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La scorsa settimana abbiamo affrontato il tema della banca dati. Lo abbiamo affrontato in modo non corretto fornendo ai lettori delle informazioni incomplete. Riavvolgendo il nastro del ragionamento possiamo oggi dire, scusandoci ancora per l’incompletezza delle informazioni fornite che per accedere alla banca dati il cacciatore avrà tre modalità: il proprio SPID personale, la carta regionale dei servizi meglio conosciuta come tessera sanitaria e la carta di identità di nuova generazione, cioè quella costituita dalla scheda di plastica.

Come abbiamo affermato la scorsa settimana il cacciatore munito di SPID entra agevolmente, ma sappiamo che lo SPID non è ancora largamente diffuso. Con la tessera sanitaria invece si deve disporre del proprio PIN che nel caso può essere richiesto agli sportelli dell’ATS, Azienda di Tutela della Salute, le ex ASL. E’ fondamentale avere la tessera sanitaria munita del microchip; purtroppo negli ultimi due anni dopo il Covid sono state fornite senza i microchip perchè difficili da reperire sul mercato. Può però essere richiesta all’ATS. Infine si può accedere alla Banca Dati con le nuove carte di identità formato tessera, anch’esse da usare con il relativo PIN che può essere richiesto al comune che ha rilasciato il documento. Come dicevamo queste sono le tre opzioni che il cacciatore può utilizzare per inserire i dati del proprio patrimonio di richiami vivi entrando nel sito apposito creato da Regione Lombardia www.richiamivivi.servizirl.it . Vi è però un’altra opportunità, cioè abilitare alcuni operatori, nello specifico dirigenti di Federcaccia, che possono essere autorizzati ad operare per l’associazione usando però il proprio SPID personale. Per farlo dobbiamo come Federcaccia inviare i nominativi di coloro che sono interessati. Serve solamente nome cognome e codice fiscale. Chi è interessato lo comunichi a [email protected] .Poi è stato preparato un modulo, che daremo ai nostri dirigenti da far compilare ai cacciatori che devono inserire i richiami in banca dati. In questo modo potranno essere raccolte le esigenze dei soci e poi, in un secondo momento, inserite nel database di Regione Lombardia. Probabilmente, anche se non c’è nulla di scritto, il termine del 31 agosto verrà anticipato: l’obbiettivo sarebbe quello di riuscire a distribuire già quest’anno i nuovi anellini che, ricordiamocelo, serviranno per usare i richiami durante la stagione venatoria al capanno. Purtroppo non vi è nulla di certo ma riteniamo opportuno che si inizino le procedure per l’inserimento dei dati dei cacciatori nel software della Regione. In questo modo non ci troveremo ad affrontare la stragrande maggioranza degli inserimenti all’ultimo momento. Se verrà anticipato il termine per l’inserimento in banca dati dei richiami del 31 agosto, se verranno forniti gli anellini dalla Regione prima dell’inizio della stagione venatoria 2024/2025, come verranno distribuiti e da chi sono tutte queste domande ad oggi senza risposta, per lo meno con comunicazioni ufficiali. Confidiamo di poter dare indicazioni precise nelle prossime settimane ma riteniamo però opportuno e corretto iniziare a prepararci per affiancare i nostri cacciatori nell’inserimento dei dati. Quindi a breve a tutti i dirigenti forniremo le indicazioni dettagliate ed il materiale necessario per affrontare al meglio questa sfida che non sarà sicuramente un’impresa da poco ma che siamo sicuri di vincere. (Fonte FEDERCACCIA BRESCIA – CACCIAPENSIERI)
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Reazioni: Marco e Franuliv