Re: Tordi in Spagna

patrick ha scritto:
franz85 ha scritto:
patrick ha scritto:
visto il primo tordo qui e in generale pochissimi in tutta la Spagna( informato via forum)
in compenso ho visto centinaia di colombacci stanziali e 40 di pernici rosse..

nei passi famosi del Pais Basco come il Roncisvalle come anche in Navarra pochissimi tordi e qualche stuolatina di colombacci.In confronto al Nord Italia c'e' stata un'invasione...

Ancora un po' prestino....

ciao patrick... volevo farti una domanda... l'anno passato sono stato in ferie in andalusia... in particolare nella zona di Cadiz... lì cosa si caccia prevalentemente????...ricordo che a fine agosto era pieno di tortore...

ciaooooooooo e grazie![5a]

Ciao Franz.In una rivista di caccia spagnola del marzo 2007 che ho sotto mano, riporta gli abbattimenti della stagione venatoria 2004-2005 per ogni provincia della regione Andalusa.

In Cadiz: coniglio selvatico 152000 abbattimenti
lepre 14372
pernice rossa 92444
colombaccio 16685
tortora 25772
quaglia 10509
germano reale 2048
TORDO 110890

in tutta l'andalusia il prelivo delle specie di "caza menor" e' di circa 3.000.000 di esemplari.. [42]
....e tutto dire

cavolo che numeri.... [sconvolto.gif] [sconvolto.gif]
grazie patrick sei stato davvero gentilissimo!!! [eusa_clap.gif] [lol.gif]
 
Re: Tordi in Spagna

ragazzi aspettate un pochino prima di andare........in spagna non ci sono tordi.....sono rientrato ieri.......e si fanno al massimo 30 tordi al giorno e non tutti i giorni....ma devi essere bravo e fortunato.......io stavo in castiglia della mancia....ma abbiamo chiamato tutta la spagna e non ci sono tordi.......una cosa così non l'avevo mai vista.....e sono anni che vado.....

ciao
 
Re: Tordi in Spagna

botahv79 ha scritto:
france' mi spiace per i carnieri ma son sicuro che 4 risate ve le siete fatte.....guardiamo il lato positivo....
Mirco anche 5 risate siamo stati benone però chi va a caccia all'estero deve pensarla così secondo me, ho 2000,00 euro da spendere li spendo succeda quel che succeda, perchè secondo me in alcuni paesi il tempo della vacche grasse è finito ad eccezione di annate eccezionali
 
Re: Tordi in Spagna

allodola maschio ha scritto:
botahv79 ha scritto:
france' mi spiace per i carnieri ma son sicuro che 4 risate ve le siete fatte.....guardiamo il lato positivo....
Mirco anche 5 risate siamo stati benone però chi va a caccia all'estero deve pensarla così secondo me, ho 2000,00 euro da spendere li spendo succeda quel che succeda, perchè secondo me in alcuni paesi il tempo della vacche grasse è finito ad eccezione di annate eccezionali


ah certo non ci son dubbi....qui concordo con te, cercavo solo di farti dimenticare il rapporto euri-numeri...un abbraccio zoccolina
 
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Tordi spagnoli, per dare vita a questa importante discussione
vi posto un mio articolo uscito su Sentieri di Caccia nel numero di agosto 2008:


ZORZALES !


Dopo l’annata difficile dell’anno scorso i tordi sono tornati dove sono sempre stati.
Nella Extremadura spagnola i i tordi ( zorzales in spagnolo) sono i protagonisti di una cacciata di gran fascino in un paesaggio da sogno.



