Meteo stagione 2024

Meteo 7 giorni: ultima settimana di gennaio come peggio non poteva​

Opprimente anticiclone su mezza Europa, settimana da dimenticare per l'inverno italiano!​

anticiclone-7-768x481.png.webp

Raffaele Laricchia


Gli ultimi addensamenti minacciosi della settimana si stanno esaurendo in queste ore sul Meridione, dove è in transito un blando fronte instabile proveniente dai Balcani. Sono in atto deboli piogge sparse, ma a breve sarà tutto un ricordo sotto la spinta di un potente campo di alta pressione, che già sta facendo la voce grossa sul nord Italia.
Da domani fino a domenica il tempo sarà davvero monotono: la stabilità riguarderà tutta Italia e l’Europa occidentale, dove si stabilizzerà un anticiclone dai connotati simil-estivi, come visto in questo articolo.
Questo opprimente anticiclone terrà alla larga tutte le perturbazioni atlantiche ed anche quelle artiche, almeno fino al termine di gennaio.
nebbie-26-1.png.webp

Ci sarà poco spazio anche per nebbie e nubi basse, eccezion fatta per qualche comparsa rapida al nord e sulle coste tirreniche come ad esempio tra 25 e 26 gennaio. Laddove splenderà il Sole la temperatura salirà senza freni portandosi anche oltre i 16-17°C, con punte oltre 20°C.

Ma entriamo nel dettaglio e vediamo cosa ci aspetta giorno per giorno:
Martedì 23 gennaio: veloce fronte in transito su centro e sud, piogge sparse su Puglia e stretto di Messina. Soleggiato al nord.
Mercoledì 24 gennaio: stabile ovunque, nebbie al nord, nubi basse sul lato tirrenico. Temperature in aumento ovunque.
Giovedì 25 gennaio: poche variazioni, insiste un potente campo di alta pressione. Temperature in aumento.
massime-giovedi-1.png.webp

Venerdì 26 gennaio: anticiclone predominante su tutta Italia, nebbie possibili in Val Padana, nubi basse sul lato tirrenico. Aumentano le temperature.
Sabato 27 gennaio: sereno ovunque, tempo stabile su tutta Italia e temperature oltre le medie.
Domenica 28 gennaio: possibile aria fredda in arrivo dai Balcani verso il lato adriatico e il sud, senza piogge. Temperature in calo al sud, stazionarie altrove.
Lunedì 29 gennaio: stabile ovunque, più freddo al sud, gradevole di giorno al nord.
Martedì 30 gennaio: insiste l’anticiclone su tutta Italia, nessun segno d’inverno.
 

Ultim’ora WEEK-END: un po’ di freddo in arrivo da est, ma non per tutti​

Possibile rientro freddo dai Balcani verso alcune nostre regioni. Temperature invernali ma non per tutti!​

brr.jpg.webp

Raffaele Laricchia


Quella da poco iniziata sarà senz’altro una settimana anticiclonica su tutta Italia, su questo non c’è ombra di dubbio. Ma in tutto questo mare di alta pressione, che ricordiamo avrà i suoi massimi ad ovest dell’Italia, ovvero sulla penisola iberica, potrebbe inserirsi qualche refolo freddo dall’est Europa.
L’Europa orientale è avvolta dal freddo e dal gelo, come spesso avviene con questi schemi barici dominati dalla NAO positiva. Con un continente così freddo ad est è chiaro che basta molto poco per far scivolare qualche refolo freddo verso l’Italia, in particolare verso le regioni adriatiche e il sud.
Tuttavia anche quel “molto poco” sembra una fatica immensa per la natura, da qualche anno a questa parte. Difatti da qui fino al termine di gennaio non ci sono assolutamente spiragli per vere e proprie ondate di freddo da est, in grado di portare neve a bassa quota e il vero inverno.

week-end-1.png.webp

Certamente arriveranno le briciole di quel freddo presente a est, in particolare tra sabato 27 e lunedì 29 gennaio. L’anticiclone sarà molto forte sul nord Italia, il lato tirrenico e la Sardegna, mentre sarà leggermente più perforabile sui settori orientali. Ed ecco che qualche fredda raffica di vento riuscirà a lambire le regioni adriatiche, portando temperature più consone all’inverno.
anomalie-3.png.webp

Dagli ultimi aggiornamenti si evince la presenza delle isoterme tra 0 e -2°C a 850 hpa, circa 1500 metri. Queste temperature invernali permetteranno un calo delle temperature sul medio-basso Adriatico e al sud, soprattutto nelle ore notturne quando la colonnina di mercurio potrebbe spingersi verso lo zero nei settori interni.
Sarà dunque un week-end freddo, con temperature leggermente sotto le medie, per regioni come Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, anche nelle ore diurne nonostante la presenza del Sole. Le massime potrebbero far fatica a superare i 10-11°C in pianura sulle regioni appena menzionate.
Valori un po’ più alti sul lato tirrenico e al nord, poste sotto flussi più secchi.

Raffaele Laricchia

 

METEO: anticiclone cattivissimo sul Mediterraneo, ne usciremo nel corso di febbraio?​

Proiezioni davvero pessime questa sera dei modelli matematici, ma la sorte di febbraio è sempre incertissima.​

anticiclone-cattivo.png.webp

Alessio Grosso


Meteo davvero amaro per il Mediterraneo: al momento l’anticiclone appare seriamente intenzionato a radicarsi a ridosso della Penisola Iberica, concedendo al massimo un po’ di variabilità sull’Italia dai primi di febbraio, con qualche fenomeno essenzialmente relegato al medio Adriatico e al sud e quasi nulla sul resto del territorio:
forte.png.webp

Questa configurazione barica è la peggiore per l’Italia, perché la lascia leggermente esposta a correnti da nord-ovest che provocano spesso repentini rialzi delle temperature, specie in concomitanza del transito di fronti caldi sull’Europa centrale che, con la loro coda vengono ad influenzare anche noi con la loro nuvolaglia sterile, introducendo solo aria ulteriormente mite.
Solo con il successivo fronte freddo, che riesce marginalmente ad influenzare l’area balcanica e il nostro meridione, le temperature tendono a riportarsi su valori più accettabili per il periodo, anche se ancora spesso al di sopra della media.

C’è allora qualche possibilità che l’anticiclone possa levare il disturbo durante la prima decade di febbraio? Disturbi ce ne saranno sicuramente, perché gli indici teleconnettivi li segnalano ancora: l’AO che monitora la salute del vortice polare troposferico, dopo un ultimo picco al primo febbraio, è previsto in calo anche marcato:
forte-3.png.webp

Mentre la NAO che esprime la differenza di pressione tra le alte e le medie latitudini dell’Oceano atlantico, virerà presto allo stato “neutro”, facendo intendere che forse l’anticiclone non dominerà più così indisturbato nell’area mediterranea per molto tempo, ma che sarà difficile che ci sia al suo posto un vortice ciclonico:
forte-4.png.webp

Dunque al massimo potremmo sperimentare una configurazione barica del genere (alla luce della situazione attuale):
forte-2.png

Quindi aria più fredda diretta verso le Alpi tra il 5 e il 10 febbraio con un po’ di neve sulle zone alpine di confine e lungo la dorsale appenninica centro-meridionale, venti moderatamente freddi di Maestrale e Tramontana e temperature che ritornerebbero in media quasi ovunque. Sarebbe già un discreto risultato, in attesa che succeda qualcosa di più rilevante.

