Meteo stagione 2024

Meteo: nel Prossimo Weekend colpo di scena, occhio anche alle Temperature tra Sabato 6 e Domenica 7 Aprile​


Articolo del 2/04/2024ore 6:49di Mattia Gussoni Meteorologo
Weekend: rimonta improvvisa dell'anticiclone africano

Weekend: rimonta improvvisa dell'anticiclone africanoDopo l'ultimo periodo caratterizzato da piogge (anche molto intense) ecco che nel corso del prossimo weekend ci aspettiamo un nuovo colpo di scena con conseguenze dirette sull'Italia tra Sabato 6 e Domenica 7 Aprile.

Fino a questo momento è quasi completamente mancata una figura forte e stabile di alta pressione in grado di garantire una duratura stabilità atmosferica e per questo motivo le perturbazioni atlantiche hanno trovato terreno fertile per le loro scorribande sull'Europa sud-occidentale, con conseguenti piogge e temporali che hanno caratterizzato le ultime settimane.
Il quadro sinottico cambierà già nei prossimi giorni con effetti ancora più marcati proprio nel primo fine settimana di Aprile, quando la pressione inizierà ad aumentare grazie alla rimonta di un promontorio anticiclonico sub-tropicale che si farà strada dall'interno del Nord Africa verso il bacino del Mediterraneo centro-orientale.
Già nel corso di Sabato 6 ci aspettiamo tanto sole e temperature in aumento da Nord a Sud come ormai non capitava da diverso tempo, specie durante gli ultimi weekend! Le temperature sono previste in graduale aumento e si manterranno diffusamente oltre i 24-25°C durante le ore più calde, specie al Centro Sud e sulle pianure del Nord.
Più sole e caldo nel corso del weekend grazie alla rimonta dell'anticiclone africano

Più sole e caldo nel corso del weekend grazie alla rimonta dell'anticiclone africanoNel corso della giornata di Domenica 7 l'anticiclone riuscirà a rafforzarsi ulteriormente garantendo tanta stabilità atmosferica e, soprattutto, un deciso aumento dei valori termici: in città come Bologna, Firenze, Roma e Napoli si potranno sfiorare i 25/26°C grazie alle correnti calde in risalita dal Nord Africa.

Insomma non resta che godersi un weekend all'insegna del bel tempo, questa pazza Primavera ha in serbo ancora qualche sorpresa.
 

Alta pressione dalla vita lunga? Chiediamolo agli “Spaghetti”…​

Quando potrebbe durare la fase di alta pressione che sta per arrivare sull'Italia? Tracciamo una linea di tendenza del tempo per i prossimi 15 giorni con il metodo degli spaghetti.​

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Paolo Bonino


Ogni volta che l’alta pressione si fa viva in Italia sorge spontanea una domanda: quanto durerà? Proviamo a dare delle risposte.
Quelli che vedete sono chiamati “spaghetti” e riassumono tutte le corse del modello americano, compresa ovviamente quella ufficiale. La corsa ufficiale è rappresentata dalla linea verde. Le linee a metà grafico sono le temperature a 1500 metri di quota e la linea rossa è la media. I picchi che si notano più in basso sono invece le precipitazioni. Più i valori sono alti, più le piogge sono probabili e intense. Il punti geografici di riferimento sono situati grossomodo sulla verticale delle città di Milano, Roma e Bari.
Iniziamo con la situazione prevista per i prossimi 15 giorni sulla città di MILANO
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La fase anticiclonica, ovvero con completa assenza di piogge, dovrebbe debuttare sul Capoluogo Lombardo nella seconda parte di questa settimana e continuare indicativamente fino al giorno 10 aprile. Da notare il consistente sopra media termico che accompagnerà questa fase. Successivamente, nella seconda decade di aprile, potrebbero tornare le piogge, anche se il quadro termico si manterrà esuberante.

Il secondo diagramma mostra la situazione prevista per i prossimi 15 giorni sulla città di ROMA
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Temperature e pressione in vistoso aumento nei prossimi giorni sulla Capitale. Tra il week-end e l’inizio della settimana prossima, oltre alla completa assenza di fenomeni, arriverà anche del caldo anomalo. Sul fronte delle piogge, qualcosa potrebbe muoversi dopo il 10 aprile, ma abbiamo bisogno di conferme a riguardo.
Infine, il terzo diagramma mostra la situazione prevista per i prossimi 15 giorni sulla città di BARI:
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Alta pressione e temperature in aumento, soprattutto tra il week-end e l’inizio della settimana prossima quando avremo caldo anomalo. Per le piogge se ne riparlerà dopo il 10 aprile, anche se è presente al momento una forte incertezza.
 

