“PERDONO IL PELO, MA NON IL VIZIO” !

di Antonio BUONO*

Se gente che si definisce ambientalista continua a vessare una categoria come quella dei cacciatori, è evidente che non ha ancora capito nulla delle inconfutabili ragioni che affliggono la natura ed i relativi disastri ambientali in essere, un dramma spaventoso che sta mettendo a dura prova l’intero ecosistema del pianeta!
Volendo realmente approfondire le loro esigue “consapevolezze” sulle tematiche che attanagliano l’ambiente, anziché contestare una passione, (che grazie al supporto scientifico, si avvale di regole precise emanate dalle singole regioni) per tirarsi fuori dal “pantano”, potrebbero comprendere meglio la dura realtà proprio grazie agli stessi cacciatori, poiché sono gli unici a conoscere ed a vivere quotidianamente immersi in una realtà che non lascia intravedere nulla di buono verso quel domani catastrofico che è già tra di noi.
Come a dire l’unione fa la forza: noi cacciatori siamo stanchi di gridare al mondo che le cose non vanno affatto bene, che intorno a noi, dalle api ai tanti insetti, dalle rondini ai pipistrelli, dai serpenti alle lucertole, i “conti non tornano”;
Intere pinete di conifere, (vedi ginepro, pini, cipressi, larici) ed immense distese di uliveti stanno morendo.
L’estinzione del “Luì”, un piccolissimo uccellino che si nutriva dei parassiti infestanti qualsiasi albero è una gravissima perdita.
Un paradosso che sa di follia: nel tentativo di salvare il “paziente” con i fitofarmaci, si è ucciso il “medico”.
Qualcosa di simile avviene in agricoltura: l’insalatina bella e gustosa che ritroviamo sulle nostre tavole, assieme a mille altri ortaggi, viene “salvata” con i pesticidi!
L’incompetenza e l’ignoranza in materia, di gente sbagliata al posto giusto, è la causa di quanto sopra!
Tornando al discorso iniziale, fino a pochi anni fa le ragioni di “tendenza” e di interesse politico di certa gente, potevano ben valere, ma oggi, con la certezza che i cacciatori non hanno nulla a che vedere nei confronti dei tanti disastri ambientali, “certa gente”, rischia di ritrovarsi a “mani vuote”.
Avere il coraggio di ritrovarsi in piazza a brindare con dello spumante per la morte di 41 cacciatori, (così dicono) comprese quelle disgrazie avvenute per incidenti stradali o dovuti ad infarto e quant’altro, evidenzia non solo limiti culturali, di buon senso e del rispetto per il dolore altrui, ma soprattutto mette in chiaro la pochezza con la quale si affrontano argomenti che meriterebbero un’attenzione specifica, perché si tratta di eventi che potrebbero capitare a chiunque, non solo ai cacciatori!
A pensarci bene, potrebbero brindare anche quando muore uno sciatore, un ciclista, un calciatore, per quanti giocano a tennis, a pallacanestro, per tutti coloro che muoiono mentre sono intenti a praticare la loro passione…tanto lo spumante non costa molto!
Bisognerebbe smetterla con la storiella del cattivo cacciatore che uccide Bamby giusto per il gusto barbaro di farlo, il vero problema è a monte, la perdita globale di un ambiente oramai in “fin di vita”, rappresenta qualcosa di molto più serio, stramaledettamente serio!
E da qui, consci delle tante specie animali e vegetali oramai estinte, dei ghiacciai che stanno diventando un ricordo, di ciò che continuiamo a produrre e che grazie ai pesticidi risulta un composto a base di veleni, atteggiarsi da ambientalista e continuane a “giocare” con i cacciatori usandoli come capri espiatori in relazione a ciò che fa più comodo, lascia intendere che… “perdono il pelo, ma non il vizio”.
Il rischio che in tanti, pseudo-ambientalisti e cacciatori compresi, ci rimettano quanto prima non solo lo “zampino”… è molto alto.
Leghe di qua, leghe di la, di questo, di quell’altro e di quant’altro… guerre all’untore con i Referendum, i ricorsi al Tar “prestampati” e le manifestazioni in piazza un giorno si e l’altro pure.
Bene, complimenti, “perdere il pelo, ma non il vizio” non è da tutti.
Qui c’è tutto un mondo che sta andando alla deriva…altro che caccia e cacciatori!

*Cacciatore a vita
Coordinatore MSE Ischia
Portavoce Nazionale cacciatori del Movimento Scelta Etica