Re: Approvato Art. 43

I voti dei cacciatori non contano..quelli degli anticaccia invece?sono 700000 anche loro?muovono un indotto economico?sono puliti penalmente?Ho moltissimi dubbi su ciò..comunque benissimo andiamo avanti..PER COERENZA se come dicono l'81% della popolazione italiana è contro la caccia,è pacifico pensare che l'81% stesso non si nutra di carne..se così non fosse questo cosa è UN PAESE DI DEFICENTI?Io credo che se i vegetariani arrivano al 3% della popolazione sia già tanto..gli altri 78% sono contro la caccia ma si nutrono di carne e si vestono con pellame..i conti non mi tornano..A QUESTO PUNTO, IO CACCIATORE, CHIEDO CHE LA CACCIA VENGA ABOLITA..è lecito chiedere ciò?
Vado contro la costituzine che si basa su principi di democrazia(se ci fosse anche solo 1 cacciatore vivente su 57 milioni,la caccia dovrebbe esistere).
Noi cacciatori dobbiamo a questo punto formare un'associazione per l'abrogazione della nostra passione e mandare tutti al diavolo(politici,armieri,allevatori,aziende faunistiche,ricercatori dell'ispra,associazioni varie e se mi dimentico qualcuno,inseritelo voi)..
Poi,pazienza per chi va a pesca tra di noi, formeremo un'associazione antipesca e facciamo abolire anche quella.
Per Par condicio potremmo formare associazioni contro tutte quelle attività che prevedono un depauperamento del territorio(raccolta funghi,asparagi,frutti sottobosco,fiori,ecc).
Alla fine di tutto togliamoci di mezzo e facciamo pagare la crisi economica che ne deriverà agli attuali politicanti e animialisti [5a]
 
Re: Approvato Art. 43

Ieri ho sentito su caccia e pesca, nella trasmissione di zio bruno, parliamo di caccia, un'intervista ad Orsi fatta ai margini dell'Exa. C'è poco da fare, tutte le volte che lo ascolto, quell'uomo mi ispira sempre più fiducia, ed io non sono affatto, e non sono mai stato, uno facile agli entusiasmi, nei confronti dei politici.
Tra le varie cose, Orsi ha parlato molto rapidamente anche di art. 43 che, al momento della registrazione della trasmissione, era in discussione. Ne ha parlato molto bene, della modifica in discussione, soprattutto nei termini del combinato disposto che nascerebbe tra l'art 43 (recepimento di direttiva europea) e la modifica alla 157.
Mi piacerebbe sentire intanto il parere di Orsi anche sull'articolo approvato. E comunque aspetterei un pochino, prima di stracciarmi le vesti...
 
Re: Approvato Art. 43

ho solo 2 domande da fare
1 ma questi key concet chi ha la facolta di cambiarli?
2 se domani berlusca si sveglia e manda tutti quelli dell'ispra a casa è un bene o un male?
 
Re: Approvato Art. 43

Quell'intervista fatta ad Orsi (che ricalca a grosse linee quanto lo stesso ha detto nell'incontro pubblico, organizzato sempre a Brescia, venerdì 9 aprile) è antecedente di una settimana a quello che è poi avvenuto, in Commissione, con la votazione degli emendamenti all'art.43.....emendamenti che hanno praticamente stravolto ciò che anche Orsi aveva in mente (o almeno così mi auguro). L'art. 43 così com'è attualmente è una IATTURA per il migratorista tradizionale [eusa_naughty.gif]
 
Re: Approvato Art. 43

Infatti verrano chiusi al 10 gennaio, se va bene,perche' se la pre-nuziale inizia in quella data andrebbero chiusi al 31 dicembre..Bello no??? Che ti avevo detto sipe bello........Certo io son comunista e arci-caccino.....[/quote]

Sandro,scusa, da quello che dice la guida interpretativa puoi slittare 10 giorni in avanti, quindi fino al 20 gennaio, non 10 giorni indietro.[/quote]


Si c'e' ma e' un sistema "tollerato" e mai consolidato,che lascia ampi spazi a ricorsi e trattative politiche regionali..La certezza di diritto con regole certe era meglio...
 
Re: Approvato Art. 43

Diego ha scritto:
Quell'intervista fatta ad Orsi (che ricalca a grosse linee quanto lo stesso ha detto nell'incontro pubblico, organizzato sempre a Brescia, venerdì 9 aprile) è antecedente di una settimana a quello che è poi avvenuto, in Commissione, con la votazione degli emendamenti all'art.43.....emendamenti che hanno praticamente stravolto ciò che anche Orsi aveva in mente (o almeno così mi auguro). L'art. 43 così com'è attualmente è una IATTURA per il migratorista tradizionale [eusa_naughty.gif]
Mi è stato riferito che nell'intervista Orsi ha anche detto che l'apertura del colombaccio deve essere ad ottobre!!! Se così fosse...APERTURA ROVINATA [violent.gif] !!!
 
