Inauguriamo questa nuova dimensione di Mygra...e partiamo proprio da quella che ,secondo me,rappresenta la quint'essenza della caccia ai turdidi(ma non solo) con i richiami a fiato.
Molti la definiscono un'arte,e forse lo è davvero,per me rimane sopratutto motivo e passione di vita..un modo di essere,di interpretare la natura...uno dei modi migliori che io conosca per sfuggire agli stress quotidiani.
In questa discussione parleremo della caccia di macchia con il chioccolo e tutti gli altri strumenti che la identificano...civette,allocchi,schiamazzi,ferito...stridi e quant'altro..
Una stanza in cui tutti potranno apportare le loro esperienze di caccia,di costruzione,postare foto e video, in cui ognuno potrà chiedere consigli.
Qua nessuno sarà maestro ma saremo tutti allievi l'uno dell'altro.
Buona vita chioccolatori!
 
Anche oggi una buona giornata per la caccia al chioccolo...faccio uno spollo a volo attratto dai pochissimi sasselli che avevo visto sabato.. ahimè il di fuori e stato più grande del di dentro...tiro a due sax e un bott ma faccio solo un sax...due padelle reali,ma che di 410 ci possono stare (almeno per me)...poi perdo una buona ora e mezza dietro ad un branchetto di cesene..che anche quelle mi fanno perdere la testa da quanto son belle...ma niente da fare,non mi riesco ad avere occasione di tiro...poi cambio zona ed entro nelle corbezzolaie (contento perché la pioggia ha portato a maturazione tanti frutti,che non avrei creduto)..qualche beccacciaio di troppo e i soliti colombacciai,macchia non proprio silenziosa ed animali piuttosto viziati..riesco cmq a fare 2 bottacci e 7 merli prima di pranzo.
Stasera provo un appollo vicino casa,zona che sapevo della scarsa presenza di selvatici ma che nonostante tutto regala altri cinque abbattimenti,2 bott e 3 merli..la sera il richiamo dell'allocco si conferma top, mentre durante la mattina sia chioccolo che tordo ferito hanno fatto bene..
Buongiorno Sfiamma
Grazie innanzitutto per le preziose indicazioni che dai.....
stamani fatto giretto veloce intorno casa: pochi animali presenti per lo più merli che vista la stagione (penso) erano duri a venire a tiro. fatti 3.
Scrivo comunque riguardo Allocco serale: ho provato anche ieri sera (oltre agli anni passati) ma senza esito. non mi è chiaro la metodologia da applicare. I luoghi dove tento di farlo sono perlopiù borri o ampi fossi e mi posiziono praticamente quasi sull'acqua (ove presente). Secondo te deve essere un richiamo esclusivo con cadenze lunghe oppure intervallato alla solita chioccolata di pipa?
Grazie
 
Allora,io lo uso praticamente sempre...ma, secondo me ,ha massimo potere attrattivo all'alba e al tramonto...per me,dato che lo spollo lo faccio sempre a volo(è più forte di me..sono nato tiratore a volo e amo le albe e gli spolli) risulta micidiale all'appollo serale...e, mentre durante il giorno uso visitare macchie fitte o boschi di leccio misto a corbezzolo (sempre estremamente fitti) la sera,di solito,mi posiziono in macchie riparate però piuttosto aperte e che abbiano un paio di piante che svettano nei pressi... perché gli arrivi saranno repentini e sempre alti... percui un paio di piante di buttata,vicine tra loro,faranno da catalizzatore per i selvatici...e l'arma già pronta in direzione delle buttata farà il resto...e la sera è importante è importante insistere con questo strumento intervallato dalla civetta (che poi noi la chiamiamo civetta ma in realtà e il verso dell'allocco femmina)...come se ci fosse maschio e femmina che dialogano tra loro .. fondamentale per avere chance di più colpi sarà stare nei pressi dei dormitori.. perché un tordo rientrato che magari si posa a 50 metri da te,molto probabilmente sentendo i versi,viene a vedere che sta' succedendo.
Durante il giorno non sempre funziona, và usato con più parsimonia... però spesso rimette in moto la macchia silente...
 
