Che tipo di coltello portate a caccia??

Buongiorno, Stavo valutando marchi stranieri di coltelli da caccia, volevo sapere se qualcuno ha qualche marchio in particolare da consigliare? Cercavo un qualcosa di pratico a lama pieghevole dal design non troppo aggressivo. Cercando in rete mi sono appassionato ai coltelli Buck, ho letto che sono realizzati in america, ma non avendone mai avuto uno in mano, mi chiedevo se fossero effettivamente affidabili. Cercando in rete ho visto che sul sito Knife Park, si trovano parecchi modelli, in particolare io stavo valutando il Buck 110, che ho trovato qui https://www.knifepark.com/it/14-coltelli-da-caccia , allego il link per comodità, magari qualcuno l'ha provato è sa darmi un riscontro! Vi ringrazio!

I Buck sono i miei preferiti. Tutti quelli che ho sono a lama fissa, tipo pugnale, meno uno che e' (pure a lama fissa) un coltello da pesca, per filettare il pesce, lungo, stretto, e con lama abbastanza flessibile. Cio' che mi piace dei Buck e' che sebbene siano difficili da affilare (mai con una mola o un attrezzo elettrico, che ne rovina la tempera e li affila nel verso sbagliato!) perche' di acciaio molto duro, poi mantengono il filo piu' a lungo di qualsiasi altro coltello commerciale. Per affilarli uso due pietre (una piu' grezza ed una piu' fina) e l'olio apposito, con un movimento come se stessi cercando di affettare una fettina sottile della pietra, e scrupolosamente mantenendo sempre lo stesso angolo d'attacco. Se non sei pratico, compra un kit della Lansky con diverse pietre ed una morsa con dei buchi attraverso i quali si infila il "gambo" attaccato alla pietra. Trova su YouTube filmati sul Lansky o sull'affilatura a mano libera. Per descrivere come si fanno le due affilature mi ci vorrebbero 10 pagine. Io smetto di affilare quando passando il coltello sul mio avambraccio i peli si staccano senza che io possa avvertire il raschiamento ella lama--come un rasoio. Uso anche un'antica cinghia di cuoio come quella che usavano i barbieri per ritoccare il rasoio. Cospargila col "rosso da gioielliere," una polvere finemente abrasiva. Io sono pignolissimo per quanto riguarda l'affilatura. Ho imparato da un mastro affilatore, e tutte le lame che ho, meno quella dell'acccetta e quella del machete sono affilate come rasoi. Ma accetta, ascia, e machete devono avere un filo con un angolo meno acuto, o il filo si scheggerebbe urtando legni duri.

A caccia io porto due coltelli: un Leatherman "Wave" multiuso in tasca, e un buck a lama fissa nello zaino. Il Wave ha diverse lame ed attrezzi, e come tutti i multiusi puo' fare tanti lavori abbastanza bene, ma nessuno di quei lavori perfettamente come farebbe un attrezzo specializzato, per ovvie ragioni.
La Buck produce anche coltelli a lama pieghevole, se questi sono quelli che vuoi. Io non ne ho. Ho due cassetti pieni di coltelli, pugnali, baionette, coltelli per spellare, coltelli da macellaio, mannaia, trinciapolli, e persino un aggeggio a pinza per spaccare le costole lungo lo sterno quando voglio aprire bene la cavita' toracica/addominale di un cervo dopo averlo spellato. Non mi piace usare un coltello per questo lavoro, perche' col cervo appeso per le zampe di dietro lo stomaco preme contro lo sterno, ed e' facile bucarlo se si usa un coltello. Invece se si taglia via l'intero sterno con questo attrezzo e si liberano le viscere a cominciare dall'ano, tutta la massa viscerale scivolera' facilmente fuori dal petto. Poi non ti dico la collezione di pietre per affilare che ho.

Adesso negli U.S. stanno prendendo piede i coltelli con lama "usa e getta." La lama e' affilata come un bisturi, e percio' perde facilmente il filo se urta un osso o qualcosa di molto duro, ma basta toglierla (in pochi secondi) e la si rimpiazza con una nuova. Ma io preferisco i coltelli all'antica.

