Re: Recupero animali feriti durante la caccia di selezione.

La legge 157/92 vieta il recupero di animali feriti nei giorni di silenzio venatorio, non fa eccezione per gli ungulati feriti nella caccia di selezione. Secondo voi il recupero di qualsiasi animale ferito è o non è un atto di caccia? Specialmente se questo viene effettuato con arma al seguito?

Credo che il recupero di un capo abbattuto sia il conseguimento di un'atto di caccia non completo,che termina con il recupero del capo stesso,quando è possibile ovviamente.
Onestamente nei giorni di silenzio venatorio non mi è mai balenata l'idea di cercare di recuperare dei capi,anche perchè mi ci dedico tanto subito dopo,e se mollo è perchè di più non si può fare.
 
Re: Recupero animali feriti durante la caccia di selezione.

Anche per me il recupero di animali feriti con atti legittimi di caccia fanno parte della caccia. Però bisognerebbe fare dei distinguo per quello che riguarda gli animali feriti in caccia di selezione. Per il recupero di questi capi feriti ci vogliono razze specializzate, o almeno cani addestrati a seguire la traccia di sangue. Non tutti i cacciatori che fanno selezione hanno il cane per fare questi recuperi, anzi quelli che lo hanno sono veramente pochi, per questi recuperi si avvalgono di cani e conduttori brevettati. In poche parole chi ferisce un cinghiale la sera di un lunedì o di un giovedì non può tentare il recupero il giorno dopo visto che si tratta di un atto di caccia. Per quello che riguarda il capriolo, si cerca di mascherare tutto con delle passeggiate con il cane da sangue portato con la lunghina, per quello che riguarda il cinghiale i conduttori non si fidavano ad andare a recuperare un cinghiale ferito senza la carabina. Alcune regioni permettevano questa pratica anche nei giorni di silenzio venatorio con il conduttore provvisto di carabina, perché ritenevano questa pratica non avesse nulla a che vedere con la caccia. Con questo caldo o si riesce a recuperare la bestia nella prima mattinata o la si trova già gonfia. Per il recupero della piccola selvaggina, tipo beccaccia, lepre fagiano, quello che non si è riuscito a recuperare il giorno prima lo si può recuperare anche il giorno dopo quando le "acque" si sono calmate.
 
Re: Recupero animali feriti durante la caccia di selezione.

Anche per me il recupero di animali feriti con atti legittimi di caccia fanno parte della caccia. Però bisognerebbe fare dei distinguo per quello che riguarda gli animali feriti in caccia di selezione. Per il recupero di questi capi feriti ci vogliono razze specializzate, o almeno cani addestrati a seguire la traccia di sangue. Non tutti i cacciatori che fanno selezione hanno il cane per fare questi recuperi, anzi quelli che lo hanno sono veramente pochi, per questi recuperi si avvalgono di cani e conduttori brevettati. In poche parole chi ferisce un cinghiale la sera di un lunedì o di un giovedì non può tentare il recupero il giorno dopo visto che si tratta di un atto di caccia. Per quello che riguarda il capriolo, si cerca di mascherare tutto con delle passeggiate con il cane da sangue portato con la lunghina, per quello che riguarda il cinghiale i conduttori non si fidavano ad andare a recuperare un cinghiale ferito senza la carabina. Alcune regioni permettevano questa pratica anche nei giorni di silenzio venatorio con il conduttore provvisto di carabina, perché ritenevano questa pratica non avesse nulla a che vedere con la caccia. Con questo caldo o si riesce a recuperare la bestia nella prima mattinata o la si trova già gonfia. Per il recupero della piccola selvaggina, tipo beccaccia, lepre fagiano, quello che non si è riuscito a recuperare il giorno prima lo si può recuperare anche il giorno dopo quando le "acque" si sono calmate.
Io non faccio selezione...però dico una cosa...allora tu mi consenti di sparare il lunedi o giovedì...e devi consentire anche il recupero nei giorni di silenzio venatorio sennò che facciamo buttiamo la carne?allora sparo e lascio li l animale??qualora si reputa necessario il martedí e venerdì bisogna dare possibilità al selecontrollore di andare con la carabina e cane al recupero del animale ferito..io la penso cosí

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Re: Recupero animali feriti durante la caccia di selezione.

Onestamente mi pare difficile distinguere un recupero di animale ferito, con tanto di cane e carabina al seguito, da un'azione di caccia vera e propria, perchè in realtà lo è, e infatti stiamo parlando della ricerca del selvatico e del suo abbattimento. La differenza sta nel fatto che l'animale non è integro ma ferito, ma evidentemente in modo non tanto grave da consentire il recupero immediato.
Forse se parliamo di solo recupero dell'animale trovato morto, quindi con l'ausilio del solo cane il discorso può cambiare, ma sempre di "atteggiamento di caccia" si tratta e in giornate di silenzio venatorio è molto discutibile!!!
 
Re: Recupero animali feriti durante la caccia di selezione.

Ovviamente il mio intervento era in riferimento alla selvaggina alata,non di ungulati,dove germano 56 ha posto una giusta domanda.
La risoluzione più semplice che posso ipotizzare,precisando che è un tipo di caccia che non ho mai fatto,sarebbe quella di consentire le battute il mercoledì,con il giovedì per le eventuali operazioni di recupero,cosi come il sabato o la domenica per lo stesso discorso.
Altrimenti in ogni squadra ci dovrebbero essere degli elementi autorizzati esclusivamente al recupero dei capi feriti con cani dedicati e magari il controllo delle operazioni da parte dei forestali o eventuale vigilanza venatoria a garanzia.
 
