Perchè non ti piace? Da a tutti la possibilità di andare con le stesse opportunità e in più se qualcuno non va è libero di cedere le sue fascette agli altri. Non solo, ci scambiamo sempre i capanni e le informazioni di dove siano gli animali, in questo modo anche chi ha poco tempo con una o 2 uscite riesce a fare qualche capo.
Ovvio se poi uno il primo giorno tira 2 animali, ci sta che stia fermo per un po' per dare modo anche agli altri di tirare, se poi si arriva in fondo e c'è chi non ha tirato oppure gli rimane una fascetta e sa che fino alla chiusura non andrà è libero di cederla a chi ha invece la possibilità di uscire. Ovviamente non è obbligato farlo, ma noi usiamo fare così.
In altre parole, il piano è equamente suddiviso, poi nella stessa squadra ognuno si organizza come meglio crede. Cosa c'è di sbagliato? Meglio avere dei capi asseganati, punto e poi chi non va le deve tenere per forza? Con un piano di 350 animali fra caprioli e daini e nemmeno 60 persone, in questo modo il piano non si farà mai. Tieni presente che il mio distretto non è fra quelli con il piano più alto per lo meno sui caprioli. Noi di solito abbiamo sui 250 caprioli e sui 120 daini, ma ci sono distretti che arrivano anche ad avere 450 caprioli e 120 daini più una quarantina di cervi. In distretti così se si assegnano i capi e punto, il piano non si farebbe mai.
Non mi piace perché non ci sono regole, più che una forma di gestione la vostra mi sembra una forma di anarchia autogestita....
In provincia di Arezzo ci sono dei distretti che sono comprensori piuttosto ampi, i distretti sono suddivisi in sottozone di circa 100 ettari ciascuna , in ogni sottozone caccia un solo cacciatore per volta ... La scelta delle sottozone viene effettuata per graduatoria, stilata sulla base di anzianità, punteggi conseguiti di anno in anno in base a completamento del piano di abbattimento personale e censimenti effettuati, eventuali penalità subite ecc....ovvio che chi sceglie primo sceglie meglio ed avrà pure meno difficoltà a completare il piano almeno in linea di massima, il cambio della sottozone può avvenire in maniera reciproca tra due cacciatori ( scambio ) o il cacciatore si può spostare in una zona libera perché rimasta vacante o perché il cacciatore che ne era in possesso ha completato il piano , sempre previa autorizzazione del presidente e dei responsabili del distretto...
I capi del piano di abbattimento del distretto sono equamente distribuiti tra tutti coloro che hanno effettuato i censimenti , eventuali capi in più vengono assegnati dopo il completamento del piano personale o elargiti sotto forma di incentivo per lavori svolti ecc..
le fascette sono nominali e non cedibili e devono essere restituite a fine stagione se non utilizzate, non possono essere fatti favori o cambi o robe varie con tacito accordo tra cacciatori ...
In ogni sottozona c'è un limite di abbattimento totale per il capriolo che consiste in 2 maschi ( adulti o giovani ) e 4 femmine o piccoli , a prescindere dal numero di cacciatori che la frequenteranno....
Il piano di abbattimento del distretto ,come dici succedere da voi , non viene mai completato e questo non è altro che un bene vista la scarsa attendibilità dei censimenti...se i piani di abbattimento venissero sempre completati dopo qualche anno sparirebbe tutto , per cui ben venga l'avanzo di capi per l'anno dopo....
scusa, ma sinceramente, a prescindere dai motivi per cui avviene, ti sembra minimamente logico che nel tuo distretto qualcuno abbatte 10/12 capi e qualcun altro 1/2 , e che per di più siate voi cacciatori stessi a decidere chi e come ??
Chi abbatte 1/2 capi magari ha sfortuna, o poco tempo o chissà cosa,e possono pure essere pochini, ma chi ne abbatte 10/12 lo fa per vendere carne , presumo ...
ah, dimenticavo che tutta la caccia di selezione e tutti i distretti sono coordinati dall'amministrazione provinciale...
Dai, forse non è proprio un caso che la provincia di Arezzo venga portata come esempio di gestione della caccia di selezione e non vengano rammentate altre provincie ....