Il cane è un essere pensante, è un attento osservatore, si condiziona facilmente e ha una buona memoria. Il cane attraverso piccole contrazioni involontarie del viso riesce a leggere nel pensiero del padrone. Esso non sa di aver sbagliato, i cani non sono consapevoli di sbagliare. Sanno però dall'atteggiamento del padrone quando verranno puniti o rimproverati ad minchiam. Da giovane mi hanno consigliato in casi estremi di calmarmi davanti ad eventuali danni provocati dal cane dandomi qualche pugno nello stomaco.
 
ISecondo me da cucciolo ad oggi questo cane ha avuto troppa gente intorno e troppe distrazioni perciò" sei a questo punto!! Io i miei pochi cani da caccia che ho avuto hanno conosciuto fin da cuccioli solo la caccia, addestramento per la caccia, selvaggina, ne giochi (se non per addestramento), ne gente inutile intorno ecc ecc!! Difficile recuperarlo secondo me, ma nulla e" impossibile! Ciao

questo se il cane sta in recinto o simili
se sta in casa la gente intorno e le distrazioni ce l'ha, anche nella casa dove tutti "si comportano bene"
la mia quando non ci sono io son sicuro che la viziano un pò, ti faccio un esempio: non voglio che il cane entri in cucina e in camera da letto
giorni fa a tavola apro un yoghurt ed ecco appare la cagna di corsa! mi guarda, fa l'espressione colpevole e se ne esce subito.
"avete fatto mangià lo yoghurt a gaia?!"
"no no"
"e allora com'è che ha sentito aprì lo yoghurt e è corsa in cucina?!"
"no, cioè, va bè, una volta, la bimba l'ha fatto leccà il vasetto...."
questo per dire che sono furbi (concedetemi il termine), ha imparato subito che con chi può farlo può "trasgredire" ma sa comportarsi di conseguenza in presenza del capo
la costanza del nostro comportamento è faticosa, ma se si sgarra una volta si crea confusione nel cane. il 18 marzo era l'ottavo compleanno di gaia, le donne di casa mi fanno "è il sù compleanno, poverina, facciamola stà in cucina, dù pezzettini di formaggio, di ciccia, dai, se li merita!". GUAI!!!! il cane non capisce che oggi è un giorno speciale e domani si torna alle regole, cambiandole di botta si crea confusione nella sua mente!

tutti questi discorsi per dire che in casa con gente e distrazioni varie il cane ci può stare. l'importante è remare tutti nella stessa direzione, qualche vizietto non è una tragedia. la cosa per me importantissima è che tutti si impegnino a fargli capire che nel branco umano-canino il capo non è lui

anche se è scontato ci tengo a precisare che sono pensieri miei personali e che non voglio insegnà nulla a nessuno, solo portare le mie esperienze
 
Che il riporto a vista sia il più difficile e una delle perle di saggezza migliori di questi anni.
Adesso vado in val d aosta ad arrampicare una settimana, poi apre la caccia ma tu continua a scrivere che a gennaio le leggo tutte in una volta.
scrivi .... scrivi .....
 
In linea di massima sono d'accordo. Non sono d'accordo, per la personalità e il carisma. Chi ha carisma non ha bisogno di imporsi, i cani lo seguono anche in mezzo alle fiamme, Il carismatico è un leaders, per essere leaders devi capire le regole del cane, e fare sempre gli interessi del cane, se contrasti questi interessi con l'imposizione smetti di essere leaders. Qualsiasi tipo di correzione il cane la subisce senza capirla. Per correggere un cane non è necessario essere leaders, basta conoscere il metodo. Alcuni metodi addestrativi vanno contro i principi di sopravvivenza del cane, un leaders che si rispetti non andrà mai contro questi principi.