TRIONFO dell’anticiclone da venerdi 12 aprile: 30° di nuovo a portata di mano in Italia​

Dopo la parentesi di maltempo che interesserà l'Italia nelle prossime 36-48 ore, sul nostro Paese è attesa una nuova rimonta dell'alta pressione che nella seconda parte della settimana porterà valori termici nuovamente su standard estivi da nord a sud.​

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Paolo Bonino


Non è assolutamente un bene avere tra i piedi rimonte anticicloniche di questo tipo, che nulla hanno di primaverile, ma proiettano la nostra Penisola in un regime già estiveggiante.
Ciò che accadrà nelle prossime 36 -48 ore ( Mercoledì MALTEMPO sull’Italia con TEMPORALI e NEVE sulle Alpi – MeteoLive.it), potrebbe rivelarsi solo un break tra due forcing anticiclonici: il primo ci sta interessando attualmente, mentre un secondo potrebbe interessarci a partire da giovedi 11 aprile, con massimi effetti tra venerdi 12 e sabato 13 aprile. Ciò che stupisce non sono gli anticicloni in se, ma le temperature presenti al loro interno, davvero fuori da ogni senso e logica in un mese (aprile) che dovrebbe presentare un assetto termico completamente diverso.
La prima mappa ci mostra un anticiclone nuovo di zecca che invaderà buona parte del nostro Continente nelle ore centrali di sabato 13 aprile:

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A vedere questa cartina sembrerebbe una struttura anticiclonica ancora più “seria” di quella che ci sta interessando attualmente, in quanto presenterà radici in sede iberica, come tutti i peggiori anticicloni a cui siamo ormai abituati.
Come abbiamo anticipato, non sarà l’alta pressione in se a preoccupare, ma le temperature che saranno presenti al suo interno. La prima mappa mostra i valori termici attesi in Italia alle ore 15 di venerdì 12 aprile:
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Sembra una mappa di metà giugno. 30° saranno raggiunti probabilmente tra la bassa Toscana ed il Lazio, ma guardate la notevole mole di temperature attorno a 27-29° estese a buona parte della Penisola.
La giornata di sabato 13 aprile, secondo le mappe attuali, vedrà valori termici ancora più elevati!
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Si potrebbero valicare i 30° sulla Lucania, dove si prevedono 31°; 30° sulla Puglia e tra il basso Lazio e l’alta Toscana, senza contare i 29° sulle Isole, la Campania e l’Emilia Romagna
 


Mercoledì MALTEMPO sull’Italia con TEMPORALI e NEVE sulle Alpi​

Nella giornata di mercoledi 10 aprile una depressione si posizionerà tra la Corsica e il Mar Ligure, per poi muoversi verso sud nella giornata di giovedi 11 aprile. Molte regioni italiane verranno coinvolte dal maltempo, segnatamente mercoledi. Il punto della situazione con le ultime mappe disponibili.​

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Paolo Bonino


La fase di caldo anomalo che tra oggi e domani interesserà ancora l’Italia con temperature localmente superiori a 30° (Ancora CALDO ANOMALO, ma presto arriveranno TEMPORALI e NEVICATE in montagna – MeteoLive.it), verrà bruscamente interrotta da una perturbazione. Il corpo nuvoloso, entrando sul Mediterraneo, tenderà ad invorticarsi tra il Mar Ligure e la Corsica, formando una depressione in spostamento successivo verso sud.
Vediamo il tutto tramite la mappa sinottica attesa per le ore 14 di mercoledi 10 aprile:
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Il sistema frontale tenderà a spezzarsi in due tronconi per via della successiva rimonta dell’alta pressione sull’Europa occidentale. La parte meridionale si invorticherà tra il Mar Ligure e la Corsica, determinando una fase di maltempo al nord e parte del centro con precipitazioni a prevalente carattere di rovescio. Le temperature subiranno una sensibile diminuzione e sulle Alpi tornerà anche la neve.

La seconda mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di mercoledi 10 aprile:
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Da segnalare un calo del limite delle nevicate che tra la notte e la prima mattinata di mercoledi si posizionerà tra i 1100 ed i 1300 metri sulle Alpi, in successivo rialzo in giornata fino a 1500-1600 metri. Rovesci e temporali su quasi tutto il nord, più forti tra l’Emilia Romagna e il Veneto dove si potrebbero avere anche delle grandinate.
Rovesci
si faranno vedere anche sulla Sardegna, la Toscana, l’Umbria, le Marche ed a tratti anche tra il Lazio e la Campania. Meno probabili le precipitazioni sulle estreme regioni meridionali e sulle Sicilia. Temperature in sensibile calo specie nelle aree raggiunte dalle precipitazioni.
La terza mappa mostra la posizione della depressione esattamente 24 ore dopo, ovvero alle ore 14 di giovedì 11 aprile:
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La rimonta dell’alta pressione sull’Europa centrale spingerà verso sud il complesso depressionario. Il perno della struttura ormai molto attenuata, si piazzerà a sud ovest della Sardegna. Questi saranno gli effetti in Italia nella giornata in parola:
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Le correnti si disporranno da nord-est. Saranno ancora possibili rovesci, ma limitatamente alla mattinata, su Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo; i fenomeni tenderanno ad attenuarsi nella seconda parte della giornata con il ritorno del sereno. Il maltempo più intenso si arroccherà a sud-ovest della Sardegna “allungando” qualche rovescio anche sull’Isola, per il resto tempo abbastanza buono e con temperature di nuovo in crescita.

