Scusate, ma a me sta roba fa uscire di testa.
13 pagine a parlare di lunghezze e adesso sto qua si accorge che ci sono altri fattori da cui dipendono le prestazioni di una canna.
Quindi 13 pagine a parlare di nulla e invece di ciò che davvero può caratterizzare una canna neanche un fiato e perché? Perché è sottinteso!
Ho letto bene, si, ho capito bene l'italiano, si, ha detto sottinteso.

🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
 
Ho seguito con molto interesse la discussione e ringrazio gli esperti per il tempo che ci dedicano.
Ora voglio esprimere un mio modesto parere da semplice appassionato.
E' vero che una canna di varie marche fatta bene senza difetti ci permette di fare un pò tutta caccia, però di canne fatte
appositamente su richiesta ne ho provate tante compresa quella che aveva mio padre e posso dire che la differenza si nota eccome.
E' ovvio che per chi "soffre di mirite" la canna non farà di certo la differenza, ma se la dai a un buon tiratore il discorso cambia.
Secondo me la canna "perfetta" si potrà avere solo per un tipo di caccia, piochè non vedo modo possibile di utilizzare la stessa canna
dalla beccaccia agli acquatici.
 
Io pewnso che il nostro amico Centro67 non abbia detto castronerie. Inanzitutte ha sempre specificato che canne ben fatte esenti da difetti di diverse marche, a parità di caratteristiche in lunghezza foratura e strozzatura in mano a bravi tiratori/colpitori otterranno a parità di munizione utilizzata, risultati sovrapponibili sul campo, che sia sportivo o venatorio. Perchè dargli torto ? La gran parte delle situazioni che si affrontano sono situazioni " standard ". Ovvero tiri nei limiti di range dei comuni mortali. I tiri off limits in cui il tiratore eccelle, ovvero l'ingaggio di bersagli di coccio o selvatici ben oltre i 40/45 mt. sono situazioni affrontate con successo " non casuale " solo da chi ha pratica adeguata dopo vagonate di colpi sparati ed in questo caso vengono utilizzati tubi con caratteristiche idonee e munizioni altrettanto adeguate. In poche parole afferma un ovvietà .... se ce coji l'animale cade morto o il coccio si rompe qualunque sia la marca di canna che utilizzi, a patto che questa abbia caratteristiche idonne per quel tiro. Se poi invece la prova si fà in laboratorio, si potrà notare differenze tra la distribuzione dei pallini, differenze anche importanti e spesso anche su stesse marche di canne ed a volte anche con la stessa canna non si avranno risultatio sovrapponibili, ma se il centro di rosata sarà sempre ben guarnito, basta centrare il bersaglio che questo verrà rotto o " ammazzato " se dotato di vita.
Diciamo che la cosa è grossomodo condivisibile, diciamo che, grazie anche a tabelle sull'energia residua dei pallini a distanze impensabili, postata da un amico in questa discussione, scopriamo che pallini adeguati hanno potere lesivo ben oltre le distanze canoniche che noi affrontiamo, oltre le quali ci vuole tanta preparazione per avere successo. Questo vale per tutti.
Però, lo sviluppo ingegneristico, gli studi su nuovi prodotti sono più che giustificati, perchè seppur vero che la stragrande maggioranza di tubi commerciali di produzione sia antica che recente, soddisfano quasi tutti, non è lo stesso per chi cerca i limiti estremi, non è lo stesso per chi non è un " eccellente " colpitore. Se io centro un selvatico, questi tubi, uno per l'altro mi garantiscono a " tot " metri l'abbattimento pulito ... ma se non lo centrassi ? Se fossi un tiratore medio, come gran partre di noi ? Allora una rosata ben distribuita mi può permettere l'abbattimento certo anche in caso di bersaglio non perfattamente centrato con una canna, mentre a parità di strozzatura una leggendaria sant etienne mi esporrebbe a sonora padella, ma una moderna Beretta, mi permette di abbattere con certezza ( se colpita ) un'anatra ben oltre i 60 mt., mentre la francese mi scoppierebbe tra le mani, perchè solo una munizione caricata con Tungsteno mi garantisce certe prestazioni. Quindi studi su profili, choke, forature vanno avanti anche in virtù di nuovi materiali da lanciare per via di normative sempre più stringenti.
Purtroppo l'amico Gianni, non sà relazionarsi, o meglio conoscendoci solo dietro la tastiera, si interpreta lo scritto reciprocamente in maniera non corretta. Un sorriso dietro una battuta non è percepito nelle fredde lettere che scandiscono le frasi scritte.
Un abbraccio ai contendenti di questa interessantissima discussione, con interventi di professionisti e tecnici in balistica, discussione non a caso aperta dal nostro amico Centro67



