La "batteria" di calibri del cacciatore medio americano e' gia' piu' che completa. Basterebbero, per cacciare tutte le specie del continente americano, dallo scoiattolo all'orso di Kodiak e l'alce dello Yukon una .22LR un .223 per selvaggina piccola e media e nocivi; una.30-06, o una .300 WM, o una 7 mm magnum per selvaggina media (cervo, caribou, wapiti, capre e pecore selvatiche, suidi); e un .338 WM per i grandi orsi, alci, e bisonti. Poi, se uno ha ambizioni africane, una Ruger in .416 Ruger andrebbe bene dalla zebra all'elefante. E tutto il resto? Sfizio, non necessita'.
Hai detto bene, è uno sfizio, una raffinatezza. Perchè sproloquiare un discorso talmente semplicistico, Giovanni? Il progresso della tecnologia è proprio quello di raffinarsi alle esigenze di qualunque cacciatore. Inoltre, va detto che la semplificazione tecnica che hai portato in questo post considerando, di fatto, inutile qualsiasi munizione che sia appena appena fuori dai calibri classici, non la condivido. Bisogna considerare per qualsiasi cacciatore anche il fattore clima, vento, pressione, temperatura, eccetera, a maggior ragione nel continente americano, che è centinaia di volte più ampio e diversificato dell'Italia...
Credo che il sintomo di avere tantissime cartucce di anche minimissime differenze sia la prova più lampante di quanto l'Ars Venandi si sia raffinata e bilanciata nel corso degli anni... poi tutti hanno la propria opinione.
Saluti!
 
Hai detto bene, è uno sfizio, una raffinatezza. Perchè sproloquiare un discorso talmente semplicistico, Giovanni? Il progresso della tecnologia è proprio quello di raffinarsi alle esigenze di qualunque cacciatore. Inoltre, va detto che la semplificazione tecnica che hai portato in questo post considerando, di fatto, inutile qualsiasi munizione che sia appena appena fuori dai calibri classici, non la condivido. Bisogna considerare per qualsiasi cacciatore anche il fattore clima, vento, pressione, temperatura, eccetera, a maggior ragione nel continente americano, che è centinaia di volte più ampio e diversificato dell'Italia...
Credo che il sintomo di avere tantissime cartucce di anche minimissime differenze sia la prova più lampante di quanto l'Ars Venandi si sia raffinata e bilanciata nel corso degli anni... poi tutti hanno la propria opinione.
Saluti!

Hai ragione in parte, ma non vedo proprio il "progresso della tecnologia" nel creare nuovi calibri che non offrono niente di diverso da calibri gia' esistenti. Il progresso della tecnologia che ho visto nel campo delle armi nella mia (ahime') lunga vita, e' stato nelle polveri, nelle pallottole, nella lavorazione delle canne e nella nascita di nuovi meccanismi, il raffinarsi delle armi automatiche, la metallurgia, ecc. Ma la creazione di "nuovi" calibri che non fanno altro che infilarsi nella nicchia di calibri gia' esistenti non e' progresso. Invece di progresso ne ho visto nella creazione di calibri da pistola, specialmente da revolver, sempre piu' potenti al punto da far sembrare la vecchia .44 Magnum una fragile pulzella. Ma nel campo dei rigati lunghi c'e', per citare non ricordo chi, qualcosa di buono e qualcosa di nuovo--peccato che cio' che e' nuovo non e' buono, e cio' che e' buono non e' nuovo. A volte ci sono eccezioni. Il .458 Lott e' infinitamente migliore del .458 WM. Non confondere il progresso tecnologico col marketing. Ma se proprio voglio spezzare se non una lancia ma una lancetta in favore della creazione di nuovi calibri che di nuovo non hanno niente sotto il sole, e' che contribuiscono a impinguare i forzieri delle industrie armiere e di munizionamento, nonche' di attrezzatura e componenti per la ricarica.
Poi, se abiti in Italia dove leggi assurde oplofobe sono come tante palle ai piedi di cacciatori e tiratori italiani, a che vale prendersi uno sfizio acquistando armi di quesi "nuovi" calibri, quando siete limitati ad un tot numero di armi e--soprattutto--ad un limitatissimo numero di cartucce. Se cedete al desiderio di "sfizi" finirete con l'avere cinque cartucce per ogni arma che avete...

