Fabaceae (Leguminosae)

Cytisus scoparius
(= Sarothamnus scoparius Wimmer, Sarothamnus bourgaei Boiss., Sarothamnus oxyphyllus Boiss.)

Ginestra dei carbonai, Citiso scopario

Forma biologica: P caesp (Terofite cespitose. Piante annue che formano ciuffi serrati, normalmente con più steli fiorali.)



Descrizione:
Arbusto caducifoglio, alto da 1 a 3 m., molto ramificato e poco foglioso alla fruttificazione.
Ha fusto eretto, glabro, striato e angoloso per 5 ali longitudinali, con rami giovani verdi e diritti .
Le foglie inferiori, alla base dei rami sono portate da brevi piccioli appiattiti, e sono divise in 3 foglioline obovate od oblunghe e leggermente pubescenti, quelle superiori sono semplici, lanceolate, subsessili, lunghe 1-2 cm.
I numerosi fiori, ermafroditi, di color giallo oro intenso, sbocciano isolati o appaiati all’ascella delle foglie, a formare vistose infiorescenze a racemo. Il calice glabro misura 6-7 mm, la corolla di aspetto papilionaceo ha una carena ottusa di 2-2,5 cm e il vessillo della stessa misura, e 10 stami diadelfi (con i filamenti saldati insieme in due gruppi)
Il frutto è un legume appiattito lungo fino a 45 mm, bruno nerastro alla maturazione, ha peli bianchi sui margini e all’interno, a maturazione con deiscenza esplosiva espelle i semi di colore giallo-olivastro.

Antesi: Fiorisce da (Marzo) Aprile – Giugno . Fruttica da (Luglio) Agosto a Settembre

Tipo corologico: Europ. (Subatl.) = Europa centrale e meridionale e sua parte atlantica.

Distribuzione in Italia:
Presente in quasi tutta la nazione, manca in Puglia.

Habitat: Boschi, brughiere e radure delle zone collinose, su terreni silicei, da 0 a 1400 m.
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Etimologia: Il nome Cytisus sembra derivare dal greco kytinos, che è l’antico nome della Medicago arborea,
mentre il sinonimo Sarothamnus dalle parole greche “saros”= scopa e “thamnos”= arbusto.
Il nome specifico si riferisce all’antico uso di rustica scopa adatta alla pulizia dei forni da pane, che veniva fatto con i suoi rami flessibili e difficilmente infiammabili.
Il nome volgare di ginestra dei carbonai proviene dall’uso che, grazie alla sua scarsa infiammabilità, veniva fatto dei suoi rami. Infatti venivano posti in cima alle carbonaie, per consentire alle cataste di legna, circondata dalla terra di bruciare lentamente e trasformarsi in carbone. Inoltre sempre i carbonai usavano i suoi rami per costruire il tetto delle loro capanne, nei boschi dove lavoravano, nel periodo estivo.

Proprietà e utilizzi:
Pianta vasocostrittrice; cardiotonica; catartica; diuretica; emetica.
contiene un glicoside cardioattivo (sparteina) dalle proprietà terapeutiche o tossiche.
Specie arbustiva adatta a scopo ornamentale e per il rimboschimento. Dalla fibre del fusto su ricavano tessuti, carta, cesti, scope, sai suoi fiori una sostanze coloranti e repellenti mentre il suo legno elastico veniva usato per fabbricare balestre.
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Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a mero scopo informativo e devono sempre essere prescritte e seguite dal medico.