IN PROGRAMMA: GARA di BECCACCE DELLA DURATA DI 4 GIORNI


Carissimi Amici Beccacciai,

di seguito cerco di presentarvi al meglio questa mia riserva a beccacce in Bulgaria.

Va subito detto che non sono un organizzatore di caccia, ne tanto meno ho nulla contro coloro che fanno ciò per professione e lavoro anzi, alcuni di loro godono della mia stima per pregresse esperienze ma, per quello che io reputo “troppa pressione venatoria sul selvatico e moltitudine di cani e cacciatori”, mi ha spinto a trovare un’area di mia esclusiva competenza di oltre 18.000 ettari dei tanti … che è la superficie venatoria totale, per cacciare serenamente con più rispetto sia dell’habitat che di sua maestà la Regina.

 

E’ ubicata nel raggio di 13 kilometri, sui colli e monti che circondano Zvezdets, dista 30 km in linea d’aria dal confine turco ed a 40 km in linea d’aria dal Mar Nero. Si hanno altitudine dai 700 agli oltre 1100 metri s.l.m. con nessuna presenza di lupi, pericolosi per i nostri vogliosi setters, scoli e ruscelletti di acqua piovana, diverse toppe di seminato, pascoli di buoi, bufale e pecore quindi, luoghi ottimi per linea di migrazione e principalmente stazionamento delle beccacce.

 

A circa 3 km dal paesino di Zvezdets c’è un “ranch” deliziosissimo di 4 ettari, con una prima struttura ricettiva di dieci stanze a schiera – caldissime con acqua calda 24 ore su 24 – proprio bagno, connessione ad internet, TV satellitare e frigobar, ed un’altra struttura con enorme sala da pranzo ed annessa relativa cucina dove, una eccellente cuoca, prepara cibi locali da prodotti di loro produzione come miele, patate e verdure, uova, galline, maiali, latte, il pesce dal torrentello che vi passa, dolci, vino, sambuca, grappa, ecc.ecc. con l’unica italiana forzatura che è l’espresso Lavazza. Sempre in questo ranch vi sono box per cani – attualmente poco vivibili… ma si sta provvedendo al loro rifacimento – e vi regna assoluta la tranquillità e la sicurezza. Insomma, avete ben capito che la qualità del soggiorno è da me ben cercato, richiesto ed ottenuto !!!

  

 

Li con noi abitano e quindi vivono il Capo Guardia Caccia con altri 4 ragazzi cinghialai, che fungono da accompagnatori oltre che il visionare e cercare le nostre amate prede durante la stagione venatoria. Loro ci procurano il regolare permesso di caccia (a 62 anni non voglio finire nei guai !!!) e faccio cacciare quotidianamente in 2 e solo 2 cacciatori per zona da minimo 1500 ettari, con un proprio accompagnatore, dalle 9 di mattina sino ad un’ora prima del tramonto. A fine gita venatoria, ogni cacciatore riceverà la regolare e legale fattura per il pagamento delle beccacce abbattute da mostrare, in caso di controllo – io in questi ultimi 4 anni ne ho ricevuti ben 6 – , alla richiesta delle diverse Dogane.

 

Se qualcuno fosse interessato deve sapere anche che:

  • sarò li dal 1 novembre ,

  • sarò sempre li durante le cacciate e si caccerà solo in mia presenza,

  • si inizia a cacciare intorno al 4 novembre con l’arrivo delle prime beccacce sino al 28 febbraio… neve e ghiaccio permettendo

  • prima di partire per la gita venatoria, mi si dovrà chiamare per sentire e sapere dell’effettiva presenza di becche sul posto e quindi decidere sul da farsi, perchè non amo far perder soldi e tempo in cacciate vacue. Questa è la vostra garanzia per la buona riuscita della cacciata !

  • non vi è limite agli abbattimenti se non quelli lasciati alla propria coscienza e come detta la Legge,

  • per venire a caccia non richiedo un minimo di adesioni di cacciatori,

  • nel caso di interruzione, per qualsiasi motivo, delle giornate di caccia prenotate non vi sarà alcuna penale da pagare

NDR:

Io non vendo caccia ma caccio con alcuni e pochi amici VERI BECCACCIAI E CACCIATORI , non vivo ne ho profitto con questa mia passione, ma divido le spese generali con chi viene e vorrà venire chiedendo il costo effettivo, non amo confusione e per non aver pressione venatoria, si caccia massimo 8 cacciatori per settimana, lasciando riposare ogni zona almeno sei giorni.