Sara' che di natura, educazione, ed esperienza sono un conservatore ad oltranza, sono conttrario alla novita', alla moda che non offra un sostanziale vantaggio. Che ci fai con un a carabina in.350 Winchester che non potresti fare molto meglio con una camerata in .357 Magnum o .44 Magnum? A che serve il 6,8 Western quando gia' c'e' iil 6,5 Creedmoor? E a che serve il 6,5 Creedmoor quando gia' c'e' il .243?
Comunque anch'io di sfizi me e sono tolti tanti, ma se vedi la mia "batteria" di fucili capirai che la novita' tanto per avere una novita' non ce l'ho.
Ecco i calibri di lungo che ho:
.22LR
.22 Hornet
.223
.243
.308
.30-06
.303 British (comprato piu' come sfizio di fucile, della WWI, che del calibro
.30-30 (ereditato)
..338 WM (il mio fucile e calibro preferito--forse il calibr piu' versatile che esista, come avere 6 o 7 fucili in uno, a seconda del peso della palla)
.450 Marlin (qui ho ceduto alla tentazione--avrei dovuto prendere un vetustissimo .45-70 che, siccome ricarico, avrei potuto "steroidare" fino ad una potenza un po' superiore a quella del .450 Marlin e infinitamente superiore alle cariche commerciali dal .45-70, naturalmente sparando una moderna Marlin Model 95, capacissima di assorbire bene la botta senza danni)
.50 Beowulf

Come vedi, con l'eccezione del .450 Marlin e del .50 Beowulf, ho tutti calibri vecchi o persino antichi, ma tutti ben provati dal tempo e spesso imitati da altri calibri "nuovi." Il .50 Beowulf l'ho comprato perche' era (e tuttora e') il calibro piu' potente che si possa avere in un fucile di tipo AR 15. Un semiautomatico con un caricatore da 10 colpi e' favoloso per la caccia al cinghiomaiale a breve e media distanza.

Anche con le pistole non ho nulla di nuovo:

.22LR
.380
9x19
.357 Magnum
.44 Magnum
.45 ACP

Come ho gia' detto, ormai non c'e' "nuova" cartuccia che tenga che sia un esempio di progresso della tecnologia a meno che non sia una cartuccia senza bossolo--una palla attaccata ad una carica di polvere compattata, solida, e forse innescata dal fucile stesso, con una carica elettrica o qualche altro marchingegno. Gia' ci stanno lavorando, ma non credo che finora si sia ottenuto un prodotto affidabile. Ma ci si arrivera', ne sono sicuro. Per quanto riguarda le catucce tradizionali, alle leggi ferree della balistica interna ed esterna (quella terminale e' secondaria e le palle di oggi gia' sono al vertice del progresso e non vedo proprio come possano essere migliorate radicalmente) non si sfugge. Puoi allungare o accorciare il bossolo, farlo ingrassare o dimagrire, cambiarne la forma, quello che ti pare, ma non otterrai cosi' un radicale miglioramento della cartuccia, ed una differenziazione altrettanto radicale da cartucce che esistono anche da piu' di un secolo. Le polveri e gli inneschi sono migliorati molto dall'avvento delle cartucce che conosciamo, ma la differenza e' poca.

Concludo dicendo che non voglio vietare a nessuno di togliersi uno sfizio comprando l'ultranuovissimo calibro " .287 Supercazz0lo" che riproduce perfettamente le prestazioni del .308, o di altri sette calibri gia' esistenti. Pero' pensate anche a quando dovrete cercare di trovarne le cartucce all'armeria di Peppe Pasticcio a San Clemente di Leonessa , o al negozio di articoli sportivi di Bongo-Bongo in Botswana.