Ciao Fabio ti faccio i miei complimenti perché raramente si leggono argomenti così pieni di buonsenso.

Non cambio una virgola al tuo intervento - ma mi permetto di aggiungere qualche piccola considerazione - che rafforza quello che tu hai perfettamente descritto.

Che nel tiro bisogna cogliece è una regola così scontata che mi sembra superfluo perfino citarla.

Che fucili con analoghe caratteristiche abbattano i selvatici allo stesso modo: "NI" Nel senso che ovviamente - con una buona cartuccia a tiro centrato entro i 35 metri -ogni arma di buona qualità fa il suo dovere. Ma i miglioramenti nascono proprio da quegli accorgimenti - magari poco evidenti perché ininfluenti alle distanze medie, - ma che a volte fanno la differenza alle massime distanze di tiro.

E' innegabile che le moderne munizioni, i moderni materiali e le moderne tecniche lavorative abbiano fatto fare un passo avanti alla balistica, così come è innegabile che grazie alle magnum e al tungsteno che un tempo nessuno usava i tiri si sono allungati non di poco.

Le moderne canne sono inferiori a quelle del passato solo in una più "superficiale o peggio inesistente" forma di controllo da parte dei produttori.

Come ricordava magistralmente MauroB in un'altra discussione, l'intervento del cannoniere una volta era indispensabile perché le tecniche di lavorazione del passato erano tutt'altro che precise.
Le canne che venivano montate sui fucili di mezzo secolo fa, sparavano tutte dritte, perché siccome la percentuale di errore era alta, i produttori erano costretti a controllare canna ed aggiustamenti per ogni singolo fucile.

Le moderne tecniche di lavorazione a controllo numerico hanno ridotto alla grande le tolleranze lavorative. Oggi nessuno controlla più le canne perché le possibilità che escano difettose è minima sebbene possibile.
La mancanza di controlli e dei dovuti aggiustamenti è la vera sensibile differenza fra una canna datata ed una moderna.
Fermo restando che, dove i controlli vengono fatti, la moderna produzione armiera sforna oggi come un tempo canne di tutto rispetto.


Tutto questo innegabile miglioramento è stato possibile perché c'è stata, continua ad esserci - e per fortuna ci sarà - una continua EVOLUZIONE.

Pensare di fermarsi perché tanto non si potrebbe raggiungere altro, - credere cioè che ormai siamo al vertice - è quello che sicuramente avranno pensato alcuni di quelli che - abbandonate le balestre - cominciarono ad usare le prime armi a luminello e polvere nera.

La storia e la vita ci insegna che tutto è in evoluzione e che tutto migliorerà... SEMPRE.
Che le armi fra vent'anni saranno superiori a quelle attuali non è una possibilità è una CERTEZZA.

Un'altra considerazione in merito alle "certezze" di coloro che osservano i risultati "ad occhio".

Ipotizziamo di sparare alcuni selvatici della stessa specie - per esempio tordi - fermi su un secco di una pianta.
I tiri avverranno a fermo, quindi a tiro centrato, con lo stesso fucile e le stesse cartucce - ma al limite del tiro.

Succederà che non tutti i selvatici cadranno allo stesso modo: alcuni scenderanno secchi, altri vivi, altri se ne andranno spennati...