Alessio Grosso

 

L’anticiclone continua a RUGGIRE: anomalie termiche SPAVENTOSE sull’Italia, specie in quota​

Nella giornata odierna avremo l'apice di questa fase molto mite ed anomala che sta interessando soprattutto le aree montuose. Nei prossimi giorni le temperature scenderanno leggermente, ma l'alta pressione resterà ferma al suo posto.​

carta-1.jpg.webp

Paolo Bonino


Questa mattina vi mostriamo le immagini satellitari in movimento per vedere il tempo a scala europea:
anim_ir_color.gif

Il fiato bollente proveniente direttamente dal tropico ha alzato una cupola di stabilità a dir poco mostruosa su tutta l’Europa occidentale. Dal satellite si nota la pesante distorsione delle correnti che tendono ad aggirare questo enorme ostacolo come se fosse la corrente di un fiume. Ne deriva un flusso da nord-ovest sull’Italia che tende a comprimersi sui nostri versanti, alzando ulteriormente le termiche a media quota.
Oggi avremo l’apice della scaldata in quota con anomalie termiche oltre i 10° sui settori occidentali italiani. Nei prossimi giorni le temperature tenderanno un po’ a ridursi, ma fino ai primi giorni di febbraio non aspettiamoci cambiamenti.
La seconda mappa mostra il soleggiamento totale cumulato previsto tra le 9 e le 16 di giovedi 25 gennaio (rosa molto soleggiato, giallo nubi e schiarite, grigio scuro assenza di sole):

  • CARTA-SOL-OGGI.png.webp

Tempo stabile ovunque. Da segnalare nubi basse lungo le coste liguri e sul medio-basso Tirreno. Banchi di nebbia sulle pianure del nord-est al mattino, in via di attenuazione e qualche precipitazione nevosa oltre i 2000 metri sui settori confinali delle Alpi orientali.
Sul fronte termico si assisterà ad un parziale aumento delle temperature anche al suolo. Questi sono i valori attesi alle ore 15 di oggi pomeriggio:
  • CATTA-TEMP-4.png.webp

Temperature in aumento sulla pianura padana centro-occidentale con punte di 15-18°, più elevate in caso di Favonio. Un po’ più freddo al nord-est con valori attorno a 10°. Sul resto d’Italia mitezza ovunque, anche nelle aree interne e montuose. Punte di 20° in Sicilia ed in Sardegna.
Infine, questo è il soleggiamento atteso per domani, venerdi 26 gennaio, sempre tra le 8 e le 16:
  • CATTA-DOM.png.webp

Nubi basse su tutto il versante tirrenico e le coste liguri. Banchi di nebbia sulla Valpadana orientale e velature/nubi sparse sulle Alpi. Temperature in lieve calo in quota, stazionarie al suolo.

Paolo Bonino

 

Finale di stagione con colpo di coda invernale: è tutto vero! Pioggia, freddo e neve in arrivo​

L'inverno si scatena in zona Cesarini. Porterà il suo carico di precipitazioni, temperature più in linea con la stagione, vento e freddo da venerdì 23 febbraio.​

storm-768x512.jpg.webp

Alessio Grosso


Colpo di coda invernale confermato: pioggia, freddo e neve in arrivo a più riprese dalla serata del 22 febbraio. C’è ancora qualche piccola incertezza sull’entità dei passaggi perturbati nelle mappe del tempo, ma l’impianto barico perturbato è assolutamente confermato.
Cominciamo proprio dalla notte tra giovedì 22 e venerdì 23 quando ci troveremo di fronte al primo affondo:
vedo.png.webp

Qui avremo piogge tra nord e centro, specie versante tirrenico e nevicate sulle Alpi oltre i 1200-1400m.
Nel fine settimana si assisterà al transito di impulsi minori in un contesto di generale variabilità associato a rovesci alternati a brevi schiarite, con temperature in diminuzione e qualche nevicata sulle Alpi e in Appennino oltre i 1000m.
Il secondo guasto arriverà lunedì 26 e risulterà più incisivo e a carattere freddo con fiocchi sino a quote molto basse tra Piemonte, Lombardia, fondovalle alpini, a quote medie in Appennino:

vedo2.png.webp

La depressione potrebbe poi spingersi ulteriormente verso sud, condizionando il tempo di tutto il Paese e portando ulteriori precipitazioni, nevose lungo la dorsale appenninica oltre gli 800m, ma localmente sino in collina. Siamo ormai entrati nella stagione dei rovesci temporaleschi di tipo nevoso anche con temperature superiori allo zero di alcuni gradi, dunque teniamone conto:
vedo3.png.webp

Altri modelli concordano con questa linea previsionale, alcuni altri vedono tutto leggermente spostato verso est, ma la maggioranza al momento “legge” il peggioramento centrato proprio sul nostro Paese, come si nota qui sotto:
vedo4.png.webp

Una simile congiuntura barica sottende un’anomalia pressoria a 5500m davvero notevole, la vediamo qui:
vedo00.png.webp

Così come a livello termico, per la prima volta dopo parecchie settimane si scenderà leggermente al di sotto della media a 1500m:
vedo5.png.webp
 

CICLONE in azione sull’Italia: il nord sotto scacco, il centro in attesa, NEVE sulle Alpi​

Il vortice depressionario colpirà dapprima il nord e poi, pur attenuato, anche il resto del Paese. Le precipitazioni più abbondanti sono attese sull'angolo nord-occidentali. Le nevicate riusciranno a raggiungere quote inferiori ai 1000m sino a martedì, poi il limite della neve è previsto in forte rialzo.​

raindd-768x452.jpg.webp

Alessio Grosso


Nuovo ciclone, nuovo maltempo. Il nord torna a fare i conti con un’azione depressionaria che dispenserà pioggia e neve sulle Alpi almeno sino alla mattinata di mercoledì 28 febbraio. Le precipitazioni risulteranno abbondanti soprattutto a ridosso delle montagne, sulla Liguria e sul settore più occidentale, grazie all’effetto stau indotto dai venti di Scirocco, richiamati in seno alla depressione.
Qui le prime nevicate registrate stamane sulle Alpi occidentali: da Riale (alta Formazza) a Limone Piemonte sino a Bardonecchia:
riale.jpg.webp
nevica-limone-piemonte.jpg.webp
bardonecchia.jpg.webp

Ecco il vortice depressionario in azione così come è previsto questa sera alle ore 19:
prova.png.webp

Ed ecco lo spostamento del vortice verso il medio Tirreno previsto tra mercoledì e giovedì:
sud-1.png.webp

E sino a venerdì 1° marzo la depressione insisterà all’estremo sud, portando venti sostenuti e precipitazioni abbastanza generose. Poi arriverà un altro guasto nel fine settimana, con conseguenze precipitative soprattutto tra nord e centro. Ecco l’affondo secondo il modello europeo:

affondo-6.png.webp

Ma quanta pioggia cadrà dopo tutto questo maltempo? Ecco la sommatoria dei fenomeni attesi sino a domenica 3 marzo alle 18:
accumuli-2.png.webp

Ed ecco anche il quadro relativo alle nevicate previste:
accumuli-2-1.png.webp
 

Nuovo RUGGITO del MALTEMPO nel week-end. Si rischia la “SEPOLTURA NEVOSA” su alcuni settori dell’arco alpino​

La situazione si manterrà nel complesso perturbata fino a tutto il week-end anche se con opportune pause asciutte. Massima attenzione al fronte atteso per domenica al nord-ovest che si annuncia molto intenso!​

2012-02-28_115715-1-768x433.jpg.webp

Paolo Bonino


La depressione responsabile del maltempo italico, farà una puntata al meridione tra oggi e domani, per poi risalire più attenuata verso nord nella giornata di venerdi. In altre parole, sulle regioni settentrionali, dopo una relativa pausa che interverrà tra oggi e domani specie al nord-ovest, la pioggia tornerà a cadere nella giornata di venerdi con quota neve sempre piuttosto elevata. Successivamente, tra sabato e domenica, una nuova ed intensa perturbazione busserà alla porta dell’Italia; domenica il settore di nord-ovest potrebbe sperimentare piogge molto intense e neve abbondante sulle Alpi, con il rischio che si passi dal nulla al troppo su queste aree.
La mappa sinottica attesa per la notte tra sabato 2 e domenica 3 marzo è molto eloquente in tal senso:

  • CARTA-SIN-3.png.webp

Ecco il nuovo sistema frontale carico di pioggia e di neve sulle Alpi, che approccerà il settore di nord-ovest con una spigolosa ed intensa saccatura. Si formerà una depressione sulla Costa Azzurra, in spostamento verso levante in direzione del Mar Ligure, con fenomeni intensi e persistenti.