Infatti ho scritto c'è gente ke magari Nn sa nulla su addestramento metodo ecc... Ma senza saperlo a le qualità da leader e di conseguenza trasmette al cane queste sue caratteristiche ke Nn sa nemmeno di avere ma ke il cane invece sotto stà e capisce!! Abbiamo detto più o meno la stessa cosa [emoji6][emoji106]


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che fare? quando lo riprendo mi mostra i denti e se mi avvicino mi morde... è un comportamento che non ha mai fatto in vita sua.... poi magari passano 10 minuti e cambia completamente e ritorna amorevole, ubbidiente ecc ecc... ma resta il fatto che non posso piu riprenderlo...

sta in casa con me da 1 anno... l'altra sera è andato in camera di mio padre, mi sono avvicinato x prenderlo e portarlo fuori e mi ha morso..... non so cosa fare, perchè io sti comportamenti proprio non li mando giu, mi si spegne il cervello..... e rimango **** x giorni e giorni.....

rileggevo tutta la discussione e mi era passata questa frase
per come la vedo io devi evitare di rimanere **** per giorni (è 'na parola! :mad:) perchè lui non ha i mezzi per capirne il motivo. ti vedrà solo come uno con uno stato d'animo negativo e questo può influenzare il suo comportamento

ti rifaccio un in bocca al lupo e mi raccomando aggiornaci sulla situazione!
 
L'80% dei cani in mano ai cacciatori è dominante, per fortuna non tutti i cani specialmente quelli da caccia dimostrano la loro dominanza con l'aggressività. I cani oltre a quello che possono insegnarci a caccia ci danno lezioni di vita. Il cane in questo caso anche se cucciolone sta insegnando alcune regole, che il suo padrone ignora completamente. Al cane dei modi, delle regole, del mondo dove vive il suo padrone non gliene frega, a lui interessa solamente il suo mondo. Se il padrone converge sul binario dove il cane vive si accorgerà che a sbagliare non è il cane. Il cane utilizza la sua dominanza in base a delle circostanze, a convenienza diventa dominante o sottomesso, quindi non è assolutamente vero che un cane dominante non è addestrabile, fino a prova contraria chi ha la disponibilità delle risorse alimentari non è certamente il cane. Un bambino di dieci anni che vive con i cani e ha una infarinatura di cosa è il cane è in grado di prendere delle precauzioni in modo da non farsi mordere. In questi casi è molto più conveniente e sicuro istruire il bambino che addestrare il cane. Il cane subisce l'addestramento senza capirlo, per questo motivo l'addestramento non da nessuna sicurezza. Con un cucciolone che manifesta questi atteggiamenti imporsi è sbagliato, ma questo è sbagliato in qualsiasi caso, imporsi vuol dire non avere la collaborazione del cane.
 
Che il riporto a vista sia il più difficile e una delle perle di saggezza migliori di questi anni.
Adesso vado in val d aosta ad arrampicare una settimana, poi apre la caccia ma tu continua a scrivere che a gennaio le leggo tutte in una volta.
scrivi .... scrivi .....


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Con chi parli? A chi ti riferisci? E a cosa?
 
Non capisco perchè in una discussione pacata e veramente interessante, devi per forza scrivere con stile provocatorio.
Per favore, si puó essere in disaccordo mantenendo la decenza. Grazie.
La provocazione è utile e non da nessun fastidio se viene fatta da chi ha delle conoscenze dirette e abbastanza complete. Non è utile se fatta da chi vaneggia e cerca di buttare tutto in caciara. Ben vengano critiche e provocazioni con cognizione di causa. Una vecchia canzone di Federico Salvatore alla fine diceva così: "ho perso tempo e parole per far sapere tutti i cassi mie a questo onzo di Caracciuolo" Queste persone non meritano neanche di sentire delle semplici opinioni. Per questo motivo molte volte preferisco scrivere in privato di questi argomenti, proprio per evitare di far sputare a qualcuno nel piatto dove ha mangiato.
 
