se ti piace e hai la possibilità prendila...però le 2 barche che hai messo, soprattutto la seconda, non sono adatte per il mare.
La prima potrebbe andare se il mare è liscio come una tavola, ma ci mette un attimo a ingrossarsi e la seconda con lo scafo a trimarano sulle minime onde salta che ti cadono i denti. Vi invidio per la scelta e i prezzi che avete in america, qui è un cinema....
Poi i Boston è vero che costano di più ma sono barche della madonna, qui nei fiumi girano dei boston13 più vecchi di te e lasciati alle intemperie come niente fosse, ancora fanno la barba a barche nuove.
Se resti in acque interne perchè non l'alluminio? una bella trakker?
Non ho intenzione di andare in mare con una barca. Quando ero a Kodiak avevo una Mako da 19 piedi con la quale ho (non intenzionalmente, ma perche' sono stato incauto) affrontato vere e proprie tempeste. Quella Mako era una barca meravigliosa. Ci sono uscito con "swells" (onde lunghe provenienti da lontane tempeste) anche di otto metri, divertendomi a cavalcarle come un surfer, ma stando attento a non superarne la cresta, perche' se lo fai la prua va giu' la poppa va in aria, e in un attimo affondi. Una volta, con mia moglie che a quell'epoca era incinta, uscimmo a pesca. Ci recammo, attraversando il mare aperto, a una baia, dove, ancorati, pescammo salmoni alla foce di un fiume. La baia era riparata, e sebbene tirasse vento le onde erano abbastanza basse. Poi pero' quando uscimmo dalla baia e girammo intoro al promontorio che proteggeva la baia dal vento, apriti cielo! C'era un "chop," onde corte e alte due o tre metri dal solco alla cresta successiva, che si rompevano sulla cresta. Veri e propri cavalloni. Non so come riuscimmo a tornare in porto senza affondare. Eravamo bagnati fradici. Le onde si rompevano sulla prua e l'acqua scorreva sul ponte. La pompa automatica di sentina da 1700 galloni l'ora funzionava ininterrottamente. Una fifa che non ti dico. Mia moglie, seduta sulla panca davanti alla console centrale (dove io, in piedi, pilotavo bestemmiando ad ogni ondata che arrivava) era sbattuta su' e giu'. Mi chiese se potesse venire dietro la console, dov'ero io, ma non le permisi di compromettere l'assetto della barca appesantendone la poppa. Meno male che tale sbattimento (che duro' quasi un'ora per coprire un braccio di mare che avevamo coperto in un quarto d'ora all'andata) e la paura non fecero abortire mia moglie. Dopo una tale esperienza divenni molto cauto. Ad ogni modo, anche se qui il mare e' molto meno feroce di quello dell'Alaska, (hai mai visto quel programma TV sulla pesca del granchio reale, "The Deadliest Catch"? ) e dove se finisci in acqua muori di ipotermia entro sei o sette minuti, se non anneghi prima per aver inalato un gallone d'acqua per il riflesso nervoso al contatto con l'acqua gelida anche ad Agosto, una barca nuova e bella in acqua salata non la metterei mai piu'. La salsedine danneggia tutto, anche cio' che l'acqua salata non raggiunge direttamente. Poi vedessi che cosa accade al carrello, alle sue balestre, a tutto cio' che non e' acciaio inossidabile, ai cuscinetti delle ruote, i cerchioni, le gomme stesse, ecc. E poi vedessi che cosa accade all'auto che tu usi per mettere la barca in acqua. A volte, a seconda della marea alla rampa di lancio, devi mettere le ruote posteriori in acqua per poter lanciare. Ho distrutto una Jeep CJ7 cosi'. Differenziale posteriore, assi, ammortizzatori, balestre, parafanghi, il ventre dell'auto. Tutto mangiato dalla ruggine. Quando tiri fuori la barca anche se metti soltanto meta' delle ruote posteriori in acqua, poi quando parti le ruote spruzzano acqua salmastra ovunque. Ogni volta che tornavo a casa, stanco dopo una giornata in mare, mi toccava passare due ore di manutenzione: prima lo sciacquo del motore attaccando le "cuffie" assicurate al caucciu' del giardino alle fessure del prelievo dell'acqua di raffreddamento e facendo correre il motore al minimo a folle per parecchio tempo, fino a quando l'acqua che ne usciva dall'ugello di scarico non avesse piu' sapore di sale se messa sulle labbra. Poi sciacquamento con il caucciu' del ponte, dello scafo, dell'esterno del motore, del carrello, dell'auto, delle canne da pesca e relativi mulinelli costosissimi d'altura (i Penn 6/0), di tutto cio' che era stato esposto al salmastro. Se poi dovevo lasciare la barca a secco per parecchio tempo, dovevo nebulizzare un olio speciale che si spruzzava nella presa d'aria del motore per lubrificare cilindri e pistoni e rimozione delle candele per una spruzzata nei fori, grasso da iniettare nei comandi del timone, nei cuscinetti del carrello, lubrificante degli ingranaggi nel "piede" del fuoribordo (una rottura di palle da cambiare ogni fine stagione, perche' lo devi spurgare dal basso, poi devi aprire il vitone in alto ed iniettare il lubrificante nuovo dal basso fino a che non fuoriesce dall'alto, altrimenti si formano bolle d'aria--ed e' un lavoro sporco e puzzolente e si finisce sempre col versare parecchio lubrificante costoso sulla terra). Poi ogni tanto bisogna incerare lo scafo (sapessi che divertimento contorcersi sotto la barca quando e'' sul carrello per cercare di incerarla tutta...