Re: Approvato Art. 43

Corey ha scritto:
Comunitaria: il testo arriva alla Camera. Farinone (PD): la caccia non era una priorità

venerdì 16 aprile 2010
Guida direttiva uccelliCon l'esame di ieri alle Politiche Comunitarie, il testo della Legge Comunitaria ha terminato il suo iter in Commissione ed è finalmente pronto per la Camera, dove è iscritto all'ordine del giorno già per la prossima seduta, quella di lunedì 19 aprile 2010.

Posizioni contrastanti quelle espresse dai due vicepresidenti della commissione Politiche europee: Gianluca Pini (Pdl – Lega Nord) e Enrico Farinone (Pd).

Pini ha individuato nella soluzione proposta dall'onorevole Gottado (Pdl), relatore del testo alla Commissione Agricoltura, “un'ottima sintesi” tra le esigenze comunitarie e quelle dei cacciatori. .
Per Farinone invece il provvedimento sul calendario venatorio non avrebbe dovuto essere trattato nella legge Comunitaria. ''E' necessario – ha dichiarato Farinone - rivedere l'iter parlamentare di questa legge, di enorme rilievo in quanto deve adeguare la legislazione italiana alla normativa europea - continua Farinone - . E invece di commentare i suoi contenuti ci si limita all'unico tema a forte impatto mediatico: la questione della caccia e in particolare il calendario venatorio, che non era tra i punti che la UE ci chiedeva di sanare''.


Ha ragione Farinone non era richiesta la rivisitazione del calendario restringendolo,l'europa chiede altro.non e' un ottima sintesi, ma na zozzonata da fenomeni da baraccone,se errano su una banalita,figuriamoci sul resto.....
 
Re: Approvato Art. 43

ciromenotti ha scritto:
Infatti verrano chiusi al 10 gennaio, se va bene,perche' se la pre-nuziale inizia in quella data andrebbero chiusi al 31 dicembre..Bello no??? Che ti avevo detto sipe bello........Certo io son comunista e arci-caccino.....

Sandro,scusa, da quello che dice la guida interpretativa puoi slittare 10 giorni in avanti, quindi fino al 20 gennaio, non 10 giorni indietro.[/quote]


Si c'e' ma e' un sistema "tollerato" e mai consolidato,che lascia ampi spazi a ricorsi e trattative politiche regionali..La certezza di diritto con regole certe era meglio...[/quote]

Scusa Ciro,
ma se uno vuole "la certezza del diritto con regole certe" deve andar fuori dall'Italia e questo non solo per la caccia ma in tutti i campi....
 
Re: Approvato Art. 43

Ale tu sei sicuro che l'art.43 sia frutto di un "errore" ?
probabilmente io sono più maligno di te..ma in questo sciagurato articolo ho notato la voglia del legislatore di colpirci su più fronti...dal calendario (ovvero le famose 12 specie che si rischiano di perdere a gennaio) alle deroghe (si amici cari, proprio le deroghe...forse a molti è scappato, ma viene rivisto il 19bis ponendo l'obbligo alla Regione che vorranno applicare le deroghe di richiedere parere obbligatorio al Ministero dell'Ambiente e all'Ispra...ciò in parole spicce significa adios deroghe) per arrivare dove già tentò il pecorone con il suo famoso decreto, ovvero limitazioni anche nelle zone limitrofe alle ZPS.
Chi parla di provvedimento richiesto dall'Ue mente sapendo di mentire [****.gif] [sportschiri.gif]
 
Re: Approvato Art. 43

Comunitaria: il testo arriva alla Camera. Farinone (PD): la caccia non era una priorità

venerdì 16 aprile 2010
Guida direttiva uccelliCon l'esame di ieri alle Politiche Comunitarie, il testo della Legge Comunitaria ha terminato il suo iter in Commissione ed è finalmente pronto per la Camera, dove è iscritto all'ordine del giorno già per la prossima seduta, quella di lunedì 19 aprile 2010.

Posizioni contrastanti quelle espresse dai due vicepresidenti della commissione Politiche europee: Gianluca Pini (Pdl – Lega Nord) e Enrico Farinone (Pd).

Pini ha individuato nella soluzione proposta dall'onorevole Gottado (Pdl), relatore del testo alla Commissione Agricoltura, “un'ottima sintesi” tra le esigenze comunitarie e quelle dei cacciatori.
Per Farinone invece il provvedimento sul calendario venatorio non avrebbe dovuto essere trattato nella legge Comunitaria. ''E' necessario – ha dichiarato Farinone - rivedere l'iter parlamentare di questa legge, di enorme rilievo in quanto deve adeguare la legislazione italiana alla normativa europea - continua Farinone - . E invece di commentare i suoi contenuti ci si limita all'unico tema a forte impatto mediatico: la questione della caccia e in particolare il calendario venatorio, che non era tra i punti che la UE ci chiedeva di sanare''.
 
