SI CHIUDA IL “RUBINETTO”!

di Antonio Buono*
Tutte le associazioni ambientaliste, nonché quelle venatorie, foraggiate anche dalle tessere assicurative di noi cacciatori, ricevono dallo Stato cifre iperboliche, soldi che solo in minima parte vengono spesi per iniziative a salvaguardia del territorio o per demenziali quanto inutili ripopolamenti.
L’ immane disastro che ha visto andare in fumo migliaia di ettari di boschi nei parchi e nelle varie riserve naturali, è un vergognoso esempio di quanto la negligenza e l’incapacità di chi dovrebbe salvaguardare, sia utile soltanto al fine di personali interessi economici.
Se lo Stato, considerato l’inutile sperpero di denaro pubblico intendesse “chiudere il rubinetto”, non sarebbe una cattiva idea.
Noi cacciatori sappiamo bene perché negli anni sono stati istituiti tanti parchi e tante zone di Natura di “questo è di quello”.
Non è certo togliendo il “terreno” a noialtri, che certi ambientalisti da salotto possano pensare di salvaguardare fauna e flora, occorrono i fatti: l’incompetenza prima ed i tanti disastri ecologici sotto gli occhi di tutti, ne sono l’evidenza.
Chissà che una raccolta firme per un referendum, al fine di togliere il “foraggio” agli uno ed agli altri, non sarebbe una buona idea.
A noi cacciatori l’iniziativa, non certo alle associazioni venatorie, le quali da sempre e per evidenti ragioni, danno il loro contributo al totale menefreghismo e ad un immobilismo che a dir poco è vergognoso.
*cacciatore a vita
Portavoce Nazionale MSE
Coordinatore MSE Ischia