mick93hunting

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Salve, ho preso oggi la mia prima alzavola e di fatto il mio primo anatide, chiedo, non avendoli mai cucinati, se può venire bene se la faccio prima la metto a mollo nel vino rosso, poi rosolare in padella alcuni secondi e poi messa nel pentolino, con vino, un po' d'acqua e odori vari, io così ci faccio tutta la selvaggina, anche beccaccini, frullini e porciglioni, però non so se vada bene per gli anatidi, grazie
 
Salve, ho preso oggi la mia prima alzavola e di fatto il mio primo anatide, chiedo, non avendoli mai cucinati, se può venire bene se la faccio prima la metto a mollo nel vino rosso, poi rosolare in padella alcuni secondi e poi messa nel pentolino, con vino, un po' d'acqua e odori vari, io così ci faccio tutta la selvaggina, anche beccaccini, frullini e porciglioni, però non so se vada bene per gli anatidi, grazie
Puo spiegarmi bene come cucina i beccaccini e i porciglioni. Complimenti per la sua prima anatra. Anche io mai sparate e desideroso di farlo quanto prima
 
praticamente dopo essere stati puliti e lavati, vengono messi a mollo nel vino, poi vengono tirati fuori, messi in pentolino, saltati con un pochino di olio e spicchio d'aglio, poi aggiunto il vino e un bicchiere d'acqua ed odori vari, poi fatto tutto a fuoco lento, fino a che non rimane un sughetto. poi con fagiano, colombaccio e lepre, si disossano e spezzetta la carne, poi aggiunto il sugo di pomodoro e fatto il ragù
 
Puo spiegarmi bene come cucina i beccaccini e i porciglioni. Complimenti per la sua prima anatra. Anche io mai sparate e desideroso di farlo quanto prima
per quanto riguarda le anatre, io le ho trovate solo quest'anno altre due volte, in quel caso germani, ma partiti entrambe le volte lunghi, purtroppo il padule qui è poco vocato per le anatre, i vari capanni fissi tirano tirano a settembre e i primi di ottobre, perchè c'è poca acqua dalle altre parti. oggi ho avuto fortuna, perchè avvicinandomi ad un allagato vicino ad uno di questi capanni il cane è entrato nell'acqua bassa e sono partiti un'alzavola e un codone, ho tirato due botte e l'alzavola è venuta giù a quasi 50m
 
praticamente dopo essere stati puliti e lavati, vengono messi a mollo nel vino, poi vengono tirati fuori, messi in pentolino, saltati con un pochino di olio e spicchio d'aglio, poi aggiunto il vino e un bicchiere d'acqua ed odori vari, poi fatto tutto a fuoco lento, fino a che non rimane un sughetto. poi con fagiano, colombaccio e lepre, si disossano e spezzetta la carne, poi aggiunto il sugo di pomodoro e fatto il ragù
questa è il metodo di cottura, però non so se è chiaro. comunque vista la mole non elevata, non credo di farci il ragù
 
Scusami, ma non avevo scorso nei messaggi precedenti. L'alzavola puoi anche evitare di ammollarla nel vino, ha un sapore delicato già di suo. Come procedimento può andare. La cottura deve essere lenta e lunga (dalle 2 alle 3 ore). La carne deve quasi staccarsi da sola dalle ossa! Quando li salti in padella io farei un trito di aglio e salvia, poi al posto dell'acqua (per bagnarli) userei un buon brodo di carne da aggiungere di tanto in tanto.

Fammi sapere come ti sono venuti
 
è stata messa da poco nel vino con gli odori nel frigorifero, stasera me la mangio insieme ad un beccaccino preso la settimana scorsa, poi ti dico com'è. comunque, insieme all'alzavola, era partito anche un codone, è la prima volta che li vedo qua
 