Re: Approvato Art. 43

Diego ha scritto:
Ale tu sei sicuro che l'art.43 sia frutto di un "errore" ?
probabilmente io sono più maligno di te..ma in questo sciagurato articolo ho notato la voglia del legislatore di colpirci su più fronti...dal calendario (ovvero le famose 12 specie che si rischiano di perdere a gennaio) alle deroghe (si amici cari, proprio le deroghe...forse a molti è scappato, ma viene rivisto il 19bis ponendo l'obbligo alla Regione che vorranno applicare le deroghe di richiedere parere obbligatorio al Ministero dell'Ambiente e all'Ispra...ciò in parole spicce significa adios deroghe) per arrivare dove già tentò il pecorone con il suo famoso decreto, ovvero limitazioni anche nelle zone limitrofe alle ZPS.
Chi parla di provvedimento richiesto dall'Ue mente sapendo di mentire [****.gif] [sportschiri.gif]



Se voglio esser maligno e seguire la tua tesi a cui credo,aggiungo..Si e' voluto colpire essenzialmente gli sparatori di tordi,e celletti.Ben sapendo che le anatre le conserviamo un po tutte, compresi i colombi. Non toccano il cinghiale,ne la selezione, chi ha preso la vera legnata sono i tordaroli e deroghisti di uccelleti,si sta dando una ridimenzionata alla caccia,non e' politicamente accettabile che nel 2010 si tiri ancora ai canori.E ovvio se li chiudono al massimo al 10 gennaio, molti mollano,o vanno nelle RISERVE, ALTRO REGALO. Limiteranno la caccia cosi di fatto al sud Italia che era diventata uno scempio d'immaggine per il cacciatore moderno.C'e volonta in questo,oltre al grossolano errore.... Ne sono convintissimo...L'utilizzo delle deroghe con i famosi pareri e' limitato a superare il limite del 31 gennaio. Si c'e' anche l'estenzione al decreto di pecoragno nelle zps alle zone limitrofe escludendo capriolo e cinghiale.....
 
Re: Approvato Art. 43

Cerco di rispondere al meglio (non è facile):
1-I KC nascono dalle informazioni date da noi italiani, per cambiarli dicono che serva una vita o quasi.
2- Se eliminiamo l'Ispra senza creare contemporaneamente un altro ente scientifico idoneo, ci diamo solo la zappa sui piedi.Non avremmo più nessun ente scientifico che ci supporta nelle nostre richieste, comprese le deroghe.
 
Re: Approvato Art. 43

Nel merito della cosa.....

L'ISPRA sicuramente è abbastanza di parte, ma in questo caso si troverà nella condizione di dover semplicemente applicare quanto risulta dai famosi KC....

E' inutile continuare a raccontarsi le favole, in particolare per i turdidi, attualmente le date applicabili sono di 1 o 2 decadi antecedenti alla reale chiusura prevista per l'Italia del 31/1...

Quindi, che ci piaccia oppure no, a gennaio 2010 abbiamo prelevato tordi nel periodo di migrazione "pre-nuziale"....e se applicheremo questo art.43 ora avremo una 157/92 che stabilisce "ufficialmente" che ciò NON è possibile......ergo, non solo assisteremo quindi a pareri assolutamente negativi su Febbaio (lo farei anche io se fossi un tecnico ISPRA, sia chiaro)....ma aspettiamoci pure ricorsi ai TAR sui calendari venatori regionali anche uguali a quelli di quest'anno in quanto contrastanti la legge nazionale.....e conoscendo i vari TAR regionali.......è facile immaginare come finirà....

Per le specie invece dove i KC sono possibilisti, se proprio vogliono fare le merdacce, per gli estatini (quaglia e tortora) troveranno che sono considerate, secondo la classificazione europea di Birdlife, in forte declino....mentre per gli acquatici, poichè stiamo parlando soltanto di 2/3 specie su una decina, tireranno fuori il rischio di confusione, ovvero la possibilità di commettere errori su specie simili, previsto dalla direttiva....

IN cambio, il germano reale farà la fine del tordo visto che da KC può essere cacciato al max fino al 10/1....

IO continuo a sperare nello stralcio al voto finale, perchè questa operazione la continuo a ritenere un grande nostro autogol, più che mai adesso con il parere "vincolante".....anche perchè i tempi di un eventuale revisione dei KC a Strasburgo sono semplicemente.....biblici...vedi parere dello storno....