Come si fa questa caccia? Potrei iniziare partendo da zero?
Si è partiti tutti da zero, qualcuno più fortunato magari ha avuto il babbo o il nonno che gli ha indicato la via. Io ti dico la mia umile esperienza poi i più esperti ti diranno la loro aggiungendo o magari correggendo ciò che dico io. Caccia che va fatta rigorosamente in solitaria o al massimo in coppia. Il silenzio però è oro quindi in coppia non si parla. Luogo:bosco fitto o spinaie alte. Più fitto e meglio è. Si cacciano tutti e quattro i turdidi cacciabili e lo si fa' imitando il pack (oppure chiamatelo chiò) di allarme del merlo. Richiede conoscenza del luogo, dei sentieri per spostamenti effettuandosi in varie tappe o come si dice in gergo tecnico "poste". Richiede un certo grado di specializzazione nel senso che fatta con una certa assiduità (almeno all' inizio) per comprenderne le sfumature, i punti di forza e quelli di debolezza. Affinare il modo di chioccolare, capire quando usare civetta, allocco, tordo ferito, insomma un po' di cose che magari dette così possono impaurire, dette tutte insieme impauriscono sicuramente ma credetemi tutto si riesce a superare, l'importante è la passione. Certo non è un tipo di caccia semplice e facile, ma se ci si appassiona si superano le difficoltà e se ne apprezzano i tratti peculiari e cioè il contatto diretto col bosco ma soprattutto, per me, essere gli attori principali che attirano e richiamano il selvatico.
 
Quoto in pieno ciò che scrive Riccardo, aggiungerei mimetismo e immobilismo, scegliere bene il momento in cui puntare il fucile, la scelta del posto conta come il saper chioccolare.
È un tipo di caccia che impegna dall'alba al tramonto, se ci si appassiona la giornata vola.
 
Provo a capire: allo spollo e al rientro (parlo della prima e dell'ultima mezz'ora di caccia per sparare al volo) usate il richiamo a bocca di quale specie ? E con quale tipologia di canto ? Io uso la "pispola" a bocca per il passo dei tordi e per canto di pastura al traccheggio. Chioccolo pipa, trombetta per gazze e ghiandaie e "civetta" (allocco femmina) per le sortite nella macchia. Non ho mai provato con il richiamo dell'allocco al rientro per tiri al volo; magari potete offrirmi qualche consiglio.
Grazie.
 
Ciao Giuseppe,sempre un piacere sentirti...in verità si parla esclusivamente di tiro a fermo..e la caccia la si effettua in zone di macchia utilzzata da dormitorio o in prossimità di dormitori,sempre cmq nel fitto..e in quei frangenti,quando la luce perde terreno a favore delle tenebre,i versi dei rapaci notturni hanno molto potere attrattivo..e lo hanno fin tanto che non si saranno posati definitivamente per la notte..mai nella zona in cui pensano possa esserci un predatore... però fintanto possono cercano o di scacciarlo o di divulgare la presenza dell'incomodo ad altri...
 
Provo a capire: allo spollo e al rientro (parlo della prima e dell'ultima mezz'ora di caccia per sparare al volo) usate il richiamo a bocca di quale specie ? E con quale tipologia di canto ? Io uso la "pispola" a bocca per il passo dei tordi e per canto di pastura al traccheggio. Chioccolo pipa, trombetta per gazze e ghiandaie e "civetta" (allocco femmina) per le sortite nella macchia. Non ho mai provato con il richiamo dell'allocco al rientro per tiri al volo; magari potete offrirmi qualche consiglio.
Grazie.
Credo che in questo tipo di caccia si effettui il tiro su animali fermi
 
Grazie per la precisazione ragazzi. Mi chiedo se, invece, per un rientro "al volo" vi sia qualche nota di pispola a bocca che possa in modo apprezzabile far "stringere" le traiettorie del volo di rientro dei tordi. La mia percezione è che se ti trovi in un posto "sporco" non distante dai posatoi del dormitorio qualcosa si combina ma se fai il classico rientro tra gli ulivi il richiamare fa davvero poco a meno che non ci siano delle "note" più apprezzabili che però non conosco.
Un saluto a tutti.
 