Facciamo però un passo indietro. La seconda mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nella giornata di venerdi 1 marzo, primo giorno della primavera meteorologica.
  • ven-1.png.webp

Come vedete, le aree non interessate dalle piogge saranno in netta minoranza sul nostro Paese. Rovesci intensi sono attesi tra il Lazio e la Campania, piogge moderate al nord e su quasi tutto il centro. Più irregolari le precipitazioni sulle Isole, a carattere di rovescio, ma alternate a lunghe pause asciutte. Tempo asciutto solo sulle estreme regioni meridionali e sulla Puglia. Clima mite e quote neve elevata sulle Alpi, indicativamente oltre i 1500 metri.
La terza mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nella giornata di sabato 2 marzo:
  • carta-sab-6.png.webp

Sarà forse la giornata meno perturbata. Piovaschi saranno comunque possibili lungo il versante tirrenico e le aree interne. In serata rovesci in intensificazione al nord-ovest con neve oltre i 1300-1500 metri, per il resto tempo più asciutto e nel complesso mite.
Infine, questa è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di domenica 3 marzo:
  • DOM-2.png.webp

Massima attenzione al nord-ovest. Forti piogge sulla Liguria centro-occidentale con possibili dissesti idrogeologici. Neve molto abbondante tra l’alto Piemonte e la Val d’Aosta con accumuli molto alti oltre i 1200-1400 metri. Rovesci in estensione in giornata anche al nord-est, al medio versante tirrenico ed alla Sardegna. Sul resto d’Italia avremo invece una pausa, con clima mite. Attenzione ai forti venti di Scirocco ed ai mari in cattive condizioni, specie i bacini di ponente.
 
Articolo interessante.

CO2 catturata: il contrattacco al Global Warming è realtà!​

Partono concretamente le iniziative per ridurre l'impatto del riscaldamento indotto dalle aumentate concentrate di CO2.​

co2-768x432.jpg.webp

Alessio Grosso


Catturare direttamente CO2 dall’oceano non è più un’utopia, Singapore lo farà davvero e produrrà idrogeno. Dal 2025 sequestrerà 110mila tonnellate di CO2 dall’oceano in 365 giorni.

Dopo ripetuti test che hanno comprovato l’efficacia dell’impianto, era è tutto pronto per farlo entrare in funzione: si, avete capito bene, verrà catturata CO2 direttamente dall’oceano.

Da gennaio 2025 l’impianto sarà in grado di sequestrare 110mila tonnellate di CO2 dall’oceano, l’equivalente delle emissioni generate ogni anno dalle persone di un villaggio di circa 25mila persone. E dove verrà intrappolata questa CO2? Nel calcare, in forma solida, garantendo che non passino più in atmosfera per almeno 10.000 anni.
singapore-1250x887.jpg.webp

Come si chiama questo impianto? Equatic-1.
E quanto è costato? Circa 20 milioni di dollari.
Ne è presente uno gemello al porto di Los Angeles, installato nell’aprile del 2023

E’ molto complessa la procedura per arrivare ad intrappolare la CO2?
Viene sfruttato il processo di elettrolisi: in pratica l’acqua di mare viene pompata nell’impianto di desalinizzazione, dove avviene la separazione da idrogeno e ossigeno.

La CO2 catturata si combina con minerali presenti nell’acqua di mare, calcio e magnesio, diventando calcare solido e il gioco è fatto: la CO2 ne rimane intrappolata.
E cosa accade se sottraiamo CO2 dall’acqua di mare? Ne aumentiamo la capacità di assorbimento dall’atmosfera; in pratica l’oceano diventa un grande sacco in cui infilarci altro carbonio, un aiuto in più contro il global warming. come pozzo di carbonio e la funzione di cuscinetto essenziale contro il riscaldamento globale.
E pensate che il calcare solido può diventare materiale utile per l’edilizia, così come l’idrogeno ottenuto potrà trovare applicazione nell’industria.
Quindi eliminare CO2 e mitigare gli effetti di parte del riscaldamento globale sta diventando realtà, rimuovendo una buona quantità di anidride carbonica su scala globale, chissà quanti impianti potranno infatti nascere su questo esempio.

Alessio Grosso

 

MALTEMPO: ancora TANTA PIOGGIA in Italia nei prossimi 10 giorni: le differenze tra il modello americano ed europeo​

Il maltempo colpirà a fasi alterne la nostra Penisola fino ai primi giorni di marzo. Di conseguenza sono attese ulteriori piogge che andranno ad aggravare lo stato dei terreni che in alcune regioni si presentano già saturi.​

Forte-pioggia-sul-traffico-cittadino-768x768.jpg.webp

Paolo Bonino


Prima la siccità, poi la troppa pioggia. Il meteo ormai lavora per estremi e quando una configurazione si stabilisce sul Mediterraneo viene schiodata sempre con maggiore difficoltà. Lo abbiamo visto durante l’inverno con le alte pressioni e probabilmente lo vedremo nella prima parte della primavera con una configurazione opposta, ovvero perturbata. Si tratta di una delle tante sfaccettature del cambiamento climatico che sta avvenendo con maggiore forza nell’area del Mediterraneo.
Dunque, ancora pioggia nei prossimi giorni e neve in montagna. La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nei prossimi 10 giorni secondo il modello americano. Si tratta ovviamente di stime approssimative che non devono essere prese come oro colato.
  • carta-gfs-3.png.webp

215 mm di pioggia (e neve in montagna) sono attesi sull’alto Piemonte; tra i 110 ed i 120 mm sull’Appennino Ligure, 90 mm sulle Alpi orientali, 80 mm tra il Lazio e l’Abruzzo, 70 mm tra la Campania e la Calabria.

La seconda mappa mostra invece la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nei prossimi 10 giorni, ma secondo il modello europeo:
  • carta-ecm.png.webp

Non si notano grosse differenze negli areali interessati. 215 mm sull’alto Piemonte, 120 mm tra il Lazio e la Campania, 110 mm in Abruzzo e sulle Alpi Liguri, 80 mm sulla Calabria, le Marche e la Liguria.
 
Quest anno da me in Umbria è la prima volta che non nevica. Purtroppo non parlo di pianura. Niente neve nemmeno a quote collinari o nei rilievi appenninici sopra i 1.000 mt slm

:rolleyes::unsure::(
Segnale da tenere in evidenza!! Sasselli visti?
 

Meteo: PROSSIMI GIORNI con Maltempo in serie, vediamo quali saranno i giorni peggiori della Settimana​


Articolo del 5/03/2024ore 10:40di Redazione
Prossimi giorni ancora nella morsa del maltempo

Prossimi giorni ancora nella morsa del maltempoNei prossimi giorni il tempo non troverà pace, non ci saranno particolari cambiamenti nella circolazione generale. Sull'Italia infatti, continueranno ad alternarsi fasi di maltempo in serie che riporteranno tanta pioggia e ancora parecchia neve sui rilievi.