A tal proposito, ricordo a tutti cosa ci ha risposto ufficialmente la C.E sulla richiesta del nostro ministro di inserimento delle storno in alleg.II.....ma quale storno ? avete, voi italiani, ma da intervenire su specie che state cacciando e che sono in declino.....

Però, e lo speso vivamente, potrei anche sbagliarmi........vedremo...

Un saluto

Sandro
 
Re: Approvato Art. 43

Sandro ottimo come sempre. Il tuo pensiero (e anche i tuoi timori) è anche il mio, riposto qui l'intervento che ho già fatto in un'altra sezione:
Personalmente ritengo che non vi sia proprio nulla di cui rallegrarsi, anzi!!! (migratoristi preriamoci a vedere applicati alla lettera i KC.....altro che turdidi a febbraio!):

- primo scoglio: Le Regioni non possono anticipare l'apertura della caccia (resta quindi ben fissato il paletto temporale del 1 settembre fissato dalla 157) ma solamente posticiparla per tutelare alcune specie (cosa che tra l'altro era già possibile..solo che ora s'è voluto rimarcarlo nero su bianco).

- secondo scoglio: Le Regioni possono posticipare la chiusura della caccia, per determinate specie (applicando i KC è possibile solo per queste specie,Marzaiola, Mestolone, Moriglione, Moretta, Pavoncella, Frullino, Beccaccino e gallinella ) previo parere vincolante dell'Ispra. Chi canta vittoria si dimentica però di dire che occorre comunque rispettare l’arco temporale massimo previsto dall’articolo 18 della legge 157 (come avviene ora per esempio per il cinghiale o il merlo: se inizi prima chiudi prima)

- terzo scoglio: l’emendamento prevede che la caccia e’ vietata durante il ritorno al luogo di nidificazione, durante il periodo della nidificazione e le fasi della riproduzione e della dipendenza degli uccelli (c’è l’effettivo rischio di dimunire i tempi di caccia per alcune specie tanto che il relatore e propositore dell’emendamento on. Gottardo nella sua dichiarazione sostiene che “Nel testo votato infatti, la caccia e’ vietata in alcuni periodi, come quello di nidificazione e riproduzione che, spiegano gli esperti, a volte coincidono con l’inizio del calendario venatorio, quindi settembre. ‘Il che – conclude Gottardo – vuol dire restringere in alcuni casi il periodo di caccia”) ergo significa applicare alla lettera i KC....ovvero perdere a gennaio quasi 12 specie.

Siete ancora sicuri che ci troviamo di fronte ad una vittoria?
 
Re: Approvato Art. 43

Purtroppo la caccia agli uccelletti canori e' la piu' invisa e la meno politically correct di tutte le cacce. Io ero un "cellettista" accanito in Italia (lodole, tordi, merli, storni, pispole, frosoni, e persino i cardellini e i verzellini, quando erano consentiti, non li risparmiavo). Ma oggi e' una caccia che rimane difficile da giustificare davanti a una popolazione buonista. Conosco tanti italiani (e qualche americano espatriato che vive in Italia) che considerano il tirare ai tordi un'aberrazione, una cosa disgustosa, ma che almeno almeno sopportano, se addirittura non lodano, la caccia a fagiani, lepri, palombe, cinghiali, e altri ungulati. E' un po' la mentalita' mitteleuropea, del resto, e anche quella inglese. Gli uccellini canori non sono, per loro, fatti per allietare la mensa, ma le nostre campagne e le nostre citta'.
Capiamoci bene, i miei ricordi piu' belli sono le prime lodolate e spolli ai tordi con papa', e vi auguro di poter continuare una tradizione che risale agli antichi romani e anche prima, ma sono convinto che la caccia agli uccelletti e' ormai alla frutta in Italia. Da noi e' un secolo e mezzo che non si pratica, e anche prima che fosse vietata non e' che avesse molti adepti. Purtroppo l'entrata nell'EU non ha messo fine soltanto alla Lira, ma a tante altre cose tipicamente italiane. E i paesi latini (Francia, Italia, Spagna) saranno gli ultimi a cedere, ma e' questione di pochi anni. Rimarranno i paesi dell'est, il nordafrica, e qualche altro posto dove i piu' abbienti potranno ancora andare a lodole, cesene, tordi, ecc. Ma anche li', ancora per quanto tempo? E' triste, ma vero. Ma non per questo dovete smettere di lottare. Purtroppo anche certe AAVV ormai hanno abbandonato i migratoristi per poter rimanere in accordo con i loro padroni politici. Se date retta a loro, i tordi ve li potete scordare fin da adesso!
 