Ne approfitto, visto che sono stati chiamati in causa colleghi che cacciano anatre, per chiedere dei consigli sul loro comportamento e quindi su come insediarle. Nelle zone che frequento lungo il fiume spesso ci sono anatre, all'interno nei campi esistono vasche artificiali o pozze, piccoli allagati dove spesso è possibile ritrovare le anatre. Io per ora non le ho mai trovate, ma amici con più cu....ehm fortuna si. La domanda che vorrei porre è questa: in base alla loro natura e quindi alle loro abitudini, come e quando le anatre potrebbero spostarsi dal fiume alle vasche e viceversa? Per come intendo, se in particolari condizioni climatiche, per quando intendo gli orari. Io vorrei insidiarle alla posta senza richiami ne niente, semplicemente indovinando l'affilo, è possibile?Grazie
 
qualcosa te la posso dire anch'io, sicuramente principalmente le anatre si muovono di notte, soprattutto verso quelle zone dove di giorno possono essere disturbate, ma che per loro possono essere buone per trovare cibo o rifugio per la notte. lungo fiume l'ideale sono le zone dove si creano delle anse e la corrente è quasi inesistente, considera che se ci sono delle zone di divieto che hanno un habitat favorevole per loro, fuori ci usciranno sul tardi e rientreranno la mattina presto, tuttavia, in giornate di forte vento e se percepiscono che non c'è nessuno, ci sta che rimangono anche a giorno inoltrato (io ieri l'ho presa che erano quasi le 11:00). per altre cose è preferibile che ti rispondano loro che sono più ferrati di me. io sono più specializzato in beccaccini, frullini e porciglioni
 
qualcosa te la posso dire anch'io, sicuramente principalmente le anatre si muovono di notte, soprattutto verso quelle zone dove di giorno possono essere disturbate, ma che per loro possono essere buone per trovare cibo o rifugio per la notte. lungo fiume l'ideale sono le zone dove si creano delle anse e la corrente è quasi inesistente, considera che se ci sono delle zone di divieto che hanno un habitat favorevole per loro, fuori ci usciranno sul tardi e rientreranno la mattina presto, tuttavia, in giornate di forte vento e se percepiscono che non c'è nessuno, ci sta che rimangono anche a giorno inoltrato (io ieri l'ho presa che erano quasi le 11:00). per altre cose è preferibile che ti rispondano loro che sono più ferrati di me. io sono più specializzato in beccaccini, frullini e porciglioni
grazie mille
 
Io ho avuto la fortuna di vivere nel Montana ed in Alaska, e di anatre ne ho prese a centinaia. Come le cucinavo io forse scandalizzera' tanti: io ne spellavo ed estraevo i muscoli pettorali. Il resto lo buttavo via, tanto anche con le anatre piu' grosse (germani, fischioni e codoni) di carne nelle cosce ed altrove ce ne e' ben poca. I petti li tagliavo a fettine e li mettevo a bagno in vino rosso con cipolla, sedano, una buccia di arancia, pepe nero, sale, alloro. Mettevo il tutto nel frigo e il giorno dopo scolavo le fette di petto, conservando la marinatura. Poi mettevo i petti a bagno nel latte. Il giorno dopo scolavo bene il latte, asciugavo i pezzi di petto, li soffriggevo in olio d'oliva e poi abbassavo il fuoco e aggiungevo un po' della marinatura, filtrata. Quando s'asciugava ne aggiungevo un'altro po', e cosi' via finche' i petti non erano teneri, ma non cucinati troppo. La carne d'anatra selvatica non va mai cotta troppo o diventa secca e tigliosa..
A volte invece dopo la marinatura nel vino e nel latte, asciugavo bene i pezzi di petto, li immergevo in uovo battuto al quale aggiungevo una mezza tazza di latte nella quale avevo disciolto un cucchiaio di amido di mais, un po' di sale, ed un po' di aglio in polvere. Poi passavo la carne nel pane grattuggiato e la friggevo a fuoco vivo, facendo in modo che l'impanatura fosse imbiondita, ma la carne dentro ancora rosa.

Con una piccola alzavola non e' che ci puoi fare tanto, pero'. Comunque congratulazioni per il primo beccopiatto, che spero sara' il primo di una lunga serie. Ma attento al maldipapera! Io lo presi dopo aver ucciso la mia prima anatra, una marzaiola, a Fogliano, negli Anni '60. Ne son guarito dieci anni fa, quando dall'Alaska mi trasferii in Alabama, dove le anatre non ci sono, se non qualche rara anatra di bosco, che io non caccio. Ma e' stata dura.
 
