
Cacciatori assolti ‘perchè il fatto non costituisce reato’. Così ha deciso il giudice che ha emesso sentenza di non colpevolezza nei confronti di quattro piacentini finiti a processo per colpa di un divieto. Per gli imputati anche il pm aveva chiesto l’assoluzione. La mattina del 12 marzo 2016 i cacciatori piacentini di Fiorenzuola, Pontenure e San Polo, pensionati e da una vita con la passione della caccia, erano a caccia di cinghiali, ma secondo l’accusa c’era il divieto di cacciare qualsiasi specie di animale. Secondo la guardia volontaria che li aveva scoperti, erano nel comune di Spinadesco, sulla sponda destra del Po, quindi in territorio cremonese, dove era vietata la caccia, mentre al confine, in territorio piacentino, era previsto un piano di abbattimento dei cinghiali, territorio dove quindi la caccia era consentita. I quattro imputati sarebbero stati fuori di 120 metri dal territorio piacentino.
Secondo la guardia volontaria che aveva testimoniato in udienza, la tabella che indicava la delimitazione del confine era caduta e si era spezzata. Non c’era altro segnale, nè una recinzione, nè un cartello, tranne appunto quella tabella che era stata trovata per terra. Probabile, dunque, che i cacciatori non se ne fossero accorti. Durante la sua testimonianza, Guarreschi aveva anche detto di non aver trovato i quattro piacentini in possesso di cacciagione e di non aver sentito sparare.
A processo era stato sentito anche un dipendente della polizia provinciale che su richiesta della guardia volontaria era intervenuto sul posto con un collega. “Tutti e quattro”, aveva ricordato il testimone, “avevano il fucile da caccia calibro 12. Avevano i proiettili ma le armi erano scariche. Non abbiamo trovato animali abbattuti e non risulta siano stati sparati colpi di fucile”. “Ogni anno”, aveva spiegato ancora il testimone, “la Provincia manda comunicazione per informare dove la caccia è consentita e a quali animali. Lì ci trovavamo al confine con la provincia di Piacenza dove invece era previsto un piano di abbattimento dei cinghiali”. Al dipendente della polizia provinciale i quattro cacciatori avevano esibito un documento rilasciato dalla Provincia di Piacenza sul quale c’era scritto che quella mattina stavano eseguendo il piano di abbattimento. “All’ingresso della zona”, aveva ricordato il dipendente della polizia provinciale, “sulle piante c’erano dei cartelli di divieto di caccia, ma il confine tra le due province non era visibile sul terreno”.
“O non hanno commesso il fatto perchè sono rimasti in provincia di Piacenza”, ha detto il difensore, l’avvocato Luigi Salice, “oppure in mancanza delle tabelle non c’è la prova dello sconfinamento”.
Ora ai quattro cacciatori sarà restituito il porto d’armi, che era stato revocato fino alla pronuncia della sentenza.
Fonte:cremonaoggi.it
400 total views
Nota informativa
A differenza di una Rivista cartacea oppure Online, Migratoria.it in qualita di Blog, consente a tutti gli utenti la pubblicazione anticipata dei contenuti e dei commenti in tempo reale senza preventiva coda di moderazione. In base all' art. 70 l. 633/41 e consentito utilizzare a scopo di studio, discussione, documentazione o insegnamento, il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o parti di opere letterarie purchè vengano citati l'autore e la fonte, e non si agisca mai a scopo di lucro. E' fatto divieto pubblicare dati personali oppure fotografie di terze parti senza preventivo consenso dell' autore. Migratoria.it effettua controlli nei contenuti delle pagine, solamente dopo la pubblicazione degli stessi da parte degli utenti, pertanto gli autori di questo sito e i moderatori preposti si riservano in un secondo tempo, il diritto di cancellare e/o editare discrezionalmente e senza preavviso qualsiasi contenuto che violi il diritto di terzi, oppure che sia ritenuto inopportuno o non conforme senza tuttavia assumere alcun obbligo al riguardo. Migratoria.it e i suoi autori non possono in alcun modo essere ritenuti responsabili per il contenuto inopportuno/ illecito/diffamatorio degli articoli o dei commenti pubblicati dagli utenti che utilizzano il Blog/Forum inquanto questi ultimi gli unici responsabili essendo perfettamente in grado di aprire, cancellare, modificare, pubblicare autonomamente un articolo, una pagina, un commento. Nel caso venga riscontrato materiale inappropriato, commenti offensivi, spam, violazioni del copyright, link interrotti e possibile segnalare il contenuto di questa pagina inviando un email all' indirizzo: info@migratoria.it oppure utilizzando l'apposito link situato a pè pagina.