Paolo Bonino

 

Estate mediterranea sempre più calda o il processo potrebbe interrompersi?​

Il riscaldamento nel Mediterraneo è parte di un trend globale di aumento delle temperature dovuto principalmente all'effetto serra e ai cambiamenti climatici, anche naturali. Se non vengono adottate misure significative per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare i cambiamenti climatici, è probabile che il Mediterraneo continui a riscaldarsi nel futuro. Tuttavia, è importante notare che esistono vari fattori che influenzano il clima, quindi non è possibile prevedere con certezza esattamente come si evolverà la temperatura in questa regione nel lungo termine. Alcuni modelli climatici indicano che potrebbero verificarsi oscillazioni termiche non necessariamente votate solo al riscaldamento.​

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Alessio Grosso


L’andamento delle temperature in sede mediterranea preoccupa sempre di più a causa della loro progressiva risalita. Cosa sta accadendo?
  1. Secondo le proiezioni dei modelli climatici, le temperature nel Mediterraneo dovrebbero continuare ad aumentare nel corso del XXI secolo. Questo aumento potrebbe essere significativo, con valori previsti superiori alla media globale a causa di effetti di amplificazione locale come la risalita verso nord dell’anticiclone africano e la diminuzione delle precipitazioni. Alcune stime indicano che le temperature estive potrebbero aumentare di diversi gradi Celsius entro la fine del secolo.
  2. Cause dell’aumento delle temperature: Le principali cause dell’aumento delle temperature nel Mediterraneo sono associate al cambiamento climatico in parte naturale, in parte riconducibile alla forzante antropica. Le attività umane, in particolare l’emissione di gas serra come anidride carbonica, metano e ossidi di azoto, hanno contribuito in modo significativo all’effetto serra e al conseguente riscaldamento globale. Questo ha portato a un aumento della temperatura media della superficie del mare e dell’aria, con conseguenze dirette sul clima del Mediterraneo. L’occupazione di suolo favorisce un ulteriore riscaldamento con amplificazione delle isole di calore urbane.
  3. Possibili inversioni di tendenza: Nonostante il trend generale sia verso un aumento delle temperature, esistono alcuni fattori che potrebbero influenzare una potenziale inversione di tendenza o almeno una moderazione del riscaldamento:
    • Interventi di mitigazione: Se vengono adottate politiche efficaci per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare i cambiamenti climatici, potrebbe verificarsi una riduzione dell’incremento delle temperature nel Mediterraneo.
    • Variabilità naturale del clima: Il clima è influenzato da variabilità naturali a breve e lungo termine, come le oscillazioni oceaniche e atmosferiche. Queste variazioni possono influenzare temporaneamente il riscaldamento nel Mediterraneo, anche se non sono sufficienti a contrastare il trend generale a lungo termine verso temperature più elevate.
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Le nanotecnologie offrono diverse opportunità per affrontare i cambiamenti climatici e mitigare i loro impatti. Ecco alcuni modi in cui le nanotecnologie potrebbero contribuire alla riduzione del clima:
  1. Tecnologie per l’energia rinnovabile: Le nanotecnologie possono migliorare l’efficienza e la produzione di energia solare e eolica. Ad esempio, i materiali nanostrutturati possono aumentare l’efficienza dei pannelli solari, consentendo una maggiore cattura e conversione dell’energia solare. Inoltre, le nanotecnologie possono essere utilizzate per sviluppare materiali leggeri e robusti per le pale eoliche, migliorando così l’efficienza e la durabilità degli impianti eolici.
  2. Cattura e stoccaggio del carbonio (CCS): Le nanotecnologie potrebbero contribuire alla sviluppo di materiali avanzati per la cattura e lo stoccaggio del carbonio. Nanomateriali porosi possono essere progettati per catturare selettivamente le molecole di CO2 dai gas di scarico delle centrali elettriche a combustibile fossile o da altre fonti industriali. Inoltre, i nanomateriali potrebbero essere utilizzati per sviluppare sistemi di stoccaggio sicuri e efficienti per il carbonio catturato.
  3. Agricoltura e allevamento sostenibile: Le nanotecnologie possono essere impiegate per sviluppare sistemi di fertilizzazione e irrigazione più efficienti e mirati, riducendo così l’impatto ambientale dell’agricoltura. Inoltre, nanomateriali come i nanosensori potrebbero essere utilizzati per monitorare le condizioni delle coltivazioni e la qualità del suolo in tempo reale, consentendo interventi più precisi e ottimizzati.
  4. Trattamento dell’acqua: Le nanotecnologie offrono soluzioni innovative per il trattamento delle acque reflue e la desalinizzazione dell’acqua di mare. Nanomateriali come i nanofili possono essere utilizzati per filtrare le sostanze inquinanti e i contaminanti presenti nell’acqua, garantendo un approvvigionamento idrico più sicuro e pulito.
  5. Materiali eco-sostenibili: Le nanotecnologie possono essere impiegate per sviluppare materiali più leggeri, più resistenti e più eco-sostenibili per una vasta gamma di applicazioni, riducendo così l’impatto ambientale di settori come l’edilizia, l’industria automobilistica e l’elettronica.
Questi sono solo alcuni esempi delle potenziali applicazioni delle nanotecnologie per affrontare i cambiamenti climatici. Tuttavia, è importante considerare anche le implicazioni ambientali, sanitarie ed etiche nell’utilizzo delle nanotecnologie e garantire che vengano adottate misure appropriate per gestire eventuali rischi associati.
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Le nanotecnologie potrebbero diminuire la potenza degli anticicloni?
Le nanotecnologie potrebbero avere un impatto indiretto sulla potenza degli anticicloni attraverso le loro applicazioni nel campo della mitigazione dei cambiamenti climatici e della modifica del clima.

