Meteo stagione 2023

Meteo 7 giorni: marzo c'è, possibile MALTEMPO in arrivo in due occasioni


Meteo 7 giorni - 13 Marzo 2023, ore 17.30


La seconda parte di marzo potrebbe rivelarsi decisamente più favorevole al maltempo di stampo dichiaratamente atlantico, come da tempo non osserviamo nel Mediterraneo. La prima di una serie di perturbazioni è ormai in dirittura d'arrivo e coinvolgerà gran parte d'Italia.

Le piogge saranno diffuse e localmente intense, soprattutto nelle prime fasi del peggioramento quando transiterà un fronte temporalesco sulle regioni del nord e dell'alto Tirreno (tra stasera e martedì mattina). A seguire le piogge si estenderanno al centro e al sud tra martedì e mercoledì, ma il protagonista indiscusso sarà senza dubbio il forte vento che sulle isole maggiori ed il lato tirrenico potrebbe causare non pochi disagi (vedi qui maggiori approfondimenti).



Ci sarà spazio anche per un netto calo termico tra mercoledì e giovedì grazie all'intrusione di aria molto più fredda dai Balcani che ci riporterà in inverno per un paio di giorni. Sia chiaro, non sarà freddo intenso e difatti non ci saranno nevicate a bassa quota, ma considerando che partiamo da temperature prossime ai 20°C senza dubbio percepiremo un netto calo termico!

A seguire ci sarà un miglioramento del tempo tra giovedì, venerdì e sabato, poi il maltempo potrebbe nuovamente tornare nel Mediterraneo grazie ad un'altra perturbaziona atlantica la cui entità è ancora molto incerta. Le piogge potrebbero prediligere il nord ed il medio-alto Tirreno tra domenica, lunedì e martedì.



Ma andiamo nel dettaglio e vediamo cosa ci aspetta giorno per giorno:

Martedì 14 marzo: tempo in netto peggioramento al nord e medio-alto Tirreno. Forti rovesci al Nordest e alto Tirreno. Temperature anomale al centro e al sud con picchi di 20-22°C.

Mercoledì 15 marzo: residue piogge e acquazzoni al Nordest, maltempo al centro e al sud con venti sostenuti e temperature in repentino calo! Nevicate in Appennino fin sui 900-1000 metri, localmente in collina sull'Appennino settentrionale.

Giovedì 16 marzo: residue piogge al sud e sul medio-basso Adriatico, ma con tendenza ad un velocissimo miglioramento. Vento di maestrale protagonista per tutta la giornata al sud e sul basso Adriatico. Temperature in calo.

Venerdì 17 marzo: anticiclone in rinforzo su tutta Italia e temperature in ripresa, ma senza eccessi di mitezza.

Sabato 18 marzo: generalmente stabile e soleggiato al centro e al sud, più nubi al nord ma non ci aspettiamo particolari fenomeni. Temperature in aumento.



Domenica 19 marzo: possibile peggioramento al nord e alto Tirreno con piogge e locali acquazzoni. Più stabile al sud. Temperature in aumento.

Lunedì 20 marzo: generalmente perturbato al nord e al centro, specie sui settori tirrenici. Temperature stazionarie.


Autore : Raffaele Laricchia
 
METEO: gli SPETTRI sono tornati! La SICCITA' rischia di aggravarsi, ultimissime!

Sono inquietanti i segnali delle carte meteo di queste ultime ore.


Prima pagina - 13 Marzo 2023, ore 21.08


Chi si mangia le saccature destinate a portare pioggia sul nostro Paese?
Sembra tornare la maledizione del KRAKEN, il mostro marino di cui tanto si parla nei film "i pirati dei caraibi" che faceva a pezzi le navi.

Qui a farsi fuori le saccature che arrivano da ovest ci dev'essere per forza uno di questi mostri a ridosso del Golfo di Guascogna, altrimenti non si spiegherebbe come mai, ogni volta che l'Atlantico cerca di spedire i suoi fronti verso il Mediterraneo, fanno tutti la fine che vediamo qui sotto:



E' riferita a domenica 19 marzo e mostra l'anomalia barica a 5500m; in rosso pressioni più alte del normale che sottendono la presenza di anticicloni, in blu più bassi, che ci suggeriscono la presenza di saccature: quella X mostra proprio l'insuccesso dell'avanzata di quella figura depressionaria dispensatrice di pioggia. La saccatura si spezza in due e l'anticiclone (o chi per esso) se la divora.

Un altro brutto colpo alle speranze di pioggia vera nel Mediterraneo. L'insuccesso pare evidente anche se osserviamo queste altre due mappe bariche riferite al suolo e alla quota di 5500m per lo stesso giorno, il modello europeo fa intendere che l'appuntamento con la pioggia finirebbe ancora per risultare rimandato:



Fino a quando? Allora: fintanto che i peggioramenti vengono visti lontani nel tempo, appaiono abbastanza credibili e ben strutturati, come l'indicazione della media degli scenari del modello americano per martedì 21 marzo, una bella corrente sud occidentale che invade l'Europa centrale e raggiunge con le sue (pur modeste) ondulazioni anche l'Italia con l'idea di portarvi della pioggia:



Il problema è che più ci avviciniamo all'evento e più entra in scena il "kraken" che si mangia tutto e limita i peggioramenti a modesti passaggi nuvolosi. La situazione deve sbloccarsi e FORSE, ma solo forse, lo farà con i contrasti termici fisiologici che interverranno con il passare dei giorni, perchè l'Atlantico più fresco dovrebbe generare contrasti sorvolando territori già scaldati dal sole di fine marzo. In altre parole saranno le prime manifestazioni temporalesche a ridestare un'atmosfera quasi addormentata, o meglio inceppata, incagliata, ingolfata.

RIASSUMENDO
Il problema resta sempre la difficoltà delle piogge di arrivare sull'Italia e soprattutto al nord, dove non precipita ormai quasi nulla. Anche nei prossimi giorni si vivranno probabilmente passaggi di fronti sterili, inibiti e ridimensionati dalla presenza dell'alta pressione. C'è ovviamente ancora la possibilità di un ripensamento modellistico, ma in questi anni di situazioni come queste ne abbiamo vissute ormai davvero troppe e la preoccupazione sale.


Autore : Alessio Grosso
 
INQUIETANTE! Il grande FLOP della PIOGGIA: ecco cosa potrebbe succedere...

Piogge in arrivo, anzi no...o meglio forse. Perchè fa così fatica a piovere? Quando si sbloccherà la situazione?


Prima pagina - Oggi, ore 10.33


Il modello matematico la prevede, la conferma, poi se la rimangia, mettendo in difficoltà il previsore: sembra un disegno più ampio di un cambiamento climatico che i modelli non colgono ancora pienamente. Mai come stamane la situazione si presta ad essere spiegata, perchè i modelli evidenziano tutta la difficoltà delle saccature atlantiche di raggiungere il Mediterraneo e dunque l'Italia: per questo la PIOGGIA stenta o viene ridimensionata e circoscritta.