Due belle giornate per il chioccolo quella di Sabato, anche se disturbata dal vento,e quella di Domenica,perfetta sia come meteo che come presenza di selvatici.
Sabato dopo un rapido spollo a volo,in cui rimedio poco e nulla,mi immergo in spinai fatti di prugnolo,ginepro e biancospino...alle 8.30 inizia a soffiare una tramontana sostenuta che crea non pochi problemi...e se prima le risposte e le azioni erano decise,con il vento gli animali diventano quasi immobili..pochi arrivi,rapidi e spesso fughe improvvise,senza un ben preciso motivo...meglio un po' la sera poiché si placa il vento e l'ultima ora paga sempre..cmq un bel carniere di 9 merli 3 sasselli e 6 bottacci
Domenica invece la mattina top per condizioni meteo...bello fresco,sole e assenza di vento..sino alle 9 neanche una risposta da parte di un merlo..invece tanti tordi..attratti in modo importante dal verso dell'allocco..riesco a fare anche tre abbattimenti su una posta..tordi (poi la conferma da parte di amici capannisti) di nuova entrata..molto magri e creduloni.
Dopo le 9 iniziano a rispondere ottimamente i merli... c'è da dire che nell'anello che stavo percorrendo la pastura non era presente ovunque..e dove i merli hanno iniziato a rispondere c'era abbondanza di corbezzola.
Su una posta vedo veramente tanti animali arrivando a fare 5 abbattimenti..
Alle 11 stop per tornare verso casa..con una quasi quota fatta da 9 bottacci e 10 merli...nella zona rimaneva da fare una parte forse la migliore...alla settimana prox ci faremo visita.
Durante il percorso ci sono state anche occasioni di sparo ai colombi...tre volte sono venuti a fermo nei pressi della posta..ma evito di sparare a quello che non mi appassiona.
 
Buonasera a tutti.
Oggi uscita pomeridiana, e devo dire che, a sensazione la mattina mi avrebbe fruttato sicuramente meglio.
Nonostante la poca selvaggina, assenza ormai cronica di tordi, cesene non pervenute e ghiandaie scarsissime, sono riuscito nell'incontro con diversi merli tutti arroccati in terra negli spinai.
Chioccolata veloce a medio volume scorrevolissima. Seguita reazione d'istinto dei merli che si posizionavano da terra sul primo rametto disponibile.
Purtroppo oggi, pensando a tiri su albero alto avevo delle strozzature decisamente strette (++/+)che mi hanno penalizzato sulla breve distanza e diversi soggetti l'hanno fatta franca.
Sabato si replica ma .....++++/++!
 
Buonasera.
Uscita mattiniera di buon ora. Nonostante la pioggia di ieri, mi trovo un bosco praticamente perfetto, cielo terso e assenza di vento con temperature 4/5 gradi, condizioni pressoche' perfette.
Doppietta 4/2 bernardelli canna 65, in tasca chioccoli a pipa con suono differente e ciociue' da merli, tanto ci sono solo quelli.
Parto attaccando tutte le posizioni "calde" conosciute della zona: fossaccio, spinai e muretti a secco a salire con sporchi di contorno.
Due ore e mezza di caccia e...... nessuna risposta e praticamente "cappotto" visivo.
Sara' anche un' anno no, (per me il peggiore da quando pratico la caccia con il chioccolo), ma se solo penso alle opportunita' che mi fumavo di questa stagione i primi anno da novizio mi viene male.
Devo ammettere che come presenza di frutto, la zona di oggi non era il massimo (zero allori e per l'edera forse e' ancora presto), ma vista l'attitudine dei merli , specie in questi ultimi anni, a raspare in terra, il luogo prescelto era praticamente perfetto.
Comunque .......zero assoluto.
Mercoledi cambio zona e si riprova.
 