Tanto tempo fa, il 5mm Rimfire della Remington, credo, fu l'ultimo grido della "tecnologia." Peccato che sono tanti decenni che le munizioni non vengono prodotte, e siccome non puoi ricaricare cartucce a percussione anulare, chi compro' un fucile di quel calibro (dalle prestazioni simili ma inferiori a quelle dell'antica .22 Hornet, tuttora viva e vegeta), oggi si ritrova con un aggeggio di legno e acciaio forse buono soltanto a reggere le piante di pomodro...
 
anche quando non sono d'accordo, è un piacere leggere un italiano corretto :)
non sono d'accordo sul fermare "la ricerca", nella mia rastrelliera calibri nuovi non ne acquisterei ma lascerei sperimentare agli altri per poi eventualmente aggiornarmi poi.

come rigati, ho solo 2 .30-06, semiauto e bolt, che per una ragione o l'altra non uso mai (comunque qui ci stanno solo cinghiali da insidiare. pure troppi) - e un giocattolino di .22LR bolt.

parliamo un po' delle mode .410 e 28 ? :D
willy wonka meme mode: ON
 
a meno che non sia una cartuccia senza bossolo--una palla attaccata ad una carica di polvere compattata, solida, e forse innescata dal fucile stesso, con una carica elettrica o qualche altro marchingegno.

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Non ci crederai, ma io una carabina del genere l'ho vista e ciò pure sparato. Non ricordo ne la marca e ne forse il calibro ma credo un 22. La carabina aveva un caricatore tubolare sotto la canna, dove si inserivano le palle, dove al posto del bossolo vi era una pasta dura, di circa mezzo cm. Il funzionamento era semplice, ma non tanto, ricordo che aveva di bisogno una piccola spinta, data da un piccolo serbatoio caricato con aria di una bomboletta, questa spinta di aria compressa, faceva partire la palla e la composizione posteriore (carica di lancio), sfregando con le rigature della canna, si incendiava e partiva il colpo. Strano ma ci sparai diversi colpi, anche a ripetizione e non ebbi alcun problema. Il marchingegno non si percepiva. Non produceva neanche fumo! Me lo hai fatto venire in mente, anche perchè d'allora non vidi niente di simile in giro.
 
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Non ci crederai, ma io una carabina del genere l'ho vista e ciò pure sparato. Non ricordo ne la marca e ne forse il calibro ma credo un 22. La carabina aveva un caricatore tubolare sotto la canna, dove si inserivano le palle, dove al posto del bossolo vi era una pasta dura, di circa mezzo cm. Il funzionamento era semplice, ma non tanto, ricordo che aveva di bisogno una piccola spinta, data da un piccolo serbatoio caricato con aria di una bomboletta, questa spinta di aria compressa, faceva partire la palla e la composizione posteriore (carica di lancio), sfregando con le rigature della canna, si incendiava e partiva il colpo. Strano ma ci sparai diversi colpi, anche a ripetizione e non ebbi alcun problema. Il marchingegno non si percepiva. Non produceva neanche fumo! Me lo hai fatto venire in mente, anche perchè d'allora non vidi niente di simile in giro.

Ci sono stati dei prototipi di armi militari con tale tipo di cartuccia, con carica di polvere quadrata e la palla infilata nella carica quasi completamente, ma non ne ho piu' sentito parlare, e non credo che siano state adottate da nessun esercito. Ma accadra', ne sono certo. Il iu' grande problema nelle armi automatiche e' il "cook-off," se l'arma incamera la cartuccia automaticamente e bisogna premere il grilletto a otturatore chiuso. Una cartuccia incamerata ma non sparata subito potrebbe essere combusta dal calore della canna dopo una lunga raffica, e il colpo partirebbe inaspettatamente. Questo pericolo pero' esiste anche con i bossoli di ottone. Invece in armi come il vecchio Thompson Submachine gun dove quqndo si preme il grilletto l'otturatore parte in avanti e il percussore fisso fa partire il colpo, quindi quando si rilascia il grilletto l'otturatore rimane aperto e non c'e' colpo in canna che potrebbe essere fatto partire dal calore.

https://en.wikipedia.org/wiki/Caseless_ammunition
 
Giovanni ogni volta che leggo un tuo mega messaggio mi scasso [rofl.gif][rire.gif] sai rendere i concetti in modo lampante, diretto, che non stanca mai..

le palle di oggi gia' sono al vertice del progresso e non vedo proprio come possano essere migliorate radicalmente) non si sfugge.

