In uno spot ironico un bimbo insegue il gatto per casa con una padella L’Aidaa fa partire una denuncia per "istigazione al maltrattamento"
Prima il piccione. Ora il gatto. Non c’è giorno in cui gli animalisti non se ne inventino una per finire sulle pagine dei giornali. Così, dopo aver denunciato il più famoso degli chef italiani, il sexy simbol per eccellenza, Carlo Cracco, ora tocca pure a Poste Italiane. Cracco fu accusato di aver messo in padella un piccione, risultato poi non selvatico, quindi assolutamente libero di essere cucinato senza vincoli di legge. Poste italiane, invece, hanno messo nell’ultima pubblicità un ragazzino con pentola e cucchiaio di legno in mano che insegue per casa un gatto. Posto che, sembra evidente a tutti, che lo spot sia assolutamente ironico, i soliti animalisti, sempre gli stessi del caso-Cracco, dell’associazione Aidaa, si sono armati di carta e penna, indignati, e hanno deciso di rivolgersi al giudice.
Nel mirino dell’associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa, per l’appunto), il presidente in carica di Poste Italiane è destinatario della denuncia dei difensori dei gatti, alla Procura della Repubblica presso il tribunale penale di Milano. Il reato a cui si fa riferimento? Istigazione al maltrattamento di animali. Perché i bambini, secondo l’Aidaa, guardando la Tv possono essere spinti ad acciuffare il micio di casa per cucinarlo in padella. È così che, nel testo della denuncia, si legge: «Appare evidente che tale video, almeno nella scena relativa al gatto da cucinare, è lesiva dei diritti degli animali ma sopratutto istiga al maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale, in quanto non è spiegato in nessun modo che si tratta di una parodia ma appare come una azione di consuetudine della cucina italiana, mentre i gatti sono protetti sia dalla convenzione europea di Lisbona che dalla legge 281/91 contro il randagismo e dalle leggi in cui questo animale viene riconosciuto come animale di affezione».
Agli utenti della Tv italiana, invece, quello spot sembra in tutta evidenza una parodia. Ma il senso dell’ironia, appena entra in scena un animale, sembra sparire dall’orizzonte dell’Aidaa.
Ecco il video incriminato
Francesca Mariani
Fonte della notizia:iltempo.it
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