- Messaggi
- 16,791
- Punteggio reazioni
- 329
- Punti
- 183
Grazie per la precisazione....
Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk
Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
SASSELLI NO PIÙ CHE PRETE ....
Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk
Ci sto ragionando Zona ....[emoji23] ...a breve Nostradamus ....ti, vi dirà in merito .....[emoji6]e l estate 2017 come sara'?
Troppo buono...diciamo che è da quando ho 5/6 anni che osservo il cielo cercando di capirci qualcosa e con il tempo anche ad essere "duri" piano piano qualcosa si impara[rire.gif]Tu invece sei molto preparato di tuo e come ho sempre sostenuto sei un valore aggiunto .....
[h=1]Indice AO in crollo verso un valore di -4, ondate di freddo in arrivo sull’Europa![/h]
-
Ott 3, 2016
Uno degli indici che maggiormente viene utilizzato per la valutazione dell’andamento del tempo in Europa e Nord America durante la stagione invernale è quello dell’AO, oscillazione Artica, la cui influenza è determinante nell’influenza del clima su queste zone nei mesi più freddi dell’anno.
L’AO, oscillazione artica, è sostanzialmente la differenza di pressione tra le latitudini Artiche e le latitudini medie dell’emisfero settentrionale (quelle tra il 37 ed i 45° di latitudine)
Quando l’AO è in fase positiva, il Vortice Polare è forte e tende a dirigere verso il nostro Continente correnti occidentali miti, con una stagione invernale complessivamente calda.
Se invece l’AO è in fase negativa, il Vortice Polare è debole e frammentato, tende a dividersi ed a portare forti ondate di freddo fino alle medie latitudini.
Ebbene, tale indice è visto crollare fino ad un valore di -4, nei prossimi giorni, che è un valore bassissimo e vicino ai limiti che vengono normalmente raggiunti.
Questo vuol dire anticicloni relegati alle alte latitudini artiche e depressioni invece alle latitudini più basse, e quindi ondate di freddo che potrebbero essere di lunga durata sul nostro Continente, visto che tale indice permarrà fortemente negativo almeno fino a metà ottobre.
Questo cambiamento del tempo è stato improvviso e piuttosto inaspettato, visto che sono molti mesi che tale indice oscilla attorno a valori in prevalenza positivi.
Nella seconda mappa, notiamo come le zone anticicloniche tendano a stabilizzarsi a latitudini settentrionali, lasciando il nostro Paese esposto ad una circolazione depressionaria.
Sono queste le situazioni che determinano le massime ondate di freddo durature sperimentate in passato dalla nostra Penisola (in particolare l’inverno 1962-63), ma ora siamo nella prima decade di ottobre, quindi gli effetti principali consisteranno in un forte abbassamento termico e la probabile prima neve sulle cime appenniniche.
Freddofili