Gli anticicloni sono sistemi meteorologici caratterizzati da un’area di alta pressione atmosferica in cui l’aria scende verticalmente. Questi sistemi possono portare a condizioni di tempo stabile e soleggiato, ma possono anche causare periodi prolungati di siccità, ondate di calore e inquinamento atmosferico.
Per influenzare la potenza degli anticicloni o mitigarne gli effetti negativi, potrebbero essere considerate diverse strategie, alcune delle quali potrebbero coinvolgere tecnologie avanzate come le nanotecnologie:
  1. Modificazione delle nuvole: Le nanotecnologie potrebbero essere utilizzate per sviluppare materiali che influenzano la formazione delle nuvole e la loro interazione con la radiazione solare. Ad esempio, nanomateriali dispersi nell’atmosfera potrebbero favorire la formazione di nuvole più riflettenti, contribuendo a raffreddare la superficie terrestre e riducendo così la pressione atmosferica nelle zone in cui si formano gli anticicloni.
  2. Modificazione dell’assorbimento solare: Nanomateriali dispersi nell’atmosfera potrebbero essere progettati per riflettere più efficacemente la radiazione solare, riducendo l’assorbimento di calore e quindi attenuando l’intensità delle ondate di calore associate agli anticicloni.
  3. Gestione delle risorse idriche: Le nanotecnologie potrebbero essere impiegate per sviluppare sistemi avanzati di monitoraggio e gestione delle risorse idriche, consentendo una migliore gestione delle siccità associate agli anticicloni e una distribuzione più efficiente dell’acqua nelle aree colpite.
Tuttavia, è importante notare che l’alterazione deliberata del clima tramite tecnologie come la modifica del tempo o la modifica del clima solleva importanti preoccupazioni etiche, ambientali e legali. Prima di considerare l’impiego di tecnologie di questo tipo, sarebbe necessario condurre una ricerca approfondita sugli effetti a lungo termine e valutare attentamente i rischi e i benefici associati.
 

La prossima settimana CROLLA TUTTO: arrivano ACQUAZZONI, TEMPORALI ed un po’ di FREDDO​

Deciso cambiamento del tempo durante la prossima settimana. L'alta pressione si sposterà lasciando spazio a correnti più fredde ed instabili che gradualmente tenderanno ad interessare l'Italia.​

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Paolo Bonino


Dal caldo anomalo al “quasi” freddo nel giro di pochi giorni. All’inizio della settimana prossima l’alta pressione, responsabile del prossimo week-end estivo (CALDO AFRICANO a metà aprile: l’Italia si prepara a un weekend ESTIVO – MeteoLive.it) leverà le tende dal Mediterraneo spostandosi sul Vicino Atlantico. Questa mossa esporrà l’Europa centrale ed in parte anche la nostra Penisola a correnti più fredde di matrice settentrionale che oltre ad un calo delle temperature, daranno luogo ad acquazzoni e temporali su diverse regioni italiane.
La prima mappa mostra la situazione sinottica attesa in Europa nella notte tra martedì 16 e mercoledi 17 aprile:
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Ecco lo spostamento dell’alta pressione in Atlantico. Sul suo bordo orientale verrà giù aria fredda che entrando nel Mediterraneo formerà una blanda depressione proprio in sede italica dove avremo tempo instabile e decisamente più fresco. E’ ancora un po’ presto per valutare le aree maggiormente interessate dalla precipitazioni, ma vi proponiamo lo stesso due mappe che sintetizzano quali aree potrebbero veder cadere acqua dal cielo nelle giornate di martedi 16 e mercoledi 17 aprile.