Perché? Per una serie di motivi: il selvatico non si presenta mai nello stesso modo.
- se di punta o di coda o di lato cambia completamente la superficie e la vulnerabilità.
- Il selvatico potrebbe essere un giovane dell'anno o un vecchio con qualche primavera in più, cambia completamente il piumaggio e la vitalità.
- I pallini colpiscono CASUALMENTE il corpo del selvatico, per cui a tiro centrato un solo pallino in testa abbatte il selvatico all'istante, tre pallini sul "didietro" lo mandano via ferito.

Ora mi chiedo: ma se sono così tante le variabili - anche con la stessa arma, le stesse munizioni, la stessa distanza, lo stesso selvatico e a tiro centrato, - qualcuno vuole spiegarmi come si potranno mai verificare sul campo due fucili diversi? specialmente nel tiro a volo dove tutte queste variabili inevitabilmente si moltiplicano? - a cominciare dalla precisione del tiro, che nessuno potrà mai affermare con certezza se era centrato o no?
Con tutte queste variabili: "che vuoi paragonà"?


Quando dico che le sensazioni (e spesso le fisse) di chi basa le sue convinzioni sulle prove sul campo lasciano il tempo che trovano è perché sono attendibili solo per sommi capi.

L'unico modo certo che abbiamo per verificare la differenza fra un'arma e l'altra è quello di verificare - la V0 con cui esce la carica, - la rosata verificata alla placca - e la prova di penetrazione sugli elenchi.

Se non si MISURANO le velocità, se non si VEDONO le rosate con le percentuali nei vari settori, se non si contano quanti pallini hanno forato quante pagine come si fanno a capire le caratteristiche di un'arma?
Certo non sarà una prova completamente attendibile, ma rispetto alla valutazione di una schioppettata ad occhio c'è la stessa differenza che passa fra la Belen e Rosy Bindi.


I paragoni "sul campo" sono assolutamente inutili perché le valutazioni grossolane non certificano niente - a meno che il "campo" sia quello da tiro dotato di placca.

Quando dico che servono risultati TANGIBILI e non SENSAZIONI mi riferisco esattamente a questo.

Spero di essere stato chiaro.

Un saluto


Maurizio
 
Centro67

#184.1

Centro67 commentata
oggi, 14:27
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Sono anni che parlo di prestazioni e di tutti quei fattori che la determinano. Oggi pomeriggio ti faccio lezione.
Sono straconvinto che se stai imparando wqualcosa di balistica elementare che tutti dovrebbero conoscere, devi ringraziare me, poiche all'interno di questo contenitore non se ne e' mai occupato nessuno, almeno da quando sono iscritto.

Oh meno male, non vedo l'ora di imparare qualcosa di interessante, mica le baggianate che hai scritto finora.
Ringraziarti? Ma certo. Per le risate che ci fai fare.
 
Commento 1
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    #184.1
    Centro67 commentata
    oggi, 14:27
    Sono anni che parlo di prestazioni e di tutti quei fattori che la determinano. Oggi pomeriggio ti faccio lezione.
    Sono straconvinto che se stai imparando wqualcosa di balistica elementare che tutti dovrebbero conoscere, devi ringraziare me, poiche all'interno di questo contenitore non se ne e' mai occupato nessuno, almeno da quando
[arrampicaspecchi.g:




[arrampicaspecchi.g:[arrampicaspecchi.g:[Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif][marameo.gif]
 