Re: Recupero animali feriti durante la caccia di selezione.

Onestamente mi pare difficile distinguere un recupero di animale ferito, con tanto di cane e carabina al seguito, da un'azione di caccia vera e propria, perchè in realtà lo è, e infatti stiamo parlando della ricerca del selvatico e del suo abbattimento. La differenza sta nel fatto che l'animale non è integro ma ferito, ma evidentemente in modo non tanto grave da consentire il recupero immediato.
Forse se parliamo di solo recupero dell'animale trovato morto, quindi con l'ausilio del solo cane il discorso può cambiare, ma sempre di "atteggiamento di caccia" si tratta e in giornate di silenzio venatorio è molto discutibile!!!
Solo per precisare: quando si inizia il recupero non si può prevedere con esattezza se l'animale verrà trovato vivo o morto. La carabina serve per difesa personale e del cane qualora ce ne fosse bisogno, logicamente parlo di cinghiali che fra tutti gli ungulati è il più pericoloso, specialmente se ferito.
 
Re: Recupero animali feriti durante la caccia di selezione.

Ovviamente il mio intervento era in riferimento alla selvaggina alata,non di ungulati,dove germano 56 ha posto una giusta domanda.
La risoluzione più semplice che posso ipotizzare,precisando che è un tipo di caccia che non ho mai fatto,sarebbe quella di consentire le battute il mercoledì,con il giovedì per le eventuali operazioni di recupero,cosi come il sabato o la domenica per lo stesso discorso.
Altrimenti in ogni squadra ci dovrebbero essere degli elementi autorizzati esclusivamente al recupero dei capi feriti con cani dedicati e magari il controllo delle operazioni da parte dei forestali o eventuale vigilanza venatoria a garanzia.
Il buon senso non vieta di andare a caccia il mercoledì, il sabato e la domenica per avere la possibilità di recuperare il ferito il giorno dopo. Per la caccia in battuta il problema non dovrebbe esistere, se consideriamo che questa caccia viene fatta con i segugi. Il problema è per quelli che fanno caccia di selezione, sono questi insieme ai recuperatori abilitati che non ritengono giusto perdere una bestia di 70/80 kg, perché non la ritengono una azione di caccia, pertanto non soggetta alle norme sulla caccia. Mettere fine alle sofferenze di un animale indifferentemente se si tratta di cinghiale o capriolo è un dovere morale, a prescindere dal peccato che si commette a buttare tutti quei chili di carne. Io sono più favorevole che contrario lasciare il recupero fuori dall'attività venatoria in questo particolare contesto. Devo dire che sono abilitato alla caccia di selezione da 27 anni e solo una volta mi è servito il cane per il recupero di un capriolo trovato morto ad un centinaio di metri. Di notte in bosco fitto per una persona sono tanti metri, specialmente se la bestia non perde sangue. Viene sempre comunicato alla forestale l'intervento del cane, ma la forestale non può autorizzare un recupero nei giorni di silenzio venatorio. Questa discussione l'ho aperta per cercare di capire se i cacciatori ritengono il recupero in caccia di selezione un atto di caccia, a prescindere dall'attuale legge.
 
Re: Recupero animali feriti durante la caccia di selezione.

Faccio caccia di selezione dal 1999, il recupero dell'animale ferito è un atto doveroso e di rispetto nei confronti dell'animale stesso, finalizzato a evitare inutili sofferenze al capo ferito, se si ferisce durante attività di selezione/controllo non è caccia, non devono esistere limiti ne di silenzio venatorio ne rispetto delle zone protette, questo è quello che dovrebbe essere, ma fin quando a governare ci saranno incompetenti affiancati da animalisti, protezionisti di varie "specie" possiamo solo aspettarci il peggio....
Basta vedere l'ultima sentenza della Corte costituzionale che in Liguria ha bloccato la selezione svolta dai cacciatori/selettori, chiedendo che essa sia svolta dalle guardie venatorie e carabinieri/forestali....

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Re: Recupero animali feriti durante la caccia di selezione.

Onestamente mi pare difficile distinguere un recupero di animale ferito, con tanto di cane e carabina al seguito, da un'azione di caccia vera e propria, perchè in realtà lo è, e infatti stiamo parlando della ricerca del selvatico e del suo abbattimento. La differenza sta nel fatto che l'animale non è integro ma ferito, ma evidentemente in modo non tanto grave da consentire il recupero immediato.
Forse se parliamo di solo recupero dell'animale trovato morto, quindi con l'ausilio del solo cane il discorso può cambiare, ma sempre di "atteggiamento di caccia" si tratta e in giornate di silenzio venatorio è molto discutibile!!!


Il recupero non lo fa il cacciatore ma un conduttore abilitato con cane abilitato.
Impossibile confondere le due cose
Ciao
 

germano56

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La legge 157/92 vieta il recupero di animali feriti nei giorni di silenzio venatorio, non fa eccezione per gli ungulati feriti nella caccia di selezione. Secondo voi il recupero di qualsiasi animale ferito è o non è un atto di caccia? Specialmente se questo viene effettuato con arma al seguito?
 
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