Se i cani non fossero consapevoli di sbagliare, per quanto possa essere consapevole un animale, non sarebbero neanche addestradili.
"Capiscono" quello che va o non va fatto altrimenti non riusciresti nemmeno ad insegnargli a non sporcare in casa.
Mi chiedo come tu ti sia appassionato a questo animale che, leggendoti su questo forum, ritieni un approfittatore ****
 
Con una dimostrazione di forza non si ottiene nessuna collaborazione dal cane, anzi si peggiora il rapporto e si rovina il cane, in poche parole l'aggressione da dominanza che è comunque un'aggressione equilibrata e controllata si può trasformare in aggressione da paura, che è molto più imprevedibile. Il cane bisogna rispettarlo per quello che è.
 
ISecondo me da cucciolo ad oggi questo cane ha avuto troppa gente intorno e troppe distrazioni perciò" sei a questo punto!! Io i miei pochi cani da caccia che ho avuto hanno conosciuto fin da cuccioli solo la caccia, addestramento per la caccia, selvaggina, ne giochi (se non per addestramento), ne gente inutile intorno ecc ecc!! Difficile recuperarlo secondo me, ma nulla e" impossibile! Ciao
E' un modo di vivere con i cani, non è né giusto né sbagliato. E' una vecchia storia dove si asseriva che il cane da caccia per non distrarsi e non rovinarsi non deveva conoscere niente altro che la caccia. Che la passeggiata in città rovinava il cane da caccia non credo sia dimostrabile, e neanche il contatto con le altre persone è dimostrabile che rovina il cane. Sono pienamente d'accordo con chi il cane non lo sa vivere che è meglio tenerlo lontano, meno vede il comportamento del padrone meglio è. Sono dell'opinione che il cane è meglio viverlo a 360° per fare questo bisogna che il cane sia a contatto con le persone e con tutto quello che fa parte del nostro mondo e del nostro modo di vivere. Un cane ben educato può seguire il padrone da per tutto, senza per questo perdere le doti istintive che gli servono per cacciare.
 
Non parlavo con te ....
tempo fa scrissi :"Il riporto difficile e, se uno va a caccia, il più frequente e' quello dove il cane intravede ( forse) dove cade il selvatico e ci va di solo naso"
E, come al solito, è partito il solito pippone allucinante sulla conoscenza del cane.
Se vai alla pagina prima leggi tutto.
Che poi lasciamo perdere che è meglio .... una persona che si segna le discussioni per ritirare fuorii dopo un anno mi preoccupa non poco.
 
Ciao Germano! Come sai non ho la tua esperienza, però quando ho a che fare con i cani cerco per quel che si può, di rispettare alcune regole che sono quelle che funzionerebbero in "natura".
Un cane che non rispetta il capobranco, ( parlo al netto degli errori che può commettere un conduttore), o si sottomette o va fuori dal branco. Oppure spodesta il capobranco........ e questa ipotesi....che te lo dico a fa ;)
Un cane che cerca di mordere lo fa perché IO ho sbagliato qualcosa O solo per dimostrare la sua dominanza/ indipendenza nei miei confronti.....
Se io non ho sbagliato nulla e il cane lo fa per dominanza......o lo piego o va fuori
Se lo fa per indipendenza mi attacco al cibo e vediamo quanto è indipendente....
Se impossibile correggerlo ....esce di casa.
Il braccone che ora ha due anni ha provato una volta sola a farmi vedere i denti ed è bastata una "toccatina" sul naso per farlo smettere. I cani comprendono eccome o per intelligenza o per convenienza.... Uno spera sempre nella prima ipotesi, ma anche fosse la seconda ciò che conta è il risultato.
Un saluto
 
"Il cane più è addestrato e più sviluppa le sue capacità cognitive" non l'ho scritto io. Mettere il cane in condizione di imparare nuovi comandi per sviluppare le capacità cognitive non l'ho scritto io. Io ho cercato di far capire che addestrare vuol dire mettere in risalto e sfruttare al massimo tutte le qualità naturali del cane, il dressaggio più è approfondito e rigido più inibisce il cane e reprime quelli che sono le doti naturali del cane. Hai parlato tu di setter che mette le sue capacità al servizio dell'uomo, io ho fatto solo delle domande, ho chiesto se le capacità le mette al servizio dell'uomo dopo essere sottoposto ad addestramento, e se le capacità cognitive le ha sviluppate grazie a questo tipo di addestramento. Ti ringrazio per la dritta, ma per me socializzare è trasmettere al cane delle informazioni, il cane non è un imbecille al quale bisogna spiegare sempre tutto.
 