Cerchiamo di stare sereni Tutti ..... c'è già il COVID a preoccuparci e la prossima crisi economica ..... .
Cerchiamo di NON personalizziamo i messaggi ed i ragionamenti x favore, sia condivisi e men che meno se NON condivisi: siamo tutti maggiorenni e dovremmo essere vaccinati dalla vita e dall'esperienza comune sociale x evitare "tafferugli" ideologici tra di Noi x cercare di dimostrare il NULLA ..... . Invito alla riflessione pacata, in queste pillole, che sono "equilibrate" se si conosce ciò di cui si parla ..... .
BALISTICA
Partiamo da questo concetto base: la balistica della munizione spezzata subisce una serie di fattori interni ed esterni che influenzano significativamente la resa della rosata e soprattutto la casualità della distribuzione dei singoli pallini e delle forze degli stessi.
Nella balistica della munizione a palla ciò NON succede se NON in pochi cm di diametro ..... a parità di munizione e soprattutto vento, x cui le analisi sono semplici, facilmente ripetibili da parte di tutti e con ampia % di condivisione.
TIRO - CACCIA
Nel 1^ caso basta spaccare il disco/elica/piattello indipendentemente da tutto ..... x cui Tiratore, abilità, calcio, ecc. ovvero l'insieme della dotazione ha una missione "semplice" in cui la ricerca tecnica pura è limitata anche xché le munizioni sono standardizzate ed uguali x specifica a Tutti i praticanti. La differenza di resa sostanziale alla fine la fa il Tiratore più che la canna ..... xché le munizioni hanno un range prestazionale alquanto simile e l'ergonomia del fucile conta più della canna alla fin fine (il calcista est fondamentale).
A Caccia siamo più o meno nello stesso ambito: valutare distanze a occhio, capire se fulminato o meno, direzioni e distanze medie molteplici, resistenze diverse tra selvatici, ambienti di sparo e temperature diversissime di sparo, munizioni e borre variegate, pallini e cariche diversissime, posture di tiro diverse ..... a cosa portano ?? SENSAZIONI, CONVINZIONI, IDEE ..... legittime sia chiaro ....., ma personali e tutt'altro che scientifiche o tecniche. Un animale fulminato può essere dipeso anche da un solo pallino al punto giusto a fronte magari di più pallini che lo centrano in tessuti molli o senza colpire grandi vasi sanguigni ed organi e/o nemmeno scarseggiati:
EST IL CONCETTO DELLA Casualità DEI SINGOLI PALLINI DELLA ROSATA (e combinazione tra resa munizione e canna)..
NESSUNA MUNIZIONE CARICATA MANUALMENTE ANCHE CON GLI STESSI GRANI DI POLVERE, INNESCO, BORRA, PRESSIONE STATICA, NUMERO PALLINI, CHIUSURA, ECC. OVVERO CON ATTENZIONI MANIACALI REPLICA ESATTAMENTE SE STESSA SIA NEL COMPORTAMENTO IN CANNA CHE NEL MONDO AEREO E PERTANTO Né SU PLACCA E MEN CHE MENO - RIPETO MEN CHE MENO - SU BERSAGLIO VIVO SI POSSONO DEDURRE REGOLE E DATI X FARE VALUTAZIONI CORRETTE E SERIE.

Nella "spezzata" entrano in gioco una moltitudine di leggi fisiche e "teorie dei giochi" - prevalenti alle credenze, convinzioni, esperienze (sicuramente vere, credibili e ragionevoli talvolta) - ma che NON possono rappresentare la STATISTICA BALISTICA.
Se qualcuno NON sgombra la mente da questa confusione LOGICA ..... spara min..iate o esperienze personali, ma NON deve issarsi a detentore della verità o di sembrare il fenomeno di OZ ...... xché ingegneri, specialisti di settore, produttori, cannonieri, appassionati, studiosi, ecc. ci sbattono le corna da oltre un secolo e ci hanno scritto libri e prodotto armi gloriose ed eccellenti anche oggi ..... e vanno rispettati.
Il problema vero delle irrisolte ed amletiche incertezze in Balistica spezzata è stata la velocità di cambiamento del munizionamento utilizzato, la gamma variegata di borre/pallini e l'ampio ventaglio prestazionale dello stesso, che offre pressioni di esercizio, livelli di intasamento, materiali plastici innovativi e forze radiali in costante evoluzione e diversificazione, che complicano la vita ai produttori e tendono sempre più a SPECIALIZZARE le canne e soprattutto i CHOKE x i diversi contesti venatori d'uso (astraendo da estetica e pubblicità).

Se NON ci si ritrova su queste basi minimali di ragionamento ..... il post diventa un dialogo tra sordi, come pare essere diventato.
Il choke raggiato NON esisteva 20 anni fa ..... il design ANACONDA del choke NON esisteva 20 anni fa. Innovazioni, rese diversissime.

Sono stato chiaro su quanto scritto sopra e si sa di cosa parliamo ??