Insomma, rendo l'idea? Usando la barca esclusivamente in acqua dolce, a parte il fatto che non occorre avere una barca piu' grande, d'altura, la manutenzione della barca, carrello e veicolo che la traina diviene un gioco da ragazzi, e non devi preoccuparti dei danni della salsedine, che anche con tanto lavoro non si possono prevenire completamente. Solo laghi, per me, e grandi fiumi ben lontano dalla foce dove con l'alta marea l'acqua salmastra puo' entrare nell'entroterra anche per diversi chilometri. Sono troppo vecchio e non ho piu' la pazienza necessaria per dedicare troppo del poco tempo che mi e' rimasto al combattere con l'acqua salata--che tanto vince sempre.
Detto cio' ho visto filmati di questa Mako da 17 piedi in onde abbastanza alte. Certo, una chiglia profonda a V ti sbatte molto di meno, ma il disegno di questa barca la renderebbe sicura nache in mare, entro certi limiti. E poi a KOdiak sono stato su diversi Boston Whalers, anche quelli molto grossi, d'altura, che assomigliano ad una ciabatta, e ti posso garantire che come ti sbatte un Boston Whaler non ti sbatte nessun'altra barca, La mia vecchia Mako aveva una chiglia dalla V molto pronunciata davanti, che poi si attenuava verso la poppa, e due "mezze chiglie" ai lati che anche si attenuavano e sparivano a poppa e che le davano grande stabilita' e diminuivano il rollio. Una barca molto confortevole e sicura in mare aperto, anche quando le condizioni erano pessime. Se non fosse stata cosi', avrei potuto comunicare con te soltanto attraverso una brava medium e una seduta spiritica, perche' quella volta a Kodiak non ce l'avremmo fatta a sopravvivere...
Una nota: la Mako che mi interessa non e' un vero e proprio trimarano, E' un design nuovo e diverso, e non ti fa perdere la dentiera se non cerchi di rimbalzare da onda a onda se il mare (o il lago) cominciasse a fare il cattivo. Certo, non confortevole come una profonda chiglia a V come quella di un Grady-White (che io reputo la miglior barca sul mercato), naturalmente, ma di certo molto piu' gentile verso il portafogli di una chiglia a V che richiede piu' potenza di motore per andare in planata, e comunque offre molta piu' resistenza nel fendere l'acqua invece di sfiorarla. Anche qui, dove la benzina e' poco costosa, un motore da 60 HP basta a salire in planata in pochi secondi laddove con un altro tipo di chiglia dovresti usare almeno un 75, o meglio un 90 e bruciare un bel po' di benzina per "uscire dal buco," come diciamo noi.
Il Tracker non mi piace, ne' mi piacciono gli scafi d'alluminio che trovi in commercio. Ho visto delle bellissime barche costruite in alluminio a Kodiak. L'officina del mio liceo, dove i ragazzi imparano a saldare, costruire, riparare, ecc. ne ha costruite di bellissime. Ma l'alluminio usato in queste barche "fatte in casa" che devono approdare su spiagge di ciottoli e rocce, e beccarsi ondate da far paura, e' quattro o cinque volte piu' spesso di quello usato nel Tracker e simili barche. Poi non ti dico se lo scafo d'alluminio e' a ribattini invece di saldature. Dopo un po' ogni ribattino s'allenta e comincia a fare acqua. Una vera porcheria. Ne avevo uno nel Montana, di questi scafi. Mai piu'.