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Vedi Nicola, quella è stata l'unica volta che è successo. Negli anni a venire, fino alla sua morte, il cane è stato ubbidiente al 100%. Non ho avuto modo di capire se lo faceva per un suo tornaconto o per farmi piacere, a me andava bene così. Non ha più dato mai segni di dominanza nei miei confronti. Cosa diversa con il bracco tedesco, che dominava alla grande. Ho notato però e anche palesemente, che aveva due comportamenti diversi uno con me e un altro con mio figlio, che credo lo abbia adibito al suo compagno di gioco. Insieme si maciullavano a dovere, lottando all'inverosimile, senza farsi male, solo qualcosina che può procurare un cane di circa 50 kg quando ti salta addosso.
Insomma Nicola, il cane non ha dato nessun problema di questo genere, fino alla sua dipartita.
Mi piace pensare, (e ne sono convinto da molti anni), Che è la razza che si presta a svariati tipi di impieghi. Una razza molto versatile e molto affine a qualsiasi tipo di addestramento. Insomma per me è la razza perfetta.
Giovanni, i risultati si possono raggiungere in diversi modi, anche in modi sbagliati. P.S. prendo ad esempio quello scritto da darkmax, dice darkmax: "Nel mio caso ci sarà sicuramente un motivo ma io
Quando esagera le faccio un urlo e lei torna da dove arrivava con tanto di scarpa
Sono a posto" Ha ottenuto il risultato che è quello di aver rimandato il cane indietro con la scarpa in bocca. Lo stesso risultato lo si potrebbe ottenere intervenendo prima, cioè correggere il cane mentre sta per prendere la scarpa. Sono due tipi di correzioni che apparentemente danno lo stesso risultato, l'unica cosa è che gli effetti collaterali potrebbero essere diversi.
 
Ehhhh niente ..... non leggi.
Io ho scritto:"Il cane più e addestrato più sviluppa, come ogni animale, le sue capacità cognitive. Questo quando per addestramento si intende mettere il cane di fronte a nuove situazioni da risolvere imparando nuovi comandi.

Un bambino, che è un animale, se lasciato solo nella foresta per 20 anni non svilupperà neanche minimamente le capacità del suo cervello. Imparerà a sopravvivere ma nemmeno a parlare. Hai presente tarzan??!!
Un cane che vive in famiglia, sottoposto a mille stimolazione compreso l addestramento ( a parte i tuoi cani ) svilupperà molto di più le sue capacità intellettive rispetto ad un lupo.
Questa è scienza ..... non fantascienza .....
 
Nicola ne abbiamo discusso di addestramento , non quanto avrei desiderato ma la distanza purtroppo è tiranna, qui facciamo del nostro meglio per cercare di fornire buoni consigli evitando le polemiche e puntando alla sostanza, o almeno ci proviamo.....

Esaminiamo le due scuole di pensiero dell' addestramento, per comodità le chiamerò classica e moderna: la prima affonda le sue radici nell' ottocento inglese,quando i vari Lord oltre a selezionare le attuali razze da ferma e cerca, istituirono i primi rudimenti dell 'addestramento, basandolo sulle conoscenze che avevano del comportamento animale, cioè , meno che zero, l' etologia come scienza era di là da venire e quindi la metodologia fu mutuata dalle esperienze personali, fissando parametri che nel futuro sarebbero diventati istituzioni ma privi di contenuto scientifico. Questi fondamentali sono passati poi al novecento, influenzando la cinofilia "moderna" , allontanandosi dai precetti originali a seconda delle interpretazioni dei vari protagonisti del mondo cinofilo: alcuni scelsero la forma"coercitiva" nell' addestramento , altri( pochi....) cominciarono a valorizzare l' aspetto comportamentale del cane. In Italia mi piace ricordare Felice Delfino, che ritengo sia stato il primo a valorizzare l' aspetto comportamentale nell' addestramento, scontrandosi apertamente con il pensiero allora dominante ma dimostrando con i fatti e i risultati , le ragioni del suo metodo, sfociato poi in quel testo fondamentale che è stato ( e in assenza di meglio ancora é...) " L' addestramento del cane da ferma".