Calma e gesso tra di Noi ..... x favore xchè c'è sempre da IMPARARE nella Balistica della spezzata,e NON basta essere Grandi Tiratori.
Il Grande Cacciatore può essere diverso dal Grande Tiratore ..... ne ho conosciuti di livello Nazionale trap e eliche che pativano il freddo e la nebbia in botte e ..... erano deconcentrati all'arrivo delle sagome sfuggenti così come ho visto grandi tiratori di skeet far ridere sui tiri lunghi ......, ma LORO sono e saranno SEMPRE MOLTO SUPERIORI A ME NEL TIRO, x NON parlare di Pluricampioni del mondo al Tiro al Piccione che fu, che a Caccia NON sapevano soffrire le intemperie ..... e se NON erano pronti o NON vedevano arrivare prima l'animale o ..... sparavano dopo o se li "giocavano" o "dovevano recuperarli spesso feriti di 3-4^ canna (quando erano legali i 5 colpi)".
CACCIA-TIRO-BALISTICA ..... TUTTI PIANI DIVERSI, TUTTI POST DIVERSI.
Cordialità e volemose bene che siamo una razza in via di estinzione, scusandomi x i maiuscoli, ma qua occorre darsi NON solo una calmata, ma anche rimettere i discorsi su binari paralleli, senza troppi "scambi" ..... xché si "deraglia".[smash.gif][smash.gif]
 
dai che è un piacere leggervi [sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif][sconvolto.gif]
 
A memoria ricordo dei thread molto seguiti non solo qui ma anche su altri forum, i cui titoli all'incirca potrebbero essere così riassunti:

- " le canne CRIO della Benelli fanno schifo" ...(ma non per tutti)
- "le canne S. Etienne fanno miracoli"...(ma non per tutti)
- "le canne vecchie sono migliori delle attuali...(ma non per tutti)
- le canne con forature strette sono migliori di quelle con forature larghe...(ma non per tutti)
- etc et...

Sempre a memoria ricordo di utenti che sostenevano la superiorità in alcuni di questi argomenti di una canna con certe caratteristiche e ora mi sembra che siano andati in confusione..il che ci può stare data la complessità della materia trattata .
Tanto di cappello a chi produce sforzi considerevoli per descrivere a vantaggio altrui le proprie conoscenze tecniche,fornendo anche supporti di dati fisici e scientifici e non empirici.
Mio nonno mi chiedeva da piccolo : è nato primo l'uovo o la gallina? Ancora non saprei rispondere con certezza..
Cordiali saluti a tutti
 
Ti stupirò. anch'io normalmente utilizzo il pallino di una numerazione più grande relativamente alla specie cacciata.
Non mi piace fare feriti e la numerazione più grande anche di un solo numero mi garantisce di più l'abbattimento.
 