Resoconto del Weekend...
Sabato,visto le previsioni che davano,opto per un' uscita vicino casa..avevo in mente una zona per uno spollo a volo che di solito paga bene con quei venti di Sabato... l'incognita era la pioggia ma che fortunatamente nei minuti prima dello spollo cessa...la zona era un mesetto che era riposata..e già l'ultima volta avevo fatto piuttosto bene..e sinceramente non avrei scommesso di vederne quanti sabato..non molti ma è pur vero che siamo a dicembre..sparo a sei/sette tordi e quattro riesco a farli..ne recupero solo tre..il 410 permette zero errori.
Poi diventa un'impresa trovare zone in cui fosse possibile praticare il chioccolo..ma chi la dura la vince!...faccio solo zone con bassi spinai il più possibile riparati da quel ventaccio..e,sorprendentemente,parecchi animali e molto creduloni..tanta civetta ed anche allocco rispetto al chioccolo...essere uditi in quelle circostanze è d'obbligo...ma l'importante è sempre che siano loro a voler credere.. ovviamente molto meglio il pomeriggio che la mattina,anche perché dalle 14 in poi anche il vento era calato di intensità.
Buona presenza di bottacci..in una posta riesco a farne tre più un sassello..e buona anche quella dei merli..carniere veramente bello.
Ieri il negativo di sabato...giornata spettacolare a livello meteorologico ma avara di selvatici.
Faccio in pratica il proseguo del giro intrapreso Domenica mattina scorsa,quando ci fu' da divertirsi davvero..e la poste che erano rimaste se non erano meglio di quelle fatte di sicuro non erano peggiori...ma animali diffidentissimi..poco propensi a credere a qualsiasi richiamo ..due tordi,di cui uno fatto a volo e sei merli.
Uscita anche oggi pre lavorativa.. l'intento era calibro 12,spollo a volo,e zona per cercare di prendere quei bottacci che mi avevano perculeggiato la settimana scorsa...mi alzo tardi,percui non c'entra prendere il cane,poso il 12 e prendo il 410..e decido di fare l'alba del chioccolatore (io è difficile che le faccia,troppo amante degli spolli)..un bello spinaio non proprio fitto con belle piante di ginepro e qualche querciolo con una buona controluce..allocco con qualche colpetto di civetta (che poi sarebbe la femmina dell'allocco) e chioccolata veloce...belle risposte e belle azioni concluse..chiudo con 3 tordi e 4 merli...mi fregano un merlo ed un tordo..il dilemma è stato poi i recuperi...non sono abituato senza cane a buio...cmq riesco a trovarli tutti e alla fine, ahimè, scappare a lavorare.
 
Buon Natale chioccolatori!
Facendo un percorso a ritroso...
Stamani esco un paio di orette prima che le donne si svegliano..che per i regali bisogna essere, rigorosamente,presenti!
Spollo a volo vicino casa, piuttosto deludente...sapevo di qualche sassello ma dove mi metto esce poco e nulla..tiro ad un paio piuttosto male..il primo cada il secondo se ne và...ma nonostante avessi il cane,forse perché ferito e forse per un rovaio ignorante,non mi riesce recuperarlo...poi chioccolo e tanta civetta mi fanno il regalo di tre sasselli e due bottacci... stop.. parte il tour de force natalizio.
Ieri una buona mattina frutta una decina di uccelli..misti tra sasselli, bottacci e merli..pure ieri la civetta (allocco femmina) si dimostra richiamo migliore..sabato 8 merli 3 sasselli 2 bottacci 1 cesena.. quest'ultima arrivata dopo una lunghissima azione,in cui volutamente non tiro a due merli..arrivata alla fine grazie ad una "vociata" di tordo ferito...merli che iniziano ad essere sospettosissimi,specialmente dopo le prime due ore..dialoghi lunghi con risposte mooolto flebili e svogliate..meglio invece le altre due specie di turdidi..ma con i bottacci ai minimi storici...quasi tutti arrivati da bosco molto pulito, probabilmente intenti a beccare le edere,e poste fatte nei fitti spinai adiacenti alle pasture.
Fine settimana scorso più proficuo in termini di catture.. sempre carnieri molto variegati con due/tre sasselli e tre/quattro bottacci ad uscita,poi merli.
Di solito gli ultimi scorci di dicembre sono sempre piuttosto complicati per il chioccolo...aspettando che maturino le edere il dilemma è sempre il solito...andare a volo o tentare il chioccolo?...di solito in questi periodo iniziano a rivelarsi molto interessanti gli spolli sugli affili dei lellerai..ma per adesso i bottacci latitano e quindi meglio andare in modalità itinerante nei vari posti più o meno conosciuti...con una buona rotazione ci si diverte spesso...
 
