tenuti in locali quasi bui con pochissimo cibo, li vengono strappate alcune penne delle ali del corpo e della coda per indurre la muta, la mortalità di questi uccelli è altissima........."
Ma è possibile che non ci sia mai una risposta da parte delle nostre associazioni venatorie??