Guardate la mappa delle piogge prevista per domenica 19 marzo: si nota la perturbazione che arranca con fatica verso est, non sostenuta da una saccatura sufficientemente incisiva e finisce per portare piogge solo sulla Sardegna e l'estremo nord-ovest (fra l'altro trascurabili):



La saccatura evolverà poi in una goccia fredda sul basso Tirreno, in grado di dispensare qualche rovescio al sud e tra basso Lazio ed Abruzzo tra lunedì 20 e martedì 21 marzo:



E dopo? Altra attesa perchè le grandi figure depressionarie è come se risultassero bloccate in Atlantico, come se qualcosa le inibisse dall'avanzare celermente verso levante. è evidente in questa mappa prevista per mercoledì 22:



E' ovvio che così da noi ne scaturisce una modesta variabilità con al massimo qualche piovasco lungo il Tirreno, ma per la pioggia vera bisognerà forse aspettare sabato 25, è il dubbio è legittimo perchè l'evoluzione della saccatura verso levante potrebbe determinarne anche il suo indebolimento. Le mappe che seguono infatti risultano un po' forzate verso un'evoluzione piovosa ma NON sono ancora molto attendibili:





Al momento la probabilità di precipitazioni superiori ai 5mm per sabato 25 marzo si attesta attorno al 45% per il nord e sulle centrali tirreniche, anche meno per il resto del Paese, come vediamo da questa mappa:



Questa difficoltà delle saccature nella progressione verso levante è figlia di questa anomalia pressoria a 5500m che viene ancora evidenziata molto bene da questa mappa prevista per giovedì 23 marzo, con il rosso si intendono pressioni più alte del normale:



COMMENTO
Con le saccature che stentano a raggiungere l'Italia in modo efficace, per la pioggia tutto diventa più difficile. In pratica quando le saccature raggiungono il Mediterraneo, per cause ancora non del tutto chiare, (ma su tutte la mancanza di aria fredda) tendono a disgregarsi, favorendo la frontolisi (cioè la dissoluzione) delle perturbazioni. Le possibilità di pioggia SERIA aumentano solo a partire da sabato 25 marzo, vengono dunque costantemente posticipate, una situazione inquietante.




Autore : Alessio Grosso
 
Vi mostriamo la MALATTIA che sta affliggendo il nostro clima!

Da diversi anni è in atto una modifica della circolazione atmosferica indotta da un aumento cronico di geopotenziale tra Gibilterra e l'Iberia.


Editoriali - Oggi, ore 10.15


"Dottore, mi fa male il tempo"! Che il clima sia malato da diversi anni è ormai sotto gli occhi di tutti, ma nell'ultimo decennio la situazione è andata peggiorando con una velocità che ha fatto impallidire anche i più pessimisti e catastrofisti.

Ci troviamo così con il nord Italia costretto a pregare la pioggia come se fosse una meteora benedetta, senza contare le estati sempre più roventi e gli inverni che si riducono a fugaci comparse che fanno la felicità di pochi e l'infelicità di molti.

Ieri in questo articolo (www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/-getto-malato-ecco-perch-le-perturbazioni-fanno-fatica-ad-arrivare-sull-italia/96821/) abbiamo parlato della corrente a getto che non riesce più a penetrare nel Mediterraneo. Se manca questo nastro trasportatore, le perturbazioni non arrivano ed inizia la grande sete per alcune regioni.

Oggi vi mostriamo invece la radice di tutti i nostri problemi, la "malattia" nuda e cruda che affligge la circolazione dell'Europa centro-occidentale. La mappa è estrapolata dal modello europeo ed è valida per sabato 25 marzo. Non badate alla scadenza previsionale, ma osservate solo la cartina che abbiamo postato a scopo dimostrativo più che previsionale.



Notate come sul centro e nord Europa le perturbazioni ci siano, connesse con un flusso atlantico anche energico. Se però osserviamo la mappa in basso a sinistra, notiamo una perenne distorsione delle correnti dovute ad un surplus termico e di geopotenziale ormai PERENNE tra il Marocco e l'Iberia.

Il problema siccitoso che affligge il nord Italia e la latitanza delle piogge democratiche sul nostro Paese nasce da qui. In altre parole, il cambiamento climatico dovuto al global warming ha estroflesso la cella di Hadley che fuoriesce sempre in quel punto. In pratica è come aver posto un macigno enorme nella corrente di un fiume; questa viene inevitabilmente deviata, seguendo altri percorsi.

Il getto sul nord Europa è costretto ad accelerare per superare questo ostacolo. Così facendo favorisce continue rimonte anticicloniche sull'Italia e quelle poche perturbazioni che riescono a passare sono costrette a fare il giro largo, presentandosi sulla nostra Penisola con direttrice da nord-ovest, ovvero inefficaci alla causa piovosa del settentrione.

Questa anomalia di geopotenziale in sede iberico-marocchina è in fase di studio da parte di scienziati ed addetti ai lavori. Non possiamo ancora dire che si tratti di una modifica permanente della circolazione, ma sicuramente l'Europa occidentale e il Mediterraneo dovranno convivere con questa anomalia ancora per diverso tempo!


Autore : Paolo Bonino
 
GETTO MALATO": ecco perchè le perturbazioni fanno fatica ad arrivare sull'Italia

La perturbazione attesa nel fine settimana è stata cancellata dai modelli. Vediamo cosa c'è alla base di queste continue ritrattazioni, ovviamente sempre verso il "nulla di fatto"


In primo piano - 14 Marzo 2023, ore 11.30
Vi ricordate la rubrica "Che tempo fa", in onda ogni sera prima del telegiornale, che illustrava con mappe e cartine la situazione meteo prevista? I più giovani ovviamente non possono ricordarla, ma all'interno della trasmissione veniva proposta la carta del tempo, con le perturbazioni numerate dal colonnello di turno.

Avete capito bene: si numeravano le perturbazioni che ogni mese transitavano sul nostro Paese ed ogni volta che il mese giungeva a termine, il conto ripartiva da zero.

Non era infrequente avere anche 10-12 perturbazioni mensili durante la primavera. I fronti venivano trasportati verso l'Italia da una corrente che arrivava direttamente dall'Oceano e scorreva sul Mediterraneo senza intoppi. Si trattava della "corrente a getto occidentale".

Ora le perturbazioni che arrivano da ovest si contano sulle dita di una mano nell'arco dei mesi, anzi, a volte possono latitare per intere stagioni. Un cambiamento climatico che ha intaccato il normale percorso della corrente a getto, che ora si presenta inceppata, se non interrotta tra l'Europa occidentale e il Vicino Atlantico.

A tal proposito, vi mostriamo due mappe che inquadrano il percorso della corrente a getto (siamo a circa 10.000 di altezza) sul nostro Continente. La prima è incentrata per sabato 18 marzo:



Per comodità di vedute, abbiamo cerchiato l'Italia in rosso. Osservate come si comporta il getto sull'Europa occidentale e sul Vicino Atlantico.

La corrente a getto invece si scorrere rettilinea e fluida, tende prima ad ondulare, poi a SPEZZARSI ad ovest della nostra Penisola. Ogni volta che si presenta una perturbazione in ingresso dall'Oceano, il suo moto di conseguenza risulta prima rallentato e poi bloccato e non più sostenuto dal getto in questione.

A tal proposito, la seconda mappa mostra cosa succede al getto 2 giorni dopo, ovvero lunedi 20 marzo.