“ Che ci vai a fare ?” oppure“ Non hai sentito che fregature hanno preso l’anno scorso ?”.
Erano queste le frasi che mi sono sentito pronunciare da quei simpaticoni dei amici cacciatori quando lo scorso fine gennaio ho deciso con pochi fidati compagni di caccia di andare a tordi in Spagna.
In realtà, mi sono fidato dell’amico Josè che mi assicurava che una media discreta era sempre stata tenuta per tutta la annata con picchi davvero interessanti alla apertura di novembre, perciò sapevo che “pacchi” clamorosi non ne avrei presi.
Ho avuto ragione io e torto chi è restato malpensante a casa.
Chi va a caccia all’estero sa però che per raggiungere il posto dei propri personali sogni è necessario sottoporsi, oserei dire distruggersi, all’estenuante rito del giorno di viaggio immancabilmente contrassegnato da lungaggini burocratiche, code, nebbia, controllo armi, aeroporti e lunghi trasferimenti in auto.
Insomma spesso si arriva alla méta già cotti, come quest’anno quando ho posteggiato finalmente l’auto nella bellissima piazza principale di Talarrubias in Extremadura, dove, oltre alle bellissime cicogne che abitano 365 giorni all’anno sul tetto della chiesa del paese, ho trovato un Josè sorridente che come prima cosa mi ha detto: “Armando, andiamo a fare il rientro !”
Pronti via, vestiti da aeroporto e con le valigie in macchina abbiamo approfittato dell’ultima ora di luce per insidiare i primi tordi.
E’ stato l’unico sera che, non reggendomi in piedi dalla stanchezza, ho sparato veramente male, ma la voglia del tordo ha superato tutto e tutti.
Il mattino successivo, dopo una dormita ristoratrice, finalmente l’uliveto, la vera caccia, le poste, il primo zirlo, la figura amica, amata, odiata e rispettata in lontananza, vola veloce, sto ben coperto, è alta, imbraccio, ho il tempo di pensare “ mettigliela davanti tanto ! ”, la cartuccia spagnola da 32 grammi con rigoroso piombo del 9 come usa da quelle parti, fa il suo dovere, il tordo si ferma un milionesimo di secondo in cielo, cade a pancia all’aria sotto un piccolo ulivo, corro e l’ho in mano, lo guardo, lo rispetto, lo soppeso con la mano è un bottaccio davvero grosso, reso obeso dalla favolosa dieta a base di olive spagnole.
Sono finalmente di nuovo a caccia.
E ora non mi fermo più.
E’ bella la caccia ai tordi, bella e difficile perché in Spagna è vietato qualunque tipo di richiamo e le sanzioni pecuniarie sono davvero salate per i trasgressori, perciò è inutile rischiare perché pochi o tanti i tordi ci sono. Si trova sia l’ingenuo a 15 metri che lo smaliziato a 80 metri che sembra salutare i cacciatori con il gesto dell’ombrello.
In Spagna i tordi sono diventati “capricciosi”: ma la presenza del selvatico negli anni buoni è oramai direttamente proporzionale alla pressione a cui viene sotto posto nelle riserve, qui denominate coto de caza.
Per la caccia al tordo questa caratteristica è semplicemente fondamentale.
Se una zona prescelta per la battuta è stata sfruttata 5 giorni prima, i risultati non saranno di certo uguali rispetto a un posto in cui nessuno spara da 15 giorni.
Di conseguenza, vitale per la buona riuscita della caccia deve essere la preparazione e la serietà del nostro referente in Spagna. Questi, oltre ad organizzare tutta la logistica locale, ha il compito di gestire le zone delle riserve, comprare gli alberi di ulivo dai coltivatori locali per lasciare il frutto sulla pianta per attirare i selvatici e fare tutto ciò che è possibile per gestire bene il gruppo in modo che tutti si divertano, sia a caccia che nelle ore libere.
Negli anni la caccia in Spagna è lentamente evoluta.
Un motivo del cambiamento è stato l’enorme sviluppo che la Spagna ha realizzato negli ultimi 15 anni, con conseguente maggiore ricchezza delle popolazioni locali, che venti anni fa dovevano trascurare questo tipo di selvaggina, ma che ora invece è intensamente cercata.
La Spagna in questi ultimi venti anni ha messo la freccia a sinistra, ha prodotto, ha lavorato intensamente e in pochi anni ha raggiunto e superato nel reddito molti paese europei. Gli spazi sono enormi, la burocrazia meno assillante e i risultati sono concreti e visibili a tutti. Quando si attraversa un paesino o una grande città si vedono lavori dappertutto, tante, tantissime gru in azione, la gente lavora, produce, migliora e la conseguenza naturale e logica è l’avere più soldi in tasca.
Con l’aumento del reddito medio, con la vastità di zone rurali, con la presenza di selvatici veri, la caccia in Spagna tra gli spagnoli ha avuto un vero e proprio boom, un po’ come in Italia negli anni settanta.
Perciò per gli italiani, che da molti anni invadono la terra iberica per la caccia, le cose sono molto cambiate. Non è più terra di conquista, ma di uso corretto, non siamo più invasori, ma ospiti accettati.
Ospiti che gradiscono ancora stupirsi, fotografare per documentare e ricordare lo spettacolo della natura allo stato puro che ci regala la Extremadura, con oliveti sterminati, strade provinciali dove passa una macchina ogni mezz’ora, tante gru, questa volta non dell’edilizia, ma i maestosi uccelli presenti ai lati della strada, paesini bianchi da presepio, ottimi ristoranti e prezzi ancora possibili.