Re: Approvato Art. 43

Caro Ale mi fa piacere (anche se è una magra consolazione) che siamo in 2 ad essere arrivati alla stessa conclusione....mi sorprende invece vedere che molti miei colleghi (inteso come cacciatori capannisti del nord) non si siano ancora accorti dell'impatto che avrebbe sulle nostre cacce tradizionali (sia per le deroghe che per la caccia invernale a sasselli e cesene) questo sciagurato articolo.
 
Re: Approvato Art. 43

Diego ha scritto:
Caro Ale mi fa piacere (anche se è una magra consolazione) che siamo in 2 ad essere arrivati alla stessa conclusione....mi sorprende invece vedere che molti miei colleghi (inteso come cacciatori capannisti del nord) non si siano ancora accorti dell'impatto che avrebbe sulle nostre cacce tradizionali (sia per le deroghe che per la caccia invernale a sasselli e cesene) questo sciagurato articolo.


Non noti lo strano silenzio,voluto, mi da' l'idea che tordaroli e deroghisti,annoso e fastidioso problema,siano sacrificabili......Il passo successivo sara' togliere la lodola,perche' in cattivo stato di conservazione.....Per la pace di tutti...meno che la vostra/nostra
 
Re: Approvato Art. 43

L'ARCI CACCIA INFORMA
Conoscere per decidere

La quiete dopo la tempesta

Riparte da oggi, al Senato, il lavoro per l?approvazione
della ?Legge Comunitaria? del 2009. In discussione per
la
conversione in legge anche l?art. 42 (ex 43) relativo alla
necessità di adottare misure che non provochino un
deterioramento della stato di conservazione degli uccelli e
dei loro habitat, nonché all?esigenza di adeguare, per
quanto possibile, le misure di conservazione previste per le
Zone a Protezione Speciale anche agli habitat esterni a
queste zone. Inoltre l?articolo prevede il divieto di
caccia
per ogni singola specie durante il ritorno al luogo di
nidificazione e durante il periodo di nidificazione e le
fasi della riproduzione e della dipendenza degli uccelli.

Le modifiche apportate alla Camera dei Deputati prevedono
anche in altri commi e articoli la possibilità, da parte
delle Regioni, di posticipare - alla prima decade di
febbraio ? i termini del calendario venatorio (31 gennaio)
previo parere dell?ISPRA al quale uniformarsi. Prevista
anche, nella proposta di legge, la possibilità per le
Regioni di adottare provvedimenti temporanei per
l?esercizio
delle deroghe di cui all?art. 9, paragrafo 1, lettera A
della Direttiva 2009/147/CEE (specie che arrecano danni) nel
rispetto delle linee guida che dovranno essere emanate con
Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del
Ministro dell?Ambiente di concerto con il Ministro
dell?Agricoltura, d?intesa con la Conferenza permanente
Stato Regioni. Questi gli elementi più significativi di
novità del provvedimento, rispetto all?attuale norma.

Da oggi la ?Comunitaria?, compreso l?articolo in
questione
(che al Senato prende il n° 42), riprende la discussione
in
Commissione Politiche dell?Unione Europee e già oggi
dovrebbe ricevere il parere della Commissione Affari
Costituzionali. Nei prossimi giorni si dovrebbero avere i
pareri delle altre Commissioni interessate ed è
ipotizzabile
che entro il mese di maggio, il provvedimento, ormai in
quarta lettura, dovrebbe approdare in Aula per
l?approvazione definitiva.

La ?quiete dopo la tempesta? rappresenta il clima
determinatosi dopo l?accordo trovato dalla
?Maggioranza? e
dal Governo, alla Camera dei Deputati tra i rappresentanti
di alcune Associazioni di cacciatori (anche nelle loro
funzioni di senatore e onorevole) - e gli ambientalisti,
andando oltre le sceneggiate di rito, sembrano accontentare
tutti.

Il punto di equilibrio proposto dal centrodestra è stato
votato anche da gran parte dell?opposizione, contraria
l?Italia dei Valori. Questa è stata ? a detta dei
politici
amici della caccia - l?unica mediazione possibile e
raggiunta in ?zona Cesarini? dopo mesi di demagogia e
propaganda.

L?Arci Caccia aveva indicato, da tempo, la strada
dell?azzeramento di tutte le proposte di legge in
discussione in materia di caccia e l?attivazione di un
tavolo di concertazione tra le parti interessate, da tenersi
alla luce del sole.

Così non è stato e temiamo non sarà. Nessuno
risponderà ?
come sempre quando si parla di caccia - di questi accordi
maturati in segreto per strumentalizzazioni politiche ed
elettorali. La dimostrazione palese è la quiete e il
silenzio di queste ore. ?Passata la festa, gabbato lu
santo?.