Io ho avuto la fortuna di vivere nel Montana ed in Alaska, e di anatre ne ho prese a centinaia. Come le cucinavo io forse scandalizzera' tanti: io ne spellavo ed estraevo i muscoli pettorali. Il resto lo buttavo via, tanto anche con le anatre piu' grosse (germani, fischioni e codoni) di carne nelle cosce ed altrove ce ne e' ben poca. I petti li tagliavo a fettine e li mettevo a bagno in vino rosso con cipolla, sedano, una buccia di arancia, pepe nero, sale, alloro. Mettevo il tutto nel frigo e il giorno dopo scolavo le fette di petto, conservando la marinatura. Poi mettevo i petti a bagno nel latte. Il giorno dopo scolavo bene il latte, asciugavo i pezzi di petto, li soffriggevo in olio d'oliva e poi abbassavo il fuoco e aggiungevo un po' della marinatura, filtrata. Quando s'asciugava ne aggiungevo un'altro po', e cosi' via finche' i petti non erano teneri, ma non cucinati troppo. La carne d'anatra selvatica non va mai cotta troppo o diventa secca e tigliosa..
A volte invece dopo la marinatura nel vino e nel latte, asciugavo bene i pezzi di petto, li immergevo in uovo battuto al quale aggiungevo una mezza tazza di latte nella quale avevo disciolto un cucchiaio di amido di mais, un po' di sale, ed un po' di aglio in polvere. Poi passavo la carne nel pane grattuggiato e la friggevo a fuoco vivo, facendo in modo che l'impanatura fosse imbiondita, ma la carne dentro ancora rosa.

Con una piccola alzavola non e' che ci puoi fare tanto, pero'. Comunque congratulazioni per il primo beccopiatto, che spero sara' il primo di una lunga serie. Ma attento al maldipapera! Io lo presi dopo aver ucciso la mia prima anatra, una marzaiola, a Fogliano, negli Anni '60. Ne son guarito dieci anni fa, quando dall'Alaska mi trasferii in Alabama, dove le anatre non ci sono, se non qualche rara anatra di bosco, che io non caccio. Ma e' stata dura.
è stata cotta un po' nel brodo vegetale, poi il resto come le altre volte per gli altri animali presi, l'odore è buonissimo. qui sto iniziando a capire le vie di passaggio tra due zone di divieto, dove si spostano, specialmente tra settembre ed ottobre, specialmente germani, dovrò allenarmi parecchio con qualche buon richiamo a bocca, perchè, per ora, l'unica possibilità è farle calare durante il passaggio. per fortuna non ho il divieto del piombo.
vista la mole degli animali e la possibilità di tiri a distanze intorno ai 40m, non so se mi converrà andare con cartucce da 36/37gr oppure usare cartucce più pesanti da 40gr e magnum da 52gr, in particolare a settembre.
se riesco nel trovare un posto dove poter mettere degli stampi e fare tiri più vicini è molto diverso
 
Ciao! se vuoi divertirti con "il tordo di palude" così viene chiamata in certe regioni, per la bontà delle carni, preparala in questo modo:

Alzavole ripiene, ma anche le altre.
Anatre ben spennate, fiammeggiate, eviscerate con cura, tenendo da parte i fegatini, duroncini e cuoricini, tagliando via il porta coda con la sua ghiandola. Lavatele bene da ogni grumo di sangue, ed asciugatele fuori e dentro, così sono pronte per la cottura.
Rosolare in olio: un trito di cipolla fine, un pezzetto di sedano, uno spicchio di aglio, aggiungere un paio di salsicce fresche sminuzzate, lasciarle rosolare, aggiungere i duroncini e i cuoricini delle anatre a pezzetti, rosolare il tutto piano piano, aggiungere un mezzo bicchiere di vino rosso, foglie di salvia e alloro, sale e pepe, e quasi a cottura terminata aggiungere i fegatini. 5min. Spegnere. Togliere l’aglio. Aggiungere poi uno o due cucchiai di pane grattugiato per far assorbire il condimento e una scorzetta di arancio grattugiata.
Asciugare ben bene le anatre, anche dentro, riempirle con il composto pressandolo un poco, ma non molto. Chiudere le aperture con gli stuzzicadenti o con ago e filo (meglio) una fetta di lardo o di pancetta a tenere ferme le ali aiutata con un giro di spago. Ci siamo.
Casseruola a fondo spesso, olio, quadrelli di lardo o pancetta, far rosolare le anatrelle, da tutti i lati, una bella sfumata di vino, abbassiare la fiamma, coperchio e via così…. Dopo un po’ ci vorrà il solito brodo vegetale con spezie, aggiungere di foglie di salvia, rosmarino, coccole di ginepro e un po’ di timo ci sta, una scorza di arancio? ci sta anche. Quando la carne delle cosce si stacca al tocco della forchetta, sono pronte. Se le prepari il giorno prima, lasciarle così intere, al momento di servirle, tagliarle a metà e riscaldarle piano piano con un po’ di “brodo” e vino, versare un po’ di salsa sopra ad ognuna.
Naturalmente servite con polenta alla piastra o griglia con contorno di funghi sarebbero il top, oppure patate al forno e insalata.
Questa ricetta mi piace molto, va bene anche con le germane e i fischioni. Ottima.(per me).

PS: il fondo di cottura ed eventuali avanzi, se dovessero rimanere, il giorno dopo saranno un ottimo condimento per rigatoni, ripassati obbligatoriamente nella stessa casseruola.
 
grazie Bigrillo, nell'eventualità di una nuova botta di fortuna che mi parte un'alzavola a tiro terrò conto di questa ricetta, ma la vedo ardua, anche perchè qui è più che altro zona da beccaccini, frullini e porciglioni, qui di anatre ne fanno poche, qualcosa fanno chi ha gli appostamenti con il laghetto, anche nei fiumi si trovano solo folaghe e gallinelle d'acqua, di specie cacciabili
 
Ciao! se vuoi divertirti con "il tordo di palude" così viene chiamata in certe regioni, per la bontà delle carni, preparala in questo modo:

Alzavole ripiene, ma anche le altre.
Anatre ben spennate, fiammeggiate, eviscerate con cura, tenendo da parte i fegatini, duroncini e cuoricini, tagliando via il porta coda con la sua ghiandola. Lavatele bene da ogni grumo di sangue, ed asciugatele fuori e dentro, così sono pronte per la cottura.
Rosolare in olio: un trito di cipolla fine, un pezzetto di sedano, uno spicchio di aglio, aggiungere un paio di salsicce fresche sminuzzate, lasciarle rosolare, aggiungere i duroncini e i cuoricini delle anatre a pezzetti, rosolare il tutto piano piano, aggiungere un mezzo bicchiere di vino rosso, foglie di salvia e alloro, sale e pepe, e quasi a cottura terminata aggiungere i fegatini. 5min. Spegnere. Togliere l’aglio. Aggiungere poi uno o due cucchiai di pane grattugiato per far assorbire il condimento e una scorzetta di arancio grattugiata.
Asciugare ben bene le anatre, anche dentro, riempirle con il composto pressandolo un poco, ma non molto. Chiudere le aperture con gli stuzzicadenti o con ago e filo (meglio) una fetta di lardo o di pancetta a tenere ferme le ali aiutata con un giro di spago. Ci siamo.
Casseruola a fondo spesso, olio, quadrelli di lardo o pancetta, far rosolare le anatrelle, da tutti i lati, una bella sfumata di vino, abbassiare la fiamma, coperchio e via così…. Dopo un po’ ci vorrà il solito brodo vegetale con spezie, aggiungere di foglie di salvia, rosmarino, coccole di ginepro e un po’ di timo ci sta, una scorza di arancio? ci sta anche. Quando la carne delle cosce si stacca al tocco della forchetta, sono pronte. Se le prepari il giorno prima, lasciarle così intere, al momento di servirle, tagliarle a metà e riscaldarle piano piano con un po’ di “brodo” e vino, versare un po’ di salsa sopra ad ognuna.
Naturalmente servite con polenta alla piastra o griglia con contorno di funghi sarebbero il top, oppure patate al forno e insalata.
Questa ricetta mi piace molto, va bene anche con le germane e i fischioni. Ottima.(per me).