Comunque, non azzarderei troppo ad andare a colpo sicuro sulla questione "siamo già al limite del progresso".. L'uomo non finisce mai di inventarsi, e se si vuole una progressione scientifico-tecnologica bisogna essere proiettati con la mente sul "domani", almeno credo.

Se cedete al desiderio di "sfizi" finirete con l'avere cinque cartucce per ogni arma che avete...

Per carità, è lecito togliersi degli sfizi, ma non ho mai detto di comprare tutto il catalogo della Winchester e tutte le munizioni esistenti in commercio, bisogna mediare

Pero' pensate anche a quando dovrete cercare di trovarne le cartucce all'armeria di Peppe Pasticcio a San Clemente di Leonessa , o al negozio di articoli sportivi di Bongo-Bongo in Botswana.

Ti do ragione, questo è un problema, problema collegato al fatto che i commercianti non stanno al passo con le nuove uscite.. Se sei un conservatore privato tiratore/cacciatore va tutto bene, ma se sei un conservatore commerciante di armi fai danno all'industria.. (personale punto di vista). Poi diciamo, se un calibro va DAVVERO bene allora diventa di moda, se diventa di moda troverai le sue munizioni pressochè ovunque. Credo sia inutile poi analizzare cosa trovi/non trovi nei negozietti improvvisati del Terzo Mondo come l'esempio che hai portato, è ovvio che siano poco forniti. Un cacciatore scaltro si porterebbe le proprie munizioni.

Che ci fai con un a carabina in.350 Winchester che non potresti fare molto meglio con una camerata in .357 Magnum o .44 Magnum? A che serve il 6,8 Western quando gia' c'e' iil 6,5 Creedmoor? E a che serve il 6,5 Creedmoor quando gia' c'e' il .243?

E' un po' come chiedere alla moglie: "Perchè hai così tanti paia di scarpe tutti pressochè uguali? Non potevi comprarne solo uno per tipo?" E' sfizio, passione, goduria nell'aprire la fuciliera e trovarsi trenta fucili da ammirare, un pò come chi colleziona francobolli ;)
 
