TUTTA COLPA DELLA LETTERA “e”

di Antonio BUONO*

Dovrei parlare di ruralità intrinseca, ma non si può, il tema è molto più “profondo”, si tratta di troglodaggine dell’era mesozoica!
Eh sì, quello dei social è un mondo davvero strano.
Immaginate quei tanti che (non a caso) si ritrovano migliaia di “amici”, un impegno per nulla semplice dover fare gli auguri di compleanno e di onomastici vari, una levataccia da quattro del mattino, anche perché si accumulano i tanti “doverosi” buongiorno ai soliti…”amici mai visti”.
E sono guai grossi se non lo fai, in breve tempo ti ritrovi senza più i fondamentali “mi piace” e rischi pure di essere “bloccato”.
Un mondo fatto di gente strana, gente che vive una sorta di apnea quasi perenne e che appena prova a riemergere, affonda all’istante per colpa della lettera “e”, quasi sempre perché, proprio lei, “desiderava” tantissimo…un banalissimo accento!
Beh, a saperlo che un semplice graffietto potesse intendere tutto il contrario di quanto si voleva asserire, magari a scuola ci si organizzava meglio!
Fatto sta che proprio questa gente vorrebbe cambiarlo quel mondo, convinta com’è delle proprie ragioni, quelle che sanno di assoluta competenza… già, perché sarebbero gli “altri” ad essere incapaci, ignoranti ed incompetenti.
Certo, a molti potrà sembrare un discorso un tantino antipatico, forse inopportuno, come di chi si sente migliore di altri, ma in realtà, a prescindere da qualsiasi punto di vista, va da sé che, per chiunque intenda proporsi come candidato a cambiare le “carte in tavola”, subentri una necessità assoluta: quella fondamentale di avere competenze e capacità attitudinali, sia nella scrittura che nel lessico (parole e locuzioni), altrimenti le ragioni di un fallimento saranno sempre dietro l’angolo!
Per certi versi, ciò che spesso salva capra e cavoli è il “vocale”, in molti si “scocciano” di scrivere perché sanno bene di essere molto più “eloquenti” grazie al vocale stesso, una sorta di specchio magico che tiene nascosti i propri limiti.
Ho la passione per la caccia, quella che riguarda tradizioni, storia, cultura, l’amore verso quell’essenza pura che sa di natura incontaminata.
Mi piace scrivere, raccontare delle tante emozioni vissute.
Purtroppo, da alcuni anni mi riesce sempre più difficile comprendere cosa stia accadendo intorno a me, nulla è più come una volta, tutto è stravolto, scomparse le api, le lucciole, i pipistrelli, le lucertole, i serpenti, tutti i tipi di piccoli uccelli migratori.
Dico spesso che la colpa di tanti disastri sociali ed ambientali, sia dovuta ad uomini sbagliati al posto giusto, uomini che non hanno alcuna competenza e tantomeno conoscenza del settore al quale sono (politicamente) preposti, dico sempre che di ogni servizio sociale è fondamentale averne conoscenza e competenza, come a dire che per fare il medico è necessario essere laureati in medicina ecc. ecc.
Un discorso logico se non addirittura banale quello di cui sopra, purtroppo, sono sempre i nodi a venire al pettine: infatti è sempre più difficile comprendere come in tante attività si possa dare il meglio del proprio contributo quando poi, si hanno difficoltà nel saper leggere e scrivere…
si, avete letto bene!
“Se sai sei, se non sai non sei e sarai sempre in balia di altri “.
Un aforisma del compianto Don Milani che la dice lunga…molto lunga.
Certo, siamo tutti “Italiani brava gente” ma, non serve a nulla atteggiarsi a paladini per la salvaguardia di “questo o di quello” quando poi, difficilmente si riesce a fare la lettera “o” con il bicchiere!
È una storia lunga, è quella delle virgole, delle virgolette, degli accenti, delle doppie consonanti, delle parentesi, del punto, del punto e virgola, dei due punti.
Una storia che sempre più spesso va a cadere in un terribile baratro, quello del “se io sarei”…
quel tal condizionale errato che da sempre assume le sembianze di una ciliegina su di una torta dal sapore amaro!

*Portavoce Nazionale Movimento Politico Scelta Etica
Capo Dipartimento MSE isole
Capo ufficio stampa MSE