Nella giornata di Mercoledì 6 Marzo l'Italia sarà attraversata dall'ennesimo vortice ciclonico che si muoverà con rapidità verso levante. Ciò provocherà un spiccata instabilità atmosferica, con piogge e locali temporali al Nord e su parte del Centro, in particolare su Toscana, Umbria, Lazio, e su alcuni settori di Marche e Abruzzo. Al Sud, invece, il quadro meteorologico si manterrà più tranquillo, sebbene non mancheranno episodi di pioggia, soprattutto sulla Calabria tirrenica e nelle zone montuose.
Le temperature, nel complesso, subiranno un calo favorendo nevicate anche a quote prossime ai 600/700 metri sulle Alpi e intorno ai 1000 metri di quota sull'Appennino centrale.
Giovedì 7 Marzo
assisteremo ad un temporaneo rinforzo della pressione atmosferica. La giornata si preannuncia all'insegna del bel tempo, con cieli poco nuvolosi su gran parte del Paese. Tuttavia, è prevista una lieve instabilità, dapprima lungo le coste centrali adriatiche e poi, nel pomeriggio, anche al Sud.
Arriviamo così alla vigilia del fine settimana: quella di Venerdì 8 Marzo sarà sostanzialmente una giornata di transizione, caratterizzata da un nuovo calo della pressione atmosferica. Se inizialmente il tempo si manterrà generalmente buono, salvo per una maggiore copertura nuvolosa al Nord, nel pomeriggio è atteso un peggioramento che interesserà principalmente il Nordovest e la Sardegna, dove le precipitazioni si faranno via via più diffuse, specie in serata.
Sarà questo il preludio ad un weekend che si annuncia ancora una volta sotto il segno del maltempo per l'arrivo di due perturbazioni in serie, quasi gemelle, una più intensa dell'altra.
Vi daremo maggiori dettagli nel corso dei nostri prossimi aggiornamenti.
 

Meteo: cosa non va? Tutto!​

L'analisi di una stagione bizzarra e possibili conseguenze.​

IMG-20230127-WA0005-768x576.jpg.webp

Alessio Grosso


Il grande assente è la prima cosa che NON va. Chi?
L’inverno. L’inverno in pianura sembra scomparso.
La mancanza totale di correnti da nord o da est ha messo in evidenza ancor più questa grave mancanza.
Ad assicurare l’inverno in pianura ormai era rimasta solo l’alta pressione che, con le sue inversioni termiche e le sue nebbie, assicurava perlomeno una parvenza d’inverno con tanto di gelo e brina.
Appena l’anticiclone è stato smantellato dall’inserimento (fatto ormai abbastanza inusuale) delle correnti perturbate da ovest, il Generale Inverno si è disintegrato, indifendibile.
IMG-20230203-WA0012.jpg


Si potrebbe discutere per ore di spostamento delle fasce climatiche, della mancanza totale di retrogressioni fredde dalla Russia, delle correnti artiche in arrivo dalla Scandinavia, del flusso perturbato atlantico che per anni è rimasto alto di latitudine, e che ora è sceso ma senza mai portare una parentesi di freddo, a causa della mancanza di sinuosità delle correnti in quota. Niente seni e niente golfi, ma solo una piatta corrente occidentale mite e per fortuna perturbata, peraltro non per tutti, perché è vero che nord e centro hanno fatto il pieno di pioggia e le Alpi dalle quote medie di neve, ma al sud, nella stagione in cui dovrebbe piovere di più lo ha fatto poco.

WP_20180302_17_49_02_Pro-1250x702.jpg.webp

E ogni anno avvertiamo la sensazione sempre più palese di un clima che non è più quello dei nostri padri e tantomeno quello dei nostri nonni, e che bisognerebbe ridisegnare sui libri di testi scolastici, ammesso ma non concesso che la scuola gli dedichi qualche ora a spiegarlo agli studenti.
I bambini per vedere la neve ormai devono andare in montagna, ma bene in alto, in città (con la benedizione di tanti che proprio la detestano) non si fa più vedere.
Quest’anno stiamo vivendo un trend di precipitazioni decisamente anomale per il periodo al nord, per ora tutti contenti perché di siccità almeno sino a maggio non se ne parlerà più, ma poi attenzione perché cicli regolari non ne esistono, non c’erano prima, figurarsi adesso.
Si potrebbe passare ancora da un estremo all’altro.
Un inverno così mite si ricorda certamente negli ultimi 25 anni, ma che fosse esteso a gran parte dell’Europa, eccezion fatta per il dicembre gelido in Scandinavia, proprio no, questo febbraio rovente per tutto il Continente fa male, è inquietante.
WP_20170310_17_25_45_Pro-1250x702.jpg.webp

Fa meno freddo complessivamente e su questo siamo tutti d’accordo, ma il freddo sul Polo non è che non ci fosse, c’è sempre stato negli ultimi anni, magari meno estremo, ma c’era, così come in Siberia, ma allora perché non scende mai di latitudine?
E’ un trend? Più darsi, sono solo le conseguenze del global warming? No, visto che proprio gli eventi estremi anche di verso opposto fanno proprio parte di questo conclamato meccanismo.
E’ il Nino? Che ha fatto prevalere le correnti da ovest senza mai che la circolazione si potesse invertire?
Sono gli strat-warming che anche quando ci azzeccano non sanno più distribuire il freddo anche alle basse latitudini?
Il bello è che nessuno lo sa per certo.
WP_20170629_14_39_50_Pro-1250x702.jpg.webp

Le conseguenze però di un inverno del genere in primavera non mancheranno di certo e c’è già chi ha cominciato a sciorinare carte su carte mettendo in evidenza come questo surplus di calore in estate si tradurrà in caldi estremi ma anche in eventi tornadici o tempeste che colpiranno anche il nostro Paese.
E’ vero? Può darsi, ma non è automatico. Una primavera altrettanto instabile come questo finale di inverno potrebbe ridimensionare il problema, perché il clima è un sistema caotico a cui non piace essere imbrigliati in schemi rigidi e razionali.
Prepariamoci a vivere insomma stagioni squinternate con una sola (quasi) certezza: l’estate non fallirà il colpo e magari si prolungherà a dismisura sino ad ottobre, ormai lo dice la statistica, destinata ad essere smentita da qualche rara eccezione però, dunque non date tutto troppo per scontato.

Alessio Grosso

 

Il riscaldamento globale: evidenze scientifiche a favore, critiche, obiezioni e previsioni​

Il riscaldamento globale è un argomento di cruciale importanza che riguarda il futuro del nostro pianeta. È un fenomeno complesso, caratterizzato dall’aumento delle temperature medie globali, che ha implicazioni profonde per l’ambiente, la società e l’economia mondiale. Questo articolo, chiaro, semplice e il più possibile imparziale, esplorerà le considerazioni a favore e quelle contrarie per cercare di fornire su MeteoLive.it informazioni che aiutino a capire meglio. Inoltre analizzerà le cause, gli effetti e le sfide poste dal riscaldamento globale, nonché le possibili soluzioni per mitigare i suoi impatti. Con una comprensione scientifica solida e un impegno collettivo, possiamo affrontare questa sfida e lavorare verso un futuro più sostenibile per tutti.​

Riscaldamento globale

Redazione MeteoLive.it


Il riscaldamento globale (o Global warming) è un fenomeno climatico caratterizzato dall’aumento della temperatura media globale della Terra. Questo cambiamento è attribuito principalmente all’effetto serra causato dalle emissioni di gas serra derivanti dalle attività umane ma ci sono anche teorie contrarie.
Andamento-clima-1000x1000.jpg.webp

