Beccacce fuori posto: perché proprio là Questa volta svolgiamo il nostro discorso sulla beccaccia con alcune storie che raccontano delle zone meno probabili dove si può incontrare il magnifico scolopacide. Come al solito insieme alle testimonianze più recenti daremo un'occhiata al passato, un po' remoto, attraverso le pagine di Diana e, come vedremo, la regina non finisce mai di stupire

 

Racconti di caccia: viandanti sul mare di nebbia – Talvolta accade che la giornata di caccia cominci addirittura di notte. Ma stavolta a destarmi non è stato un frullo d’onirica beccaccia che s’invola, ma la pioggia che batte sulle imposte e che mi richiama dal sonno ristoratore a una veglia d’attesa. Perché da qui in avanti la mente va in automatico, lo so, verso supposizioni beccacciare sul come, dove e quando muovermi, intervallate da una richiesta di clemenza meteo. Già, perché le previsioni lette ieri avidamente sul giornale non erano poi tanto nefaste e un giorno di ferie per un’uscita a caccia non m’era sembrato un investimento così azzardato. Non so, spero soltanto che questo ritmo piovano prima o poi mi riconcili col mondo dei sogni e che quando la sveglia trillerà non ne sia rimasto che il ricordo

 

Beccacce di Gallura: l'attimo fuggente – Un mordi e fuggi d’oltremare davvero entusiasmante in terra sarda, all’insegna dell’amicizia, degli spettacoli naturali mozzafiato regalati dal paesaggio dell’entroterra gallurese ed,ovviamente, all’insegna della caccia, quella vera, quella ruvida e tagliente come le rocce del Monte Limbara, quella pungente ed entusiasmante come le raffiche di vento e ghiaccio che sferzano il volto ed esaltano i sensi, fino al momento tanto atteso e ad un certo punto insperato, del magico frullo… l’attimo fuggente che dà un senso a tutto, anche ad un colpo di testa da incoscienti, e che all’improvviso ti cambia la giornata, trasformando come per incanto te ed i tuoi compagni di avventura da brutti anatroccoli in cigni, da cacciatori di speranze a cacciatori di beccacce in piume ed ossa!

 

Fra il dire e il fare: facili errori – Spesso ci chiediamo quali siano i modi migliori per cacciare la beccaccia. E stiliamo così un elenco di «buone intenzioni», o al più di «buone azioni», ossia tutte quelle cose che sappiamo essere utili per un divertimento assicurato e un successo nell’azione di caccia. Raramente ci interroghiamo però su quali sono gli errori più frequenti, a volte inevitabili, nella caccia alla regina del bosco. Tutte cose che sappiamo non essere proficue, che raccomandiamo agli altri di evitare, ma sulle quali caschiamo come su tante bucce di banana

 

Ricordi di caccia: beccacce a palla – L’amico Andrea Paperini, oramai dedito quasi esclusivamente alla caccia di selezione, anni fa, grazie alle gesta del suo amatissimo Asso, un bel setter tricolore, ebbe modo di appassionarsi alle regine. E così Andrea e Asso passarono alcuni inverni girovagando per le macchie di Castellina Marittima, a caccia di quella sfuggente chimera che noi in Toscana spesso chiamiamo beccona. Tra le innumerevoli avventure beccacciare vissute dal nostro protagonista, ce n’è una davvero inconsueta che ha voluto raccontare

 

Racconti di caccia: a beccacce in Sabina – Un’affascinante avventura di caccia nel cuore del Lazio, dove ancora una volta un gruppo di amici affiatati e accompagnati da capaci ausiliari, sfidano in una terra ricca di fascino la regina del bosco

 

Beccacce all'estero: i bilanci di Sebastopoli – Il consueto panorama della caccia alla beccaccia all’estero non può che partire da uno dei grandi temi emersi nel corso dello scorso autunno: la Crimea. Nel senso delle «difficoltà» registrate nel paradiso della beccaccia. Un anno interlocutorio, in cui molto spesso le cacciate non si sono concluse come molti avevano sperato

 

L'abbigliamento per la Regina: dai piedi alla testa (nel tempo della crisi) –  Dove si dirà di cosa consti (o meno) l’abbigliamento del provetto beccacciaio. Il tutto, spigolando tra novità del mercato e vecchie cose la cui bontà non è da mettersi in discussione, mentre si cercherà di sfatare (come sempre) qualche luogo comune che più non ha ragione d’essere, vedendo pure di risparmiare qualche euro

 

Una magnum del n. 10 nella canna raggiata: cocktail per la Regina – Per un cacciatore tradizionalista, per un purista amante della caccia col cane da ferma, impiegare una potente cartuccia magnum con pallini del n. 10 in un fucile a canne molto corte e raggiate può sembrare una sorta di grave sacrilegio, che se viene commesso nei confronti della beccaccia, non lascerà spazio a dubbi, trasformandosi in un oltraggio nei confronti di Artemide e delle divinità del bosco. Nella realtà è questa una pratica che ha ormai da anni i suoi convinti assertori ed i suoi fedeli e fermi seguaci e se è vero che il fine giustifica il mezzo, allora dovremo, nostro malgrado, svestirci della vecchia cacciatora di fustagno, appoggiare l’S2 in rastrelliera ed esaminare con giusta obbiettività questa soluzione balistica, magari poco raffinata ma molto efficace che si affianca in un contesto tipico da terzo millennio,  alla nuova giacca tecnica, ai pantaloni ed agli scarponcini resi impermeabili, ma traspiranti, dal Goretex

 

Cani e beccacce: in gara con «sua Maestà» – Gare su beccaccia. Essendo la nostra amica con il becco lungo un selvatico vero, uno di quelli che non si confezionano precotti in qualche allevamento (ce ne sono anche di buoni, per carità!) è ovvio che il «campionato» cinofilo procede di pari passo con quello che vede impegnati nei boschi di tutta la penisola migliaia e migliaia di appassionati

 

Pagine beccacciaie: l'abitudine è un vestito di ferro – Questo è il motto e il sottotitolo adottato da Franz Heder, uno dei dresseur più famosi d’Europa alla fine dell’Ottocento, e autore di «Wie ich meine hunde dressierte» ovvero «Come ho addestrato i miei cani», il libro da cui ho tradotto e adattato il brano che leggerete.  Narra la cronaca vera dei primi approcci venatici di un campione senza tempo, Hektor von Peterswalde, e del suo primo incontro con la regina del bosco, narrati direttamente dall’uomo che lo rese immortale…

 

Ritratto di beccacciaio, ritratto d'artista: incontro con Emanuele e Giuseppe – Coppiola! Ovvero, come «sotto ferma» d’una rubrica ormai storica di questo speciale, grazie all’aiuto d’un fidato amico, dalla selva della vita emergono luminose le storie di due di noi: Emanuele Palagiano  e Giuseppe «Peppe» Ceccolini, uno del Sud, uno del Centro, due esperienze a confronto nelle quali rispecchiarsi e dalle quali imparare qualcosa…