La seconda scuola, quella moderna, possiamo collocarla a metà del secolo scorso, quando grazie a Konrand Lorenz e ai suoi studi sul comportamento animale,l’ etologia diventa scienza, e nulla delle precedenti convinzioni in merito all'addestramento animale rimase immutato. Qualcuno cominciò ad usare nuovi metodi basati sulle nuove conoscenze che l’etologia metteva a disposizione, conquistando successi nell’ addestramento e pian piano questi si fecero largo nel panorama cinofilo, restando però abbastanza a margine, e ancora oggi non sono, a mio modesto parere, diffusi a sufficienza. Perchè? Io ti risponderei così: i metodi classici sono facili da codificare, non è difficile tradurli in manuali semplici da consultare anche per i neofiti, non presuppongono altro che dedizione e pazienza.
I metodi comportamentali sono altra storia, farne dei manuali non è semplice, del tipo:” come insegnare il seduto”, ad esempio, e di seguito spiegare gli esercizi; non funzionano così, correggimi se sbaglio, non possono essere applicati sic et simpliciter , presuppongono la conoscenza del comportamento animale , cambia profondamente l’approccio con l’ animale, anche la stessa parola “ addestramento” o non la si usa o lo si fa con significato mooolto diverso.

Se questa disamina dell’argomento, considerando tutti i miei limiti di conoscenza, è sostanzialmente veritiera, converrai che è più facile restare ancorati ai metodi “classici”, piuttosto che impegnarsi in metodi ”moderni” che risultano territori sconosciuti e pericolosi.
[2]
Martino, alcune cose sono giuste altre sono sbagliate. Felice Delfino con il suo addestramento "gentile" umanizzava i cani, per questo non era ben visto dai suoi colleghi. Non lo so se all'epoca cercavano di screditarlo, dicendo che una parte di quello che aveva scritto lo aveva tradotto da qualche manuale francese, "voce di popolo voce di Dio" discorsi sentiti in più occasioni moltissimi ani fa. Ma questo non ci interessa, da Delfino bisogna prendere quello che ognuno di noi ritiene utile e giusto. L'etologia è una branca importane per capire il cane, anche perché il cane ha delle analogie che hanno anche altre specie di animali, quindi avere una infarinatura del mondo animale aiuta a capire il comportamento del cane. Per esempio nascondere il cibo non è solo una prerogativa del cane, lo fanno anche gli uccelli. Konrad Lorenz lo hai citato tu, io di queste cose evito di parlare, potrei essere interpretato molto male. Lorenz, è stato un grande, con i suoi libri piacevoli da leggere perché alla portata di tutti, ha aiutato molto a capire il linguaggio degli animali, fra questi in modo particolare il cane. Se non sbaglio il cane è quello che gli ha fatto vincere il Nobel. Lorenz, è stato uno dei primi ad attribuire al cane sentimenti umani, ha scritto quello che le persone volevano che scrivesse. Si potrebbe anche dire che è stato forse il primo animalista, il suo Nobel è stato molto criticato dai suoi colleghi, attualmente illustri etologi fanno fatica a dare spiegazioni scientifiche sul frutto delle sue osservazioni. Ci tengo a precisare che non ho niente contro Lorenz, ma non per questo devo essere d'accordo su tutto quello che ha scritto, allo stato dei fatti il cane non ha gratitudine, pochi giorni fa due cani hanno assalito la padrona e hanno ammazzato il figlioletto di pochi mesi. La tua disamina è esatta per il tuo modo di pensare e di intendere l'addestramento, è un modo facile e veloce per addomesticare il cane. Martino, quello che tu consideri moderno è antichissimo, è nato con il lupo, il moderno è quello che tu consideri metodo classico.
 
