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A cura di Antonio BUONO*
Quando si parla di pesticidi si intendono tutti quei prodotti di uso agricolo volti ad eliminare organismi nocivi all’attività di coltivazione o allevamento. Quindi in questa definizione rientrano una serie di trattamenti, quali insetticidi, diserbanti e fitofarmaci impiegati contro le malattie delle piante.
I pesticidi sono di fatto dei VELENI che vengono immessi nell’ambiente ed hanno l’obiettivo di uccidere organismi.
Per questo motivo sono praticamente dei prodotti tossici che hanno effetti nefasti a livello ecologico ed anche sulla salute degli esseri umani che lavorano nei campi, di coloro che vivono nei dintorni e di chiunque consumi frutta e verdura contaminata.
Tra l’altro, in molti cominciano a chiedersi che fine abbiano fatto tutti gli insetti impollinatori come le api ed i bombi e, guarda caso, anche gli stessi piccoli uccelli insettivori che di conseguenza sono quasi scomparsi del tutto.
In agricoltura fare trattamenti può essere necessario, per cui è bene non demonizzare in generale qualsiasi insetticida o fitofarmaco, ma è importante essere consapevoli dei rischi portati da questo tipo di trattamenti.
Anche chi coltiva su modesta scala un orto o un piccolo frutteto può essere tentato di impiegare insetticidi o fungicidi al bisogno, per farlo è però necessario sapere quale prodotto si stia utilizzando e prendere le dovute precauzioni.
Facendo uso di pesticidi si corrono pericoli di varia natura: dalla problematica ecologica ai danni alla salute, portando tumori ed altre malattie. Un evidente problema portato dai pesticidi, è l’enorme danno di natura ecologica: molti trattamenti in commercio sono tossici e altamente inquinanti. Danneggiano in modo grave l’ambiente, a più livelli: contaminano il suolo, le falde acquifere, la stessa aria che respiriamo.
Uccidono svariate forme di vita presenti sulle piante, nel suolo e nei corsi d’acqua, di conseguenza tutta la catena di riferimento come uccelli e pesci. Quindi, oltre al danno ecologico all’ambiente i pesticidi sono un pericolo concreto per la salute: tossine di vario genere, possono contaminare frutta e verdura e arrivare quindi all’organismo di chi si nutre di quanto raccolto.
Quando leggiamo sulle etichette al supermercato “buccia non edibile” (sugli agrumi è una dicitura purtroppo molto frequente) dobbiamo riflettere e chiederci se siamo disposti a mangiare un frutto trattato con prodotti chimici di questo genere.
Facciamo attenzione anche al fatto che i trattamenti sistemici sono molto pericolosi perché penetrando nella pianta non si possono eliminare semplicemente sbucciando o lavando la frutta.
Il pesticida chimico è un pericolo diretto per la salute di chi ne fa uso: il contadino è la persona più esposta al trattamento, sia mentre lo effettua che nei giorni successivi, lavorando per ore in un campo avvelenato.
Subito dopo il contadino vengono le persone che vivono nelle vicinanze dei luoghi in cui si effettuano i trattamenti, le quali loro malgrado, si possono trovare esposte alle tossine.
Oltre al danno ecologico all’ambiente i pesticidi sono dannosi per l’essere umano: il fatto che i pesticidi siano un pericolo per la salute è comprovato da moltissimi studi scientifici. Ovviamente i soggetti più colpiti sono i più deboli, a cominciare dai bambini e dalle donne in gravidanza.
La correlazione tra aumento dei tumori da esposizione ai pesticidi è supportata da moltissimi dati, che si traducono in numerose tragedie. In merito al cancro legato ai trattamenti con pesticidi, si parla di leucemie e altri tumori del sangue, cancro alla prostata, tumori dell’infanzia e altro ancora.
Quando si parla di numeri in casi come questo è bene ricordarsi che dietro alle statistiche ci sono storie drammatiche di tante persone e dei loro familiari.
Anche solo una di queste, meriterebbe l’attenzione del legislatore e di tutti coloro i quali si ergono a paladini della natura convinti che, per risolvere il problema sia necessario ed urgentissimo raccogliere firme per debellare il peggiore dei mali: la caccia!
C’è una natura che va alla “deriva”, pensare di risolvere il problema sbattendo la porta in faccia a chi l’ambiente lo conosce meglio di chiunque altro è semplicemente demenziale. Il vero problema da risolvere è a monte, si osservi meglio chi realmente sta distruggendo ed inquinando il pianeta.
Ci si chieda cosa arriva ogni giorno sulle nostre tavole, di cosa ci stiamo cibando realmente.
Poi, se resterà del tempo, ci si potrà occupare pure delle banalità alle quali oggi si intende far la guerra, semplicemente per mettersi in mostra come coloro i quali ebbero il coraggio di…salvare il pianeta terra.
*Cacciatore a vita
Portavoce Nazionale Movimento scelta Etica
Coordinatore MSE Isola d’Ischia