Considerazioni a Favore delle Teorie sul Riscaldamento Globale:
  • Evidenze Scientifiche:La comunità scientifica concorda ampiamente sul fatto che il riscaldamento globale sia una realtà, con studi che mostrano un aumento significativo delle temperature globali negli ultimi decenni.
    • Riscaldamento Globale del 2021: L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha confermato che nel 2021 la temperatura globale è stata di +1,11°C sopra la media del periodo preindustriale, con un margine di errore di ±0,13 gradi.
    • Trend del 2023: I dati di Copernicus indicano che il 2023 è stato 0,60°C più caldo rispetto alla media 1991-2020 e 1,48°C più caldo rispetto al livello preindustriale 1850-1900.
    • Gennaio 2024:
      • La temperatura media globale è stata +1,66°C sopra la media del periodo preindustriale.
      • È stato il gennaio più caldo mai registrato, con un aumento di 0,12°C rispetto al precedente record di gennaio 2020.
      • L’influenza di El Niño, sebbene in fase calante, ha contribuito a un’anomalia termica più consistente.
      • Gli oceani globali hanno superato il record di calore di agosto 2023, con una temperatura media di 20,97°C.
    • Febbraio 2024:
      • Febbraio nel mondo ha segnato un nuovo record di global warming con +1,77°C rispetto alla media del periodo preindustriale.
      • È stato il nono mese consecutivo a infrangere il record di calore per il rispettivo mese dell’anno.
      • La media mobile sui 12 mesi ha oltrepassato 1,5 gradi per il secondo mese di fila.
      • Le temperature superficiali degli oceani hanno raggiunto un nuovo record assoluto con 21,06°C
    • Inverno 2023-2024 in Italia:
      • L’inverno 2023-2024 (da dicembre a febbraio), in Italia è stato caratterizzato da anomalie di caldo record sull’Italia: in base alle elaborazioni di Isac-Cnr è risultato ben 2.19°C oltre la media trentennale 1991-2020.
        In particolare, nel febbraio 2024 l’anomalia è stata addirittura di +3.09°C, risultando in assoluto il più caldo mai registrato
    • Record di CO2 e Metano: Nel 2021, le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera hanno raggiunto un record globale annuo medio di concentrazione di CO2 di circa 414.3 ppm e il metano (CH4) ha raggiunto un record annuale di circa 1.876 ppb
  • Impatti Ambientali: Gli effetti del riscaldamento globale sono osservabili in fenomeni come lo scioglimento dei ghiacci polari, l’innalzamento del livello del mare e l’intensificazione di eventi meteorologici estremi.
  • Accordi Internazionali: Iniziative globali come l’Accordo di Parigi mirano a limitare l’aumento delle temperature globali e a mitigare gli impatti del riscaldamento globale.
Grafico-andamento-temperatura-della-terra-1250x696.jpg.webp


Considerazioni Contrarie alle Teorie sul Riscaldamento Globale:
  • Variabilità Naturale: Alcuni sostengono che il clima terrestre è soggetto a variazioni naturalie che l’attuale tendenza al riscaldamento potrebbe essere parte di questi cicli naturali:
    • Periodi Caldi Storici: si fa riferimento a periodi come il Medioevo Caldo, quando le temperature erano più elevate anche senza l’influenza umana significativa.
      Il Periodo Caldo Medievale (PCM), noto anche come Optimum Climatico Medievale, è stato un periodo caratterizzato da un clima relativamente caldo nella regione del nord Atlantico, durato circa dal IX al XIV secolo. Durante il PCM, alcune regioni del mondo hanno sperimentato temperature più elevate rispetto ai periodi precedenti e successivi, ma è importante notare che probabilmente non si trattava di un fenomeno globale.
      Le ricerche iniziali suggerivano che il PCM potesse essere stato un evento globale, ma studi più recenti contesterebbero almeno in parte questa tesi. Ad esempio, il rapporto del 2001 del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) ha dichiarato che le conoscenze attuali non consentono di sostenere l’esistenza di periodi globalmente sincroni di particolare caldo o freddo su tutto il globo terrestre.
      Un nuovo studio internazionale pubblicato su “Nature” avrebbe dimostrato che la fase calda medievale era più fredda di quanto si pensasse e che il riscaldamento attuale risulterebbe essere senza precedenti negli ultimi 1200 anni. Questo suggerirebbe che, sebbene ci siano stati periodi caldi storici, l’attuale riscaldamento globale sia di maggiore entità e ha cause diverse, principalmente legate alle attività umane e all’aumento dei gas serra.
  • Variabilità Solare:Fluttuazioni nella produzione di energia solare, che possono influenzare i modelli climatici terrestri. Tuttavia, l’attuale consenso scientifico indica che le variazioni dell’attività solare hanno un ruolo minimo nei cambiamenti climatici rispetto all’effetto dei gas serra.
    • Attività Vulcanica: Le eruzioni vulcaniche possono avere un impatto significativo sul clima, rilasciando gas e particelle che possono riflettere la luce solare e causare un temporaneo raffreddamento della superficie terrestre, come è avvenuto già diverse volte in passato
    • Modifiche Orbitali e Processi Oceanici: Cambiamenti nelle orbite terrestri e nei cicli oceanici possono influenzare il clima, ma questi avvengono su scale temporali molto più lunghe rispetto al riscaldamento globale attuale.
  • Dibattito Economico: Vi è preoccupazione che le misure per contrastare il riscaldamento globale possano avere impatti economici negativi, specialmente per le industrie basate sui combustibili fossili.
  • Incertezza Scientifica:Nonostante il consenso generale, esiste una minoranza di scienziati che mette in discussione l’entità dell’impatto umano sul clima, suggerendo che ci sia ancora molto da comprendere:
    • Complessità dei Sistemi Climatici: Il clima è un sistema estremamente complesso con molti fattori interdipendenti, che rende difficile modellare e prevedere con assoluta certezza.
    • Limiti dei Modelli Climatici: I modelli climatici sono strumenti essenziali per comprendere il cambiamento climatico, ma hanno limitazioni a causa della variabilità naturale e della comprensione incompleta dei processi climatici.
    • Variabilità dei Dati: I dati climatici possono variare a seconda della regione, del periodo e della metodologia di raccolta, il che può portare a incertezze nelle tendenze globali.
    • Risposta dei Sistemi Naturali: La risposta degli ecosistemi e dei ghiacciai al riscaldamento globale può avere effetti a catena difficili da prevedere.
    • Relazione CO2-Temperatura: Alcuni scienziati mettono in dubbio la relazione diretta tra l’aumento della concentrazione di CO2 e l’aumento della temperatura globale
 
segue..


Approfondimento sugli Effetti:
Ambientali
: Il riscaldamento globale porta a un incremento di fenomeni atmosferici estremi, come alluvioni, siccità e ondate di calore, che possono avere conseguenze devastanti per la biodiversità e gli habitat naturali.
In particolare il riscaldamento globale causa lo scioglimento delle calotte glaciali e dei ghiacciai, contribuendo all’innalzamento del livello degli oceani. Questo fenomeno minaccia le comunità costiere e insulari. Inoltre l’assorbimento di anidride carbonica da parte delle acque oceaniche porta all’acidificazione degli Oceani, mettendo a rischio la vita marina e le barriere coralline.

Economici: Le attività economiche, in particolare quelle legate all’agricoltura e alla pesca, possono subire danni significativi a causa delle alterazioni degli ecosistemi e delle risorse naturali.
Sociali e Sanitari: Le popolazioni più vulnerabili sono quelle che rischiano di più, con impatti sulla salute umana dovuti sia agli eventi estremi sia alle malattie trasmesse da vettori che possono espandersi con il cambiamento climatico. Le temperature più elevate possono causare problemi di salute, come colpi di calore, e rendere più difficile lavorare all’aperto. Inoltre, gli incendi si verificano più facilmente e si propagano più rapidamente.