Ripeto: se compri un buon coltello non affilarlo mai con una mola o con un "grinder" o altro aggeggio elettrico. Lo rovinerai per sempre. E quegli attrezzi nei quali si "affila" la lama tirandola fra due pietre a V sono uno schifo. La struttura della "fibra" dell'acciaio di un buon coltello corre dal dorso del coltello verso il filo come una serie di verghette microscopiche. Se passi la lama in una pietra a V pieghi la punta di ogni verghetta lungo il filo, smussandola. Invece le verghette devono essere verticali ed appuntite. Al microscopio il filo di un buon coltello affilato in maniera giusta e' come una finissima sega, ogni "dente" della quale e' appuntito. La prova del 9 per un coltello e' un foglio di carta o un pomodoro. Se la lama affetta il foglio di carta senza pressione, toccandolo appena, o se passandola leggermente sul pomodoro ne penetra immediatamente la superficie, la lama e' veramente affilata. La mola, che affila nel senso sbagliato, produce un falso filo troppo sottile che quando viene usato si piega (il calore della frizione con la mola ha ammorbidito il metallo) da un lato o dall'altro e non taglia piu' bene perche' presenta una curva non il filo stesso, all'oggetto da tagliare. Ecco perche' chi porta i coltelli dal ferramenta a farli affilare fra una cascata di scintille deve poi riportarceli frequentemente--e ogni volta e' peggio.
 
Io un coltello lo porto sempre, anche quando non vado a caccia. Da noi e' legale farlo. Quelli che porto non a caccia sono pieghevoli. Ho letto spesso in questa discussione l'uso improprio del termine "serramanico." Il coltello a serramanico (quello che i Napoletani chiamano "'a mulletta" )e' un pugnale la cui lama scatta fuori dal manico quando si preme un bottone. Da noi sono vietati. Ma non ci sono limiti di lunghezza di lama, almeno negli stati e nelle citta' non sotto un regime totalitario di sinistra, come la Culattornia, il New Jerky, l' Assachusetts ,Washedoutington, New Pork, Illandnoisome (lo stato dove c'e' quel cesso di citta' chiamata appunto Ci cago).
 
Adoro i coltelli ho sempre avuto la "fissa" quando sto al paese ne porto in tasca sempre uno.
Adesso ho deciso di farmene alcuni da solo, partendo da un vecchio utensile tipo lime a ferro, quando avrò imparato cercherò di provare a forgiarne uno partendo da zero.
 
Non mi parlate di coltelli perchè io sono affetto da coltellonite acuta cronica incurabile...... neanche so quanti ne ho. Uno mi accompagna sempre, non uno specifico, ogni tanto cambio, al momento ho una roncola artigianale comprato su ebay. Ultimo acquisto.
s-l640.jpg
 
Non mi parlate di coltelli perchè io sono affetto da coltellonite acuta cronica incurabile...... neanche so quanti ne ho. Uno mi accompagna sempre, non uno specifico, ogni tanto cambio, al momento ho una roncola artigianale comprato su ebay. Ultimo acquisto.
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Bella, ma la lama curva in maniera concava (ne ho uno cosi', ma piu' piccolo--e' un coltello per fare gli innesti di piante da frutto) e' particolarmente difficile da affilare bene. Difficile, ma non impossibile. Ci vuole piu' pazienza.
 
Questo lo porto spesso alla cintola. E' un coltello da stivale, con un fodero di cuoio duro e spesso ed una morsetta d'acciaio che lo assicura all'interno di uno stivale da cowboy. Ma va bene anche alla cintola. E' a doppio taglio, e assomiglia allo spadino di Peter Pan. E' un'arma infida. Puntuto ed affilato come un rasoio da ambo i lati, penetrerebbe nel corpo di un aggressore come se fosse niente.

http://daggerknifeblade.com/vintage_...amp_023134.htm
 
Questo lo porto spesso alla cintola. E' un coltello da stivale, con un fodero di cuoio duro e spesso ed una morsetta d'acciaio che lo assicura all'interno di uno stivale da cowboy. Ma va bene anche alla cintola. E' a doppio taglio, e assomiglia allo spadino di Peter Pan. E' un'arma infida. Puntuto ed affilato come un rasoio da ambo i lati, penetrerebbe nel corpo di un aggressore come se fosse niente.

http://daggerknifeblade.com/vintage_...amp_023134.htm

Beato te Giovanni in Italia i pugnali a doppia lama dobbiamo denunciarli come le baionette.
 
Io normalmente ne porto due. Uno classico a lama pieghevole ... da tasca per gli usi mormali (ogni anno la mia associazione venatoria me ne regala uno con la polizza, ovviamente niente di che ma funzionale) ed uno a lama fissa con il foderino in cuoio che porto alla cinta per usi piu impegnativi e per scuoiare e che mi accompagna nelle mie uscite venatorie ormai da oltre 30 anni.
 
Beato te Giovanni in Italia i pugnali a doppia lama dobbiamo denunciarli come le baionette.