Al posto del ramo del getto che dovrebbe sostenere il fronte sul Mediterraneo occidentale, abbiamo un promontorio di alta pressione che sembra formarsi dal nulla, ma che in realtà deriva dallo strappo del getto stesso, divenuto ormai troppo debole. MORALE: per la perturbazione atlantica non c'è futuro!

Cambierà questa situazione? Forse con la risoluzione della NINA e l'arrivo del NINO il gradiente da ovest potrebbe essere un po' rinforzato e allora FORSE si potrà sperare in qualche perturbazione più seria dall'Atlantico. Se ciò non dovesse succedere sarà un grosso problema soprattutto per le regioni settentrionali e parte di quelle centrali che basano il loro sostentamento piovoso praticamente solo sulle perturbazioni atlantiche.


Autore : Paolo Bonino
 
Stanno modificando il CLIMA per NON far PIOVERE seriamente in Italia? Si va verso un' ESTATE da FORNO?

E' in atto una guerra climatica e non ci siamo accorti? La siccità che stiamo vivendo deriva da una alterazione umana delle correnti atmosferiche?


Prima pagina - Oggi, ore 10.06


Si, è possibile modificare il clima artificialmente. Ma di quanto? Con che rilevanza, locale, o globale? La modificazione artificiale del tempo è un progetto che parte da lontano, dagli anni 60, ai tempi della guerra fredda.

PROPOSTA INQUIETANTE
Qualcuno propose di bonificare le aree ghiacciate spruzzandogli sopra sostanze che assorbono la luce solare, ad esempio della fuliggine. Il fine? Promuovere ad aree agricole zone altrimenti abbandonate a sè stesse.

PROPOSTA BIZZARRA
Altra bizzarra proposta quella di spargere sugli specchi lacustri una pellicola chimica innocua ed insapore per impedire l'evaporazione dell'acqua ed averne così un maggior quantitativo a disposizione.

PROPOSTA DRAMMATICA
Ecco poi le bombe H utilizzate per spianare le montagne, ad esempio le Alpi, in modo da riorientare i flussi dei venti.

PROPOSTA CALDOFILA
Una delle più folli è sicuramente ascrivivile al russo Chernkov, che propose di usare navicelle spaziali per costruire un anello di polvere di Potassio intorno alla Terra simile a quello di Saturno. In questo modo si sarebbe realizzato il sogno dell'eterna estate con notevoli progressi agricoli.

PROGETTO STORMFURY
Negli anni 70, arrivò il progetto americano denominato STORMFURY, che aveva lo scopo di indebolire gli uragani sfruttando le proprietà dei cristalli di ioduro d’argento, che fungono da nuclei di congelamento per le goccioline soprafuse nelle nubi temporalesche. I tentativi furono parecchi e qualcuno andò anche a buon fine; spesso gli uragani inseminati si indebolivano per alcune ore, poi riacquistavano potenza; occorrevano semine costanti ma c’era anche una legislazione severa su questo punto: non si poteva inseminare l’uragano che, nell’arco di ventiquattrore, avesse più di dieci probabilità su cento di raggiungere zone costiere abitate…

PROGETTO H.A.A.R.P.
(High-frequency Active Auroral Research), cioè «programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza». Le antenne installate in Alaska secondo la tesi ufficiale studierebbero la ionosfera per ottenere un miglioramento nelle telecomunicazioni; altre nazioni lo fanno, come la Russia o il Giappone e in Europa la Norvegia a Tronmso e l'Inghilterra a Steeplebush. Il sito americano si trova a Gakona sono stati impiantati ben 180 piloni d'alluminio. Queste antenne sono capaci di trasmettere onde ad alta frequenza fino a quote di 350Km. La ionosfera è composta da materia rarefatta allo stato di plasma, cioè di particelle cariche (ioni), e ha la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore notturne e questo è molto utile per ascoltare le radio dei Paesi stranieri di notte in AM dato che la riflessione ionosferica permette ai segnali di scavalcare la curvatura terrestre. Quindi HAARP si propone questo progetto: miglioramento di radar, comunicazioni, sistemi geofisici per la ricerca di petrolio.

ACCUSE RUSSE
I russi da molti anni ritengono che gli Usa siano in grado di modificare il clima dell’Eurasia alterando il regime delle correnti atmosferiche (cosa che ben inteso, visto che usano la stessa tecnologia, potrebbero fare anche loro).

CONSEGUENZE
Ammesso ma non concesso che queste onde siano in grado di scaldare o comunque di produrre modificazioni molecolari in troposfera, allora è possibile che una zona di alta pressione venga rafforzata, che una perturbazione possa essere deviata, indebolita, distrutta per favorire siccità e mandare in crisi l'economia di un Paese o di un intero continente come l'Europa, che la corrente a getto venga accelerata, che il vortice polare possa essere indebolito. Difficile...

SCIE CHIMICHE
Da anni si parla di un progetto di modificazione climatica indotto dalle scie chimiche rilasciate dagli aerei (non le scie di condensazione) che modificherebbe il clima ma influirebbe anche sulla salute delle persone.

PUTIN, LA CINA, GLI USA
Non è possibile allora che sia in atto una guerra climatica di cui NON ci siamo accorti? Non è possibile che Putin per mandare in crisi l'economia in Europa abbia dato ordine agli scienziati di esaltare gli effetti del rialzo delle fasce tropicali verso nord, di indebolire il potenziale dei vortici depressionari e di determinarne una minore efficacia, specie alle basse latitudini, accentuando la forza degli anticicloni? Non è possibile che analogamente quello lo stia facendo Biden per far dipendere l'Europa dalle esportazioni americane? E se fossero i cinesi a farlo attraverso un programma sperimentale a noi sconosciuto?

FANTAPOLITICA e FANTACLIMA
Capirete bene che sembra tutto un po' forzato, nessuno ha mai dimostrato che sia possibile intervenire sulle correnti atmosferiche su così vasta scala, nessuno peraltro ha mai sollevato il problema, anche adesso che è evidente che qualcosa non quadra più nel clima europeo.

ABBASSARE LA TEMPERATURA
La riflessione della radiazione solare attraverso l'utilizzo di un sistema di specchi è una tecnologia che viene studiata per diverse applicazioni, come la produzione di energia solare e la mitigazione del surriscaldamento urbano. Il concetto di base consiste nell'utilizzare grandi specchi orbitanti nello spazio per riflettere parte della radiazione solare in modo da diminuire l'irraggiamento solare che raggiunge la Terra. In teoria, questo potrebbe far diminuire la temperatura globale del pianeta, ma sarebbe necessario un grande numero di specchi per avere un impatto significativo sulla temperatura globale, il che sarebbe costoso e richiederebbe un'elevata manutenzione. Inoltre, ci sarebbero anche delle preoccupazioni sulla sicurezza e sulla possibile interferenza con le attività satellitari.

