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:arrow: Via libera della Provincia alla caccia al cormorano - Cronaca - Corriere delle Alpi
BELLUNO. Ghiottissimi di pesce, mettono a repentaglio la sopravvivenza della trota marmorata. Anche quest’anno per i cormorani è stato predisposto un “piano di contenimento” che prevede, fino al 15 marzo 2015, la possibilità di abbattere 20 esemplari in provincia di Belluno, nelle zone individuate dal settore Caccia e pesca di palazzo Piloni.
Un problema, quello dei cormorani, noto già da una ventina d’anni: voracissimi, si nutrono del pesce che vive lungo il Piave e in alcuni torrenti del Bellunese. Compresa la trota marmorata, specie che la Provincia sta proteggendo con una strategia mirata. Compresa la caccia al cormorano, ma solo nel numero necessario ad evitare che l’uccello abbia il sopravvento sulla specie ittica.
Con l’atto del Presidente numero 10 datato 20 novembre 2014 palazzo Piloni ha autorizzato, con la supervisione dell’Ispra, «un piano di contenimento degli impatti provocati dal cormorano mediante l’abbattimento selettivo fino ad un massimo di 20 esemplari».
Gli uccelli potranno essere abbattuti solo dal personale della Polizia provinciale, coadiuvato da operatori autorizzati, fino al 15 marzo del prossimo anno lungo alcune zone dell’asta del Piave, del torrente Cordevole, del torrente Senaiga e nelle tratte esterne alla zona di tutela della trota marmorata, ma comunque importanti per un altro pesce d’acqua dolce, il temolo, come il torrente Ansiei.
Una decisione che in passato ha trovato l’opposizione del mondo ambientalista. Le associazioni, intanto, festeggiano un risultato raggiunto nel campo della caccia.
«Grazie ad un lavoro intenso, accurato e costante svolto con massima competenza dall’eurodeputato Andrea Zanoni nei suoi due anni di attività al Parlamento Europeo, con denunce, interrogazioni, incontri con i funzionari della Commissione Europea e con il Commissario all’Ambiente Janez Potocnik, il 20 febbraio 2014 la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia per la violazione della direttiva “Uccelli” determinando lo stop dell’uccellagione in tutta Italia» spiega la Lav in una nota. «Cittadini e attivisti di molte associazioni di tutela degli animali si ritroveranno nelle città capoluogo per festeggiare con un brindisi un Veneto finalmente libero dalle reti da uccellagione».
La festa per lo stop all’uccellagione è stata organizzata per oggi pomeriggio alle 15.30 in diverse piazze del Veneto: le associazioni saranno anche a Belluno, appuntamento in piazza Martiri.
BELLUNO. Ghiottissimi di pesce, mettono a repentaglio la sopravvivenza della trota marmorata. Anche quest’anno per i cormorani è stato predisposto un “piano di contenimento” che prevede, fino al 15 marzo 2015, la possibilità di abbattere 20 esemplari in provincia di Belluno, nelle zone individuate dal settore Caccia e pesca di palazzo Piloni.
Un problema, quello dei cormorani, noto già da una ventina d’anni: voracissimi, si nutrono del pesce che vive lungo il Piave e in alcuni torrenti del Bellunese. Compresa la trota marmorata, specie che la Provincia sta proteggendo con una strategia mirata. Compresa la caccia al cormorano, ma solo nel numero necessario ad evitare che l’uccello abbia il sopravvento sulla specie ittica.
Con l’atto del Presidente numero 10 datato 20 novembre 2014 palazzo Piloni ha autorizzato, con la supervisione dell’Ispra, «un piano di contenimento degli impatti provocati dal cormorano mediante l’abbattimento selettivo fino ad un massimo di 20 esemplari».
Gli uccelli potranno essere abbattuti solo dal personale della Polizia provinciale, coadiuvato da operatori autorizzati, fino al 15 marzo del prossimo anno lungo alcune zone dell’asta del Piave, del torrente Cordevole, del torrente Senaiga e nelle tratte esterne alla zona di tutela della trota marmorata, ma comunque importanti per un altro pesce d’acqua dolce, il temolo, come il torrente Ansiei.
Una decisione che in passato ha trovato l’opposizione del mondo ambientalista. Le associazioni, intanto, festeggiano un risultato raggiunto nel campo della caccia.
«Grazie ad un lavoro intenso, accurato e costante svolto con massima competenza dall’eurodeputato Andrea Zanoni nei suoi due anni di attività al Parlamento Europeo, con denunce, interrogazioni, incontri con i funzionari della Commissione Europea e con il Commissario all’Ambiente Janez Potocnik, il 20 febbraio 2014 la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia per la violazione della direttiva “Uccelli” determinando lo stop dell’uccellagione in tutta Italia» spiega la Lav in una nota. «Cittadini e attivisti di molte associazioni di tutela degli animali si ritroveranno nelle città capoluogo per festeggiare con un brindisi un Veneto finalmente libero dalle reti da uccellagione».
La festa per lo stop all’uccellagione è stata organizzata per oggi pomeriggio alle 15.30 in diverse piazze del Veneto: le associazioni saranno anche a Belluno, appuntamento in piazza Martiri.
22 novembre 2014