Alcuni dei miei coltelli, che originariamente avevano soltanto un lato della lama affilato, li ho trasformati, almeno in parte, in coltelli a doppio taglio. Il mio grosso Buck a lama fissa, il piu' grosso che la Buck produca, dalla tradizionale forma di Bowie knife, sul lato inferiore della lama e' affilato come un rasoio. Ma il filo tipo rasoio puo' essere danneggiato se lo si usa contro materiali relativamente duri, come rami, ecc. Quindi ho affilato anche la parte superiore, quella curva fino a dove raggiunge il dorso dritto della lama, ma con un filo ad angolo meno acuto, piu' come quello di un'accetta. Quindi posso usarlo all'occorrenza per fargli fare il lavoro (quasi) di un'accetta per tagliare rami per un capanno, o spaccare un osso, o qualcosa del genere senza timore di danneggiarlo. Ho fatto lo stesso al magnifico coltello da combattimento dei Marines, ereditato da mio suocero, che aveva combattuto nella U.S. Navy durante la Seconda Mondiale. E ho fatto lo stesso anche alla baionetta del mio Garand, che pero' ha una forma diversa. L'intenzione era quella di trasformarla in uno spadino per "accorare" grossi ungulati, anche se poi non me la sono mai portata appresso a caccia. Comunque ho affilata anche quella come un rasoio, ma sulla parte anteriore soltanto sulla parte curva. Le baionette in genere non erano mai veramente affilate come un coltello tuttofare, avendo uno scopo ben diverso, e con la forza ed il peso di un fucile dietro di esse non avevano bisogno di essere affilate per penetrare bene. Vedi per esempio quella dell'AK 47, a sezione cruciforme, e dalla punta come quella di un cacciavite, e neanche affilata come un cacciavite.

La baionetta del Garand quasi ando' perduta dopo il trasloco da Alaska ad Alabama. Era sul fondo di uno scatolone, in mezzo a cartaccia arrotolata messa sul fondo per proteggere il contenuto dello scatolone, e mi accorsi per caso che era li' mentre stavo per gettare lo scatolone in cima ad una catasta di cartone e carta che stavo bruciando sul mio pascolo.
 
Di coltelli ne ho davvero tanti ma in genere ne porto sempre uno nel gilet pieghevole Victorinox che uso per il pranzo all'aperto e uno a lama fissa di 21cm tutto in acciaio con una corda in nylon al posto del classico manico in legno, anche il fodero è in nylon. Quest'ultimo lo uso quando rimango impigliato nel bosco ed ha una lama durissima, difficile da affilare ma anche molto difficile da rovinare.
Tutti rigorosamente affilati da mio padre che come Giovanni li "trasforma" in rasoi.
 
A caccia in battuta porto questo qua sotto, (è il numero 3), assieme ad altri tre coltelli, uno in tasca per il pane ei salumi vari, è uno sfilettatore dell'Opnel. Nello zaino c'è uno scuoiatore e uno per tagliare la carne......ve l'ho detto, con le lame sono fissato!:mrgreen:
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Ciao a tutti! Ecco la mia situazione: ho scoperto il mondo della caccia l'anno scorso ma con il confino sono stato fermato bruscamente nel mio slancio.
Avevo iniziato a cacciare la piccola selvaggina con la mia couzin.
Quest'anno vorrei iniziare a cacciare selvaggina più grande. Ma per questo ho bisogno del famoso coltello del cacciatore!
Ed è qui che entri in gioco tu.
Ho cercato un po' in rete e ho letto le discussioni precedenti sul forum. Ho visto che i coltelli bowie erano più efficienti e che preferibilmente i piccoli coltelli da caccia erano più efficienti, quindi eccolo.
Ho trovato un modello che mi piace con una bella lama e un manico di legno su Il-Coltello ho messo l'url così puoi dirmi cosa ne pensi.
https://il-coltello.com/collections/coltello-da-caccia I loro coltelli sembrano essere di buona qualità così ho voluto avere un parere esperto.
 
L'anno scorso ho "comprato" questo coltello nuovo di zecca per due dollari (ne costa una settantina). La mia carta di credito della Wells Fargo mi da' dei punti ogni volta che la uso (e la uso tanto, ma non mi faccio fregare dall'interesse da usurai che tutte le carte di credito ti infilano nel posteriore se paghi a rate--io pago l'intero conto ogni mese appena mi arriva). Con questi punti puoi acquistare della mercanzia. Questo Buck modello 119 e' piu' corto di quello che ho dal 1976, e che e' un po' troppo lungo e pesante. Ha un bel fodero di cuoio spesso con un "liner" di plastica dura dentro per non logorare il fodero con la lama quando si estrae o si inguaina. Era gia' affilatissimo quando e' arrivato, ma naturalmente ne ho rifinito la lama secondo i miei gusti. Se i peli del braccio non saltano quando ci passo la lama non sono soddisfatto.

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Questo e' il coltellino che porto nel Kubota per preparare il posto per i capanni, e tagliare fronde ed alberelli per meglio dissimulare la sagoma dei capanni. Porto anche un'accetta per rami ed alberelli piu' grossi.

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