PS: il fondo di cottura ed eventuali avanzi, se dovessero rimanere, il giorno dopo saranno un ottimo condimento per rigatoni, ripassati obbligatoriamente nella stessa casseruola.
Il "tordo di palude," dove cacciavo io (Kodiak) era, insieme al germano, l'anatra meno appetibile. A Ottobre/Novembre seguivano i salmoni che deponevano le uova nei ruscelletti dove l'acqua era molto bassa e quasi infilavano il becco nel cu10 dei pesci per succhiare le uova che ne venivano fuori. Se dopo aver ucciso una di queste specie di anatre (e a volta anche qualche codone) la sollevavi per le zampe, ne uscivano manciate di uova di salmone dal becco. Ovviamente queste uova impartivano un sapore pescioso alle carni. Ecco perche' le spellavo e ne asportavo tutto il grasso ed utilizzavo soltanto i petti, che poi dovevo marinare a lungo affettati per "spuzzarli." Le mie anatre preferite a tavola erano le canapigie ed i fischioni americani, assolutamente vegetariani, che non si rimpinzavano di uova di salmone. Allzavole e germani se non preparati come facevo io erano paragonabili agli smerghi. Ma a dire la verita', quando non c'era altro sparavo anche agli smerghi, tanto per far lavorare Scout, la mia Lab. E sparavo anche alle anatre-arlecchino, pure queste "pesciose." Ma smerghi ed arlecchine, con la dovuta cura, non solo erano edibili, ma anche buoni. Infatti ci ho sorpreso amici dicendo loro che erano pettti di fischione. Tagliati a strisce, marinati prima nel vino speziato, poi scolati e messi a bagno nel latte, poi passati nell'uovo impanati e fritti, erano deliziosi. E quando agli amici che l'avevano provati dicevo da che uccellacci provenivano, non mi credevano.
 
volevo un'altra informazione, se il sapore dell'alzavola è simile o diverso da quello di folaghe e gallinelle d'acqua, lo chiedo perchè una volta presi una folaga, cacciando lungo un fiume, la fece partire da un canneto il cane e gli tirai mentre correva sull'acqua.
è stata spennata, spellata e cucinata come faceva Puccini, solo che non venne il massimo, però volevo capire se è proprio la carne che non era il massimo di bontà oppure se era la cottura differente che non me l'aveva fatta piacere, perchè il resto della selvaggina che mangio viene cucinata come l'alzavola del post (ovvero con vino rosso, odori etc.). ve lo chiedo perchè qui di folaghe e gallinelle d'acqua ce ne sono diverse e il cane gli garba trovarle, solo che non gliel'ho più tirate perchè se devo prendere un animale che non mi piace e che non è nocivo, allora lo lascio vivere
 
volevo un'altra informazione, se il sapore dell'alzavola è simile o diverso da quello di folaghe e gallinelle d'acqua, lo chiedo perchè una volta presi una folaga, cacciando lungo un fiume, la fece partire da un canneto il cane e gli tirai mentre correva sull'acqua.
è stata spennata, spellata e cucinata come faceva Puccini, solo che non venne il massimo, però volevo capire se è proprio la carne che non era il massimo di bontà oppure se era la cottura differente che non me l'aveva fatta piacere, perchè il resto della selvaggina che mangio viene cucinata come l'alzavola del post (ovvero con vino rosso, odori etc.). ve lo chiedo perchè qui di folaghe e gallinelle d'acqua ce ne sono diverse e il cane gli garba trovarle, solo che non gliel'ho più tirate perchè se devo prendere un animale che non mi piace e che non è nocivo, allora lo lascio vivere
come faceva il Puccini?
 