Cerchiamo di stare sereni Tutti ..... c'è già il COVID a preoccuparci e la prossima crisi economica ..... .
Cerchiamo di NON personalizziamo i messaggi ed i ragionamenti x favore, sia condivisi e men che meno se NON condivisi: siamo tutti maggiorenni e dovremmo essere vaccinati dalla vita e dall'esperienza comune sociale x evitare "tafferugli" ideologici tra di Noi x cercare di dimostrare il NULLA ..... . Invito alla riflessione pacata, in queste pillole, che sono "equilibrate" se si conosce ciò di cui si parla ..... .
BALISTICA
Partiamo da questo concetto base: la balistica della munizione spezzata subisce una serie di fattori interni ed esterni che influenzano significativamente la resa della rosata e soprattutto la casualità della distribuzione dei singoli pallini e delle forze degli stessi.
Nella balistica della munizione a palla ciò NON succede se NON in pochi cm di diametro ..... a parità di munizione e soprattutto vento, x cui le analisi sono semplici, facilmente ripetibili da parte di tutti e con ampia % di condivisione.
TIRO - CACCIA
Nel 1^ caso basta spaccare il disco/elica/piattello indipendentemente da tutto ..... x cui Tiratore, abilità, calcio, ecc. ovvero l'insieme della dotazione ha una missione "semplice" in cui la ricerca tecnica pura è limitata anche xché le munizioni sono standardizzate ed uguali x specifica a Tutti i praticanti. La differenza di resa sostanziale alla fine la fa il Tiratore più che la canna ..... xché le munizioni hanno un range prestazionale alquanto simile e l'ergonomia del fucile conta più della canna alla fin fine (il calcista est fondamentale).
A Caccia siamo più o meno nello stesso ambito: valutare distanze a occhio, capire se fulminato o meno, direzioni e distanze medie molteplici, resistenze diverse tra selvatici, ambienti di sparo e temperature diversissime di sparo, munizioni e borre variegate, pallini e cariche diversissime, posture di tiro diverse ..... a cosa portano ?? SENSAZIONI, CONVINZIONI, IDEE ..... legittime sia chiaro ....., ma personali e tutt'altro che scientifiche o tecniche. Un animale fulminato può essere dipeso anche da un solo pallino al punto giusto a fronte magari di più pallini che lo centrano in tessuti molli o senza colpire grandi vasi sanguigni ed organi e/o nemmeno scarseggiati:
EST IL CONCETTO DELLA Casualità DEI SINGOLI PALLINI DELLA ROSATA (e combinazione tra resa munizione e canna)..
NESSUNA MUNIZIONE CARICATA MANUALMENTE ANCHE CON GLI STESSI GRANI DI POLVERE, INNESCO, BORRA, PRESSIONE STATICA, NUMERO PALLINI, CHIUSURA, ECC. OVVERO CON ATTENZIONI MANIACALI REPLICA ESATTAMENTE SE STESSA SIA NEL COMPORTAMENTO IN CANNA CHE NEL MONDO AEREO E PERTANTO Né SU PLACCA E MEN CHE MENO - RIPETO MEN CHE MENO - SU BERSAGLIO VIVO SI POSSONO DEDURRE REGOLE E DATI X FARE VALUTAZIONI CORRETTE E SERIE.

Nella "spezzata" entrano in gioco una moltitudine di leggi fisiche e "teorie dei giochi" - prevalenti alle credenze, convinzioni, esperienze (sicuramente vere, credibili e ragionevoli talvolta) - ma che NON possono rappresentare la STATISTICA BALISTICA.
Se qualcuno NON sgombra la mente da questa confusione LOGICA ..... spara min..iate o esperienze personali, ma NON deve issarsi a detentore della verità o di sembrare il fenomeno di OZ ...... xché ingegneri, specialisti di settore, produttori, cannonieri, appassionati, studiosi, ecc. ci sbattono le corna da oltre un secolo e ci hanno scritto libri e prodotto armi gloriose ed eccellenti anche oggi ..... e vanno rispettati.
Il problema vero delle irrisolte ed amletiche incertezze in Balistica spezzata è stata la velocità di cambiamento del munizionamento utilizzato, la gamma variegata di borre/pallini e l'ampio ventaglio prestazionale dello stesso, che offre pressioni di esercizio, livelli di intasamento, materiali plastici innovativi e forze radiali in costante evoluzione e diversificazione, che complicano la vita ai produttori e tendono sempre più a SPECIALIZZARE le canne e soprattutto i CHOKE x i diversi contesti venatori d'uso (astraendo da estetica e pubblicità).

Se NON ci si ritrova su queste basi minimali di ragionamento ..... il post diventa un dialogo tra sordi, come pare essere diventato.
Il choke raggiato NON esisteva 20 anni fa ..... il design ANACONDA del choke NON esisteva 20 anni fa. Innovazioni, rese diversissime.

Sono stato chiaro su quanto scritto sopra e si sa di cosa parliamo ??