Tutto questo fa tornare di anno in anno centinaia di cacciatori italiani da novembre a tutto febbraio, che resta insieme alla apertura di novembre il periodo migliore per la caccia al tordo.
Ma so che a chi mi legge, più che i massimi sistemi interessano i risultati nel concreto per vedere e riflettere se nei prossimi mesi la Spagna – tordi sia una meta da riprendere in considerazione per una gita venatoria fuori dai nostri confini nazionali.
Quest’anno, personalmente sparando meno bene di quanto faccio di solito, ho tenuto la media di un…medio fucile, con circa 35 tordi giornalieri.
E’ troppo difficile però buttare dei numeri in pasto, perché le variabili in questi campo sono troppe: il posto, la posta, il tempo, il vento, il tipo di cacciatore, di fucile, di cartucce. Molte di queste variabili sono imprevedibili e rimandano alla fortuna individuale, ponderabile invece, anzi fondamentale deve essere l’organizzazione locale. Questo è uno dei pochi paesi in cui si può ancora fare il cacciatore “fai da te”, cosa che poteva essere bene attuata fino a dieci o quindici anni fa, ma che ora è assolutamente da sconsigliare se non si vogliono incontrare brutte sorprese.
Non è mia intenzione fare pubblicità, ma il consiglio che posso dare a chi già ha fatto esperienze all’estero o ancora di più a chi non è mai partito, è di affidarsi ad agenzie serie, qui sulle pagine di Sentieri di Caccia, dove anche la pubblicità non annoia, ma spesso aiuta, ne troverete di ottime.
La caccia all’estero è la ricerca di emozioni perdute, quelle dei nostri ricordi e che per un modo o per l’altro non riusciamo più a rivivere in Italia.
Non è solamente un puro inseguimento di numeri in carniere, ma la fuga dal nostro quotidiano, la ricerca di qualcosa di perduto, di lontano, la voglia di rivivere vecchie giornate.
Non è però una medicina che calma la voglia di caccia, anzi è l’esatto contrario, è un induttore di caccia. Torni sei contento della tua vacanza, ma già con la mente navighi nel futuro per vedere come e quando si può ripartire per rilavare la tua mente troppo oppressa dai mille pensieri grandi e piccoli che la vita ci pone davanti.
Sì, la caccia lontano da casa è una lavatrice della quotidianità, dello stress che la vita di tutti i giorni ci propone, è lo stare insieme sempre con il proprio fidato gruppo di amici, è la ricerca della libertà piena e della assenza di pensieri.
Non ricordo bene chi l’ha scritto, ma ricordo di aver letto che la vita di un uomo è fatta di montagne e di caverne: montagne che dobbiamo scalare e caverne in cui ci rifugiamo quando non siamo capaci di affrontare le montagne. La caccia è una delle nostre caverne che la vita ci offre per essere pronti a ritornare a scalare, dunque, personalmente affermo che una esperienza di caccia all’estero, dovunque ci porti la selvaggina del cuore, è da consigliare.
Ma per poter vivere fino in fondo l’emozione bisogna essere cacciatori veri e non saltuari, bisogna avere dentro la voglia della preda e del risultato, i cacciatori annacquati non riescono ad apprezzare fino in fondo la bellezza della novità.
Bisogna essere cacciatori, specie per un selvatico come il tordo, dove al piccolo movimento del cacciatore nella posta o al solo lieve vociare alza la sua quota di passaggio di dieci metri e va fuori tiro, bisogna volerla la preda e la preda si prende se si vuole fortissimamente, se siamo disposti a soffrire un po’ per raggiungerla.
Noi migratoristi veri siamo abituati a questa piccola dolce sofferenza, specie in Italia: ore al freddo per una posta di rientro, sveglie antelucane per raggiungere un alto valico, noi riusciamo ancora a restare ancora a bocca aperta se e quando una posta ci riesce a far bruciare la spalla e finire presto una scatola di cartucce.
Ma tutto è relativo. Se poi si parla coi cacciatori spagnoli o con gli amici tordaioli pugliesi abituati alla abbondanza si sente che, nonostante tutto, si lamentano come e più di noi rinchiusi nelle gabbie strette del personale A.T.C. magari poco adatto alla selvaggina che amiamo.
Allora la domanda sorge spontanea.
Dove è il confine tra il giusto e lo sbagliato, tra il poco e il tanto ?
Ognuno di noi ha la sua risposta che non sta in un numero, ma nel come, nello spirito in cui viviamo una giornata di caccia.
Di come ognuno di noi interpreta quel piccolo pezzo di DNA, di cui tanto siamo orgogliosi, in cui c’è scritto cacciatore.
A voi, alla vostra intimità, la risposta a questa domanda che qualunque migratorista si è posto negli anni
Se rispondete tanto vi accuseranno di essere sparatore, se ponete il confine sul poco vi diranno che non valete niente come cacciatore, insomma ora più che mai è veritiera quella vecchia canzone del lontano Sanremo 1967 intitolata “Pietre” e che diceva così: “ Tu sei buono e ti tirano le pietre. Sei cattivo e ti tirano le pietre. Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, sempre pietre in faccia prenderai.”
Ad maiora.