Ritorniamo alle critiche. Le perle di saggezza non sono mie, io non ho inventato niente, ho appreso molto da persone moltoooooo competenti, ho verificato quello che ho appreso e ho constatato che era vero. Alcune cose le ho scoperte per deduzione. Se quel poco che so mi fosse stato detto per filo e per segno lo avrei già dimenticato. Io dico che prima di parlare bisogna osservare e verificare. Ho già detto che allenare il cane a farlo riportare a vista è la base per poter avere un ottimo riportatore, se dopo ci sono le doti naturali per il recupero è molto meglio. Se qualcuno pensa che insegnare il riporto "cieco" al cane è più importante e anche più difficile che incentivare le doti istintive del cane è completamente fuori strada. Senza voler essere presuntuoso, io insegno il riporto cieco al cane, ma non prima di aver esaltato ed incentivato al massimo le loro doti istintive. Il cane ha la vista e l'udito e deve utilizzare anche questi per riportare il più velocemente possibile, è sulla velocità che il cane vince la sua battaglia dietro un animale ferito. Io mi incazz@ perché gente che non merita dovrebbe rimanere con le proprie convinzioni e non dovrebbe ascoltare questi "pipponi" deve rimanere con la convinzione che il cane deve andare al riporto solo di naso. Mandare il cane su di una linea è una cosa semplicissima, come lo è mandarlo a sinistra o a destra. Per addestrare il cane bisogna capire la valenza di un esercizio, altrimenti è meglio non fare niente.
 
Tutte le azioni del cane sono fatte per uno scopo ben preciso, il cane non agisce né per sbagliare né per farci dispetto. Con questo non ho detto che il cane è un calcolatore infallibile, anche lui sbaglia nello stimare e nel valutare, ma certamente non sarai né tu né io a poter far capire al cane i suoi errori. Il cane quando intraprende una azione è sempre nel giusto, a prescindere dal risultato. Se tu pensi che per far capire al cane i suoi errori basta fargli delle correzioni sei completamente fuori strada, il cane quelle correzioni non le capirà mai. Non ho mai detto che il cane è ****, è un animale intelligentissimo, che guarda bene i suoi interessi. Io il cane lo amo per quello che realmente è. Il cane è un grande manipolatore, se non stai attento ti porta a fare quello che vuole lui, è anche prevaricatore, ci sono alcuni cani appartenenti ad alcune razze che si comportano da veri dittatori, lo springer aggressivo è un agnellino.
 
Sono d'accordo, lo sbaglio è stato fatto dall'inizio. Nella scala gerarchica ognuno occupa il posto che si merita, se il cane occupa un posto di un gradino più alto del tuo vuol dire che se lo è guadagnato e con la coercizione non lo fai retrocedere, con la forza lo puoi obbligare ad eseguire ma non certamente a sottometterlo, questo se il cane non decide di "chiudersi" Per non segnare eccessivamente il passo si è costretti a fare buon viso e cattivo gioco. Se vuoi lavorare con alcuni cani poco socializzati devi sottometterti o almeno farglielo credere, giocare a braccio di ferro con il cane non si guadagna niente. Se conosci bene il cane lo freghi sia da dominante che da sottomesso.