SITUAZIONE EUROPEA
Ci si chiede comunque tra gli addetti ai lavori cosa stia succedendo al clima europeo. Il cambiamento del clima sta subendo un'accelerazione notevole: le perturbazioni non entrano più sul Mediterraneo, fatica a piovere, non arriva più freddo vero dal nord Europa e le nevicate ormai sono sempre più rare, sono diminuiti i temporali. Lo spostamento delle fasce climatiche verso nord sta avvenendo in modo sempre più evidente, così evidente che sembrerebbe quasi forzato, da qui la ricerca di soluzioni EXTRA naturali, non aliene, non siamo così sciocchi da pensare ad una cosa del genere, ma riconducibile forse a qualche esperimento di cui ignoriamo l'esistenza.

ESTATE da FORNO
Con queste premesse di siccità e di anticicloni già invadenti a marzo, che riducono l'ingerenza dei fronti in ingresso, è chiaro che pensare ad un'estate rovente è assolutamente coerente con quanto sta accadendo. Settimane e settimane di anticiclone e di temperature costantemente over 30, qualche volta anche over 35 con punte di 40°C (ed oltre al sud). E' la previsione attualmente può facile da fare, nonostante la lunga distanza temporale. Speriamo di essere smentiti.


Autore : Alessio Grosso
 
C'è un "HOT SPOT" che inibisce le PIOGGE al nord: ecco cos'è e che sviluppi ci saranno!

Le saccature si sfaldano quasi tutte quando raggiungono un determinato punto geografico prossimo all'Italia, ma se i fenomeni riescono comunque a raggiungere il centro e il sud, al nord gli ostacoli orografici esaltano l'anomalia.


Prima pagina - Oggi, ore 08.07


Non piove al nord, per la verità piove poco anche al centro e al sud, ma mai come al settentrione, che paga più di tutti la scarsa capacità delle saccature di raggiungere il sud della Francia conservando intatta la loro potenzialità.

I PROBLEMI
E' un problema di "hot spot", punto caldo. Le saccature tra il sud della Francia e le Alpi occidentali si arenano sempre; è vero gli ostacoli orografici da superare non sono pochi e se la saccatura non dispone di aria fredda sufficiente a scavare minimi depressionari al suolo efficaci, in quel punto tutto si sfalda e il fronte arriva sull'Italia indebolito.

E' un problema di anticiclone africano, le cui rimonte avvengono tutte sul Mediterraneo occidentale e in particolare in quel punto, determinando la frontolisi, cioè la distruzione dei sistemi frontali e la scarsità di pioggia che stiamo vivendo.

E' un problema di flusso perturbato atlantico che si è alzato di latitudine e le cui onde sono sempre meno incisive, soprattutto nell'area mediterranea.

Il punto caldo lo si vede benissimo qui:



SVILUPPI
Non sono per niente buoni, c'è solo la possibilità di un inserimento delle correnti da nord tra domenica 26 e lunedì 27 con una fase di vento, un po' di freddo moderato e qualche fenomeno di instabilità al centro e al sud (specie lungo la dorsale appenninica), come vediamo qui sotto:



E poi per fine mese solo il modello americano prova a disegnare in qualche emissione un timido intervento di correnti debolmente perturbate da ovest, come si evince dalla mappa che vi proponiamo qui sotto per mercoledì 29 marzo:



Ma questo tentativo da ovest ha davvero ben poche probabilità di andare in porto, perchè quasi tutte le medie degli scenari dei modelli prevedono per fine mese una parziale (ma efficace) rimonta dell'anticiclone subtropicale a deviare le perturbazioni, inducendo al massimo correnti da nord-ovest sulla Penisola, come vedete qui:



Con queste premesse marzo non potrà chiudersi con piogge confortanti per l'agricoltura, facilmente si andrà ad aprile e c'è la Pasqua che incombe e tutti vogliono il sole per le feste e magari saranno anche accontentati, ma consentiteci da queste pagine, per il bene di tutti, di andare a cercare sempre dalle mappe una speranza di pioggia.


Autore : Alessio Grosso
 
Gran brutta storia....
L'arrivo del FOEHN accentuerà la siccità sul nord-ovest

Con gli affondi da nord, gli unici peraltro ormai rilevanti per il tempo del Paese, l'angolo nord-occidentale del Paese è a costante rischio favonio. E sarà così anche questa volta, tra domenica 26 e lunedì 27 marzo, con conseguente inasprimento delle condizioni siccitose.


In primo piano - Oggi, ore 09.59


Che venga da ovest, che venga da nord, l'angolo nord-occidentale sembra ormai smenarci sempre. Se fino a ieri c'era qualche possibilità almeno di assistere ai primi episodi temporaleschi prima di arrivare al foehn, oggi quelle possibilità sembrano essere evaporate, e l'arrivo del vento da nord è ormai quasi certo.

Sono indubbiamente attese delle nevicate sui settori alpini di confine nella notte su lunedì e nella successiva mattinata, in particolare su zona del Bianco, Formazza e valle di Livigno, ma per il resto sarà il vento secco a dominare e i cieli azzurri.

Se il trend dovesse essere questo anche nei prossimi mesi, eccezion fatta per qualche temporale, che rimane in ogni caso un episodio circoscritto nel tempo e nello spazio, l'area potrebbe subire forse subire la siccità peggiore di sempre.

Intanto ecco la maestralata violenta di lunedì 27 in Sardegna e il foehn soprattutto tra est Piemonte ed ovest Lombardia:



Da notare un sensibile abbassamento delle temperature nelle vallate alpine con valori sotto lo zero anche nei fondovalle delle vallate superiori e clima invernale almeno sino a martedì 28 marzo:



Il problema è però sempre l'incapacità delle saccature di generare depressioni al suolo sul Mar Ligure o sulla Costa Azzurra, le uniche in grado di far piovere sul nord-ovest nel semestre freddo, poi da fine aprile e da maggio a settembre, grazie alla forte insolazione, i contrasti termici generano temporali anche in assenza di depressioni al suolo, ma maggio non è così vicino.

E per tutta la prima decade di aprile al momento si vede solo alta pressione.


Autore : Alessio Grosso
 
Vedremo, sarà il solito effimero apporto piovoso, nulla di concreto.....

PERTURBAZIONE in arrivo DOMENICA sull'Italia: molto vento e possibili PIOGGE, ecco le aree coinvolte

Confermato il transito di una perturbazione nella giornata di domenica 26 marzo. Quali saranno le regioni coinvolte?


In primo piano - Oggi, ore 10.10
Di seguito, la mappa sinottica attesa per le ore centrali di domenica 26 marzo:



C'è ancora incertezza sulla penetrazione del fronte in questione, anche se la maggior parte delle elaborazioni optano per la "solita solfa", ovvero un fronte veloce, poco significativo che lascerà in ombra alcune regioni. Alcuni rovesci si potranno manifestare, ma le vecchie e care perturbazioni cariche di pioggia delle primavere vecchio stile resteranno un lontano ricordo.

Vediamo comunque come viene ripartito oggi il panorama piovoso secondo i modelli americano, europeo e canadese per la giornata in questione. Iniziamo con il modello europeo:



Il buco bianco "maledetto" sul Piemonte sta a significare che anche questa perturbazione probabilmente non avrà penetrazione ottimale per accontentare questo settore. Rovesci si faranno vedere invece sul nord-est e la Liguria centro-orientale, nonchè nelle aree interne del centro e sull'arco alpino in genere.

