Inizio della caccia al cinghiale spostato al 20 ottobre, ancora data unica per tutto il territorio regionale. E cambio del periodo di applicazione dei 5 giorni settimanali per la migratoria.​


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L'assessore regionale Roberto Morroni ha annunciato durante la Consulta venatoria l'intenzione di accogliere parzialmente le osservazioni presentate congiuntamente dai presidenti regionali di Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Italcaccia, Anuu e Cpa riguardo alla bozza del Calendario venatorio dell'Umbria 2024/25.

Nel suddetto documento si era sollecitata la ripresa dei periodi differenziati per la caccia al cinghiale nelle province di Perugia e Terni. Tale richiesta non è stata ben accolta presso l'Atc1. Pertanto, il compromesso adottato consiste nel posticipare l'inizio della caccia in una data unica e comunque di domenica, anziché giovedì come originariamente previsto.
L'Assessorato sembra altresì incline ad accogliere la richiesta di consentire, in preapertura il primo settembre (riservata esclusivamente alla tortora e con un numero di capi limitato da quantificare tramite l'app), l'abbattimento di corvidi e gazze. Tale azione dovrebbe essere regolamentata attraverso un'aggiunta al Calendario venatorio, insieme alle deroghe per le quali la Regione Umbria ha presentato all'Ispra una richiesta di individuazione precisa delle quantità modifiche, come stabilito dal Consiglio di Stato dopo il ricorso presentato e accolto dalla Regione Liguria.
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Reazioni: sfiamma e Marco