Mica l'ho capita, spero, questa. Secondo te e' preferibile che i membri di una associazione abbiano i loro vertici nominati (da chi, di grazia?) che non eleggerli loro stessi? Guarda che i soci pagano la quota....la condizione di socio e' sostanzialmente diversa da quella di pecora o di scolaro.
Delle pecore è una metafora. Degli scolari è una contrarietà al voto che avrebbero dovuto dare ai loro insegnanti come qualche scellerato aveva proposto anni fa e forse affermazioni inappropriate in questo contesto. Sostanzialmente io penso che l'elezione dei dirigenti venatori in seno alle assemblee rappresenti solo gli interessi di una parte, seppur maggioritaria dei cacciatori, cioè i cinghialari. Sono sempre più convinto che la formazione del consenso debba avvenire su proposta di persone che si facciano promotori di una politica venatoria che soddisfi tutte le aspettative della totalità dei cacciatori i quali dovrebbero aderire o no a queste proposte. Una sorta, insomma, della filosofia di Platone nel "Republica". Mi rendo conto che da tastiera affrontare un discorso così impegnativo è assai arduo. Non credo che la giustizia e l'equanimità avvenga dal popolo, occorre chi lo guida. Troppo interessato agli interessi di pancia.
setterman1