come faceva il Puccini?
Non so come le cucinasse Puccini. Io le folaghe le spellavo, gettavo via tutte le interiora, toglievo tutto il grasso sottocutaneo ed il codarone, le tagliavo a pezzi, lavavo i pezzi in acqua fredda per togliere tutti i grumi di sangue, poi li mettevo in una marinata di vino rosso, cipolla a pezzettini, sedano a pezzetti, alloro, timo, pepe nero, sale, e un'arancia tagliata a pezzetti, con tutta la buccia. Lasciavo il tutto in frigo, coperto, per un paio di giorni. Poi toglievo i pezzi di folaga, li lasciavo scolare in uno scolabrodo, filtravo la marinata, gettando via tutti gli odori e conservando il liquido. Poi soffriggevo in olio d'oliva i pezzi di folaga, e quando erano ben rosolati aggiungevo un mestolo del liquido di marinatura, e continuavo a soffriggere finche' non si asciugasse. Poi aggiungevo un altro mestolo, e cosi' via fino a che la carne non cominciasse quasi a staccarsi dalle ossa. A questo punto aggiungevo un bicchierino di brandy e lo lasciavo sfumare. Scommetto che anche le cornacchie, preparate cosi', sarebbero buone. Io di folaghe fatte cosi' ne ho mangiate a centinaia, sia di quelle europee che di quelle americane, leggermente diverse.
 
questi sono gli ingredienti, la lista l'ho presa su internet

  • 1 folaga
  • 1 cipolla
  • 1 carota
  • sedano
  • pepolino
  • alloro
  • aceto
  • vino rosso
  • un po' di brodo
  • pane casalingo
  • olio
  • sale e pepe
sinceramente, la mangiai tutta, ma da quella volta non ho più tirato ad una folaga e gallinella d'acqua, perchè io gli animali che caccio li mangio (tranne gazze e cornacchie), per cui se non fanno danni agli altri animali e non sono buoni, io li lascio stare.
il mio dubbio riguarda il sapore della carne in sè, se c'è tanta differenza tra folaga e alzavola oppure era poco saporita proprio per la ricetta
 
questi sono gli ingredienti, la lista l'ho presa su internet

  • 1 folaga
  • 1 cipolla
  • 1 carota
  • sedano
  • pepolino
  • alloro
  • aceto
  • vino rosso
  • un po' di brodo
  • pane casalingo
  • olio
  • sale e pepe
sinceramente, la mangiai tutta, ma da quella volta non ho più tirato ad una folaga e gallinella d'acqua, perchè io gli animali che caccio li mangio (tranne gazze e cornacchie), per cui se non fanno danni agli altri animali e non sono buoni, io li lascio stare.
il mio dubbio riguarda il sapore della carne in sè, se c'è tanta differenza tra folaga e alzavola oppure era poco saporita proprio per la ricetta
fai benissimo, anche io caccio solo ciò che mangio e fino alle ghiandaie mi ci sono spinto gazze e cornacchie no, folaghe e gallinelle mai sparato. Comunque letto gli ingredienti ma il procedimento?
 
bravo, era in vagante o avevi preparato un appostamento temporaneo o eri in un appostamento fisso, racconta e complimenti ancora :D
Ero in vagante, c'è un incolto dove si so accasate un bel po' di allodole ma per via del vento non riesco , ormai è una settimana, ad allestire il gioco. Stamattina presto piccolo spollo ai tordi con zero risultato. Così mi son spostato giù verso il fiume, ventaccio maledetto e ho dovuto desistere per le allodole. Ultima tappa i laghetti e le pozze che gli invasi del fiume forma. Mi affaccio alla vasca e parte lei subito. di primo acchitto l'avevo presa per una gallinella per il colore scuro, quasi ci stavo pensando se tirare o meno, quegli attimi di secondo che realizzi: ok tiro? se cade la recupero? è partita lunga? non sarà na gallinaccia? in questi frangenti infinitesimali è partita la prima schioppettata evidentemente dietro, lei si alzava a razzo e io ci so andato dietro, e per fortuna sennò mi cadeva al centro del laghetto, Si stende, vedo chiaramente che è un anatra che per dimensioni dovrà essere un alzavola, incanno bene la supero e la butto giù di seconda. Soddisfatto anche perchè tornando alla macchina mi si è volata una beccaccia da un prunaio ed è tornata anche lei a casa con me
 
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