Vorrei affrontare l'argomento di come si utilizzano i vari strumenti che normalmente si portano in tasca quando si esce per una giornata di caccia al chioccolo...come ci si approccia,o almeno come io mi approccio all'uso a seconda delle zone,del periodo, delle condizioni meteo e dei selvatici che si intende insidiare.
Lo farò affrontando uno strumento alla volta partendo da quello che da' il nome a questa stupenda caccia.
Il chioccolo
Credo che ognuno di noi abbia a cuore determinati richiami,vuoi per il suono,vuoi per la storia che porta con sé,per la forma..per ricordi legati a fortunate quanto insperate giornate...insomma ,ognuno di noi potrebbe scrivere libri su questo argomento.
Personalmente sono fortemente legato a tre chioccoli a pipa..tutti dal suono sensibilmente diverso..uno in acciaio inox,costruito in lamina di spessore 5 decimi,camerato 36 mm,con bombature piuttosto minime e forature da 4.2-4 mm..un suono molto dolce e tendente allo squillante..se dovessi paragonarlo lo affiancherei alla chioccata della femmina.
Poi un chioccolo ,interamente in ottone,costruito in lamina da 3 decimi,camerato 38 mm,bombature molto generose e forature di 4.6-4.4..un suono più cupo,non esagerato però,un buon volume..lo paragonerei alla chioccata del maschio,i becchi gialli intendo..
L'ultimo un chioccolo con corpo in legno di cipresso,camera costruita con lamina zincata da 3 decimi,di diametro da 34 mm,bombature molto accentuate (7mm) e forature minimal..3.8-3.6..suono molto squillante e pulito,meno volume rispetto agli altri.
Indipendentemente dalla zona,dalle condizioni meteo e dal periodo,il primo che uso è sempre quello in inox..nei primi momenti della luce,una chioccolata veloce,quasi irrequieta,con tante doppiate..e con quella nota dolce,paga sempre...sempre che siano presenti loro, ovviamente.
Se le condizioni meteo sono ottimali,assenza di vento,discreto soleggiamento e umidità a terra,continuo con il medesimo strumento...per lo meno fin tanto che le risposte sono presenti.
Man mano che si và in avanti con la giornata le risposte di solito tendono a diminuire di intensità..se la temperatura si alza troppo molto spesso la macchia si zittisce,talvolta in modo irreparabile..alterno in questi momenti,oltre agli altri strumenti,il chioccolo in legno più squillante,che essendo il meno simile alla chioccata del selvatico,talvolta gli induce alla curiosità.
Anche alla sera,se le condizioni sono buone,insisto sempre con l'inox..se mi accorgo della presenza di bottacci come di sasselli aumento la cadenza sia nelle singole che nelle doppie con pause molto brevi...
Il merlo,almeno che non si sia a ridosso degli ultimi istanti di luce,ha bisogno di essere più seguito,ossia aspettare sempre le sue risposte.
Nelle giornate "uggiose" come le definisco io (senza pioggia ovviamente),con cielo molto coperto,talvolta nebbioso, l'uso del chioccolo in ottone, più cupo,secondo me,risulta efficace..
Fine ottobre sino a tutto novembre uso spessissimo il chioccolo in inox,da Dicembre in là alterno molto con l'altro in ottone più cupo.
Durante il periodo di migrazione del bottaccio,quando sono sicuro della loro presenza nelle pasture,chioccolo squillante e cadenze veloci..idem in presenza di sasselli nel medesimo periodo della loro migrazione.