Le previsioni per il futuro del riscaldamento globale
Dipendono da molteplici fattori, tra cui le politiche ambientali adottate, l’uso delle tecnologie e il comportamento collettivo dell’umanità. Ecco alcune proiezioni basate su recenti studi e modelli climatici:
  • Scenario di Riscaldamento Continuo: Se le attuali tendenze delle emissioni di gas serra continuano, si prevede che la temperatura globale potrebbe aumentare di 3°C o più entro il 2100.
  • Obiettivi dell’Accordo di Parigi: Se i paesi rispettano gli impegni presi con l’Accordo di Parigi, limitando il riscaldamento a 1,5°C, gli impatti negativi del cambiamento climatico potrebbero essere significativamente ridotti.
  • Rischi di Punti di Svolta: Gli scienziati avvertono che superare determinati limiti di temperatura potrebbe innescare cambiamenti irreversibili, come lo scioglimento dei ghiacciai e l’alterazione delle correnti oceaniche.
  • Impatti Socioeconomici: Senza azioni significative, si prevede che il cambiamento climatico causerà gravi impatti economici, sociali e sulla salute, con un aumento delle migrazioni forzate e delle disuguaglianze.
Queste previsioni sono basate su modelli che incorporano le migliori conoscenze scientifiche attuali, ma è importante ricordare che l’incertezza è una componente intrinseca di qualsiasi proiezione futura. Le azioni intraprese oggi avranno un impatto significativo sulle condizioni climatiche future.
Conclusione:
Il dibattito sul global warming è complesso e multifaccettato. Mentre la maggior parte delle evidenze scientifiche supporta la teoria del riscaldamento globale antropogenico, cioè provocato dall’uomo, persistono questioni relative alle politiche economiche e alle incertezze scientifiche.
Tali incertezze in gran parte non invalidano le evidenze del riscaldamento globale, ma piuttosto indicano aree in cui la ricerca continua è essenziale per affinare le nostre previsioni e strategie di mitigazione.
È fondamentale continuare la ricerca e il dialogo per affrontare questo problema globale in modo efficace e sostenibile.
 

Meteo: WEEKEND, la Previsione su Pioggia e Sole è cambiata, gli aggiornamenti per Sabato e Domenica​


Articolo del 14/03/2024ore 12:58di Mattia Gussoni Meteorologo
Previsioni meteo per il weekend

Previsioni meteo per il weekendLa previsione per l'ormai imminente weekend è cambiata. Sabato 16 e Domenica 17 Marzo, nonostante l'anticiclone, non ci sarà il sole ovunque, anzi, su alcune regioni sono previste delle seppur veloci precipitazioni, tipiche della stagione primaverile ormai in rampa di lancio.

La causa va ricercata nell'incursione di aria fredda in quota in discesa dall'Europa nordorientale che destabilizzerà l'atmosfera già in avvio del Fine Settimana.
In particolare, nel corso di Sabato 16 Marzo sono previste delle piogge veloci, inizialmente al Nord Est (specie alte pianure e zone montuose), poi anche su Marche, Abruzzo e Lazio. Entro la serata, infine, saranno interessate anche alcune regioni meridionali, come Campania, Basilicata e Puglia: si tratterà di un'instabilità pomeridiana tipica della stagione primaverile, instabilità che dura poche ore prima del ritorno del sole o di un tempo più asciutto.
Dunque, non saremo ancora in Primavera, per il calendario, ma il Fine Settimana avrà tutte le caratteristiche della stagione in arrivo.
Le temperature sono previste in graduale ascesa, tanto che si raggiungeranno diffusamente i 20°C durante le ore più calde.
Precipitazioni attese per Sabato 16 Marzo

Precipitazioni attese per Sabato 16 Marzo Domenica 17 Marzo l'anticiclone tornerà a rinforzarsi, garantendo stabilità su quasi tutte le nostre regioni; ma la notizia principale riguarderà ancora una volta i termometri: sono previste infatti punte massime di 22-23°C sulle pianure del Nord, sui settori costieri di Toscana, Lazio e Campania e sulle due Isole Maggiori. Qualche grado in meno solo sul versante meridionale adriatico e su quello ionico, dove soffieranno frizzanti venti dai quadranti settentrionali.
 

Week-end delle PALME rovinato da una veloce PERTURBAZIONE, vediamo le regioni coinvolte​

Tra sabato 23 e domenica 24 marzo una perturbazione attraverserà l'Italia portando rovesci sparsi ed anche qualche temporale. Avremo anche un parziale calo delle temperature ed un rinforzo del vento. Vediamo i dettagli in base agli ultimi aggiornamenti modellistici.​

pioggia-in-autostrada-768x768.jpg.webp

Paolo Bonino


La pausa più soleggiata e stabile indotta da un parziale rinforzo dell’alta pressione potrebbe interrompersi durante il fine settimana delle Palme. La nostra Penisola verrà interessata da una veloce perturbazione che determinerà rovesci (raramente temporaleschi) dapprima al nord, poi anche su parte del centro-sud, con maggiore coinvolgimento del versante adriatico e delle aree interne.
La prima mappa mostra la situazione sinottica attesa in Italia nella serata di sabato 23 marzo:
  • CARTA-SIN-5.png.webp

Si nota la perturbazione in azione al nord ed in tendenza anche sulla Toscana. Verrà seguita da aria più fredda nord atlantica anche se il grosso del “freddo” dovrebbe mantenersi oltre l’arco alpino. Da noi arriverà una porzione ridotta di aria fredda che agirà comunque sui nostri termometri con un calo termico ad iniziare dalle regioni del nord.
La seconda mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di sabato 23 marzo:

  • carta-pioggia.png.webp

La nuvolosità aumenterà già dal mattino sulle regioni settentrionali, ma le precipitazioni inizieranno ad agire solo nel pomeriggio a partire dalle Alpi, ma in estensione alla aree di pianura ed alla Liguria tra il pomeriggio e la serata. Si tratterà in prevalenza di rovesci sparsi e qualche temporale, anche se non si prevedono fenomeni organizzati. Qualche nevicata sulle Alpi oltre i 1500 metri. In serata verrà interessata da qualche rovescio anche la Toscana, mentre il resto d’Italia non avrà fenomeni. Temperature molto miti al centro e al sud, in successivo calo al nord al passaggio del fronte freddo.
La seconda mappa mostra invece la sommatoria dei fenomeni attesi in Italia nell’arco della giornata di domenica 24 marzo:
  • dom.png.webp

I rovesci veleggeranno abbastanza spediti verso levante con interessamento dell‘estremo nord-est e dell’Appennino settentrionale. Acquazzoni nell’arco della giornata interesseranno anche l’Abruzzo, il Molise, la Puglia Garganica, il Cilento e la Calabria Tirrenica, ma si tratterà di un passaggio veloce ed accompagnato da venti nord-occidentali. Su tutte e altre regioni tempo soleggiato.

Paolo Bonino

 

Meteo Prossimi Giorni: Italia in un Vortice di Piogge, Vento e Grandine, ma cambia tutto da Venerdì, dettagli​


Articolo del 26/03/2024ore 10:30di Mattia Gussoni Meteorologo
Avviso meteo: in arrivo un forte fase di maltempo nei prossimi giorni

Avviso meteo: in arrivo un forte fase di maltempo nei prossimi giorni Avviso meteo: nelle prossime ore e poi ancora di più prossimi giorni l'insidioso "Ciclone della Colomba" investirà in pieno l'Italia intrappolandola sostanzialmente in un vortice caratterizzato non solo da tante piogge, ma anche da vento forte e grandine, senza dimenticare la neve abbondante che cumulerà abbondantemente sulle nostre montagne.