La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di martedi 16 aprile:
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Rovesci e qualche temporale agiranno al nord-est. Molto più sporadiche le eventuali precipitazioni sul restante nord e sulla Toscana, perlopiù sotto forma di piovasco occasionale. Rovesci interesseranno anche la Sicilia e a Calabria, stante la risalita di un corpo nuvoloso dal nord Africa, per il resto tempo asciutto, ventoso e fresco.
Questa invece è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di mercoledi 17 aprile:
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Correnti assai più fresche entreranno da nord-ovest. I rovesci interesseranno tutti i versanti orientali e le aree interne del centro-sud dove saranno possibili anche temporali. Più sporadiche le precipitazioni al nord-ovest, lungo le coste tirreniche e sulle due Isole Maggiori.

Paolo Bonino

 

Il TEMPO in sintesi sino a domenica 28 aprile​

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Alessio Grosso


Martedì 23 ancora maltempo al nord, sempre più insistente sul settore centro-orientale con nevicate sui rilievi oltre i 700-800m e piogge in pianura, freddo invernale.
Al centro instabile con qualche rovescio alternato a schiarite, tempo migliore al sud. Entro mercoledì mattina estensione dei fenomeni a gran parte d’Italia con rovesci e qualche temporale, clima ancora freddo al nord, fresco altrove, ampie schiarite al nord-ovest.
Giovedì 25 e venerdì 26 tempo instabile e fresco su gran parte del Paese ma con fenomeni più insistenti, anche a carattere temporalesco su nord-est, regioni del medio Adriatico e basso Tirreno.
Schiarite più ampie sul settore di nord-ovest. Nel week-end nettamente più mite al centro-sud, pioggia al nord-ovest, solo nubi irregolari al nord-est.

Alessio Grosso

 

Ultimo week-end di aprile ancora funestato dal MALTEMPO? Forse no!​

Le prime proiezioni per l'ultimo fine settimana di aprile mostrano un tempo ancora instabile nella giornata di sabato, maggiormente stabile invece domenica, ma non ovunque.​

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Paolo Bonino


Il prossimo fine settimana concluderà il lungo ponte del 25 aprile e sarà anche l’ultimo del mese in corso. La situazione meteorologica, complice anche la distanza previsionale impervia, è ancora molto incerta anche se per domenica 28 aprile si nota uno spiraglio di stabilità e mitezza, ma solo su alcune regioni.
La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia per l’intera giornata di sabato 27 aprile:
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Notiamo una situazione ancora complessivamente instabile sulla nostra Penisola, specie al nord e al centro dove maggiore sarà la probabilità di avere rovesci e qualche colpo di tuono. Il contesto termico, dopo la “batosta” dei giorni precedenti, tenderà ad addolcirsi proponendo temperature più consone alla fine di aprile.
La seconda mappa mostra invece la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di domenica 28 aprile:

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Questa mappa mette in luce il parziale aumento della pressione sul bacino centro-orientale del Mediterraneo con tempo in prevalenza soleggiato e mite su gran parte d’Italia. Solo il settore di nord-ovest, ma nemmeno tutto, sarà alle prese con piogge e rovesci segnatamente il Piemonte, la Val d’Aosta e l’ovest della Lombardia.

Paolo Bonino

 

Spunta una NOVITA’ per il prossimo week-end, di cosa si tratta?​

Rispetto ai modelli visionati ieri, il prossimo week-presenterà una gradita novità per la nostra Penisola, anche se la situazione globale resta ancora avvolta da una discreta incertezza.​

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Paolo Bonino


Dopo tanta instabilità e temperature al di sotto della norma, l’ultimo fine settimana di aprile potrebbe riservare una novità positiva sul fronte meteorologico in Italia. A dire il vero, la giornata di domenica 28 aprile resta avvolta da un po’ di incertezza previsionale, ma complessivamente le mappe a nostra disposizione risultano abbastanza collimanti in merito alla situazione meteorologica inerente al periodo suddetto.
Cosa potrebbe succedere? Vediamo subito la mappa sinottica attesa in Italia nella notte tra sabato 27 e domenica 28 aprile:
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Nei giorni scorsi abbiamo accennato più volte allo spostamento dell’aria fredda più ad ovest. Secondo le mappe odierne, la saccatura che brandisce l’Europa potrebbe temporaneamente rinculare verso occidente, lasciando l’Italia tra le braccia di un po’ di alta pressione. Non si tratterà di una figura stabilizzante solida e soprattutto duratura, ma questa situazione potrebbe “salvare” il week-end su gran parte dell’Italia, ovviamente con opportune eccezioni.

Vediamo ora la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di sabato 27 aprile:
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Notiamo ancora la presenza di rovesci o piovaschi segnatamente al nord e sulla Toscana, con i massimi effetti in prossimità dell’arco alpino occidentale. Sul resto d’Italia il tempo sarà buono ed anche molto mite stante la presenta di correnti provenienti dal nord Africa.
La giornata migliore per l’Italia potrebbe essere domenica 28 aprile. Ecco la sommatoria delle precipitazioni per la giornata suddetta:
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Solo l’estremo nord-ovest avrà rovesci. Su tutte le altre regioni si prevede tempo asciutto ed abbastanza soleggiato, specie al centro e al sud, con temperature in aumento. Una domenica quindi ideale da trascorrere all’aria aperta per la quasi totalità delle regioni italiane. Attendiamo comunque le ultime conferme per avere la certezza di questa previsione; continuate a seguirci.