Calma e gesso tra di Noi ..... x favore xchè c'è sempre da IMPARARE nella Balistica della spezzata,e NON basta essere Grandi Tiratori.
Il Grande Cacciatore può essere diverso dal Grande Tiratore ..... ne ho conosciuti di livello Nazionale trap e eliche che pativano il freddo e la nebbia in botte e ..... erano deconcentrati all'arrivo delle sagome sfuggenti così come ho visto grandi tiratori di skeet far ridere sui tiri lunghi ......, ma LORO sono e saranno SEMPRE MOLTO SUPERIORI A ME NEL TIRO, x NON parlare di Pluricampioni del mondo al Tiro al Piccione che fu, che a Caccia NON sapevano soffrire le intemperie ..... e se NON erano pronti o NON vedevano arrivare prima l'animale o ..... sparavano dopo o se li "giocavano" o "dovevano recuperarli spesso feriti di 3-4^ canna (quando erano legali i 5 colpi)".
CACCIA-TIRO-BALISTICA ..... TUTTI PIANI DIVERSI, TUTTI POST DIVERSI.
Cordialità e volemose bene che siamo una razza in via di estinzione, scusandomi x i maiuscoli, ma qua occorre darsi NON solo una calmata, ma anche rimettere i discorsi su binari paralleli, senza troppi "scambi" ..... xché si "deraglia".[smash.gif][smash.gif]

Non condivido quasi niente di quello che hai scritto.

Per me contano solo:
​​​​​​1 - quanti pallini metti sull sagoma alla distanza m (metri)
2 - le velocità residue Vm con cui i pallini impattano quella sagoma.
E con questo dati ci costruisci la curva di distribuzione.

Tutto il resto, per me, è aria fritta! :confused:
 
Beh, sicuramente sono dati che non contano niente per la comunità.
Per te fanno un bagaglio di esperienza che ti porta a stimare le distanze massime presunte dove puoi alzare il fucile. E questo è etico per tutti. Ognuno conosce il proprio limite.
Riguardo all'anticipo, si acquisisce solo con l'esperienza e viene in automatico, qualsiasi sia la direzione, altezze etc.... Più si spara, meglio si spara.
Poi ognuno è più o meno portato o dotato, come in tutte le cose del mondo.
 
Non so se ne siate al corrente, ma questa discussione non e' solo di questo forum e del Bel Paese, ma imperversa ovunque, nei fora U.S. pure. E probabilmente sara' perche' i fabbricanti di canne U.S., che--poveracci--non passano il loro tempo a cazzeggiare nei fora e non sono al corrente di cio' che la sparuta minoranza dei fautori della canna lunga sanno da sempre, ne' hanno mai sentito parlare del guru delle canne ipermetriche che questo forum e' cosi' fortunato di avere fra i suoi membri, imperversano a sfornare fucili con moncherini di canne non sapendo che non possono abbattere niente e possono soltanto ferire. Che kretini e immbecilli, eh? Milioni di cacciatori americani sono cosi' le vittime di tanta ignoranza, e subiscono le conseguenze di pallini che a malapena rotolano fuori dalla volata e cadono in terra a dieci metri da essa, dopo essere stati ben scompigliati dal soffio di bocca. Centro, facci un favore: Vieni negli U.S. a parlare con Remington, Browning, Winchester, ecc. ed illuminali con la tua eccelsa sapienza e rivela loro le verita' balistiche delle quali tu, grazie a Granelli, sei magistro e donno. Libera nos, Centro, a stultitia, and dona nos sapientiam.
 
