Cari amici,
preliminarmente vorrei dirvi che sono davvero dispiaciuto per quanto sta accadendo nel lazio. Molti di voi sanno bene che in Puglia ho lottato ed ottenuto (almeno fino ad ora...) un buon successo. Detto ciò quanto accaduto nel Lazio non fa dormire sonni tranquilli a nessuno.
Alessandro, Emiliano e Luca sono stati i veri pionieri di una lotta davvero incredibile e di un lavoro eccezionale che ancora oggi, nonostante la pronunzia del Tar, è fondamentale. Io per ottenere i risultati in Puglia mi sono unito alla loro lotta ed ho attuato il loro lavoro aggiungendo qualche elemento in mio possesso che come sa Alessandro ho ritenuto opportuno.
Premesso tutto ciò è importante come molti hanno fatto stringersi intorno al lavoro di Alessandro, Emiliano e Luca Stincardini per continuare nella lotta che ormai diventa sempre più dura e complessa.
Ho letto molti messaggi che non hanno alcun fondamento perché sono le solite contestazioni che ormai non hanno alcun fondamento e non portano a nulla.
Da legale ciò che mi interessa è la questione tecnica.
Non ho ancora parlato con Alessandro (presto lo farò) però quel che è successo nel Lazio mi pare piuttosto chiaro... La Regione sembra essersi costituita in giudizio non con l'intenzione di contrastare il ricorso degli ambientalisti ma bensì con l'intento di agevolarli...siccome scrivo su un forum mi assumo la responsabilità di affermare che pur non avendo letto gli atti del giudizio sembra un procedimento "fatto a tavolino"...
A questo punto sarei curiosissimo di leggermi il ricorso degli ambientalisti ma soprattutto la memoria di costituzione della Regione Lazio...che pare si sia costituita unitamente all'Ispra...lì c'è sicuramente la risposta a tutti i nostri e vostri quesiti.....
La Regione ha voluto creare un precedente per fare "giurisprudenza"...
Infine ricordatevi una cosa: vi sembrerà paradossale ma non è importante questa sospensiva ma il giudizio di merito che ci sarà a dicembre...La sospensiva purtroppo è un espediente procedurale che i sig.ri colleghi avvocati ambientalisti capziosamente utilizzano a proprio piacimento...Spesso il Tar non può far altro che concedere la sospensiva specialmente se le parti in causa, come nel caso di specie, non sembrano proprio contrapposte...Ciò che è fondamentale è il giudizio di merito e in quella sede la Regione potrà far valere le sue ragioni con la speranza che qualcuno la costringa a farlo...
Le associazioni venatorie non hanno responsabilità sulla questione che ci occupa. Come sapete io faccio parte di una Associazione venatoria e sono convinto che la più grande colpa dell'associazionismo venatorio sia quello di non avere il coraggio di cambiare radicalmente la propria composizione. I comitati esecutivi e tutti gli organi dirigenti devono essere formati da gente che sia specializzata in settori "strategici" per poter confrontarsi con gli organi statali competenti.
LA CACCIA E' CAMBIATA!!!!
Con tutto il rispetto ma la caccia non è solo sagre, scampagnate con gli amici o feste di paese...oggi per poter lottare non servono solo le "vecchie glorie" della caccia che procacciano tessere ma serve gente SPECIALIZZATA!!! Le associazioni DEVONO trovare gente esperta fornendo loro gli strumenti per poter lavorare alla salvaguardia della nostra passione. Se non ci sarò questa radicale inversione di tendenza non ci sarà più nemmeno la caccia.
Fatemi possibilmente avere le carte del procedimento e cercherò di essere più chiaro.
Un abbraccio a tutti