“Sceneggiate da quattro soldi”!

di Antonio BUONO*

Nei giorni scorsi in piazza del Duomo a Milano, è avvenuta l’ennesima sceneggiata contro la caccia.
Questa volta però, ad inveire contro la categoria dei seguaci di Diana, vi era un singolo soggetto che, attraverso i suggerimenti astrologici “dettati” in televisione dall’ormai famosissimo picconatore, sosteneva con fermezza l’orrendo crimine commesso dai cacciatori in merito alla favoletta dei quattrocentomilioni annui di uccelli dagli stessi trucidati.
Velleità narcisiste: ebbene sì, è giunto il momento di mettere in chiaro che questa faccenda dei “numeri al lotto” riguardanti il nostro “malaffare” venatorio, così come avvenuto per la raccolta firme a favore del referendum, non interessa più nessuno, perché è fin troppo evidente che tra guerra, covid che fa ancora paura e le tante difficoltà a mettere il “piatto in tavola”, la gente ha ben altro a cui pensare.
E allora che ci fa un tizio in piazza a Milano microfono alla mano?
Bah…forse dovremmo cominciare a riflettere su queste assurdità in modo diverso (perché se la caccia fosse un problema serio, tutto ciò che viene prima che tipo di problema verrebbe ad essere?) come ad un qualcosa che sfugge, un qualcosa di oltremodo anomalo da poter comprendere!
In definitiva, se c’è chi porta avanti in modo soggettivo certe strambe iniziative, si direbbe il caso di osservare che, il fine per cui intende porsi nell’ ostentare ragioni di seconda mano, non avendo più alcun senso, non gli consente di comprendere che il vero problema… è lui stesso!
Ed è un grave peccato non se ne renda conto, poiché di problematiche da portare in piazza, ce ne sarebbero davvero tante nel nostro bel Paese.
Purtroppo, chi si ammira e si compiace, non può che restare indifferente a ciò che non sente suo, poiché ignora e disprezza il valore e l’impegno altrui!

*Portavoce Nazionale movimento politico Scelta Etica
-Capo Ufficio stampa MSE
-Capo Dipartimento isole