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Una nuova cartuccia, il 6,8 Western--Corta, grassa, overbore, e dalle prestazioni non dissimili dal 6,5 Creedmoor, o di altri "short magnums" gia' esistenti. Gia' i gurus giornalettistici e televisivi prezzolati dalle industrie armiere ne stanno facendo panegirici sdolcinati. Vedrete che prima o poi anche il vosto Alemagno Gnagno Gnagno ne strombazzera' le virtu', appena una fabbrica italiana di armi mettera' sul mercato un'arma camerata per tale cartuccia "miracolosa." Possibile che tanti cacciatori e tiratori non si rendano conto che a meno che non arrivi sul mercato una cartuccia che non abbia bisogno di bossolo, e che elimini la necessita' di estrazione e riduca cosi' la possibilita' di inceppamentti oltre ad accorciare i tempi di ricarica fra un colpo ed il seguente, sotto il sole non ci sara' nulla di nuovo.
La "batteria" di calibri del cacciatore medio americano e' gia' piu' che completa. Basterebbero, per cacciare tutte le specie del continente americano, dallo scoiattolo all'orso di Kodiak e l'alce dello Yukon una .22LR un .223 per selvaggina piccola e media e nocivi; una.30-06, o una .300 WM, o una 7 mm magnum per selvaggina media (cervo, caribou, wapiti, capre e pecore selvatiche, suidi); e un .338 WM per i grandi orsi, alci, e bisonti. Poi, se uno ha ambizioni africane, una Ruger in .416 Ruger andrebbe bene dalla zebra all'elefante. E tutto il resto? Sfizio, non necessita'. Non che togliersi uno sfizio con qualche calibro strano, insolito, di moda, di nicchia ristrettissima sia necessariamente una brutta cosa, ma fra industrie armiere e gurus giornalettistici e televisivi ti fanno sentire come se senza il nuovissimo calibro saresti uno sprovveduto, un cacciatore o tiratore da operetta, un Neanderthal che non baratterebbe la sua clava per un fucile a ripetizione...
Applaudo invece il progresso fatto negli ultimi decenni nel campo delle pallottole, sempre piu' perfezionate ed efficaci da due a 700 metri, e delle polveri, smpre piu' costanti ed impervie a condizioni atmosferiche, meno "sporche," e meno deleterie alla durata delle canne. Capisco pero' che alla radice della creazione di tutte queste nuove cartucce inutili perche' sostanzialmente non differenti da altre gia' esistenti e' il consumismo. Una nuova cartuccia sara' fonte di guadagni per chi fa le armi camerate per essa, chi fa bossoli, chi fa palle, chi fa apparecchiatura di ricarica per tali cartucce, per industrie che producono munizioni, per chi vende fucili, cartucce ed accessori, ecc. ecc. ecc.
Nel secolo scorso, i cacciatori americanispesso avevano (quelli piu' abbienti) tre fucili: una .22LR, un liscio a pompa, ed un Winchester Model 94 in .30-30. e con quei tre fucili ci abbattevano di tutto.
In Italia con una .223, un 12/76 e una .30-06 o simili sei a posto. Dalla volpe al cervo europeo.

Tornando a questa nuova creazione, il 6,8 Western, i creatori ci dicono che grazie alla lunghissima e smilza palla, la velocita' sara' conservata fino alle distanze piu' lunghe; che il bossolo corto rendera' caricamento ed estrazione piu' facili e a prova d'inceppamento; che la spalla molto accentuata assorbira' la fiammata riducendo l'usura della rigatura al suo inizio (si vede che Venturi non sapeva un ca77o); che la combustione della polvere sara' piu' efficiente perche' il bossolo e' corto e tutta la polvere e' piu' vicina all'innesco; e tanti altri prodigi... Ma tutte queste belle cose, non so se ci avete fatto caso, non possono essere misurate o provate dal tiratore, ma sono astruse, teoriche, come la pubblicita' di tantissimi prodotti al consumo, da dentifrici a creme per le emorroidi. E' vero che la palla lunga e smilza conserva velocita' piu' a lungo, ma... andate a guardare i dati misurabili di questa cartuccia. La velocita' iniziale e' abbastanza bassa, intorno ai 2700 piedi al secondo. Ed ecco, in realta', perche' questa cartuccia non "mangia" l'inizio della rigatura: e' piu' lenta dei short magnums. La forma della spalla non c'entra niente, e scommetto che per quanto riguarda il mangiarsi la rigatura, questa cartuccia sara' peggiore di una .30-06 o altre cartucce, perche' si tratta sempre di una cartuccia tremendamente overbore, cioe' dal diametro del bossolo infinitamente superiore a quello della palla. E poi, mi domando, che cos'e' questa mania del tiro lunghissimo che, pare, sia dietro la creazione di tali cartucce? Siamo cacciatori o cecchini? Sparare ad animali nobili ed innocenti a piu' di 250 metri e' sempre aleatorio e conduce a ferire e perdere la preda. Per quanto riguarda me, io a piu' di 200 metri non sparo. E preferisco di gran lunga non sparare a piu' di 100. O mi avvicino io all'animale, o lo convinco ad avvicinarsi a me.