Quando la legge sarà approvata i problemi si trasferiranno
nelle Regioni e già nei calendari venatori di quest?anno
così come nei provvedimenti amministrativi che se non
recepiranno la nuova norma nazionale produrranno il
moltiplicarsi dei ricorsi ai Tribunali Amministrativi che
saranno titolati a decidere ?molto? della prossima
stagione
venatoria.

Questa ennesima lezione, in particolare per coloro che
giuravano di ?suonargliele? che, di contro, ?ci hanno
lasciato suonare? auspichiamo convinca tutti a parlare il
linguaggio dell?onestà e della responsabilità. Prima
si
sostiene e plaude la FACE che firma gli accordi (Bruxelles,
12 ottobre 2004) con gli ambientalisti per scrivere leggi
che nei Paesi autorizzano solo una caccia sostenibile
(premesse che si ritrovano tutte in Comunitaria 2009 o nel
Decreto sulle ZpS Pecorato/Prestigiacomo), poi ci si fa
rappresentare dai politici che organizzano il ?fuoco
amico?
e poi ci si dichiara vittime degli onorevoli che avrebbero
avuto i nostri voti, poi il Partito dei Cacciatori che non
apre bocca in Parlamento sulla questione dei tempi di caccia
con il Deputato che li rappresenta che, forse assente, non
vota.

Non ci si lamenti se l?unità di comodo e la spietata
concorrenza continuano a produrre male comune e gaudio per
nessuno.

Per non essere ?sudditi? e subire le limitazioni che ci
vengono imposte (come se incapaci di intendere quelle
necessarie e quelle che non lo sono) meglio trattare
praticando onestà, coerenza e trasparenza e, se ci sono
mediazioni da fare assumiamoci la responsabilità chiedendo
agli altri ?portatori d?interesse? di assumersi le
loro
davanti agli italiani.

Il numero delle ?vergini? anticaccia e degli oltranzisti
ne
uscirà fortemente ridimensionato e sarà un passo avanti
affinchè la caccia trovi un po? di pace

Roma, 5 maggio 2010
 
Re: Approvato Art. 43

sax ha scritto:
ISPRA: i commenti di Caracciolo e Grimaldi
CARACCIOLO (ISPRA), STAGIONE AMPIA AUMENTA ILLECITI
(ANSA) – ROMA, 15 APR – Un ampliamento della stagione venatoria potrebbe significare ”un aumento” degli illeciti. Cosi’ Roberto Caracciolo, responsabile dello Stato dell’Ambiente e di metrologia ambientale dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) commenta il via libera di ieri in commissione Agricoltura alla Camera del testo della legge Comunitaria nella parte in cui si norma sulla caccia. L’Ispra e’, infatti, l’organo preposto alla valutazione scientifica di un eventuale allungamento della stagione venatoria – secondo il testo che approdera’ ora in Aula – decisa dalle regioni. ”Non sono un cacciatore – osserva Caracciolo – e la caccia non mi piace. Andrebbero valutati gli effetti che un ampliamento della stagione avrebbe sulle specie, in particolare quelle a rischio”. Questo perche’ – spiega il dirigente dell’Istituto ambientale – ‘’se si tratta di una caccia orientata in modo normale gli effetti sono sulle specie sono minimi, se invece si tratta di allungamenti al periodo venatorio sono perplesso: un ampliamento puo’ essere una mincaccia per le specie” anche ”per l’aumento di probabilita’ di fenomeni illeciti”. (ANSA). Y99

http://www.ansa.it

***

CACCIA: COMMISSARIO ISPRA, TROVARE MEDIAZIONE SU LEGGE
(ANSA) – ROMA, 15 APR – ”Certo, bisogna trovare una mediazione sulle evoluzioni della legge”. In questo modo il commissario dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale), prefetto Vincenzo Grimaldi, commenta le decisioni assunte ieri in commissione Agricoltura alla Camera rispetto al testo della legge Comunitaria nella parte in cui norma sull’attivita’ venatoria. L’Ispra, dice poi Grimaldi, e’ ”un organo tecnico-scientifico ceh si occupa di questo. e’ previsto un parere obbligatorio in materia e questo daremo”. Rispetto alla possibilita’ di avere a disposizione delle regioni pareri da parte di altri istituti, osserva il commissario Ispra, ”attualmente non ci sono istituti regionali della fauna, per cui non ci sono interlocutori”. Pertanto, l’Istituto – conclude Grimaldi – offre ”il supporto scientifico, poi il Parlamento decidera’ se si tratta di un parere obbligatorio e vincolante”. Y99-MRB