Di fatto si è aperta una profonda ferita a livello emisferico, al cui interno continuano a scorrere e fluire correnti d'aria fredde ed instabili che dal Nord Atlantico si muovono verso le basse latitudini e dunque anche verso il nostro Paese.
Già dalle prossime ore le condizioni meteo sono previste in forte peggioramento, anche se gli occhi sono puntati soprattutto a Mercoledì 27 Marzo quando un secondo impulso (a carattere più freddo) del Ciclone della Colomba irromperà sul bacino del Mediterraneo, richiamando intense e umide correnti meridionali (energia potenziale per eventi meteo estremi). Ed ecco che saremo in presenza di una pericolosa configurazione in grado di portare piogge abbondanti, venti di burrasca e pure un deciso calo termico, specie nei valori massimi.
Secondo gli ultimi aggiornamenti le zone maggiormente colpite saranno il Nordest, la Liguria di Levante ed il settore tirrenico, dove sono attesi forti temporali, anche grandinigeni, ma non solo.
Il rischio infatti è che si verifichino eventi estremi come nubifragi e allagamenti che solitamente interessano fasce ristrette di territorio scaricando al suolo ingenti quantità d'acqua. Sui comparti alpini e prealpini del Triveneto e su parte di Lazio e Campania entro Giovedì 28 Marzo potrebbero cadere fino ad oltre 150 litri di pioggia per metro quadrato in pochissimo tempo.
Piogge diffuse, anche se meno abbondanti, sono attese pure sulle altre regioni. Attenzione, complice il calo delle temperature, al Nord tornerà anche la neve sulle Alpi con fiocchi fin verso gli 800 metri di quota (localmente più in basso sul Piemonte in caso di forti precipitazioni).
Precipitazioni previste per la giornata di Mercoledì 27 Marzo

Precipitazioni previste per la giornata di Mercoledì 27 Marzo Giovedì 28 si verificheranno residue precipitazioni, soprattutto al Nord e sull'alta Toscana, poi da Venerdì 29 Marzo cambierà nuovamente tutto grazie all'avanzata dell'anticiclone africano che ha tutte le intenzioni di provocare un vero e proprio anticipo d'Estate al Centro-Sud, proprio nel corso del weekend di Pasqua.
 

MALTEMPO: tra giovedi e venerdi molti CONTRASTI con venti forti e MAREGGIATE​

Tra giovedi e venerdi la depressione tenderà lievemente a "rinculare" verso ovest offrendo un ventaglio di correnti meridionali sull'Italia, prima da sud-ovest, poi da sud-est. Vediamo quali aree verranno coinvolte dal maltempo​

mareggiata-con-maltempo-2-768x768.jpg.webp

Paolo Bonino


La seconda perturbazione che agirà sull’Italia tra la prossima notte e la giornata di domani, mercoledi 27 marzo, lascerà in eredità un giovedi burrascoso con forti venti e mareggiate sull’Italia. Si tratterà di venti in prevalenza di Libeccio, ovvero da sud-ovest, che ingrosseranno non poco i bacini di ponente, segnatamente il Mar Ligure e il Tirreno, oltre ai bacini prospicienti la Sardegna.
L’impatto dell’aria umida sui contrafforti montuosi alpini ed appenninici darà luogo ad acquazzoni nelle aree esposte a tale flusso, che avranno comunque carattere intermittente, ma potenzialmente intenso.
La prima mappa mostra il quadro sinottico atteso in Italia nelle ore centrali di giovedi 28 marzo:
  • CARTA-SIN-9.png.webp

Osservate la mastodontica depressione che impegnerà con forti venti e maltempo tutta l’Europa centro-occidentale. Anche da noi il vento soffierà molto forte, agitando non poco i nostri bacini.

La seconda mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di giovedi 28 marzo:
  • carta-ven-5.png.webp

Acquazzoni saranno probabili sul settore ligure centro-orientale, soprattutto nelle aree interne. Rovesci intensi sulla Toscana, specie la parte settentrionale, oltre al nord-est, segnatamente sul Veneto orientale e il Friuli. Rovesci più sparsi anche sul restante versante tirrenico fino alla Campania ed alle retrostanti zone interne; qualche piovasco anche sulla Sardegna, per il resto tempo asciutto specie lungo il versante adriatico. Mareggiate saranno possibili lungo le coste liguri, dell’alta Toscana, sul basso Lazio, la Campania e forse la Calabria Tirrenica unitamente alla Sardegna occidentale. Temperature in generale aumento.
La terza mappa mostra invece la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di venerdi 29 marzo:
  • CARTA-VENE.png.webp

Le correnti ruoteranno da Libeccio a Scirocco. Questo determinerà rovesci soprattutto al nord, specie su Piemonte, Liguria, nord Lombardia e Friuli. Sul resto d’Italia si assisterà ad un ulteriore aumento termico con tempo complessivamente soleggiato a parte velature o cieli lattiginosi.
 

METEO APRILE: tra passaggi piovosi e rimonte anticiclone africane​

Nord ancora molto vulnerabile ai passaggi perturbati atlantici, meno il centro, quasi per nulla il sud.​

pioggia-filtrata-2-768x485.jpg.webp

Alessio Grosso


La legge della persistenza in meteorologia è una delle più importanti e dice che: “se si è instaurato un trend, questo tenderà a reiterarsi per parecchio tempo, sino a quando non interverrà una severa rivoluzione dello schema barico”.
Tradotto: se a comandare c’è l’Atlantico con le sue perturbazioni, cioè con le correnti che giungono da ovest, questo sarà il tempo che ci porteremo dietro per parecchio. Se questa azione al centro ma soprattutto al sud viene disturbata in modo più o meno importante dalla parziale risalita dell’anticiclone africano, state pur certi che su queste aree pioverà di meno o non pioverà affatto.
E’ quello che ci attendiamo per il mese di aprile.
E lo vediamo anche dalle mappe bariche che ci propone il modello americano, la prima è prevista per l’inizio del mese ed evidenzia proprio questo treno di correnti mediamente perturbato da ovest che dispensa a tratti piogge al nord e su parte del centro:

aprile.png.webp

Tra il 5 e il 10 aprile è probabile che intervenga una temporanea rimonta anticiclonica subtropicale con conseguenze di soleggiamento generoso e temperature oltre la media:
aprile3.png.webp

Nella seconda decade nuova offensiva delle correnti da ovest, più limitata al nord, dove comunque dovrebbe tornare la pioggia, marginale il coinvolgimento del centro, nullo del sud:
anomalia4.png.webp

Chiaro che in un contesto simile le temperature risulterebbero spesso oltre la media al sud, in parte al centro, mentre si manterrebbero nell’ambito della media al settentrione. Da notare la totale incapacità delle correnti di disporsi da nord, così come è spesso accaduto in passato durante il mese di aprile, con ritorni di freddo e persino della neve a quote basse.
Vediamo anche il quadro precipitativo riassuntivo previsto (a grandi linee) sull’Europa sino al 20 aprile:
aprile4.png.webp

Si evince come al settentrione le piogge non mancheranno e il parziale coinvolgimento delle regioni centrali, scarsi i fenomeni invece al sud.
 