Questa invece è la sommatoria delle precipitazioni attese nell'arco della giornata festiva secondo il modello americano:



Non cambia di molto la previsione, con rischio favonico sul Piemonte e qualche rovescio al nord-est, Liguria centro-orientale e zone interne poste tra Toscana e Umbria, oltre ovviamente alle Alpi.

Infine, questa è la previsione per domenica 26 marzo secondo il modello canadese:



Questo modello mostra rovesci più corposi tra la Lombardia, la Liguria e il nord-est con ottimi accumuli in sede alpina. Qualche rovescio anche sulle regioni del medio/alto Tirreno nonchè nelle aree interne del centro. Ancora penalizzato il Piemonte, specie nella sua parte centro-occidentale dove il rischio favonico sarà elevato.


Autore : Paolo Bonino
 
Le ULTIMISSIME sulla PERTURBAZIONE di domenica: dove ci sarà MALTEMPO?

Gli ultimi aggiornamenti sulla perturbazione che interesserà l'Italia nella giornata di domenica.


In primo piano - Oggi, ore 10.15
Di seguito, la mappa sinottica estrapolata questa mattina dal modello americano per le ore centrali di domenica 26 marzo:



Si nota la formazione temporanea di una depressione al settentrione che tra l'altro non viene contemplata da tutte le elaborazioni. Da ciò dipenderà la velocità del fronte e la persistenza dei fenomeni il loco.

Questa mattina tra l'altro non c'è uniformità di vedute tra gli elaborati, anche se una cosa sembra certa, ovvero il Favonio che purtroppo spirerà su parte del nord-ovest, segnatamente in Piemonte; una pessima notizia per quest'area che non sa più a quale santo appellarsi per vedere cadere acqua dal cielo.

La mappa più ottimistica ci viene fornita questa mattina dal modello americano; ecco la sommatoria delle precipitazioni previste dall'elaborato di oltre oceano per l'intera giornata festiva:



A parte il sopracitato scarso interessamento del Piemonte e del Ponente Ligure, il resto del nord (ad eccezione forse della Romagna) vedrà un passaggio rapido di rovesci di discreta fattura. Piovaschi si attiveranno anche al centro, specie nelle zone interne, mentre sul resto d'Italia il tempo sarà asciutto.

Il modello europeo per il medesimo lasso temporale, non la pensa così e con la sua classica mannaja TRANCIA con l'aggiornamento odierno quasi tutti i fenomeni per domenica. Vi mostriamo la mappa:



Un quadro veramente sconfortante: a parte qualche sporadico rovescio sul nord-est e al centro, la perturbazione non produrrebbe praticamente effetti se non quello di sbuffare altro Favonio sul nord-ovest, che ne farebbe volentieri a meno.

Infine, il modello canadese si pone nel mezzo tra l'europeo e l'americano. Ecco la sommatoria delle precipitazioni previste da questo elaborato sempre per domenica 26 marzo:



Qualche rovescio si farebbe vedere indicativamente dalla Lombardia verso levante, includendo anche il medio-alto Tirreno e le aree interne dell'Italia centrale. Nessuna speranza invece per il Piemonte.

La situazione resta comunque in evoluzione, seguite i nostri aggiornamenti.


Autore : Paolo Bonino
 
MALTEMPO tra domenica e lunedì su parte d'Italia; ecco le aree coinvolte

Una perturbazione interesserà parte della nostra Penisola tra domenica e lunedi, seguita da un calo delle temperature.


In primo piano - Oggi, ore 09.56


Si conferma quest'oggi il transito di una perturbazione veloce sull'Italia tra domenica e lunedi. Diciamo subito che molte aree del settentrione, specie il nord-ovest, saranno nuovamente "piagate" da venti di Foehn che asciugheranno tutto l'asciugabile. Di conseguenza anche questo fronte non porterà nessun sollievo alle aree bisognose di pioggia...anzi, porterà ancora più secco. Una situazione che per molte aree del settentrione è ormai drammatica.

La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco della giornata di domenica 26 marzo:



Anche questa volta le mappe hanno operato con il solito meccanismo irritante, ovvero marginalizzando i fenomeni all'avvicinarsi della scadenza previsionale. Resterà comunque qualche rovescio nel pomeriggio di domenica sul nord-est e la Liguria centro-orientale. Il resto del nord avrà piogge nulle o insignificanti, incalzate subito dal vento secco da nord. Qualche piovasco sarà possibile anche sul medio-alto Tirreno e le aree interne del centro, per il resto tempo asciutto.

La seconda mappa mostra invece la sommatoria delle precipitazioni previste sull'Italia per la giornata di lunedi 27 marzo:



I rovesci si porteranno tra il medio Adriatico, le aree interne e il meridione peninsulare accompagnati da forti venti da nord-ovest ed un progressivo calo delle temperature. La quota neve tenderà a calare tra la sera e la notte in Appennino, attestandosi su 700-800 metri.

Su tutte le altre regioni tempo asciutto, ventoso e con temperature in calo.


Autore : Paolo Bonino
 
MALTEMPO? L'anticiclone proverà a rovinargli i piani per le Palme e la Pasqua

Sempre invadente l'anticiclone. I modelli tentennano sui peggioramenti.


In primo piano - Oggi, ore 09.35


Un ghigno beffardo e diabolico quello dell'anticiclone, che appena si scorge la possibilità di intervenire a "difendere" la Penisola dalle azioni perturbate, non se lo fa dire due volte.

Le azioni perturbate però sono un'autentica manna, sono i buoni, mentre in questo momento l'anticiclone è visto come un "diavolo" che inibendo le precipitazioni, fa aggravare il problema della siccità, segnatamente al nord.

Non basterà certo la sfuriata tra domenica e martedì, che peraltro salterà come al solito il nord-ovest, per rimettere le cose a posto. Allora noi siamo andati a vedere se c'è qualche possibilità per il week-end delle Palme, il primo del mese di aprile.

Se le emissioni ufficiali dei modelli qualche speranza la danno, le medie degli scenari molto meno e l'indice di affidabilità pure.
Ecco comunque le ipotesi più ottimiste, siamo all'alba di sabato 1° aprile con un fronte freddo che si avvicina da ovest, sostenuto da correnti di Libeccio:



Qui abbiamo un altro esempio con la saccatura che evolve in depressione e dispensa piogge su gran parte del Paese, la mappa è prevista per domenica 2 aprile:



C'è anche il modello europeo che dispensa precipitazioni abbondanti al nord per sabato 1° aprile, proprio in seguito alla formazione di un minimo depressionario:



Capite bene però che davanti a medie degli scenari come quelle che seguono e dopo tutte le sconfitte che il maltempo ha subito sino ad oggi, diventa difficile avallare una previsione di maltempo ad una distanza temporale di 7 giorni, vedete bene qui sotto, correnti da nord-ovest, anticiclone invadente e niente pioggia.



E per la settimana di Pasqua dunque vincerà l'anticiclone? Quella è un'altra puntata di questa avvincente saga dal titolo "lotta alla siccità". Certamente ci sono scenari inquietanti, ma altri incoraggianti, ad esempio qualche emissione del modello americano crede in una distensione dell'anticiclone verso la Scandinavia e in un affondo perturbato di stampo quasi invernale da nord-est sull'Italia entro giovedì 6 aprile, ve lo mostriamo solo a titolo di curiosità:



Ma al momento l'opzione più facile prevede ancora per i giorni di Pasqua un'ingerenza dell'anticiclone tale da strizzare l'occhio ai turisti e molto meno agli agricoltori. Seguite però gli aggiornamenti.