Ispra, l’Italia perde biodiversita’
ISPRA,ITALIA PERDE BIODIVERSITA’,ADDIO 50% RONDINI
(ANSA) – ROMA, 15 APR – Animali e piante, che siano vertebrati o invertrebati, specie vegetali e micro habitat, in Italia, da custode della biodiversita’ in Europa, la perdita di ‘natura’ procede ”a ritmi senza precedenti” con ”un aumento del numero di specie a rischio estinzione nel nostro Paese. Questa la fotografia scattata dall’Annuario dei dati Ambientali dell’Istituto superiore per la protezione ambientale (Ispra) presentato oggi a Roma. Secondo la pubblicazione, curata insieme con le agenzie regionali, sono ”pressoche’ dimezzate, in 25 anni, 33 varieta’ di uccelli tipiche degli ambienti agricoli. Tra queste, l’allodola, il balestruccio, la rondine. Il 23% degli uccelli e il 15% dei mammiferi, infatti, rischiano di scomparire per sempre”. Mentre, si legge nel rapporto, ”la percentuale di specie minacciate di vertebrati oscilla in media tra il 47,5% e il 68,4%. In cima alla classifica, i pesci d’acqua dolce, i rettili e gli anfibi che mostrano in assoluto la situazione piu’ critica, con un 66% di specie fortemente a rischio estinzione”. Le minacce alla biodiversita’ non risparmiano neanche le specie vegetali:”Il 15% delle piante superiori e il 40% delle piante inferiori sono in pericolo. Tuttavia, si stima che a rischio siano 772 specie di epatiche, muschi e licheni e 1.020 piante vascolari”. Ci sono, osserva l’Istituto, ”responsabilita’ umane. La minaccia primaria e’ costituita proprio dalle attivita’ antropiche e dalla richiesta di risorse naturali e servizi ecosistemici”, con la trasformazione degli habitat che minaccia ”il 50,5% delle specie animali vertebrate, oltre al bracconaggio e alla pesca illegale”. ”L’Annuario – commenta il commissario dell’Ispra, prefetto Vincenzo Grimaldi – si conferma basilare supporto per gli organismi preposti ad analisi e valutazioni ambientali e rappresenta il documento di riferimento delle statistiche ambientali nazionali”, nonche’ ”uno strumento utile sia al decisore politico che al cittadino comune”. Da segnalare la crescita del ‘verde’: il patrimonio forestale nazionale stimato in circa 5.500 ettari all’anno (le Zone di protezione speciale sono 597, pari al 14,5% del territorio). Anche citta’ nei capoluoghi di provincia aumenta la densita’ media di verde urbano, passata dal 7,8% del 2000 all’8,3% del 2008 (disponibilita’ pro-capite media da 88,40 mq a 93,60).(ANSA). Y99-PR
15/04/2010 10:59



come volevasi dimostrare
non stanno perdendo affatto tempo
qua non ci salvano nemmeno le cinture di castità
speriamo che non passa [Trilly-11-11.gif]
 
Re: Approvato Art. 43

Se il testo che uscirà dal Parlamento sarà quello approvato in Commissione, allora saremo proprio nelle condizioni descritte da Diego.
Che in fondo è quello che ci meritiamo: volevamo cacciare come in Europa?
Eccoci accontentati!
 
Re: Approvato Art. 43

30 deputati Pdl: "Non voteremo 'doppietta libera' "

"Non intendiamo legittimare con il nostro voto il cedimento politico di alcuni a una piccola lobby di settore e di 750 mila cacciatori. Nè, tanto meno, alla loro volontà di sparare indiscriminatamente tutto l'anno e contro qualsiasi specie animale".

Con queste parole una trentina di deputati del Pdl annuncia il suo no al provvedimento all'esame della Camera in una lettera inviata a Silvio Berlusconi e, per conoscenza, al capogruppo a Montecitorio Fabrizio Cicchitto. Una posizione anti-doppietta libera, peraltro, che vede insieme deputati finiani e non, ma che, come spiegano, nulla ha a che fare con lo scontro tra il premier e il presidente della Camera. "Caro Presidente - scrivono - in riferimento alla Legge Comunitaria 2009 sulla caccia abbiamo appreso, con sorpresa, dello stravolgimento subito dalla stessa al Senato sulla delicatissima questione della elaborazione del calendario venatorio.

La Commissione Agricoltura della Camera ha confermato tale impostazione, che prevede delega piena alle regioni, indicando nel prolungamento dei termini della stagione venatoria la sola possibilità di modifica, con l'alibi di ottemperare a prescrizioni comunitarie che, al contrario, ci richiamano a una più rigorosa valutazione del calendario, per garantire la salvaguardia delle biodiversità delle specie animali. Avendo seguito la vicenda alla Camera con attenzione ed equilibrio, e con il pieno sostegno di tutte le associazioni animaliste e ambientaliste italiane, oltrechè della stragrande maggioranza dell'opinione pubblica, sentiamo il dovere, per correttezza, di comunicarLe che non intendiamo legittimare con il nostro voto il cedimento politico di alcuni a una piccola lobby di settore e a meno di 750 mila cacciatori. Nè, tanto meno, alla loro volontà di sparare indiscriminatamente tutto l'anno e contro qualsiasi specie animale".