Paolo Bonino

 

PRIMO MAGGIO in compagnia del MALTEMPO anche INTENSO su alcune regioni​

Le previsioni per la Festa del Lavoro non sono confortanti. Potrebbe arrivare una perturbazione con piogge e rovesci su molte aree della nostra Penisola, ma manca ancora tempo. Facciamo il punto con i modelli a nostra disposizione.​

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Paolo Bonino


Il temporaneo “rinculo” della saccatura ad ovest che favorirà il ritorno del sole su molte regioni durante il prossimo week-end (Spunta una NOVITA’ per il prossimo week-end, di cosa si tratta? – MeteoLive.it) non sembra durare a lungo. All’inizio della settimana prossima, la figura di maltempo inizierà a muoversi lentamente verso levante dopo essere stata “parcheggiata” sull’Europa occidentale per circa 48 ore. Il risultato sarà un peggioramento da ovest che inizierà a manifestarsi sui settori più occidentali già nella giornata di martedi 30 aprile, ma con i massimi effetti durante la festa del 1 maggio.
La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia per l’intera giornata festiva secondo il modello americano. Vi ricordiamo che si tratta delle prime proiezioni dei modelli che nei prossimi giorni potranno anche modificarsi.
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Ecco il maltempo sul settore di nord-ovest e sulla Sardegna con piogge e rovesci sparsi. Sul resto d’Italia si assisterà ad un aumento della nuvolosità con le prime piogge ad iniziare dal Tirreno.

Il modello europeo per il medesimo lasso temporale, ovvero l’intera giornata del 1 maggio, risulta ancora più pessimista:
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Maltempo su gran parte del nord, Toscana, zone interne e Tirreno con piogge e rovesci. Sembrano restare escluse da questo abbraccio piovoso le zone adriatiche, parte del nord-est e quasi tutto il sud ad eccezione di Sicilia e Campania. Nei prossimi giorni vedremo se confermare o smentire questa linea di tendenza.

Paolo Bonino

 

Un calo della concentrazione di CO2 NON porterebbe ad un calo automatico delle temperature​

Quello che molti non sanno.​

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Alessio Grosso


Il dibattito sul riscaldamento globale antropico è uno dei più cruciali e dibattuti del nostro tempo. Mentre gran parte del mondo scientifico attribuisce all’attività umana un ruolo importante nell’aumento delle temperature globali, c’è anche una complessa rete di interessi economici che influenzano la narrazione e le azioni volte ad affrontare questa sfida.
Il fenomeno del riscaldamento globale antropico, ovvero l’aumento delle temperature globali causato principalmente dalle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane, è ormai ampiamente accettato (ed imposto) dalla comunità scientifica. Tuttavia, ciò che spesso viene trascurato è il ruolo che il business delle energie alternative potrebbe giocare nell’affrontare questa crisi.
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Da un lato, è innegabile che lo sviluppo e l’adozione di energie alternative come solare, eolica e idroelettrica siano fondamentali per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare gli effetti del riscaldamento globale. Tuttavia, c’è un aspetto oscuro di questa transizione verso le energie rinnovabili che merita attenzione critica.

