SARDEGNA. GLI AGRICOLTORI: COLPIRE STORNI, PICCIONI, CORNACCHIE E CINGHIALI

Le richieste del centro studi agricoli: aumento di prelievi di cinghiali e cornacchie grigie per i danni all’agricoltura e alla fauna stessa. E sì alla riapertura della caccia allo storno migratorio e al piccione torraiolo per i disagi che creano nelle aree urbane.

Aumento di prelievi di cinghiali e cornacchie grigie per i danni all’agricoltura e alla fauna stessa. E sì alla riapertura della caccia allo storno migratorio e al piccione torraiolo per i danni all’agricoltura e alle città. Caccia in Sardegna, è stato convocato per mercoledì 8 giugno il comitato regionale faunistico con all’ordine del giorno “proposta calendario venatorio 2022 – 2023” . “Lepre e pernice sarda preferibile aprirla dal 25 settembre per tre giornate. Prevedere maggiore pressione venatoria sul cinghiale  e  cornacchia. Si apra la caccia allo stornello migratorio e al colombo torraiolo perché  troppo invasivi”, chiede Tore Piana del centro Studi Agricoli.

Si riparla di caccia in Sardegna,  mercoledì 8 giugno  è stato convocato il Comitato Regionale Faunistico presieduto dall’assessore regionale all’Ambiente , con all’ordine del giorno il prossimo calendario venatorio per la stagione 2022/2023. Come tutti gli anni, la decisione è percorsa da polemiche, ricorsi e controricorsi in fase post decisionale. “Il Centro Studi Agricoli, per la prima volta interviene prima della decisione, portando all’attenzione del CRF alcune osservazioni e proposte”, afferma Tore Piana presidente del CSA. “Innanzi tutto vogliamo ricordare che a oggi non si conoscono ufficialmente il risultato dei censimenti, effettuati su tutto il territorio Regionale per quanto riguarda pernice sarda, lepre e coniglio, anche se da notizie ufficiose sulle base di notizie raccolte dal Centro Studi Agricoli, per Lepre e Pernice Sarda non dovrebbero esserci problemi di presenza e numeri da mettere in discussione il loro prelievo venatorio, semmai afferma Tore Piana, l’apertura dovrebbe essere posticipata all’ultima domenica di Settembre, preso atto che in questi ultimi anni l’aumento delle temperature climatiche si protraggono a tutto Settembre. Siamo convinti, che possano essere confermate le tre giornate sia alla Lepre che alla Pernice con un carniere complessivo di 2 Lepri e 6 Pernici ( 2 per giornata). Come Centro Studi Agricoli, continua Tore Piana, chiediamo ai componenti del Comitato Regionale Faunistico di prevedere una maggiore pressione venatoria sul cinghiale e sulla cornacchia Grigia, diventate specie invasive che arrecano grossi danni all’agricoltura e non solo. “Queste specie sono notevolmente aumentate di numero, ed  oggi risultano equilibrate nell’equilibrio naturale, evidenziamo così che la cornacchia uccide i pulcini della pernice sarda e il cinghiale distrugge i nidi a terra della stessa pernice sarda, così in alcuni territori notiamo una “mutazione della specie Pernice che inizia a nidificare su alberi anziché a terra) afferma Tore Piana”.

Altra  proposta che inoltriamo al Comitato  Faunistico Regionale è quello che di riaprire la caccia allo Storno Migratorio e al Piccione Torraiolo, anche queste specie diventate oramai invasive sia per i danni all’agricoltura sia alle città, ricordiamo le problematiche nelle città sulla presenza la notte sulle alberature cittadine, degli  Stornelli”, continua Tore Piana. “Come Centro Studi Agricoli, conclude Piana, se saremo chiamati daremo il nostro gratuito contributo di idee, professionalità e proposte, avendo al nostro interno Tecnici Faunistici di elevata professionalità”.

Fonte:Caccia in Sardegna, gli agricoltori: “Colpire storni e piccioni, danneggiano le coltivazioni e le città” – Casteddu On line