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veromario ha scritto:secondo me vi create troppi scrupoli,parlate di parabola del 308 a 100 metri di palle da 190 che non si possono caricare,dalle mie parti quando si tira lontano,non si superano mai i50 metri,ma questo accade una volta su 50 el resto delle volte si tira tra i 5 e i 15 metri,cosa vuoi che ci influisca la parabola del proiettile,e se a qualcuno piace caricare le 200 grani chi ha detto che non vanno bene,saranno un pelino più lente,pensate che non basti se la palla fa 750 metri al secondo ansiche 800,a 20 metri ne passa 2 affiancati di cinghiali. il resto sono tutte chiacchiere,giuste in teoria ma in pratica ce molto spazio per sbizzarrirsi.
mario pensiero.
Mario quello che dici tu è giustissimo, ma noi si parlava più che altro di tiri da appostamento e non tanto in battuta, ma anche in questo caso, effettivamente, date le condizioni di tiro del nostro appennino dove la norma sono gli 80/100 metri, parlare di parabola non ha molto senso pratico!
Ma che vuoi farci siamo, cacciatori e ci piace parlare del sesso degli angeli, d'altronde anche questo rende coreografica la nostra passione.
Una cosa però voglio dirla, l'ipervelocità di una piccola palla, molto spesso garantisce una fulmineità del colpo che spesso non hanno le lente palle di grosso calibro, ma anche qui ci si divide fra la scuola di pensiero europea e quella statunitense!
Entrambe giuste e entrambe con delle eccezioni che confermano la regola.
Personalmente usando molto il 243 ho potuto constatare che una piccola palla da 95 grani lanciata a quasi 100o m/s si è rivelata letale anche su animali abbastanza grandi e a distanze significative.
Una altra persono potrenne dire la stessa cosa, ma con l'uso di calibri più grossi e lenti.
Secondo me è solo una questione di gusti personali e molto dipendo dall'arma e dal calibro con cui ci si avvicina a questa caccia e se è vero che il primo amore non si scorda mai, forse abbiamo risolto il vero arcano!