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Igor, l'ultimo pastore tedesco che ho avuto e che è morto da poco all'età di 12 anni, mi è stato dato all'età di 7 mesi. Non sò quanto sia rimasto con la madre e i fratelli e non so cosa abbia fatto il precedente proprietario. I primi giorni ho cercato di passare con lui molto tempo, giocandoci e conoscendoci. lo portavo al gunzaglio, anche se i primi tempi non ne voleva sapere, ma poi capi che era inutile ribellarsi.
Cominciò così una storia di complicità, al punto che quando lo facevo uscire dal box, prendeva lui il guinzaglio e me lo portava per fare l'uscita giornaliera.
Tutto liscio, incominciai quel poco addestramento che mi serviva e cioè; seduto, resta, vieni,attacca. Tutto liscio, il cane apprendeva e faceva passi da gigante. Affettuoso con tutta la famiglia, anche perchè non gli si dava motivo di non esserlo. Ubbidiva ai comandi celermente e ogni volta veniva premiato. Fin qui tutto a posto. Un giorno, mi accingevo a preparare il pasto per tutti, distribuendolo nelle loro ciotole, come facevo sempre del resto. Igor mi girava intorno come sempre per avere la sua razione. Ad un certo punto, cercò di prendermi la ciotola dalle mani e io lo annui verbalmente, di tuta risposta, cercò di attaccarmi mostrandomi i denti abbaiando e ringhiando. Mi stupii di quel comportamento, mi meravigliai. Passato l'attimo di smarrimento, gli gridai contro mandandolo nel box, cosa che lui non fece.
Germano, non so cosa feci di sbagliato prima dell'episodio, ma so cosa feci dopo. Usai il mio personale metodo di intimorimento, che è fatto di cambio tono di voce e da certi movimenti delle braccia, Igor capì e si rintano nel box. Ovviamente senza cibo. Il giorno dopo, prima di andare a prendere i croccantini, gli diedi il "seduto" e poi il "resta", il cane ubbidi. Presi la ciotola e la portai nel box e lui fermo. Usci dal box e gli diedi il "vieni" e il cane venne, lo accarezzai e gli diedi il "dentro" che voleva dire vai nel box. Entrò e cominciò a mangiare, mentre mangiava entrai anch'io per cambiargli l'acqua e non si verificò niente. Da allora non lo fece mai più.

Tutto questo per dirti che come la penso io, (che non ho una grande preparazione sui comportamenti dei cani), non si deve far prendere al cane l'iniziativa di sopraffare il proprietario/amico. Lui può essere dominante con i suoi simili, ma deve "capire" che sul proprietario/amico non può dominare, non gli è permesso, come non gli sono permessi altre cose. Se lo fa è tutto a suo discapito.

Per come la vedo io, nei branchi di lupi, c'è una gerarchia da rispettare, il lupo Alfa domina su tutto il branco e chi gli si avvicina lo fa con sottomissione, chi non si sottomette viene messo in riga dallo stesso. Quindi se questo vale per il loro comportamento, penso che valga anche per il comportamento con l'uomo. Il tutto sta a come uno si pone col cucciolo che poi diventerà adulto e avrà impresso nella memoria il comportamento che dovrà adottare nei nostri confronti.
 
E' un modo di vivere con i cani, non è né giusto né sbagliato. E' una vecchia storia dove si asseriva che il cane da caccia per non distrarsi e non rovinarsi non deveva conoscere niente altro che la caccia. Che la passeggiata in città rovinava il cane da caccia non credo sia dimostrabile, e neanche il contatto con le altre persone è dimostrabile che rovina il cane. Sono pienamente d'accordo con chi il cane non lo sa vivere che è meglio tenerlo lontano, meno vede il comportamento del padrone meglio è. Sono dell'opinione che il cane è meglio viverlo a 360° per fare questo bisogna che il cane sia a contatto con le persone e con tutto quello che fa parte del nostro mondo e del nostro modo di vivere. Un cane ben educato può seguire il padrone da per tutto, senza per questo perdere le doti istintive che gli servono per cacciare.
Ok ognuno ha le proprie esperienze e convinzioni anche se si sta parlando di un cucciolo o cucciolone!! E" logico che un cane dressato, adulto che sa il fatto suo, gli rimbalza tutto e puo" stare dappertutto. Saluti
 
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