Ma chi sono io, in fondo, a criticare le industrie armiere ed i giornalettisti e gurus televisivi di settore? Io non sono nessuno. Soltanto un caccciatore medio che gioca, caccia, spara, ricarica, fa esperimenti con rigati di tanti calibri sin dal 1980. Non sono nessuno, soltanto un vecchio sgorbutico le cui opinioni sono fatte di titanio e tungsteno anche quando sono sbagliate, e che non crede alla moda ne' nei vestiti, ne' nelle auto, ne' nelle armi e munizioni. Un dinosauro, lo ammetto.
 
Io, per carità, non mi intendo una mazza di rigato..... ma a detta del produttore questo calibro dovrebbe essere nato e dedicato esclusivamente ai tiri lunghi o lunghissimi. Ripeto non è il mio campo ma un industria come la Winchester e /o Browning che dicono una cosa per un altra.... ci può stare tutto nel mondo del marketing, ma detto da loro mi sembrerebbe un grosso azzardo.
Che è troppo evidente che sono innamorato del marchio Winchester ??
 
Io, per carità, non mi intendo una mazza di rigato..... ma a detta del produttore questo calibro dovrebbe essere nato e dedicato esclusivamente ai tiri lunghi o lunghissimi. Ripeto non è il mio campo ma un industria come la Winchester e /o Browning che dicono una cosa per un altra.... ci può stare tutto nel mondo del marketing, ma detto da loro mi sembrerebbe un grosso azzardo.
Che è troppo evidente che sono innamorato del marchio Winchester ??

Sapessi le cazzate che dicono la Browning, la Winchester e la defunta Remington. Tutta "hype," la pubblicita' di oggi. Il marketing e' come i richiami per le allodole. Mi ricordo i tempi in cui bastava una pantofola in cima ad una canna per attirare le allodole, o un cappello con specchietti appesi. Poi piano piano ne' civette vere, ne' quelle meccaniche, ne' richiami a bocca funzionarono piu' Oggi se non hai giostre, zimbelli, allodole vive che cantano in gabbia, reti tipo nassa con una dozzina di allodole vive che svolazzano, ecc., spari ben poco. E' lo stesso col marketing. Le virtu' dell'oggetto in vendita, da automobile a fucile, da cibo a carta igienica, da vestiti a profumi, vengono decuplicate, centuplicate, per far lo comprare alle allodole smaliziate dalla pubblicita' di vecchio stampo.

Un esempio? Prendi la velocita' delle cartucce di rigato che viene strombazzata dalla fabbrica. Quello che non ti dicono e' che la velocita' e' stata ottenuta da una canna da laboratorio molto piu' lunga della canna media delle carabine in commercio.
E ti ricordi le reclami di certe marche di lisci con calci che riducevano il rinculo del 40%?
Ogni tanto qualche rivista meno prezzolata, o un esperimentatore indipendente poi fa una serie di esperimenti scientifici con strumenti inflalibili per verificare cio' la fabbrica strombazza, e si scopre che non si trattava d'altro che "hype." Ti ricordi le reclami delle varie marche di benzina? Una era la "potente" benzina italiana, un'altra metteva un tigre nel motore, blablabla. Sempre benzina era, e a parita' di ottani non c'era alcuna differenza fra una marca e l'altra.

La Remington venne fuori con un fucile chiamato Cti5. Secondo la Remington questo sarebbe stato un fucile rivoluzionario. Il sistema di ricarica funzionava "come quello dei cannoni" con un cilindro idraulico, questo e quello, riducendo radicalmente il rinculo. Un mio amico italiano che scriveva per le riviste di caccia ed aveva l'attrezzatura adatta, si accorse che il sistema di rinculo non funzionava perche' l'otturatore arretrava troppo velocemente e violentemente. Dopo pochissimo tempo la Remington tolse quel fucile dalla circolazione, chi lo compro' spesso si lamento' di pezzi che si rompevano, e anche la fonte di pezzi di ricambio si prosciugo'.

Winchester? Domanda agli esperti che cosa accadde nel 1964 quando la Winchester decise di risparmiare sui costid di produzione. Sia i famosi modelli 94 che tutte le altre armi prodotte fino agli anni 70 avanzati erano di qualita' scadente. Metallo stampato al posto di metallo forgiato, brunitura schifosa, ecc.