COMMENTO
Il week-end delle Palme 1-2 aprile, potrebbe offrire una potenziale situazione di maltempo sull'Italia, soprattutto al nord, ma le emissioni leggono ancora l'azione di disturbo dell'anticiclone in questo progetto.


Autore : Alessio Grosso
 
Meteo: ecco dove potrebbe PIOVERE nell'arco di questa settimana

Ci sono aree che potrebbero ricevere delle precipitazioni nell'arco di questa settimana, vediamo quali.


In primo piano - Oggi, ore 10.50
La parentesi più fredda che ci interesserà nelle prossime 24-36 ore dispenserà gli ultimi rovesci in Abruzzo e al meridione nella giornata di martedi 28, segnatamente in mattinata. Seguirà una giornata (mercoledì) con tempo buono ovunque, stante l'allungo dell'alta pressione.

Tra giovedi 30 e venerdi 31 marzo le correnti atlantiche torneranno a scorrere sull'Europa centro-settentrionale, lambendo anche la nostra Penisola. Ecco la mappa sinottica attesa per la notte tra giovedi 30 e venerdi 31 marzo:



Da rimarcare ancora una volta l'anomalia pressoria nel solito punto, a sud dell'Iberia, che non consentirà alle perturbazioni una penetrazione adeguata nel Mediterraneo. Un fronte transiterà comunque sull'Europa centrale, influenzando il settentrione con la sua coda.

Anche in questo caso non si tratterà di precipitazioni in grado di migliorare la situazione idrica. Comunque, la prima mappa mostra la sommatoria delle piogge attese in Italia nella giornata di giovedi 30 marzo:



Qualche piovasco o debole pioggia potrebbe cadere all'interno della linea rossa, quindi su buona parte del nord, anche se si tratterà di poca cosa.

Questa invece è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco della giornata di venerdi 31 marzo:



A parte i soliti settori alpini confinali che avranno rovesci, il resto del nord avrà qualche piovasco o pioviggine sparsa specie sulla Liguria e al nord-est. Qualche pioviggine anche sul medio-alto Tirreno e le aree interne, per il resto asciutto.

Autore : Paolo Bonino
 
PASQUA e PASQUETTA: tutti gli ultimi aggiornamenti dei modelli

Pasqua e Pasquetta col SOLE o con la PIOGGIA? Ecco le ultimissime notizie.


In primo piano - Oggi, ore 10.45


Le previsioni per il periodo pasquale sono e sempre saranno la bestia nera dei previsori e meteorologi. Le prospettive spesso cambiano e noi siamo costretti a rincorrere questi cambiamenti in modo da fornire una previsione il più possibile affidabile. Per il momento sussiste ancora qualche incertezza, anche se la matassa previsionale lentamente si sbroglia in merito alla festa centrale della primavera.

Iniziamo con la giornata di Pasqua. Questa è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco della giornata festiva:



Notiamo dei rovesci segnatamente sulla Sicilia e sulla Calabria; ad oggi sembra essere questa la zona con il tempo peggiore. Piovaschi saranno probabili anche sul nord-est e lungo il versante adriatico, seppure alternati a fasi soleggiate. Più stabile il tempo lungo il Tirreno, sul nord-ovest e sulla Sardegna.

Sul fronte termico, avremo un clima ancora frizzante al mattino, ma decisamente gradevole nel pomeriggio specie nelle aree dove ci sarà il sole.

Questa invece è la giornata di Pasquetta, o meglio come viene inquadrata oggi dalle mappe:



Ancora rovesci e qualche temporale al sud, specie su Sicilia settentrionale, Calabria e Puglia. Qualche piovasco, ma cose di poco conto, al nord-est e sul medio Adriatico, per il resto tempo abbastanza buono. Clima ovunque gradevole.


Autore : Paolo Bonino
 
VENERDI nuovo MALTEMPO in arrivo, anche al NORD!

La discesa di una perturbazione formerà una blanda depressione sul Mar Ligure foriera di maltempo per diverse regioni.


In primo piano - Oggi, ore 10.05
Di seguito, la mappa sinottica relativa alle ore centrali di venerdi 7 aprile:



Notate la posizione dell'alta pressione che porterà i massimi tra la Scandinavia e l'Europa nord-orientale. Il flusso atlantico verrà quindi tagliato fuori, ma una perturbazione riuscirà lo stesso a scendere da nord verso lo Stivale. Il sistema frontale formerà una depressione sul Golfo Ligure che dovrebbe assicurare delle piogge sull'alto Tirreno e al nord nella giornata suddetta.

A tal proposito, ecco la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco della giornata in parola, ovvero venerdi 7 aprile:



Rovesci saranno possibili al nord-ovest, specie sulla Liguria e la Lombardia, occasionalmente a carattere temporalesco. Nell'arco della giornata le piogge si estenderanno anche alla Toscana dove assumeranno anche qui carattere di rovescio.

Più sporadiche le precipitazioni al nord-est ed assenti sul restante centro-sud che verrà interessato nella giornata di sabato.

Temperature in calo al nord, specie nelle aree raggiunte dai fenomeni; un lieve aumento interverrà invece al centro e al meridione.


Autore : Paolo Bonino
 
Il tempo dopo la Pasqua: DELIRIO ANTICICLONICO e piogge sempre più lontane?

L'anticiclone rovinerà tutti i piani per portare la preziosa pioggia primaverile.


In primo piano - Oggi, ore 09.44


Un conto è il cambiamento climatico, un conto è vivere questo stravolgimento con l'anticiclone che, in un modo o nell'altro, riesce sempre a mettere i bastoni tra le ruote alle perturbazioni.

Così per il periodo post pasquale si vedono solo cose che di pioggia ne portano ben poca e che fanno pensare ad un altro mese con scarsità di precipitazioni inquietante. Un trend che, soprattutto al nord, si sta trascinando ormai da due anni e di cui non si vede la fine.



Se si insedia un promontorio anticiclonico del genere è dura che possa togliersi di mezzo facilmente. Adesso ve ne mostreremo una sequenza, tutti previsti da modelli diversi tra il 12 e il 16 aprile, è la prima volta in questa stagione che si nota un'invadenza dell'anticiclone così netta, ma è pur vero che NON piove nemmeno quando questa figura rimane defilata, dunque figuriamoci quando è in forma:





Ci sono, è pur vero, soluzioni intermedie, che vedono i disturbi atlantici tentare di arginare questo primo dominio anticiclonico stagionale, dispensando qualche pioggia a ridosso delle Alpi o in Adriatico, ma paiono al momento tentativi modesti, difficilmente in grado di stravolgere il quadro barico, ve li mostriamo comunque:



Anche il vortice qui sotto appare baldanzoso, ma nelle mappe successive, che non vi mostriamo, come si avvicinerà alle Alpi, andrà ridimensionandosi quasi completamente, pur dispensando qualche pioggerella; pioggerella appunto e nulla di più, è questo che preoccupa e non poco:



RIASSUMENDO:
dopo la Pasqua seguirà una fase di variabilità ma con fenomeni scarsi, passeggeri o del tutto assenti su molte regioni, in un contesto mite. La fase anticiclonica sembra probabile al 65-70%, e potrebbe durare almeno sino alla metà del mese, forse oltre. Seguite comunque gli aggiornamenti.