Chi ne fosse interessato può contattami al 3381166931 oppure a [email protected], grazie

Mimmo Tursi

  • Nick di registrazione sul Forum degli amici di migratoria.it  (mimmotursi)

 

 

 

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beccaccianera

Filter Feather Hot_48La sicurezza  a caccia è fondamentale!

Per noi, per gli altri e anche per la caccia come attività nel suo complesso. Piccole cose, “buone abitudini” potremmo dire, applicate per buon senso e maturità, non per imposizione legislativa, e divenire se non lo sono già, parte integrante dell’essere cacciatori. In questo senso va l’ iniziativa di questi opuscoli e se così verrà accolta e fatta propria dai cacciatori avrà raggiunto il suo scopo. In bocca al lupo e buona lettura.

Scarica i seguenti vademecum:

Classe: Uccelli
Ordine: Galliformi
Famiglia: Fasianidi
Sottofamiglia: Perdicini
Genere: Coturnix

 

DESCRIZIONE

Ha una lunghezza di 16-18 cm e presenta una sagoma tozza, sia a terra sia in volo, tanto da assomigliare a una piccola Starna. È molto difficile da vedere, più facile da sentire grazie alla voce caratteristica del maschio udibile sia di giorno sia di notte. Il colore del piumaggio garantisce un perfetto mimetismo nella vegetazione bassa: è uniformemente giallo sabbia, fortemente striato di bianco, fulvo e nero sulle parti superiori. Le parti inferiori sono più chiare, sui fianchi sono presenti striature nerastre e biancastre alternate, senza barrature, e la femmina mostra una fine macchiettatura. Il vertice è bruno scuro con tre strie color crema: una mediana e una su ogni sopracciglio. Il maschio ha la gola nera, la femmina più chiara, fulviccia. Se involata la Quaglia mostra ali lunghe e appuntite, al contrario degli altri galliformi, e un volo che appare più lento e potente di quello della Starna, con battiti rapidi e frequenti. È una specie solitaria, che si aggrega soltanto durante le migrazioni .

 

 

 

ABITUDINI

La quaglia ama pascolare a terra tra la vegetazione alla ricerca di insetti. Se qualcosa l’allarma preferisce fuggire con una rapida corsa, anziché prendere il volo. Si riunisce in branco solo per compiere la migrazione, che si svolge per lo più di notte. Ha un carattere timido e diffidente. Possiede un volo rettilineo a poca altezza dal suolo e, pur non essendo una gran volatrice, durante la migrazione compie lunghi tragitti a velocità relativamente sostenuta (70 Kmh) durante la migrazione è capace di percorrere sino a 700 km

 

ALIMENTAZIONE

Si ciba essenzialmente di sostanze vegetali e in primavera ed estate la dieta è integrata con insetti ed altri invertebrati

 

RIPRODUZIONE

La stagione riproduttiva, che va da maggio a metà agosto, viene preannunciala dai canti d’amore dei maschi di tono profondo e miagolante, ai quali rispondono quelli sommessi e pigolanti delle femmine. Gli accoppiamenti sono preceduti da combattimenti tra i maschi e corteggiamenti. Il nido viene predisposto in una piccola cavità del terreno rivestita di erba e nascosta tra la bassa vegetazione, dove la femmina depone da 8 a 12 uova, che cova per 16-18 giorni. I pulcini sono in grado di abbandonare il nido dopo poche ore dalla nascita, all’età di circa tre settimane sono già dei discreti volatori. La famiglia rimane unita fino all’autunno. In genere depone una volta all’anno, ma, se per qualche motivo il nido va distrutto, effettua una seconda covata.

 

HABITAT E AREA DI DISTRIBUZIONE

Frequenta zone aperte con bassa vegetazione, steppe, prati incolti, campi coltivati a grano e foraggere,

Specie migratrice ampiamente distribuita come nidificante in Europa, in Asia occidentale, in Asia Minore, in Persia, In India e, Parzialmente, in Africa settentrionale.

In Italia è nidificante e di doppio passo primaverile ed autunnale, ma sverna spesso in molte località a sud dell’Appennino tosco emiliano. Solitamente giunge a primavera tra metà aprile e metà giugno dai quartieri di svernamento africani e riparte in autunno tra fine agosto e ottobre.

 

 

CACCIA & CARTUCCE

Si caccia con cane da ferma e/o da cerca, si utilizzano canne poco strozzate vista la distanza media di tiro, cartucce con cariche medie di piombo caricate con pallini numero 9 e 10. In Italia qesta specie è considerata cacciabile.

 

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