Armando T.
 
Re: Tordi in Spagna

ZORZALES ha scritto:
.........non sono il tipo che dice CAZZATE!!!!!!

se ho detto 80- 120 è perchè è realmente successo!!!!!
io parlo del primo giorno perciò non della media dei 4 giorni che sicuramente sarà più bassa!!! domani finiscono vi farò sapere!!!

per uno un pò esperto e pratico del tordo, non è per niente difficile fare 100 tordi il giorno sempre che ci sono eeeee!!!

io potrei scrivere un libro, su aneddoti, avventure, e carnieri..... spagnoli!! un mio amico ha raccolto tutti i risultati dal 1991 a oggi di tutte le cacciate fatte insieme in maniera molto dettagliata!!!!! io sò quanti giorni di caccia ho fatto,quanti tordi in ogni singola cacciata, la media di ogni cacciata , la media totale e il numero totale!!!
ma è meglio lasciarli a pochi intimi!!

a presto!!



Da parte mia mai messo in discussione i numeri che hai postato.....
Numeri che io non farò mai ...perchè non sono un tiratore....perchè non sono uno sparatore....
Non intendo sparatore in tono spregiativo....intendo che per fare certi numeri bisogna rimanere concentrati anche dopo il 30imo o 40imo....io dopo un pò che sparo mi stanco...
Già provato sui colombi in Scozia....un giorno si potevano fare tranquillamente 60-70 pezzi...alcuni della mia compagnia li hanno fatti...io arrivato a 40 ho iniziato ad usare la videocamera.....davvero non sto scherzando!!!!
Quindi andando in Spagna a tordi mi "accontenterei" tranquillamente di 25-30 tordi al giorno....anche perchè dovrei sparare a tanti di più..... [meaculpa.gif] [meaculpa.gif]
 
Re: Tordi in Spagna

botahv79 ha scritto:
allodola maschio ha scritto:
botahv79 ha scritto:
france' mi spiace per i carnieri ma son sicuro che 4 risate ve le siete fatte.....guardiamo il lato positivo....
Mirco anche 5 risate siamo stati benone però chi va a caccia all'estero deve pensarla così secondo me, ho 2000,00 euro da spendere li spendo succeda quel che succeda, perchè secondo me in alcuni paesi il tempo della vacche grasse è finito ad eccezione di annate eccezionali


ah certo non ci son dubbi....qui concordo con te, cercavo solo di farti dimenticare il rapporto euri-numeri...un abbraccio zoccolina


No mirko, sbagli.
MAI quando si va all'estero si deve fare il rapporto euro numeri.
Si deve fare il rapporto euro divertimento, euro spensieratezza.
I soldi son spesi nel momento in cui si decide.
Poi a tordi a volte fai 20, ma nel suo gruppo ci sarà stato chi ha fatto anche meno di 15,
a volte fai 35 a volte 50.
Poi in Extremadura esistono i tordi più **** della spagna.
Son sempre alti, specie se in riserve dopo ogni settimana va un gruppo.
I tordi vergini a 15 metri li trovi solo in Tunisia.

Ps: se Francesco si divertiva, visto che i miei colombacci son sepolti dalla neve piemontese, mi sarei andato a prenotare l'aereo oggi pomeriggio per partire domenica o lunedì. Ma per i 20 non lo faccio... anche se dove volevo andare io era un coto meno sfruttato dagli italiani e dunque più riposato.
 