In primo luogo, il business delle energie alternative è diventato un settore estremamente lucrativo, con enormi opportunità di profitto per le aziende che investono in questo settore. Questo può portare a una sorta di “greenwashing”, in cui le aziende cercano di mascherare le loro azioni dannose per l’ambiente dietro a un’apparenza di sostenibilità. Ciò potrebbe includere pratiche come la deforestazione per fare spazio a impianti solari o eolici, o lo sfruttamento eccessivo delle risorse idriche per l’energia idroelettrica.
Inoltre, c’è il rischio che le grandi corporation monopolizzino il settore delle energie alternative, impedendo l’accesso e la partecipazione delle comunità locali e delle piccole imprese. Questo potrebbe portare a una concentrazione di potere e risorse nelle mani di pochi attori, piuttosto che a una distribuzione equa e inclusiva delle soluzioni sostenibili.
Un altro aspetto da considerare è il fenomeno della “tecnosalvezza” o “soluzione tecnologica”, che si verifica quando ci affidiamo esclusivamente alla tecnologia per risolvere i nostri problemi ambientali, trascurando le radici sistemiche del problema. Nel caso delle energie alternative, potremmo concentrarci troppo sullo sviluppo di nuove tecnologie e trascurare l’importanza di cambiamenti culturali e politici più ampi che sono necessari per affrontare efficacemente il cambiamento climatico.
Infine, c’è il rischio che la corsa alle energie alternative possa perpetuare le disuguaglianze globali, con le nazioni più ricche che si assicurano le risorse e i benefici delle tecnologie sostenibili, mentre le nazioni più povere rimangono indietro, continuando a dipendere dalle fonti energetiche fossili.
In conclusione, sebbene le energie alternative siano fondamentali per affrontare il riscaldamento globale antropico, è importante adottare un approccio critico e consapevole verso il business che le circonda. Dobbiamo guardare oltre le promesse di “verde” e “sostenibilità” e considerare attentamente le implicazioni sociali, economiche e ambientali delle nostre scelte energetiche. Solo allora potremo sperare di affrontare efficacemente la crisi climatica che ci minaccia.
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La relazione tra la concentrazione di CO2 nell’atmosfera e le temperature globali è complessa e non può essere ridotta a una semplice relazione di causa ed effetto diretto. Esistono diversi meccanismi e feedback che influenzano il clima terrestre, rendendo il legame tra CO2 e temperatura meno lineare di quanto si potrebbe pensare.
In primo luogo, va considerata la dinamica dei gas serra. La CO2 è uno dei principali gas serra responsabili dell’effetto serra, che trattiene il calore nell’atmosfera terrestre. Aumentando la concentrazione di CO2, si intensifica l’effetto serra, portando a un riscaldamento globale. Tuttavia, la relazione non è diretta e proporzionale: anche altri fattori, come il vapore acqueo e il metano, influenzano l’effetto serra e possono amplificare o attenuare l’impatto del CO2 sul clima.
In secondo luogo, ci sono i feedback climatici. Aumentando la temperatura globale, si possono attivare feedback che influenzano ulteriormente il clima. Ad esempio, il riscaldamento può portare alla fusione dei ghiacci polari, che a loro volta riducono la riflessione della luce solare (albedo), aumentando l’assorbimento di calore e accelerando il riscaldamento. Allo stesso modo, il riscaldamento può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e oceanica, che hanno effetti complessi sul clima a livello globale.
In terzo luogo, bisogna considerare il concetto di inerzia termica. Anche se la concentrazione di CO2 nell’atmosfera diminuisse improvvisamente, ci vorrebbe del tempo prima che si manifestasse un effetto significativo sul clima. Questo perché gli oceani, che assorbono la maggior parte del calore terrestre, hanno una grande capacità termica e richiederebbero anni o addirittura decenni per riscaldarsi o raffreddarsi significativamente.
Infine, va tenuto presente il concetto di variabilità naturale del clima. Il clima terrestre è influenzato da una serie di fattori naturali, come le variazioni nell’orbita terrestre, l’attività solare e i vulcani, che possono causare fluttuazioni a breve termine nelle temperature globali, indipendentemente dalla concentrazione di CO2.
In sintesi, sebbene ridurre la concentrazione di CO2 nell’atmosfera sia fondamentale per mitigare il cambiamento climatico, non è garantito che ciò porti automaticamente a una diminuzione delle temperature globali. È necessario considerare una serie di fattori complessi e interagenti per comprendere appieno il comportamento del clima e sviluppare strategie efficaci per affrontare la crisi climatica.

Alessio Grosso

 

MALTEMPO anche INTENSO in vista per l’Italia; Primo Maggio compromesso su…​

La breve pausa stabile e soleggiata si concluderà nella giornata festiva del Primo Maggio con il ritorno della pioggia su molte regioni. Il complesso sistema perturbato agirà sull'Italia anche nella giornata di giovedi 2 maggio. Vediamo le regioni maggiormente coinvolte dalle precipitazioni.​

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Paolo Bonino


Non è destinato a durare il periodo stabile e più caldo che sta interessando l’Italia in queste ore. La saccatura presente attualmente sull’Europa occidentale verrà rinvigorita da un nuovo sistema frontale in arrivo dall’Atlantico; a partire dalla giornata di domani, tutto si sposterà verso levante iniziando a dare effetti sui settori occidentali nella notte tra martedi 30 aprile e mercoledi 1 maggio. Avremo di conseguenza un Primo Maggio compromesso su molte regioni dove torneranno piogge, maltempo ed una diminuzione della temperatura.
La prima mappa mostra la situazione sinottica attesa in Italia nelle ore centrali di mercoledi 1 maggio:
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Ecco l’attacco perturbato da ovest operato da due distinte perturbazioni inserite in un complesso sistema depressionario a cui si assoceranno diversi minimi. L’alta pressione verrà spazzata via, uscendo dalla scena di influenza della nostra Penisola.

La seconda mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco dell’intera giornata di mercoledi 1 maggio:
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MALTEMPO con PIOGGE e ROVESCI al nord-ovest, Sardegna, medio-alto Tirreno e zone interne. Piovaschi sparsi al nord-est, per il resto nuvolosità in aumento, ma piogge nel complesso scarse. Temperature in generale calo, specie dove agiranno le precipitazioni più intense.
Questa invece è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di giovedi 2 maggio:
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Ancora MALTEMPO al nord, lungo il versante tirrenico e le zone interne con piogge e rovesci sparsi più intensi al nord. Rovesci più discontinui sulla Sardegna e la Sicilia, per il resto cielo nuvoloso, ma precipitazioni meno probabili. Ulteriore calo delle temperature su tutta la Penisola.
 