Scrivo un messaggio volante qui staccato da ogni altra conversazione...
Non pretendo che mi si risponda per forza, non è un argomento molto impellente per me, ho già i miei richiami vivi e vado a capanno, però la tento allo stesso.
In fiera di Vicenza 2-3 anni fa acquistai il chioccolo "Apo-Ge", cioè praticamente un dischetto di acciaio ripiegato su sè stesso a formare due mezze lune, con un foro passante in tutte e 2 le mezzelune.
Ecco praticamente non ho la più pallida idea di come si usi e di come fare un verso che sia quantomeno simile a quello di un bel tordo di primavera per tirare su i selvatici a capanno e dare una mano ai miei richiami.
Qualche consiglio/tutorial? grazie!
 
È un richiamo molto antico come concezione...chiamato anche "palermitana"..non conosco l'origine del nome...
Si usa mettendolo in bocca con la parte piegata rivolta all'interno...in pratica sull'esterno della bocca devono risultare le due lamine...e si usa soffiando verso l'esterno ,con il richiamo poggiato sulla lingua,facendo in modo che l'aria passi tra la lingua e il richiamo .. piuttosto complicato il suo utilizzo e cmq,anche se saputo utilizzare,con scarsi risultati di suono.. scarsamente modulabile,suono piuttosto metallico,a mio avviso troppo distante dal reale..
 
IMG_20240211_190350.jpgquesti sono gli strumenti che ho usato per la maggiore nella caccia al chioccolo..
Da sx,richiamo che imita il canto dell'allocco maschio e femmina (volgarmente detta civetta) costruito con il bamboo..poi il mio trial in ottone,chioccolo,tordo ferito/schiamazzo,e "civetta"..un chioccolo pipa in acciaio inox con voce più soft rispetto a quella del trial e un chioccolo tondo con voce bella piena..tutti auto costruiti
 
Vorrei affrontare l'argomento di come si utilizzano i vari strumenti che normalmente si portano in tasca quando si esce per una giornata di caccia al chioccolo...come ci si approccia,o almeno come io mi approccio all'uso a seconda delle zone,del periodo, delle condizioni meteo e dei selvatici che si intende insidiare.
Lo farò affrontando uno strumento alla volta partendo da quello che da' il nome a questa stupenda caccia.

Il chioccolo

Credo che ognuno di noi abbia a cuore determinati richiami,vuoi per il suono,vuoi per la storia che porta con sé,per la forma..per ricordi legati a fortunate quanto insperate giornate...insomma ,ognuno di noi potrebbe scrivere libri su questo argomento.
Personalmente sono fortemente legato a tre chioccoli a pipa..tutti dal suono sensibilmente diverso..uno in acciaio inox,costruito in lamina di spessore 5 decimi,camerato 36 mm,con bombature piuttosto minime e forature da 4.2-4 mm..un suono molto dolce e tendente allo squillante..se dovessi paragonarlo lo affiancherei alla chioccata della femmina.
Poi un chioccolo ,interamente in ottone,costruito in lamina da 3 decimi,camerato 38 mm,bombature molto generose e forature di 4.6-4.4..un suono più cupo,non esagerato però,un buon volume..lo paragonerei alla chioccata del maschio,i becchi gialli intendo..
L'ultimo un chioccolo con corpo in legno di cipresso,camera costruita con lamina zincata da 3 decimi,di diametro da 34 mm,bombature molto accentuate (7mm) e forature minimal..3.8-3.6..suono molto squillante e pulito,meno volume rispetto agli altri.
Indipendentemente dalla zona,dalle condizioni meteo e dal periodo,il primo che uso è sempre quello in inox..nei primi momenti della luce,una chioccolata veloce,quasi irrequieta,con tante doppiate..e con quella nota dolce,paga sempre...sempre che siano presenti loro, ovviamente.
Se le condizioni meteo sono ottimali,assenza di vento,discreto soleggiamento e umidità a terra,continuo con il medesimo strumento...per lo meno fin tanto che le risposte sono presenti.
Man mano che si và in avanti con la giornata le risposte di solito tendono a diminuire di intensità..se la temperatura si alza troppo molto spesso la macchia si zittisce,talvolta in modo irreparabile..alterno in questi momenti,oltre agli altri strumenti,il chioccolo in legno più squillante,che essendo il meno simile alla chioccata del selvatico,talvolta gli induce alla curiosità.
Anche alla sera,se le condizioni sono buone,insisto sempre con l'inox..se mi accorgo della presenza di bottacci come di sasselli aumento la cadenza sia nelle singole che nelle doppie con pause molto brevi...
Il merlo,almeno che non si sia a ridosso degli ultimi istanti di luce,ha bisogno di essere più seguito,ossia aspettare sempre le sue risposte.
Nelle giornate "uggiose" come le definisco io (senza pioggia ovviamente),con cielo molto coperto,talvolta nebbioso, l'uso del chioccolo in ottone, più cupo,secondo me,risulta efficace..
Fine ottobre sino a tutto novembre uso spessissimo il chioccolo in inox,da Dicembre in là alterno molto con l'altro in ottone più cupo.
Durante il periodo di migrazione del bottaccio,quando sono sicuro della loro presenza nelle pasture,chioccolo squillante e cadenze veloci..idem in presenza di sasselli nel medesimo periodo della loro migrazione.
 
