So' arivate le tordici (cesene)? ... il resto lo sapete.........Una nota. Qui dove abito adesso e' come era allora. .

Le tordici come le chiami tu son protette (tordela) e le vediam passare ad ottobre insieme o poco prima dei tordi di passo! Le cesene,ancora consentite da calendario,le dovrebbe aver viste Gianni il castellano co' l'amico suo paperaro prestato per una volta ai celletti (come li chiama lui!) qualche settimana fa' quando ci fu' una prima mossa di freddo e arrivo' anche qualche rosciolo (sassello) e pure qualche cesena dalle parti di Guadagnolo o Cerreto! Per questo weekend c'erano le premesse.....ma io non ne ho notizie perche' preferisco prender freddo a lavorare che prenderlo a caccia (mortaccisua e chi l'ha inventato er lavoro [14] !) Cmq goditi la serenita' venatoria del farmer della provincia americana....e qua' tornaci solo da turista,non da cacciatore...e pure cosi' c'avresti seri problemi nel tentar di riconoscer Roma per come l'hanno ridotta heuuu.gif]! Ciao Amerikano :mrgreen:.....spara du botte de carabina dalla finestra della cucina pure pe' me [thumbsup.gif]
 
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So' arivate le tordici (cesene)? Con l'ondata di freddo che e' arrivata in Italia dovrebbero essere arrivate nel Lazio. Nel 1964, se non vado errato, ci fu un Gennaio molto freddo, e mio padre ed io facemmo bei carnieri di cesene diverse domeniche di seguito sulla Nomentana, nei vigneti della tenuta "La Serena." La mattina a prima luce sparavamo a qualche bottaccio, poi, a luce fatta, cominciavamo a vedere le cesene alte contro il cielo terso e blu che passavano in lnghe linee spezzate qui e la'. Venivano dalle montagne della Sabina, dove avevano passato la notte, a cercare da mangiare nella pianura e nelle colline sottostanti. Le vigne della Serena avevano ancora dell'uva appassita, e ne erano ghiotte. Papa' ed io ci nascondevamo fra i filari e le sorprendevamo. Erao uccelli duri, rustici, baffuti. La prima volta, col piombo del 10, ne ferimmo diverse (beccano, quando le raggiungi). La volta successiva portammo cartucce piu' toste con pallini dell'8, e queste le abbattevano pulitamente. Forse anche il freddo intenso aveva a che fare con lo scarso rendimento delle cartuccette da tordi. Papa' ed io (Papa' specialmente) avevamo un paio di bottiglie Thermos, piene di caffellatte bollente zuccherato e corretto col brandy. Quando cominciavamo a tremare dal freddo un bicchiere di quel caffellatte ci sosteneva per un po'. Verso le 10 di mattina le cesene si diradavano e poi proseguivano per chissa' dove, ma arrivavano un po' di storni, provenienti dalle ville e dalle alberate dell'Urbe e dalla Stazione Termini, dove avevano impestato di fatte durante la notte marciapiedi e automobili parcheggiate. Dopo qualche fucilata se ne andavano, ma prima di andarcene passavamo per la piana della Serena, fra la fattoria e la Nomentana, che era stata seminata a grano, e qualche allodola la si rimediava sempre. Si tornava a casa con un bell'assortimento di uccelli ai laccioli: tordi, cesene, storni, e qualche fringuello o frosone. Papa' (e anch'io) era un po' vanesio. Ci fermavamo in pasticceria con le cartuccere ai fianchi ed i laccioli carichi appesi a un passante dei pantaloni per farci ammirare di pasticcieri (amici nostri) e dagli altri clienti, e anche per comprare un vassoio di paste per farci perdonare da Mamma, che non vedeva di buon occhio le levatacce, le spese per fucili, cartucce e benzina, gli stivali e i vestiti infangati, e il dover cucinare la selvaggina. Ma anche lei, in fondo, era contenta se noi eravamo soddisfatti della cacciata.
Ve lo figurate, oggi, lasciare i fucili in auto ed entrare in una pasticceria di Roma piena di gente con un mazzo di uccelli morti impiccati ai laccioli? Prima il linciaggio, e poi l'arresto per i fucili lasciati in auto. Avevo 16 anni, allora, e quando Papa' non poteva portarmi a caccia perche' doveva lavorare, non avendo ancora la patente mi toccava andare a caccia con i mezzi pubblici. Col Beretta S55B montato e portato a spalla con la cinghia e una cartuccera o due, camminavo da Via Muzio Scevola fino alla fermata del pullman che andava a Ciampino, salivo e poi scendevo dal lato della strada opposto all'aereoporto, facevo una bella camminata fino alla zona di caccia (delle belle pianure a grano e medica in zona Via di Santa Fresca) dove qualche lodola e storno si eimediavano sempre. C'erano dei vasconi dove quando faceva freddo a volte potevi involare una garganella, o un beccaccino dai fossetti d'irrigazione. Per gli storni bisognava intrufolarsi in un fondo chiuso alberato, pronti a darsela a gambe se il proprietario si accorgeva dell'invasione armata...
Tornavo a casa col pullman, a volte con un bel mazzetto di uccelli, e gli altri passeggeri si complimentavano con me per le prede e per il bel sovrapposto. E poi ritornavo a casa a piedi dalla fermata, facendo il giro lungo se avevo un bel carniere, e passando per il negozio di uova e pasta all'uova a cinque metri dal mio portone per far vedere le mie prede a Umberto, uno dei proprietari, che era cacciatore e ogni tanto veniva con me e Papa' a caccia. Provate a uscire dal portone oggi, col fucile in spalla e cartuccera, e a cercare di salire su un mezzo pubblico. Quanto ci vorra' prima che siate circondati da autopattuglie, tiratori scelti, poliziotti e carabinieri assortiti, teste di cuoio, ecc., tutti con pistole, mitra e carabine con ottica puntate su di voi? Ma era il 1964, quando ancora l'Italia era un paese dove non succedeva quasi mai niente.
Ma l'Italia, e il mondo, stavano cambiando, e tre o quattro anni dopo... il resto lo sapete.
Una nota. Qui dove abito adesso e' come era allora. Potrei farmi un giro a Elba, la cittadina piu' vicina (12 km da dove abito) con un AR 15 in spalla e una 1911 .45 ACP in una fondina sull'anca, e, si', qualcuno si girerebbe a guardarmi un po' perplesso, ma non violerei nessuna legge. E lo stesso in Enterprise, una citta' molto piu' grande a mezz'ora d'auto. Certamente pero' no potrei farlo a New York, Chicago, Washington, D.C., o Los Angeles, dove le armi sono regolate in maniera ferrea e dove, in barba a tali regole, il crimine, gli omicidi, e le rapine a mano armata sono alle stelle.
 
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