Dopo il sole arriverà il MALTEMPO: Primo Maggio COMPROMESSO su gran parte d’Italia​

Oggi ancora tempo soleggiato in Italia, ma con le prime piogge in arrivo in serata sui settori più occidentali. Primo Maggio e giovedi 2 maggio all'insegna del MALTEMPO su molte regioni con calo delle temperature.​

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Paolo Bonino


La temporanea fase anticiclonica ed abbastanza calda che ci sta interessando, non avrà vita lunga. Dopo aver “rinculato” verso ovest, la vasta saccatura atlantica tornerà sui suoi passi inviando verso l’Italia due diverse perturbazioni: la prima ci interesserà nella giornata del Primo Maggio, la seconda giovedi 2 maggio; avremo quindi 36-48 ore all’insegna della pioggia su molte regioni, con anche un sensibile calo delle temperature.
Vediamo intanto come si presenta la situazione questa mattina in Italia tramite le ultime immagini satellitari in movimento:
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La situazione non è molto diversa rispetto a ieri in quanto l’alta pressione africana ancora regge. I sistemi nuvolosi sfilano da sud a nord sull’Europa occidentale e la nostra Penisola presenta ancora cieli sereni o velati da nubi alte e sottili. La situazione inizierà a cambiare dal tardo pomeriggio odierno, ma vediamo la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia fino alle 00 su mercoledi 1 maggio:

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Il tempo sarà inizialmente buono su tutta la Penisola a parte il transito di nubi alte o velature. Nel pomeriggio-sera peggiora sulla Sardegna con rovesci; sempre in serata, qualche piovasco sarà possibile tra le zone interne del centro e al nord-ovest, per il resto assenza di fenomeni.
Passiamo adesso al quadro delle temperature attese in Italia alle ore 16 di oggi pomeriggio, mercoledi 30 aprile:
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Ulteriore aumento delle temperature ad eccezione della Sardegna che vedrà invece un calo termico per va delle piogge. Punte di 28° saranno possibili su diverse aree dell’Italia centro-meridionale.
Infine, questa è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia per l’intera giornata di mercoledi 1 maggio:
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MALTEMPO su quasi tutto il nord, ad eccezione forse dell’estremo nord-est, con piogge sparse e rovesci. Maltempo anche lungo il Tirreno e le aree interne; tempo più instabile sulla Sardegna con rovesci alternati a pause asciutte. Probabile assenza di fenomeni solo lungo le regioni del versante adriatico e dell’estremo sud. Temperature in deciso calo specie sotto le precipitazioni più forti.
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Paolo Bonino

 

Dopo il Primo Maggio ancora MALTEMPO! La giornata peggiore sarà…​

Il maltempo si farà sentire su molte regioni italiane anche dopo la festa del Primo Maggio, anche se lentamente le condizioni meteorologiche tenderanno ad una maggiore variabilità.​

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Paolo Bonino


Si conferma un Primo Maggio compromesso su molte regioni della nostra Penisola (Dopo il sole arriverà il MALTEMPO: Primo Maggio COMPROMESSO su gran parte d’Italia – MeteoLive.it). La vasta saccatura atlantica impiegherà circa 48 ore per attraversare l’Italia. Di conseguenza anche la giornata di giovedì 2 maggio sarà all’insegna della pioggia su gran parte della Penisola.
La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di giovedì 2 maggio:
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L’Italia verrà raggiunta da un secondo sistema frontale che elargirà altre piogge al nord, lungo le regioni tirreniche e nelle aree interne. A tratti avremo rovesci o temporali anche di una certa intensità. Tempo variabile/instabile sulla Sardegna con rovesci alternati a pause soleggiate, mentre lungo il versante adriatico e sulle estreme regioni meridionali il rischio di pioggia sarà più contenuto. Caleranno anche le temperature e la neve si rifarà vedere sulle Alpi e l’Appennino settentrionale oltre i 1400-1600 metri.

Nella giornata di venerdì 3 maggio la struttura perturbata si muoverà ulteriormente verso levante, attenuandosi. Il tempo sull’Italia non migliorerà completamente anche se i rovesci avranno carattere molto più circoscritto. Di seguito, la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata in parola:
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Ancora rischio di acquazzoni sulla fascia alpina e prealpina, non che sulle alte pianure del nord; rovesci anche tra il Lazio, la Campania e la Calabria Tirrenica, qualcosa anche sulla Puglia e l’arcipelago Toscano, per il resto belle schiarite e assenza di fenomeni. Temperature ovunque fresche e clima ventilato.

Paolo Bonino

 
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