Nuovi calibri? Se leggi le riviste di settore degli ultimi cinquant'anni ti renderai conto di quanti calibri non plus ultra sono stati inventati, propagandati e poi venduti per un po' prima della loro sparizione. O rinculavano troppo, o non erano precisi, o non stabilizzavano bene la palla, o questo, o quello. Eppure a sentire i produttori delle armi e delle relative cartucce, a leggere la pubblicita', tu tisaresti sentito un cavernicolo primitivo a non comprare quel nuovo Excalibur dei fucili. Poi il giudizio insindacabie dei consumatori disillusi da un Excalibur che si era dimostrato poco piu' di una spada di latta prevalse, e quel calibro fu inchiottito dall'oblio. Oggi poi escono calibri nuovissimi le cui prestazioni non sono ne' diverse ne' migliori di quelle di calibri affermati che gia' esistono da tanto.

Anch'io, a volte abbocco. Perche' mai ho comprato una Marlin dello strombazzatissimo calibro .450 Marlin? Io ricarico, e una Marlin M95 in .45-70 mi avrebbe dato la possibilita' di caricare cartucce piu' potenti del .450 Marlin grazie alle caratteristiche del bossolo dela cartuccia piu' vecchia. La ragione per cui le cartucce commerciali in .45-70 sono veramente fiacche e' che ci sono ancora in giro da noi fucili vecchissimi, alcuni dei tempi di Custer, che non sopporterebbero una carica piu' forte della carica originale a polvere nera. Il .450 Marlin e' una .45-70 modificata con una belt per non poterla infilare in una vecchia .45-70. Ma il bossolo della .450 marlin ha dimensioni interne inferiori, seppur di poco, a quelle della sua progenitrice. Io potrei incrementare la velocita' della .45-70 perche' a bossolo piu' capace corrisponde pressione minore a parita' di dose di polvere e spararla tranquillamente in una Marlin M95. Ma per rggiungere tale velocita' nella .450 Marlin generei pressioni che a lungo andare aumenterebbero l'headspace della carabina.

Come ho gia' scritto, perche' comprare calibri di nicchia che riproducono le prestazioni di calibri esistenti e rischiare, in dieci o quindici anni, di non trovare piu' munizioni e/o bossoli di quel calibro? Poi se vai in un'armeria troverai sempre le cartucce dei calibri vecchi piu' affermati. Prova ad andare a Canicatti' o a Ferrandina e a trovare in armeria una scatola di 6,5 Creedmoor, o.350 Winchester, o 8mm Remington Magnum, o... qualche altro calibro "di moda" oggi e scomparso domani. Poi non ti dico se vai a caccia all'estero e le tue munizioni per il .458 Lott o il .377 Fracchia, o il .379 Brancaleone, o qualche altra novita' decantata da fabbrica e scrittorucoli prezzolati. Se le tue munizioni vengono perdute o rubate in transito, non le troverai di certo in Tanzania o Botswana. Ma il caro vecchio .375 HH e il .458 WM li troverai sempre, e cosi' il .30-06 e il 9,3x62. E forse anche il .303 British, che i coloni inglesi usaano per tutto, anche per gli elefanti.
 
Aggiungo: Questo nuovissimo ed ennesimo calibro e' per tiri lunghi o lunghissimi? A parte il fatto che a caccia non considero etici tiri lunghi o lunghissimi, se vuoi fare tiri lunghi o lunghissimi prendi un comune .338 WM (neanche il Lapua), caricalo con i lunghi proiettili di rame da 180 grani e vedrai che tiri lunghi(ssimi) che farai. Ma poi se vuoi cacciare alci e orsi Kodiak, dove i tiri non sono lunghi o lunghissimi per necessita' ambientali, e carica lo stesso bossolo con palle Nosler Partition da 250 grani. Un solo fucile, due cartucce totalmente diverse. Ed un calibro comunissimo le cui munizioni sono quasi ovunque.
 
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