La civetta.
Richiamo spessissimo utilizzato nella macchia...di facile costruzione e,spesso,di ottima resa.
Nella costruzione di questo richiamo ci si può veramente sbizzarrire nella scelta dei materiali,nelle forme e alla fine nei suoni.
Quella di più facile concezione è il classico legnetto, sufficentemente stagionato,sfeso a metà per la sua lunghezza e riaccoppiato con interposto un nastrino da regali,tensionato nel modo giusto..questa,a seconda di come la si metta in bocca, può funzionare sia in aspirazione che in espirazione...
Personalmente preferisco quelle a tirare poiché il suono si modula meglio poiché la bocca funge da cassa di risonanza e soprattutto perché si inumidisce molto meno lo strumento...il nostro fiato umido, soprattutto dopo ore di utilizzo, fa' cessare il funzionamento perché ingrossa il legno e la tensione del nastrino cambia.
Richiamo che non necessariamente deve essere identico al verso del selvatico, erroneamente detta civetta poiché trattasi del verso dell'allocco femmina...questo perché il nostro intento è cmq quello di stimolare la curiosità del selvatico...magari dopo tante risposte al chioccolo ma senza palesarsi..alcune chiamate con questo richiamo spesso lo fanno smuovere.
Il verso che si esegue è il classico...tuii tuii---tuii tuii---talvolta anche un tuiiiiiii allungato..
Spesso il merlo in presenza di questo verso emette la schiamazzata...il ciok ciok ciok per intenderci..e spesso è un buon segno...lo è meno se lo si sente fare la spimpinnata...il chin-chin-chin-chin per intenderci... perché verso di allarme fuori dall'orario di spollo e di appollo.
Gli arrivi a questo richiamo sono cmq sempre o quasi sempre anticipati da risposte in avvvicinamento se si parla di merlo...per i tordi invece spesso gli arrivi sono imorovvisi.
L'uso di questo richiamo diventa quasi fondamentale la sera in prossimità dei dormitori..usato sempre non insistentemente ovviamente, è sempre intervallato dall'uso del chioccolo...per loro avere un predatore notturno nei pressi del dormitorio è motivo di disturbo e quindi sarà facile che tentino sino alla fine di scacciarlo o cmq di mettere sul chi và là eventuali altri consimili.
Personalmente uso la civetta in ambienti sempre molto chiusi..essendo un richiamo che tende a mettere su di giri i selvatici,essi sceglieranno spesso buttate sempre piuttosto in alto per avere la situazione ben visibile...quindi ambienti troppo aperti metteranno il chioccolatore in condizione di essere scorto anzi tempo..
Per me è fondamentale avere il richiamo a portata di bocca in ogni momento...ecco quindi che accorparlo ad un chioccolo risulta molto comodo...questo permette di cambiare richiamo senza frugare in tasche piuttosto che cercarlo appeso al collo..spessissimo lui è li vicinissimo ad ascoltare,piccoli movimenti spesso sono troppo evidenti e lui se ne và irrimediabilmente.
Con questo richiamo è possibile anche imitare altri versi,molto adescanti nella ghiandaia...in realtà si và ad imitare l'imitazione che lei fa' alla poiana o al miagolio del gatto..se si ha un richiamo che funziona in aspirazione risulta più facile imitare questi versi....il "piuuuuuuuu" della poiana o il "mieuoooo" del gatto.
Ci sono giornate in cui questo richiamo ha potere massimo,altre in cui li zittisce e li fa' allontanare..difficile capire il motivo..non ho mai avuto elementi sicuri per formulare ipotesi.. l'unica è provare,sempre e comunque.
 