Autore : Alessio Grosso
 
Meteo: Pasqua e Pasquetta con più Pioggia del previsto, vediamo in quali Regioni servirà l'Ombrello [Mappe]
Articolo del 6/04/2023
ore 12:52
di Stefano Rossi Meteorologo

pasqua-pasquetta.jpg
Previsioni meteo per Pasqua e Pasquetta: ci sono novità interessantiSecondo le ultime elaborazioni a Pasqua e Pasquetta ci sarà Pioggia su più regioni del previsto. Ora le indicazioni dei Centri di Calcolo sono decisamente più precise e possiamo dunque fare un'analisi più dettagliata in merito a dove troveremo il sole e dove invece sarà consigliabile tenere un ombrello a portata di mano la Domenica di Pasqua e il Lunedì di Pasquetta.

Per meglio capire cosa ci aspetta sul fronte meteorologico per le due giornate festive dobbiamo fare un passo indietro e analizzare la situazione attuale. Al momento, sul bacino del Mediterraneo si stanno alternando veloci passaggi perturbati, pilotati dalla costante presenza di vortici ciclonici.
Uno di questi fronti raggiungerà il nostro Paese proprio tra Venerdì e Sabato, provocando disturbi su tante regioni. Non solo. Esso metterà a serio rischio anche Pasqua e Pasquetta.

Iniziamo dunque ad analizzare il contesto meteorologico previsto per Domenica 9 Aprile, giorno di Pasqua. L'unicomomento davvero tranquillo sarà la prima parte della giornata quando i pochi disturbi possibili saranno a carico dell'arco alpino (specie orientale), dell'alto Adriatico e di alcuni angoli del Sud, come Puglia e Sicilia nordorientale.
Discorso ben diverso per il pomeriggio, quando quando aumenterà sensibilmente l'instabilità atmosferica, foriera di piovaschi e di rovesci anche a carattere temporalesco, più probabili al Centro-Sud, con particolare attenzione per l'area tirrenica.
Il tempo sarà invece più asciutto e soleggiato sul resto del Paese, eccezion fatta per qualche nota instabile sui rilievi del Triveneto.
Per capire meglio la distribuzione e gli accumuli di precipitazioni previsti, vi proponiamo la cartina qui sotto, relativa proprio alla giornata di Pasqua, Domenica 9 Aprile: nelle zone colorate in blu si potranno cumulare fino a 15 mm di precipitazioni, mentre in quelle evidenziate con il colore azzurro i fenomeni risulteranno meno abbondanti.
prec-pasqua.jpg
Precipitazioni previste per il giorno di PasquaLa seconda cartina cartina qui sotto si riferisce invece al giorno di Pasquetta, Lunedì 10 Aprile, che trascorrerà all'insegna di un tempo ancora un po' incerto: nonostante segnali di miglioramento che certamente si noteranno, con sole e clima mite su molte più regioni rispetto a Pasqua, su alcune zone sarà ancora necessario un ombrello, nella fattispecie su gran parte del Sud (attenzione soprattutto a Calabria tirrenica e medio Adriatico).
prec-pasquetta.jpg
Precipitazioni attese nel corso della giornata di PasquettaUn occhiata infine alle temperature che faranno registrare un generale rialzo su tutto il Paese con il clima che tornerà gradevolmente mite da Nord a Sud grazie all'avvicinamento di un'area anticiclonica la quale, se tutto verrà confermato, sarà di basilare importanza per l'evoluzione meteo-climatico della prossima settimana.
Ma su questo vi daremo maggiori dettagli nei nostri prossimi aggiornamenti.
 
Altro che CALDO, qui farà FREDDO tutto il mese!

A differenze di altre annate, in cui il caldo si manifestava con grande anticipo, sino ad ora ed ancora per molti giorni i modelli matematici pensano ad un'evoluzione fresca, per non dire fredda sulla Penisola.


Prima pagina - Oggi, ore 09.56


Il caldo al massimo lo andrà a fare in Scandinavia. Qui proprio no. Se pensavate di risparmiare su camini, stufette e termosifoni, beh vi sbagliate di grosso, l'aria fredda rimarrà con noi ancora a lungo.

Già a partire da giovedì tornerà alla carica a partire dal nord e poi sarà una costante almeno per tutta la seconda decade di aprile.

Guardate voi stessi le mappe previste, questo sarà il momento di contrasto della settimana: giovedì 13 un vortice freddo irromperà al nord e in breve spazzerà via l'aria calda affluita temporaneamente al centro e al sud, qui le temperature a 1500m e la carta barica per le ore centrali di giovedì...



Già nella notte su venerdì 14 aprile tutta l'aria calda sarà spazzata via dall'irruzione fredda con temperature anche sotto lo zero lungo la dorsale appenninica del centro a 1500m:



Ed ecco le temperature al suolo previste per l'alba di venerdì 14 aprile: tutte sotto i 10°C, in qualche caso anche sotto i 5°C in pianura e con gelate nelle vallate alpine e su parte della dorsale appenninica:



Nel fine settimana 15-16 aprile la persistenza di un vortice ciclonico lungo le regioni meridionali richiamerà ancora sull'Italia aria piuttosto fredda:



E l'Italia dovrebbe rimanere esposta a questo tipo di circolazione fredda anche per la prossima settimana, guardate questa carta termica prevista a 1500m per mercoledì 19 aprile, dove si nota ancora l'isoterma di zero gradi prossimi ai nostri confini con l'aria calda limitata al Marocco e la risalita di aria mite verso la Scandinavia:



Ma quando potremo sperimentare il primo vero caldo? Secondo il modello americano non prima del 25 aprile, quando l'anticiclone potrebbe tentare una sortita verso il Mediterraneo centrale, ma la probabilità di questo tipo di evoluzione è ancora bassa, quindi la carta qui sotto è da prendere con le molle, per il momento il consiglio è quello di NON alleggerirvi troppo, di caldo sul nostro Paese per ora ne vedremo ben poco:




Autore : Alessio Grosso
 
Giovedì PIOGGE e TEMPORALI su gran parte d'Italia

Passaggio abbastanza turbolento di una perturbazione nella giornata di giovedi 13 marzo.


In primo piano - Oggi, ore 10.20
Di seguito, la mappa sinottica attesa in Italia per le ore centrali di giovedì 13 marzo:



La nostra Penisola verrà interessata da un fronte nord atlantico carico di aria fredda alle quote superiori. Il sistema frontale formerà una depressione sull'Italia settentrionale che dovrebbe rallentare un po' la marcia della perturbazione verso levante, facendo persistere maggiormente i fenomeni su parte delle regioni centro-settentrionali.

Ecco ciò che potrebbe succedere in Italia nella giornata di giovedi 13 marzo. Quella che vedete è la sommatoria delle precipitazioni attese sul nostro Paese per l'intera giornata in parola:



In evidenza il maltempo che interesserà soprattutto il nord-est e la Lombardia con piogge anche intense e temporali. Quota neve sui 1300-1400 metri. Il nord-ovest potrebbe invece essere interessato da una linea temporalesca da nord-ovest, prima che si impongano le correnti secche settentrionali (il cosidetto "stramazzo").

