Egr. Min. Pichetto Fratin,
Egr. Min. Lollobrigida,
con lโoccasione della pubblicazione della sentenza in oggetto (allegata alla presente), corre lโobbligo di segnalare una anomalia nel sistema dello svolgimento dei compiti istituzionali attribuiti ad ISPRA dallโarticolo 2 del Decreto 21 maggio 2010, n. 123.
La sentenza stigmatizza un cortocircuito storico individuato nella cronicitร della strategia dโazione di ISPRA che corre idealmente sempre sul medesimo binario guidato da un orientamento univoco e costante, spesso ostativo e con effetto paralizzante rispetto allโesercizio delle prerogative e degli obblighi decisionali posti in capo alle Regioni.
Le proporzioni della problematica spaziano dai pareri circa le deroghe di cui alla Direttiva 2009/147/CE e relativa โGuida alla disciplina della cacciaโ โ giร richiamati allโinterno della sentenza โ sino ai calendari venatori regionali.
Ne รจ conferma lโarresto giurisprudenziale del Consiglio di Stato che, definitivamente pronunciando, censura il comportamento omissivo di ISPRA con riferimento allโinadempimento dellโIstituto a rendere parere su tutte le questioni assegnate dalla Regione Liguria. Giova sottolineare che le richieste, nel caso di specie, attenevano al parere sul regime di deroga al prelievo di uccelli ed alla determinazione della c.d. โpiccola quantitร โ. Il parere obbligatorio, ma non vincolante, รจ stato emesso per la deroga (nel segno del diniego), ma non per lโindividuazione della piccola quantitร . Si profila quindi uno stile di azione prossimo alla ricerca di una imposizione coattiva che il dettato normativo non concede ai pareri dellโIstituto, ritenendolo organismo di supporto scientifico altamente qualificato, ma privo di quel potere decisionale conferito alla p.a. competente ai sensi dellโarticolo 117 della Costituzione.
Unโapprofondita riflessione viene inoltre riservata alla struttura finanziaria dellโIstituto che รจ sorretta integralmente da fondi pubblici sia per garantirne il funzionamento, sia per la difesa giurisdizionale affidata allโAvvocatura dello Stato. Urge pertanto un reindirizzamento incisivo verso la correttezza dellโazione di ISPRA che, nello svolgimento dei propri compiti, persegua gli obiettivi di oggettivitร e di scientificitร in ossequio alle disposizioni di legge vigenti, al fine di adempiere alle proprie funzioni e di evitare il moltiplicarsi di contenziosi sulle questioni portate alla luce dalla sentenza 982/2024, in considerazione della pubblicitร resa dalla stessa e della reiterazione delle modalitร di lavoro dellโIstituto.
Confidando in un Vostro tempestivo intervento in seno ai vertici di ISPRA, si resta in attesa di un riscontro in merito a quanto sopra.
Inoltre, in unโottica di cooperazione interistituzionale, si propone un incontro sul tema in oggetto in data da concordarsi per le vie brevi.
Cordiali saluti.
I consiglieri regionali della Lombardia