X quanto mi riguarda - le mie CREDENZE:
- le Crio sono state progressivamente ottimizzate dopo un inizio difficile con molti cacciatori (me compreso e i forum - anche americani - sono stati presi di assalto sulle valutazioni poco lusinghiere di solito) e dopo che la produzione dei primi choke est stata portata in Italia, la lavorazione est stata cambiata e resa molto più precisa sia in termini di invito (ve ne erano con scarti di 0,4/5 rispetto al diametro di canna) che imprecisi in appoggio con disassamento rispetto al centro canna ideale (sparavano a lato), e da quando sono stati portati a 7cm dopo meno di 24 mesi dalla produzione (ciò NON significa che Tutti i vecchi Crio siano ciofeche ....., ma che il rischio di prendere questo tipo di fucile dalla produzione seriale con rese insoddisfacenti rispetto a costo maggiore e aspettative pubblicitarie create ..... altro aspetto da NON sottacere ..... è stata evidente proprio sui forum oltre che a Caccia);
- le St Etienne erano canne commerciali validissime, come lo erano molte Beretta, Breda (Sirio docet), e Franchi Cogne, soprattutto con le munizioni in piombo e con pressioni standard; degna di nota la 1^ st. x come era fatta la strozzatura e quella da trap 18,2. Io ne ho varie ..... parecchie testate ....., ma 1 l'ho dovuta sistemare con choke artigianali xché NON ammazzava come speravo, feriva troppo, a mio parere rispetto alle altre ..... della serie NON tutte le ciambelle riescono col buco; vale anche x la meccanica dei fucili ..... ;
- le canne vecchie sono migliori delle nuove: ..... x le mie risultanze mediamente Sì, se si usano le munizioni standard e borre tradizionali con wad non esasperati, ma so che le risultanze sono spesso inficiate dalla strozzatura fissa versus choke e da decimature che andrebbero misurate con calibro elettronico caso x caso, senza lasciarsi abbindolare dalle stelle punzonate; x me resta un concetto "di progettazione": quando sono nate queste canne, la cannoneria di allora "prevaleva" nella ricerca e quindi tendenzialmente pesavano di più nella resa balistica rispetto al munizionamento di allora comunemente utilizzato che era "ridicolo se ci pensiamo", con bossoli tipo 1-2 in cartone-inneschi 6,45-poche polveri utilizzate-borre in feltro e poi plastiche semplici-orlature tonde-con i 36gr definiti "cartuccioni" ..... .
- una canna di diametro stretto ama più le pressioni leggere, borre comuni, e cariche non troppo superiori ai 36/37gr; le anime larghe NON amano né ottimizzano di sicuro le basse pressioni, le cariche leggere, le borre in feltro-bior-dispersanti, ma tendono ad ottimizzare cariche pesanti con borre tubo, pallini di acciaio, alte pressioni, ecc..
Dopo di che ..... ognuno può credere in quello che vuole ....., ma se uno avesse anche solo visto cosa succede ad un wad Gualandi o BP usati comunemente che passa da un choke con parallelo da 1cm od in uno da 5cm (in produzione arrivano raramente oltre i 3/3,5cm) ..... saprebbe di cosa si sta parlando e di come cambia la resa della schioppettata. Credo che Tutti conoscano di fama la canna Luterotti (Padre) Asso di Picche di una volta ..... studiarla aiuta a capire meglio la Balistica, esattamente come esaminare all'opposto la filosofia Supervelox Bentivoglio: il resto sono chiacchere ..... e (senza) distintivo come citava un glorioso Film.
Bye 58beppe


,
 
io la mia teoria sull'anticipo la ho eccome.
ed è che è influenzato solo dall'animale (velocità e distanza e traiettoria) e non dalla cartuccia in canna, lenta o HV che sia.

ma appunto senza "teoria" e sperimentazione, è solo il mio parere.
perciò sono qui. per confronto.
 
Zio, ma voi in Ammeriga andate in giro coi cavalli e bevete birra calda, che ne sapete di canne e fucili...


Stay tuned che ci ha promesso un webinair nel pomeriggio.
Io non mi muovo di qui.
 
Se il tuo scritto si riferisce a me posso serenamente dirti che il mio precedente non era rivolto a te. Dicevo solamente che a leggere certe discussioni si può andare in confusione e che negli scritti di taluni partecipanti alle stesse ho letto delle contraddizioni .Personalmente sono a posto con le mie poche certezze .
Cordiali saluti.
 
Per questo argomento concordo al 100%.
Sposo pienamente la teoria che riguarda la Forza Viva.
E' pur vero che a 35-40 metri per un tiro al volo, tra una cartuccia a 380 ed una a 420 l'anticipo da dare è il consueto a cui siamo abituati.
Se consideriamo un animale centrato con 420, credo che con 380 gli stiamo dietro 5-8 cm dal centro rosata, se consideriamo la rosata 60-80 cm a quella distanza, l'animale è sempre colpito con abbastanza pallini.
Ci tengo a dire che sono congetture della mia esperienza e non provato con calcoli matematici, ma si può sempre tentare di calcolare sta cosa.
 
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