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Merli e tordi arrosto, alla mia maniera(di Luciano Scarselli)
Ho un ricordo lontano ed indefinito.
A Monterappoli, un paese vicino ad Empoli, nel dopoguerra, i nonni paterni vivevano a mezzadria, su di un podere di diversi ettari, con un'altra famiglia.
Mi ricordo una grande casa con un ampio focolare, filari di viti, olivete con piante annose, mandorli in fiore, ciliegi carichi di frutti zuccherini, carri trainati da buoi dalle corna enormi e tovaglie candide stese all'ombra, dopo la battitura, con sopra fiaschi di vino, pani caserecci ed enormi tegami con paperi al sugo, conigli e polli arrostiti: un ben di Dio!
Anche se la mia famiglia si era trasferita a Montevarchi, in provincia di Arezzo, non mancavano occasioni per passare qualche tempo presso i nonni che mi accoglievano come "la luce dei loro gli occhi".
Era ottobre/novembre, con il cugino Demo, dopo aver tagliato, non senza qualche rischio, un bel ciuffo di crini dalla coda del "morello" del nonno, andavamo a tendere laccioli a merli e tordi.
Ci procuravamo numerosi bastoncini resistenti, lunghi circa 20/25 centimetri, che appuntavamo ad un'estremità.
Con un lungo crine formavamo un cappio scorrevole e si fissavano le due estremità libere alla parte non appuntita di due bastoncini. Il lacciolo era pronto.
Ne preparavamo molti e li andavamo a collocare sul fondo delle fosse campestri in prossimità di olivete e di vigne frequentate da merli e da tordi che si attardavano per riposarsi e cercare il cibo. Li piazzavamo a non molti metri di distanza l'uno dall'altro, lungo tutto il percorso delle fosse .
In prossimità del cappio, ben aperto quasi al centro della fossa, proprio al di sotto, mettevamo della pastura.
Si tendeva pure qualche tagliola, fatta in casa la sera a veglia, davanti alle fiamme ballerine che lambivano una lastra di ferro bucherellata, dove il nonno metteva grosse chiocciole ad arrostire.
Quando, dopo diverse ore, tornavamo ad ispezionare i lacci, se gli uccelli si erano fermati numerosi, le catture erano abbondanti.
Prima che qualcuno abbia a risentirsi voglio ricordare che in quel periodo era difficile trovare polvere da sparo e pallini di piombo, mentre i bossoli venivano utilizzati più volte, per confezionare cartucce, che venivano sparate a colpo sicuro o destinate a selvatici di maggiore mole. Le tagliole, le panie ed i lacci erano mezzi tollerati e validi per procurarsi alimenti più sostanziosi in un periodo dell'anno in cui la natura è più avara.

La ricetta - Merli e tordi arrosto, alla mia maniera.
Ingredienti: merli e tordi a piacimento;aglio; salvia;lardo; sale e pepe; foglie di alloro; qualche fetta di pane raffermo;carne di maiale non troppo magra.
Preparazione e cottura: Pelare e fiammeggiare gli uccelli,togliere le interiora lasciando i fegatini e le teste ( per chi piace mangiarle) .
Preparare una miscela di sale e pepe che verrà utilizzata per passarvi la carne di maiale tagliata a grossi pezzi e per salare e pepare gli uccelli all'interno.Sempre all'interno degli uccelli si metta un po' d'aglio schiacciato, un cubettino di lardo e una foglia di salvia fresca.
Usando degli spiedini di acciaio e di legno sufficientemente lunghi (ve ne sono in vendita di entrambi i tipi) si proceda infilzando una fetta di pane, un uccello,un pezzo di maiale (volendo anche una mezza salsiccia).Tra i vari pezzi inserire qua è là foglie di alloro. Un'altra fetta di pane chiuderà la serie che potrà essere ripetuta sullo stesso spiedino.
Gli spiedini così ottenuti verranno posti in una teglia rettangolare e conditi con abbondante olio extra vergine di oliva dal fruttato deciso.
Mettere in forno ben caldo ricordandosi, di tanto in tanto, di ungere gli spiedini col fondo di cottura. Gli uccelli dovranno risultare croccanti (le teste in particolare) ma non secchi.
Vino: un Montecarlo Rosso o un Morellino di Scansano si accompagnano molto bene a questo piatto.

 
Merli e tordi arrosto

Mmm...buoni! Anche mia mamma li fa proprio così, escluso il cubetto di lardo all'interno.
Per chi non ha il girarrosto (come noi), oppure non vuole "ingrullire" troppo, così in forno sono ottimi! [emoji39][emoji39]
 
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