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Finalmente Regione Lombardia ha accolto lโ€™appello lanciato decine di volte da Federcaccia Brescia tramite la nostra rubrica Cacciapensieri di formalizzare un atto formale nei confronti del Governo per lโ€™azione perennemente anti caccia di Ispra. Su iniziativa di Floriano Massardi ma con lโ€™appoggio degli altri consiglieri Carlo Bravo e Claudia Carzeri รจ stato stilato un documento sul quale si รจ poi proceduto a raccogliere le firme dei consiglieri di maggioranza. In ben 42 hanno messo la loro firma su un totale di 48 consiglieri che sostengono la presidenza Fontana. Un risultato straordinario che dimostra lโ€™impegno di chi ha stilato il documento e lโ€™importanza dello stesso, documento che non potrร  lasciare indifferenti i ministri ed il Governo. Sarebbe opportuno che anche altre regioni che subiscono quotidianamente i pareri ideologici e non tecnici di Ispra facessero unโ€™iniziativa analoga rendendo ancora piรน pressante lโ€™azione istituzionale. Di seguito il testo della lettera.

Egr. Min. Pichetto Fratin,

Egr. Min. Lollobrigida,

con lโ€™occasione della pubblicazione della sentenza in oggetto (allegata alla presente), corre lโ€™obbligo di segnalare una anomalia nel sistema dello svolgimento dei compiti istituzionali attribuiti ad ISPRA dallโ€™articolo 2 del Decreto 21 maggio 2010, n. 123.

La sentenza stigmatizza un cortocircuito storico individuato nella cronicitร  della strategia dโ€™azione di ISPRA che corre idealmente sempre sul medesimo binario guidato da un orientamento univoco e costante, spesso ostativo e con effetto paralizzante rispetto allโ€™esercizio delle prerogative e degli obblighi decisionali posti in capo alle Regioni.

Le proporzioni della problematica spaziano dai pareri circa le deroghe di cui alla Direttiva 2009/147/CE e relativa โ€œGuida alla disciplina della cacciaโ€ โ€“ giร  richiamati allโ€™interno della sentenza โ€“ sino ai calendari venatori regionali.

Ne รจ conferma lโ€™arresto giurisprudenziale del Consiglio di Stato che, definitivamente pronunciando, censura il comportamento omissivo di ISPRA con riferimento allโ€™inadempimento dellโ€™Istituto a rendere parere su tutte le questioni assegnate dalla Regione Liguria. Giova sottolineare che le richieste, nel caso di specie, attenevano al parere sul regime di deroga al prelievo di uccelli ed alla determinazione della c.d. โ€œpiccola quantitร โ€. Il parere obbligatorio, ma non vincolante, รจ stato emesso per la deroga (nel segno del diniego), ma non per lโ€™individuazione della piccola quantitร . Si profila quindi uno stile di azione prossimo alla ricerca di una imposizione coattiva che il dettato normativo non concede ai pareri dellโ€™Istituto, ritenendolo organismo di supporto scientifico altamente qualificato, ma privo di quel potere decisionale conferito alla p.a. competente ai sensi dellโ€™articolo 117 della Costituzione.

Unโ€™approfondita riflessione viene inoltre riservata alla struttura finanziaria dellโ€™Istituto che รจ sorretta integralmente da fondi pubblici sia per garantirne il funzionamento, sia per la difesa giurisdizionale affidata allโ€™Avvocatura dello Stato. Urge pertanto un reindirizzamento incisivo verso la correttezza dellโ€™azione di ISPRA che, nello svolgimento dei propri compiti, persegua gli obiettivi di oggettivitร  e di scientificitร  in ossequio alle disposizioni di legge vigenti, al fine di adempiere alle proprie funzioni e di evitare il moltiplicarsi di contenziosi sulle questioni portate alla luce dalla sentenza 982/2024, in considerazione della pubblicitร  resa dalla stessa e della reiterazione delle modalitร  di lavoro dellโ€™Istituto.

Confidando in un Vostro tempestivo intervento in seno ai vertici di ISPRA, si resta in attesa di un riscontro in merito a quanto sopra.

Inoltre, in unโ€™ottica di cooperazione interistituzionale, si propone un incontro sul tema in oggetto in data da concordarsi per le vie brevi.

Cordiali saluti.

I consiglieri regionali della Lombardia
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