Ultima modifica:
L'allocco

Da sempre questo richiamo è stato utilizzato dal chioccolatore nella sua caccia.
Di facile costruzione e pure facile il suo utilizzo.
Spessissimo i vecchi chioccolatori utilizzavano la galla della quercia,che veniva svuotata utilizzando un piccolo ferro,poi veniva rastremato il foro utilizzato per la svuotatura e si avevano due scelte da fare per il suo utilizzo,o soffiando a sfioro sul foro direttamente con la bocca oppure posizionando un tubetto,sempre a sfioro e quindi utilizzarlo per soffiare..
Diversi costruttori toscani usavano diverse tipologie di legno per le loro creazioni..legni duri e compatti,come canna,la radica di erica selvatica (scopa) oppure legni più morbidi e di più facile lavorazione..e la tecnica era la medesima,ossia quella del flauto..un tubo tappato ad una estremita' con una apertura in prossimità del beccuccio,quindi un tappo fessurato in alto dalla parte dell'apertura.
Si varia i diametri del tubo,come del resto le dimensioni della galla per ottenere suoni più o meno gravi a seconda delle preferenze.
I costruttori più audaci,tipo Silverio Baccani,Pirisi...usavano costruire richiami doppi o tripli (i trial o trittici) in cui parti scelte di legno diventavano sia chioccolo,sia allocco e spesso anche civetta..talvolta usando incollare tra di loro i singoli elementi,talvolta,e Silverio Baccani ne era un maestro,costruendo tutto dal pieno.
Le tecniche costruttive sono le stesse ancora oggi.
Questo richiamo lo si utilizza in espirazione,e si và ad imitare il verso dell'allocco maschio..quel "uuuuuhh---uh--uh-uh-uh-uuuuuh" che spesso lo si ascolta quando ancora le tenebre tengono il passo alla luce.
Un richiamo,a mio avviso,di forte potere attrattivo..che trova il suo massimo utilizzo alla sera,nel tardo pomeriggio prima dell'appollo ma che spesso risolve tante azioni anche al mattino presto o cmq al mattino.
Spesso il merlo si approccia a questo richiamo o schiamazzando o aumentando la frequenza delle chioccate..il tordo,invece,rompe spesso gli indugi arrivando all'improvviso prediligendo buttate in alto.
Per quanto riguarda il sassello, invece,(secondo me ) gradisce questo verso soprattutto la sera ed in prossimità degli appolli..di solito tendono a raggrupparsi spesso emettendo chioccate (que') o schiamazzando (crrr-crrr-crrr)...come sempre,se si utilizzano piccoli calibri e munizioni silenziate, poiché ci si trova in ambienti definiti,conosciuti da loro per il ricovero notturno,fare diversi colpi è abbastanza frequente.
Pure la ghiandaia non disdegna tale richiamo..a differenza dei turdidi,lei,spesso si zittisce e ti arriva alla "chetichella"..come a volte inizia ad imitare altri predatori,tipo la poiana o a copiarti il tuo..
Personalmente uso questo richiamo molto spesso, soprattutto nelle giornate piuttosto nuvolose,quando la luce nella macchia risulta sempre bassa ed ovviamente sempre alla sera indipendentemente dalle condizioni meteo.
In settembre,o cmq prima dell'arrivo dei tordi/merli,tante volte mi sono divertito con questo strumento accoppiato al tordo ferito per insidiare le gazze..all'alba e nei boschi dove vanno a dormire..in quel periodo c'è una percentuale alta di giovani e nella mezz'ora dello spollo,prima che loro guadagnino i campi per la pastura,si fanno fregare piuttosto bene...e senza cambiare posta...risultando quasi ipnotizzate...talvolta rimpiangendo di aver portato poche silent.
 
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