Caldo anomalo in arrivo, week-end estivo su mezza Italia​

Temperature in impennata nel week-end, arriva il caldo nord-africano su mezza Italia!​

anomalie-pasqua-768x460.jpg.webp

Raffaele Laricchia


La perturbazione che al momento sta attraversando gran parte d’Italia a suon di piogge e forti temporali sarà letteralmente spazzata via dal ritorno dell’anticiclone subtropicale, destinato ad avvolgere più di mezza Italia nei prossimi giorni. Insomma, ci avviamo verso un weekend di Pasqua nettamente più stabile, soprattutto molto più caldo su tante nostre regioni, soprattutto quelle del centro e del Sud dove respireremo aria a tratti addirittura estiva.
pasqua-caldo.png.webp

L’aria non sarà propriamente stabile, considerando che si tratterà del richiamo caldo di una depressione che nel frattempo si consoliderà più a ovest, precisamente sul Mediterraneo occidentale e la Francia. Queste correnti molto calde provenienti dal Nord Africa saranno attratte turbolente, difatti ci aspettiamo delle raffiche di vento di scirocco sia a Pasqua che a Pasquetta, soprattutto sul meridione e le aree costiere del lato tirrenico. Ma oltre questo non ci aspettiamo precipitazioni degne di nota per quanto riguarda le regioni centrali e meridionali e inoltre le temperature saliranno in maniera vertiginosa tanto da superare localmente anche i 30°C su Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia.

Sarà proprio il caldo anomalo del weekend ed inizio prossima settimana il vero protagonista del tempo. Possiamo parlare di un vero e proprio anticipo d’estate considerando che su diverse città le temperature saliranno ben oltre i 25°C e su alcune località come sul foggiano, nel Catanese, nel Siracusano, nel Cosentino, nell’ennese, potremmo superare addirittura i 30°C.
I primi segni di caldo anomalo subtropicale li percepiremo nella giornata di sabato, quando già nel foggiano potremmo raggiungere i 28 o i 30°C. Clima molto mite anche sul versante Adriatico sin verso l’Emilia Romagna dove sfioreremo i 25 o addirittura anche i 26°C, mentre in Sicilia, in Calabria, in Basilicata, nelle zone interne della Campania potremmo raggiungere agevolmente i 26-27°C.
massime-sabato-1.png.webp

La giornata più calda sarà proprio quella di Pasqua, quando su tutto il meridione raggiungeremo temperature vicine ai 25-26°C con punte di 32°C nelle zone interne della Sicilia, fino a 30-31°C nel foggiano nelle zone interne della Calabria.
massime-domenica.png.webp

Si tratta di temperature eccezionalmente alte per il periodo, come si evince anche dalle anomalie di temperatura previste addirittura superiori ai 12 o 13°C rispetto alle medie sul meridione.
anomalie-pasqua.jpg.webp

Raffaele Laricchia

 

Meteo: ancora Piogge nelle Prossime ore, ma è imminente un radicale cambiamento, i dettagli​

Ancora Allerta Gialla della Protezione Civile su tante regioni nel corso di Giovedì 28 Marzo​


Articolo del 28/03/2024ore 9:32di Stefano Rossi Meteorologo
Ancora piogge e temporali nelle prossime ore su alcune regioni

Ancora piogge e temporali nelle prossime ore su alcune regioniNonostante all'orizzonte si intraveda un radicale cambiamento, nelle prossime ore il quadro meteorologico ci proporrà ancora un contesto abbastanza piovoso, quanto meno su alcune regioni del nostro Paese.

Il flusso umido e instabile, collegato a un profondo vortice ciclonico centrato a ovest del Regno Unito, continua ad esercitare una negativa influenza su parte d'Italia, dove è atteso il transito di un'altra rapida perturbazione in movimento da Ovest verso Est nel corso della giornata di Giovedì 28 Marzo.
Per questa ragione nelle prossime ore saranno le regioni del Nord e partedi quelle centrali tirreniche ad essere sotto osservazione.
Nel corso della mattinata avremo precipitazioni, anche sotto forma di rovescio, al Nordovest, nonché su Emilia Romagna, Veneto e fino ai settori più settentrionali della Toscana. La neve imbiancherà ancora le nostre Alpi, intorno ai 1100/1200 metri, ma anche le cime più elevate dell'Appennino emiliano.
Sul resto del Paese la mattinata trascorrerà più tranquilla, all'insegna di nubi sparse sul resto del Centro e con un ampio soleggiamento al Sud.
Nel pomeriggio il nucleo di maltempo si sposterà verso Nordest, dove sono attese piogge a tratti anche intense sui settori più orientali del Triveneto, specie sul Friuli Venezia Giulia e nevicate sull'arco alpino centro-orientale. Nel contempo, continuerà a persistere il rischio di piovaschi sulle regioni centrali tirreniche, mentre al Sud il quadro meteorologico diventerà ancora più stabile, grazie all'arrivo di un promontorio anticiclonico di origine africana che diventerà sempre più invadente nei prossimi giorni.
A partire da Venerdì 29 Marzo, infatti, la sua avanzata verso il nostro Paese provocherà un radicale cambiamento, riportando una calda stabilità soprattutto al Sud e su gran parte del Centro.
La situazione sarà leggermente diversa per il Nord, ancora parzialmente interessato dal flusso atlantico, che determinerà condizioni meteorologiche più incerte, specialmente sui settori occidentali e sui rilievi alpini e prealpini.
ALLERTA DELLA PROTEZIONE CIVILE
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse per la giornata di Giovedì 28 Marzo. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
Secondo il bollettino pubblicato sul sito ufficiale del Dipartimento, è stata dichiarata ALLERTA GIALLA per rischio idraulico su settori di Friuli Venezia Giulia e Veneto; avviso di allerta meteo gialla per temporali su settori di Abruzzo, Liguria, Umbria e Molise; per rischio idrogeologico su settori di Abruzzo, Campania, Liguria, Molise, Toscana, Umbria e Veneto.
 

Meteo: Prossimi Giorni, avanza l'Alta Pressione e cambierà tutto lo scenario da qui al Fine Settimana​


Articolo del 2/04/2024ore 9:50di Stefano Rossi Meteorologo
L'alta pressione è destinata a guadagnare progressivamente terreno nel corso della settimana

L'alta pressione è destinata a guadagnare progressivamente terreno nel corso della settimanaNei prossimi giorni la circolazione generale è destinata a subire un radicale cambiamento con l'arrivo dell'alta pressione e, conseguentemente, di uno scenario meteorologico piuttosto diverso rispetto a quello sperimentato negli ultimi giorni, specie al Nord.

Siamo infatti reduci da un lungo weekend pasquake condizionato dal passaggio di numerosi fronti perturbati che hanno comunque colpito principalmente le regioni settentrionali, ma che sul finire delle feste qualche disturbo, seppur più lieve, lo hanno portato anche verso le regioni del Centro e parte di quelle del Sud.
La nostra attenzione si sposta tuttavia ai prossimi giorni, in quanto sta per cambiare tutto. Dal nord Africa si sta avvicinando infatti un promontorio di alta pressione che darà inizio sul nostro Paese ad una fase di calda stabilità.
Il quadro meteorologico rimarrà subito in una sorta di convalescenza nel corso di Martedì 2 Aprile quando si avranno residue note d'instabilità sulle aree più orientali del Nord, mentre avremo qualche noia in più Mercoledì 3 Aprile al Nord per il transito di una modesta e veloce perturbazione in grado di provocare qualche piovasco soprattutto sulle zone alpine e prealpine con spruzzate di neve oltre i 1500/1600 metri di altitudine.
Trascorse queste 48 ore di relativa transizione, ecco che l'atmosfera subirà un cambiamento più radicale a partire sostanzialmente da Giovedì 4 Aprile quando l'alta pressione troverà la giusta energia per estendere la sua stabile influenza su tutto il nostro Paese. A parte un po' di nubi di passaggio al Nord, almeno fino a tutto il weekend registreremo una vera e propria escalation del bel tempo con temperature in generale aumento su tutto il Paese.
Nei prossimi aggiornamenti cercheremo poi di capire quanto durerà questa fase di calda stabilità atmosferica. Va ricordato, infatti, che ci troviamo nel pieno della stagione primaverile, periodo caratterizzato solitamente da una dinamicità.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto