Armi da taglio; coltello a serramanico e giustificato motivo per portarlo

Mi lascia qualche dubbio,nel senso,se il coltello durante perquisizione te lo trovano nel baule dentro il cesto e' un conto,in tasca e' un'altro,come il pennato,io posso portarlo per sistemare il capanno,ma un conto nel baule,un conto sotto il seggiolino

Esatto, purtroppo c'è anche il fattore circostanza (ora e luogo) da tenere in considerazione.....le interpretazioni sono molteplici ed è un attimo trovarsi nei casini.
Ho giusto chiesto settimana scorsa a conoscenti appartenenti alle Forze dell'Ordine un parere sul porto del pugnale da pescasub (praticando questa attività mi capita spesso di averli in macchina), ebbene ho avuto bene 3 interpretazioni diverse [anzioso.gif]
 
Senza pubblicare tutta la legge in merito credo ci possa tornare utile:

Considerazioni finali

I coltelli (tutti, di qualsiasi misura) possono essere portati per "giustificato motivo".
Il cacciatore è, per legge, in situazione di giustificato motivo dal momento in cui parte da casa a quando vi ritorna. Però non può salire in corriere o in treno con un fiero coltello alla cintura! Meglio se lo tiene nel sacco da montagna o nascosto.
In tutti gli altri casi bisogna trovarsi in una situazione in cui sia dimostrabile che si è portato o si sta portando il coltello per uno scopo preciso: cercatore di funghi per tagliare i funghi, escursionista o campeggiatore per le necessità di campagna, artigiano per lavori attinenti al suo mestiere, ecc.
Non è considerato valido il motivo generico: “perché lo uso per fare la punta alla matita e per pulirmi le unghie!”
Non è valido il motivo di difesa perché la legge vuole proprio evitare che si porti il coltello per bucare la pelle altrui.
Si può sempre trasportare il coltello impacchettato (anche se si può ferire una persona senza aprire il pacchetto!).
Chi porta il coltello è meglio quindi che abbia una scusa sempre bell'e pronta del tipo: vado nel giardino del mio amico a tagliare un ramo!

Edoardo Mori
 
E' (purtroppo), finito il tempo in cui ogni uomo aveva il suo coltellino in tasca. Che io mi ricordi, da ragazzo, tutti quelli più grandi di me avevano il coltellino in tasca, per i bisogni del caso e nessuno si sognava di dirgli che era fuorilegge.
E' vero, più tempo passa e più il cerchio si restringe intorno al cittadino medio, troppe restrizioni, che non portano veramente a nulla di utile.
 
A me i coltelli mi hanno sempre affascinato, ne ho una marea e non mi bastano mai. Vivendo in campagna, ce l'ho sempre in tasca e vi confesso che quando lo dimentico, mi sento "nudo". Un buon coltello, ti risolve tante situazioni.

Una volta mi ricordo di un episodio avvenuto dopo la mezzanotte di circa 25 anni fa in su una strada Statale maledetta; un "tizio" arriva su un brutto incidente, dove sono coinvolte più auto. Parcheggia e scende per vedere se può dare aiuto. Si accorge che su di un auto, al posto di guida, vi è un'uomo, privo di sensi, sanguinante, si accorge che dal cofano della macchina esce del fumo. Si avvicina, tenta di aprire la portiera, ma non vi riesce, (è deformata per l'urto). Allora tenta di tirare fuori il malcapitato dal finestrino, ma non vi riesce perchè lo stesso aveva la cintura di sicurezza. Provando a sganciare la cintura più volte, senza esito, si ricordò di avere un coltello in tasca, lo prese, lo aprì velocemente e tagliò la cintura, tirò fuori il conducente, si accertò che non vi fossero altre persone e prese a trascinarlo via. Fatti neanche 5 mt, l'auto esplose incendiandosi. L'uomo era salvo! Se "tizio" non avrebbe avuto il coltellino in tasca, ora si sarebbe pianto un altro morto in quell'incidente...........Ancora oggi mi telefona per ringraziarmi.
 

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