"Sia chiaro - concludono - che la nostra iniziativa è dettata solo ed esclusivamente da un problema di coscienza e non ha nulla a che vedere con la situazione politica interna al nostro partito".

La prima firma è quella di Fiorella Ceccacci Rubino. Con lei Gabriella Giammanco, Barbara Mannucci, Giuliano Cazzola, Benedetto Della Vedova, Fabio Granata, Paola Frassinetti, Manuela Repetti, Enrico La Loggia, Michaela Biancofiore, Margherita Boniver, Flavia Perina, Gennaro Malgieri, Fiamma Nirenstein, Pietro Lunardi, Francesco Paolo Sisto, Lucio Stanca, Salvatore Torrisi, Annagrazia Calabria, Maurizio Iappicca, Gianni Mancuso, Roberto Tortoli, Elvira Savino, Gabriella Carlucci, Elena Centemero, Santo Versace, Basilio Catanoso e Paola Pelino.

Personalmente spero che altri vi seguono e l'art.43 venga stralciato....

Un saluto

Sandro
 
Re: Approvato Art. 43

Per tantissimi anni abbiamo detto male dell'INFS che non era altro che un covo di verdi e rossi e tutti anticaccia. Ora è nato l'ISPRA che mantiene gli stessi personaggi. Non potrà che dare gli stessi risultati.
 
Re: Approvato Art. 43

IL TACCI ha scritto:
30 deputati Pdl: "Non voteremo 'doppietta libera' "

"Non intendiamo legittimare con il nostro voto il cedimento politico di alcuni a una piccola lobby di settore e di 750 mila cacciatori. Nè, tanto meno, alla loro volontà di sparare indiscriminatamente tutto l'anno e contro qualsiasi specie animale".

Con queste parole una trentina di deputati del Pdl annuncia il suo no al provvedimento all'esame della Camera in una lettera inviata a Silvio Berlusconi e, per conoscenza, al capogruppo a Montecitorio Fabrizio Cicchitto. Una posizione anti-doppietta libera, peraltro, che vede insieme deputati finiani e non, ma che, come spiegano, nulla ha a che fare con lo scontro tra il premier e il presidente della Camera. "Caro Presidente - scrivono - in riferimento alla Legge Comunitaria 2009 sulla caccia abbiamo appreso, con sorpresa, dello stravolgimento subito dalla stessa al Senato sulla delicatissima questione della elaborazione del calendario venatorio.

La Commissione Agricoltura della Camera ha confermato tale impostazione, che prevede delega piena alle regioni, indicando nel prolungamento dei termini della stagione venatoria la sola possibilità di modifica, con l'alibi di ottemperare a prescrizioni comunitarie che, al contrario, ci richiamano a una più rigorosa valutazione del calendario, per garantire la salvaguardia delle biodiversità delle specie animali. Avendo seguito la vicenda alla Camera con attenzione ed equilibrio, e con il pieno sostegno di tutte le associazioni animaliste e ambientaliste italiane, oltrechè della stragrande maggioranza dell'opinione pubblica, sentiamo il dovere, per correttezza, di comunicarLe che non intendiamo legittimare con il nostro voto il cedimento politico di alcuni a una piccola lobby di settore e a meno di 750 mila cacciatori. Nè, tanto meno, alla loro volontà di sparare indiscriminatamente tutto l'anno e contro qualsiasi specie animale".

"Sia chiaro - concludono - che la nostra iniziativa è dettata solo ed esclusivamente da un problema di coscienza e non ha nulla a che vedere con la situazione politica interna al nostro partito".

La prima firma è quella di Fiorella Ceccacci Rubino. Con lei Gabriella Giammanco, Barbara Mannucci, Giuliano Cazzola, Benedetto Della Vedova, Fabio Granata, Paola Frassinetti, Manuela Repetti, Enrico La Loggia, Michaela Biancofiore, Margherita Boniver, Flavia Perina, Gennaro Malgieri, Fiamma Nirenstein, Pietro Lunardi, Francesco Paolo Sisto, Lucio Stanca, Salvatore Torrisi, Annagrazia Calabria, Maurizio Iappicca, Gianni Mancuso, Roberto Tortoli, Elvira Savino, Gabriella Carlucci, Elena Centemero, Santo Versace, Basilio Catanoso e Paola Pelino.

Personalmente spero che altri vi seguono e l'art.43 venga stralciato....

Un saluto

Sandro

Anche io lo spero che venga stralciato....
 
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