Rovesci nell'arco della giornata anche nelle aree interne del centro fino al Lazio. Piovaschi anche sulla Sardegna, per il resto tempo asciutto, ma ventoso.


Temperature in calo al nord e al centro sotto eventuali rovesci o temporali. Stazionarie o in lieve aumento al sud che sarà interessato dal richiamo prefrontale.


Autore : Paolo Bonino
 
SABATO con TEMPORALI anche FORTI: FOCUS sulle regioni più colpite!

Attenzione alla giornata di domani, specie lungo il Tirreno e le aree interne...


In primo piano - Oggi, ore 11.00
Di seguito, la mappa sinottica attesa per le ore 14 di domani, sabato 15 aprile:



Notiamo l'Italia abbracciata da una zona di bassa pressione con centro sul nord-ovest. Un sistema frontale ricolmo di aria molto instabile scivolerà nel calderone mediterraneo, agevolato da un quadro barico abbastanza depresso lasciato in eredità dalla prima perturbazione.

Tutto ciò attiverà condizioni di maltempo segnatamente sul medio-basso Tirreno, dove i temporali potrebbero essere forti ed accompagnati da grandinate, ma vediamo il dettaglio delle aree colpite.

TOSCANA-UMBRIA OCCIDENTALE e ALTO LAZIO:



I fenomeni saranno più intensi tra la notte e la mattinata su Livornese, Pisano e Versilia, in estensione verso la media e bassa Toscana e alle aree interne nell'arco della giornata. In tarda mattinata e nel pomeriggio peggiora anche su Alto Lazio e Umbria, più sporadici i fenomeni sulle Marche.

BASSO LAZIO-CAMPANIA:



La zona che vedrà i temporali più forti e quasi sicuramente grandinigeni sarà il basso Lazio e il nord della Campania (Latina, Frosinone e Golfo di Gaeta). Parziale estensione dei temporali anche alle aree interne, ma senza oltrepassare lo spartiacque appenninico. Di conseguenza, il versante adriatico avrà fenomeni scarsi o deboli.

CAMPANIA-CALABRIA:



Cilento e Calabria Tirrenica: altra zona a rischio temporali intensi specie nel pomeriggio e in serata, con estensione anche a parte della Lucania. Più ad est ed a sud fenomeni meno vigorosi o più deboli.


Autore : Paolo Bonino
 
Tra domenica e lunedì ROVESCI e TEMPORALI sull'Italia. Ecco le regioni colpite

Tempo instabile sull'Italia nei prossimi giorni, dettato da correnti di matrice orientale


In primo piano - Oggi, ore 10.00
Di seguito, la situazione sinottica prevista nella notte tra domenica 16 e lunedi 17 aprile:



Niente da fare per le correnti oceaniche, che dopo una veloce comparsa, saranno costrette a retrocedere stante la solita rimonta dell'alta pressione sull'Europa occidentale e settentrionale. Di conseguenza sulla nostra Penisola torneranno le correnti orientali con il maltempo che tenderà a concentrarsi sempre sulle medesime aree, ovvero il versante adriatico e il meridione. Niente pioggia per l'assetato nord-ovest, se non in maniera del tutto locale.

La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco della giornata di domenica 16 aprile:



Ecco il maltempo tra Marche, Abruzzo e su tutto il meridione dove agiranno rovesci e temporali. Al nord, sulla Toscana, l'Umbria, l'alto Lazio e la Sardegna tempo discreto con precipitazioni isolate (se ci saranno). Clima ventoso e fresco ovunque.

La situazione prevista per lunedi 17 aprile non si presenta molto diversa:



Ancora rovesci o temporali lungo il versante adriatico e al meridione. Piovaschi anche sulla Sardegna, per il resto variabilità senza precipitazioni importanti. Ancora clima fresco e ventoso ovunque.

Autore : Paolo Bonino
 
Meteo: aria Artica verso il Nord Italia con forti temporali e tanta Neve; parla il meteorologo Lorenzo Tedici
Articolo del 19/04/2023
ore 9:07
di Team iLMeteo.it Meteorologi e Tecnici

Aria artica ha lasciato la Finlandia e punta il cuore dell’Europa. Un nucleo di aria gelida si muoverà velocemente attraverso Bielorussia, Polonia, Germania e Francia per poi raggiungere le Isole Britanniche.

Abbiamo chiesto a Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, cosa prevede possa accadere con l’arrivo di questo nocciolo gelido finlandese.
Lo spostamento di questa massa d’aria gelida dalla Finlandia potrà stravolgere anche il tempo sul nostro Paese: in particolare, sono attesi dal pomeriggio di oggi violenti temporali al Nord-Est e nuove nevicate sulle Alpi fino ai 1300 metri, a due mesi dall’inizio dell’Estate abbiamo ancora una dispettosa coda dell’inverno!

Cosa succederà nelle prossime ore?
Nelle prossime ore la precedente perturbazione del Centro-Sud che ha causato frequenti temporali negli ultimi giorni, porterà ancora locali rovesci specie a ridosso della dorsale appenninica. Ma il vero cambiamento avverrà, come detto, dal pomeriggio al Nord, iniziando dal Triveneto con l’accensione dei primi temporali forti.
In serata i temporali si sposteranno verso la Lombardia e localmente l’Emilia Romagna. In pratica un fronte freddo collegato alla massa d’aria finlandese provocherà il ritorno di piogge significative anche sul Nord-Ovest siccitoso.

Che tempo ci aspetta domani? E’ vero che sarà la giornata peggiore?
Sì, Giovedì 20 Aprile sarà ricordato come il prosieguo dell’inverno artico a latitudini mediterranee: pioverà in modo intenso soprattutto sul Piemonte, ma con precipitazioni diffuse su tutto il settentrione ed in estensione anche a Toscana, Umbria e Marche. Sul resto del Centro ed al Sud si prevede un contesto decisamente variabile con qualche breve acquazzone alternato ad ampie schiarite.

Qual è la tendenza per il weekend?
La fase perturbata e fredda sarà molto veloce in quanto le ultime piogge e nevicate si attarderanno solo fino al Venerdì mattina, poi ecco le buone notizie del capitolo weekend: finalmente tornerà l’alta pressione tra venerdì e sabato con prevalenza di sole e temperature massime che sfioreranno i 25°C anche al Centro Italia. Come tendenza la domenica dovrebbe essere ancora in prevalenza soleggiata al Centro-Sud, mentre al Nord potremmo assistere ad un aumento delle nubi.
editoriale-tedici-188423.jpg
Editoriale 19 AprileQuali sono le prime proiezioni per il Ponte del 25 aprile?

Per il Ponte ci sono ancora delle incertezze previsionali: concentriamoci intanto sui temporali violenti al Nord domani, al sole caldo di Sabato e alla rimonta dell’anticiclone dopo il passaggio del nucleo gelido finlandese, poi vedremo come sarà il Ponte del 25 Aprile: al momento sembra incerto il Lunedì 24, in miglioramento la Festa della Liberazione.
 
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