Re: Tordi in Spagna

nando ha scritto:
HO SENTITO FRANCESCO OGGI HA FATTO CIRCA 40 TORDI MA E' DELUSO PER LA SCARSA PRESENZA [Trilly-11-11.gif]



Ho notizie anche io lui e un'altro mio amico sono stati quelli che ne hanno morti di piu',
c'è anche chi ha portato a casa 2 tordi in tutto il giorno,comunque a quanto ho sentito
la media è 20 -25 tordi.Non sono tanti!!
 
Re: Tordi in Spagna

allodola maschio ha scritto:
franz85 ha scritto:
[quote="allodola maschio":1c3pqu2i]io parto per la spagna zona extremadura il 1 gennaio 2009 speriamo bene!!!!
azz allodolina mi i baiocchi non ti finiscona mai???? [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]


Franz è da un po' che son finiti ma la sera do via il cul e così arrotondo ahahahha [Trilly-77-24.gif]
[/quote:1c3pqu2i]



non per niente ai vinto al sondaggio fatto da brillo [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]
france oramai lo sa tutta l'italia e anche oltre ci sono le foto!!!! [Trilly-77-24.gif]
 
Re: Tordi in Spagna

piccio ha scritto:
Ieri mi ha chiamato mio padre prima giornata di caccia in Spagna, molti tordi, ottimi carnieri, si è divertito tanto, speriamo continui così, tempo per questa settimana previsto, sereno con venti da nord est, .... ciao
sai in che zona è??
 
Re: Tordi in Spagna

allodola maschio ha scritto:
io sapevo che stava chiusa 20 giorni come è sta cosa????? io so che la caccia li chiude per 20 giorni!!!! [5a] infatti noi andiamo alla riapertura cioè il primo giorno il 2 gennaio [eusa_naughty.gif]

Calma,
lo risolvo io l'enigma.
In contropartita alloadola maschio manda ogni giorno al bota la sua media tordi (vera !!) e quella del suo gruppo...
con tot tordi al mattino tot alla sera.
.
Rufino ha moltissime zone a Coria.
E' probabile che chiuda alcune riserve per 20 giorni per voi per farvi fare una bella cacciata dal giorno 2.
Se le riserve riposano i tordi poi passano bene.
Questo non toglie che altre sue zone possano essere cacciate a fine anno.
Capito ?
Stai tranquillo che vedrai che spari.
 
Re: Tordi in Spagna

Armando non volevi andare anche tu dove sono stato io??? l'ho anche detto a lui e mi aveva detto che avevi chiesto per il 20 con un gruppo, ed io gli ho detto dopo quello che ci hai fatto sparare a noi non credo che venga, comunque c'è da dire che ci hanno portato nei posti migliori solo che i numeri erano quelli, forse anche per le condizioni meteo ed il caldo molti uccelli erano fermi, io sono convinto che se fosse più freddo si farà molto meglio e gli uccelli scenderanno di quota (anche se non di molto perchè come dici tu sono animali sbombardati), pensa che noi abbiamo cacciato in due riserve di cui una vergine, 1 che era un mese che non sparavano e le altre erano a riposo da 10 giorni!! fate voi un po' i conti
 
Re: Tordi in Spagna

ozannagh ha scritto:
Ho pagato 750 sterline nel 1996 per 20 colombacci in 3 gg..... [42]
Ti assicuro che 30 tordi al giorno per me sarebbero una grande caccia....anche perchè come ho scritto non essendo tiratore e non abituato a sparare tanto per farne 30 dovrei tirare almeno a 45/50....numeri da capogiro per me....
Però ripeto....mi piacerebbe tanto provare.....dopo magari ti darò ragione al 100%...
Ciaooo, Andrea.

ps non ce l'avevo con te!!! nell'ultimo post!!! tranquillo!

oggi tornano i miei amici! e come avevo anticipato per un giorno l'ho presa in c..... [badair.gif]

penso per merito della grande nevicata sul nord della spagna, e non del grande freddo (secondo me) i tordi sono scesi più a sud!! morale anche se è gente che spara bene, in diversi (erano in 10) hanno fatto 80/90 al giorno
un giorno dopo di me!!!!!! che ho fatto 50,
ora probabilmente è il momento giusto per andare!!!!
 
Re: Tordi in Spagna

piccio ha scritto:
certo Tino Talavera de la reina però onestamente non sò da chi è andato.......... sono tornati stamani da 4 giorni di caccia..... ottima presenza di tordi.........
a Talavera uno dei più conosciuti è Ubaldo un toscano che ha in mano diverse riserve
 
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