
Coerentemente con quanto preannunciato con precedente nostro comunicato del 19 giugno u.s., si è svolto oggi in via Torino a Mestre l’incontro tra l’assessore alla caccia della Regione del Veneto Giuseppe Pan ed i rappresentanti delle associazioni venatorie del Veneto.
Punti all’ordine del Giorno:
1) Calendario Venatorio regionale per la stagione 2019/2020;
2) Applicazione della legge sulla mobilità per la caccia alla selvaggina migratoria;
3) Tesserino venatorio regionale;
4) Nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale.
Per quanto riguarda il calendario venatorio regionale per la stagione venatoria 2019/2020 l’assessore ha proposto di riconfermare i contenuti del calendario venatorio precedente, senza apportare allo stesso ulteriori restrizioni rispetto alla passata stagione venatoria.
L’unica variazione rispetto al precedente calendario venatorio è stata proposta la preapertura al colombaccio per due giorni ai primi di settembre.
Tutte le associazioni si sono dichiarate d’accordo con questa proposta di calendario venatorio.
L’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI ha evidenziato come il rispetto portato alle popolazioni stanziali negli anni precedenti, evitando la preapertura a questa specie, abbia contribuito in modo determinante al radicamento della specie sul territorio veneto, rendendo possibile un limitato prelievo in preapertura per questa stagione venatoria, salvo verifica degli esiti di questa concessione sulle popolazioni oggetto di prelievo.
Per quanto riguarda l’applicazione della legge veneta sulla mobilità per la caccia alla selvaggina migratoria in tutti gli ATC del Veneto, esclusa quindi la Zona Faunistica delle Alpi ed escluso il territorio lagunare e vallivo, l’assessore Pan ha proposto di applicare alcune restrizioni rispetto a quanto previsto dalla legge regionale.
Fermo restando che il numero di cacciatori che potranno accedere in mobilità negli ATC non potrà essere superiore alla differenza tra il numero dei cacciatori iscrivibili in ogni ATC in base all’indice di densità venatoria stabilito annualmente dalla Giunta regionale ed i cacciatori effettivamente iscritti in ogni ATC, fermo restando il pacchetto delle trenta giornate complessive previsto dalla legge per ogni cacciatore nel corso della medesima stagione venatoria, l’assessore Pan ha proposto che ogni cacciatore che esercita la mobilità da appostamento non possa utilizzarla per più di dieci giornate nello stesso ATC. Per quanto riguarda i cacciatori che intendono utilizzare la mobilità alla selvaggina migratoria in forma vagante, sia con il cane che senza, l’assessore Pan ha proposto che gli stessi debbano essere sempre accompagnati da un cacciatore iscritto all’ATC ospitante e per un numero di giornate non superiore a cinque nello stesso ATC.
L’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI si è detta fermamente contraria a qualsiasi ipotesi di restrizione alla mobilità per la caccia alla selvaggina migratoria rispetto a quanto previsto dalla legge e cioè 30 giornate per ogni cacciatore, sia che esso pratichi la caccia da appostamento o in forma vagante, senza il limite delle dieci o cinque giornate per singolo ATC.
La Federcaccia si è detta favorevole alla proposta della mobilità da appostamento, con un numero di massimo 10 giornate per ogni ATC, ma si è dichiarata nettamente contraria alla mobilità in forma vagante, sia essa effettuata con il cane che senza cane.
L’Italcaccia si è dichiarata contraria alla mobilità in forma vagante, sia con il cane che senza.
Accetta comunque la proposta della Giunta come mediazione.
L’Associazione Nazionale Libera Caccia si è dichiarata d’accordo con le proposte restrittive della Giunta regionale e cioè solo dieci giornate da appostamento in un singolo ATC, solo 5 giornate per la mobilità in forma vagante sia con il cane che senza ed accompagnati da un socio dell’ATC ospitante.
L’Enalcaccia si è dichiarata d’accordo con le posizioni espresse dall’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI e cioè contraria a qualsiasi ipotesi di restrizione rispetto a quanto previsto dalla legge, quindi trenta giornate sia per chi pratica la mobilità da appostamento che per chi la pratica in forma vagante.
L’ARCICACCIA si è dichiarata d’accordo con le proposte restrittive fatte dalla Giunta regionale.
L’ANUU migratoristi, nel raccomandare un avvio moderato dell’applicazione della mobilità, ha chiesto che non ci siano restrizioni per la mobilità da appostamento ma si è dichiarata d’accordo con la Giunta per quanto riguarda le restrizioni alla mobilità in forma vagante, sia con il cane che senza.
L’Ente Produttori Selvaggina si è dichiarata contraria alle restrizioni per la mobilità da appostamento ma d’accordo con la Giunta regionale per quanto riguarda le restrizioni per la mobilità in forma vagante, sia con il cane che senza.
La Giunta regionale si è riservata di decidere sul come applicare la mobilità a seguito delle indicazioni fornite dai rappresentanti delle associazioni venatorie.
Per quanto riguarda il tesserino venatorio regionale, la Giunta regionale ha accolto la richiesta dell’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, condivisa anche dagli altri rappresentanti del mondo venatorio, di semplificare le modalità di compilazione del tesserino venatorio regionale, migliorandone la maneggevolezza.
Per quanto riguarda il Nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale, la Giunta regionale ha informato i presenti che si sta ancora lavorando alla proposta e che, non appena pronta, verrà adottata in via definitiva dalla Giunta e poi inviata al Consiglio regionale del Veneto per la sua definitiva approvazione.
Ufficio stampa
Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI
Venezia, li 27 giugno 2019
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