SI PERDE ANCORA TEMPO, CHI VUOLE RAPPRESENTARE I CACCIATORI È IMMOBILE

Purtroppo in questo periodo dobbiamo constatare che le associazioni venatorie riconosciute, ancora una volta non mietono proposte serie per il futuro. Ho esposto degli spunti con articoli precedenti, idee che sicuramente anche i vari presidenti della cabina di regia pensano, ma hanno paura di attuarle, senza capire però che tutto si trasforma e anche l’attività venatoria. Giustamente tutti noi abbiamo seguito il dibattito sulla tortora e l’allodola tutto per colpa degli enti regionali che non avevano comunicato i dati, evidenziando ancora una volta i limiti del sistema burocratico e le associazioni definite riconosciute cosa hanno fatto, nulla oltre qualche comunicato. Questo era il momento di iniziative concrete e radicali per intraprendere quel passaggio evolutivo futurista, per far continuare ed espandere l’esercizio venatorio a qualcosa di più grande della caccia. Personalmente credo che tutto ciò sia possibile soltanto accorpando il ministero dell’ambiente, oggi della transizione ecologica e quello dell’agricoltura, perché soltanto così si può affrontare il futuro, con tutte le sue peculiarità, non con ideologie ormai superate, ma con proposte serie, valutando attentamente i territori magari dove apporre pannelli solari o pale eoliche e anche le aree che devono essere protette o specie che arrecano danni ingenti ad altre specie, insomma un qualcosa di serio non un contentino a questo o a quello, sia chiaro tutto ciò iniziando a trasformare gli atc. Parliamone di ciò, non restiamo a guardare, perché un’altra volta si è perso tempo.

Vittorio Venditti